Einaudi: Saggi
I miracoli del profeta
Qadi Iyad
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XXXI-127
Sebbene la più antica tradizione affermasse che Maometto non aveva compiuto miracoli, al di là del Corano, più tardi gliene furono attribuiti moltissimi forse per analogia con i miracoli di Cristo. In questo volume sono raccolti tutti i più importanti riconosciuti come ortodossi, secondo un criterio che non è di pura elencazione, ma che acquista nel suo procedere un peso teorico. Questo testo, tuttora apprezzato e venerato in ambiente musulmano, venne scritto nell'intento di difendere l'Islam dalle eresie - sia ebree-cristiane, sia interne all'islamismo stesso - e fornire indicazioni precise su quanto i fedeli dovessero credere.
Attori, mercanti, corsari. La commedia dell'arte in Europa tra Cinque e Seicento
Siro Ferrone
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 353
Il testo drogato. Letteratura e droga fra Ottocento e Novecento
Alberto Castoldi
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 198
Dizionario di storia della salute
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XXVI-678
In settecento lemmi, una storia della ricerca medica dalla tradizione classica alle più recenti innovazioni tecnologiche e ai problemi etici e sociali aperti dagli sviluppi della ricerca scientifica. Accanto a lemmi di carattere più storico (che investono ad esempio le scuole mediche antiche, la medicina egizia o il Medioevo), quelli a carattere medico ("anestesia", "molecola", ecc.) e altri che toccano problemi di scottante attualità, quali "AIDS", "contraccezione", "prevenzione", "vivisezione".
Geografie dello sguardo. Visioni e paesaggi in età moderna
Renzo Dubbini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 180
La musica nella tradizione ebraica
Enrico Fubini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 155
Il libro affronta alcuni problemi inerenti alla funzione della musica nella cultura e nella tradizione ebraica, alla sua specificità, vedendo nella musica non tanto un aspetto accessorio di una grande e complessa cultura, ma spesso una spia rivelatrice dello stesso pensiero ebraico nei suoi momenti più importanti e profondi.
Storie di figure e di immagini da Boccioni a Licini
Paolo Fossati
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XVI-309
Una storia della pittura italiana del Novecento attraverso la lettura di alcuni quadri esemplari. Come in una mostra sfilano opere di Boccioni, Carrà, De Chirico, Morandi, Casorati, Severini, De Pisis, Savinio, Licini, Carol Rama, ma anche Cézanne, Rousseau, Matisse, Picasso, Braque, Cocteau, Cecchi, Longhi. Perché con tanta frequenza certi temi figurativi si ripetono? Che significato attribuisce il pittore alla presenza di determinate figure che acquistano il rango di vere e proprie allegorie? Il racconto del critico che accompagna lo spettatore a vedere dei quadri si trasforma in una discesa nelle emozioni più nascoste e nelle ossessioni espresse dalla pittura di un trentennio che ha affidato alle immagini le proprie ragioni più profonde.
Le scritture ultime. Ideologia della morte e strategie dello scrivere nella tradizione occidentale
Armando Petrucci
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: XIX-186
Tema del volume è l'Occidente e la rappresentazione di ciò che del morto, del suo ruolo sociale e della sua realtà culturale, della sua dignità e memoria si vuole tramandare attraverso le testimonianze scritte. L'area studiata è il bacino del Mediterraneo, l'Europa e l'America. Le testimonianze scritte vanno dall'antichità ad oggi. L'uso funerario dello scritto in ogni epoca è rivolto a un pubblico. Quale? Nell'Atene democratica lo scritto funerario fu rivolto ai cittadini; nella cultura cristiana alla comunità dei fratelli in Cristo, ma anche a Dio; nel tardo medioevo e nell'Europa moderna a un pubblico potenziale reale e al tempo stesso fittizio; oggi in una società frammentata, il messaggio scritto della morte sembra svolgere la sua minimale funzione.
I nomi del mondo. Santi, demoni, folletti e le parole perdute
Gian Luigi Beccaria
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 308
Il mondo contadino è pervaso da un intreccio di credenza e malocchio, divinazione e attesa, in cui la parola, l'inflessione dei modi di dire ha potenza evocativa. Questo libro è omaggio, riflessione, esegesi di un mondo perduto, di una cultura smarrita. E in Italia, in questo secolo, di parole ne sono morte a centinaia. Con la fine della civiltà contadina si sono estinti massicci settori di quel vocabolario popolare che ha dato i nomi nel corso dei secoli a piante, fiori, animali. Beccaria ha ricostruito vasti tratti di questo mosaico perduto riannodando trame ormai dimenticate, ma a lungo radicate nel sottofondo della nostra cultura. E' il sacro il tema portante che permette di riportare alla luce miti, favole, riti.