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Fazi: Le terre

Come salvare il capitalismo

Robert B. Reich

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2015

pagine: 332

Dimenticate quello che credete di sapere sul capitalismo come lo conosciamo oggi. Dimenticate la diffusa convinzione che si tratti di un sistema meritocratico in cui chiunque, se lavora davvero sodo, può farcela; che quelli che non ce la fanno, i poveri, siano responsabili della loro condizione. Dimenticate, soprattutto, l'idea che il mercato sia così com'è perché la sua razionalità intrinseca l'ha plasmato nel migliore dei modi possibili. Il mercato, come ogni cosa creata dall'uomo, può essere ordinato e regolato in molti modi alternativi, e chi ne decide le regole è la politica. In quest'ispirato saggio, che porta alla luce, anche per chi di economia non sa nulla, i meccanismi reali che muovono il mercato, Robert B. Reich - economista di fama internazionale ed ex ministro del Lavoro statunitense - mostra come in questi anni i centri di potere economico abbiano organizzato il gioco per vincerlo. Utilizzando la loro ricchezza per intervenire sulla politica attraverso spregiudicate donazioni elettorali e una feroce attività di lobbying, le grandi multinazionali e le banche di Wall Street si sono assicurate il potere per far sì che le regole economiche continuino a essere in loro favore. È questo il motivo della crescente disuguaglianza dei redditi che sta indebolendo la società americana. Per modificare le regole affinché soddisfino anche i loro bisogni, i cittadini devono allora riguadagnare un potere che faccia da contrappeso a quello dei super ricchi...
22,00 20,90

La rivoluzione incompiuta. 25 anni di antitrust in Italia

La rivoluzione incompiuta. 25 anni di antitrust in Italia

Alberto Pera, Marco Cecchini

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2015

pagine: 287

Quando venticinque anni fa è stata istituita la legge antitrust ci si proponeva due obiettivi: stabilire una disciplina del mercato attraverso una serie di norme atte a evitare cartelli e monopolizzazioni e stimolare la politica ad ampliare lo spazio della concorrenza per facilitare alle nuove imprese l'ingresso nel mercato. Partendo dall'assunto che la tutela e la promozione della concorrenza favoriscano la crescita dell'economia e debbano fare da traino all'uscita della crisi, "La rivoluzione incompiuta" racconta con spirito critico la storia dell'Autorità Antitrust, con l'intenzione di offrire spunti che aiutino a comprendere la realtà attuale, che non sempre si è evoluta al passo con le aspettative. Dal punto di vista di due addetti ai lavori, gli autori analizzano com'è stato interpretato il ruolo dell'Antitrust dai cinque presidenti che si sono succeduti dal 1990 a oggi - Saja, Amato, Tesauro, Catricalà e Pitruzzella - con riguardo ai due obiettivi principali della legge e con la convinzione che l'efficace applicazione della legge è figlia del funzionamento delle istituzioni, ma che quest'ultimo, in definitiva, dipende dalla condotta degli uomini.
19,50

Palestina e Israele: che fare?

Noam Chomsky, Ilan Pappé

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2015

pagine: 223

Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come "processo di pace", "soluzione a due Stati", "partizione"? Ha senso continuare con un vuoto dibattito politico, facendo il gioco dei sionisti e mantenendo lo status quo? Le tesi di Noam Chomsky e Ilan Pappé raccolte in questo volume ruotano attorno all'idea che i tempi siano maturi per un cambio di rotta. Indugiare sulla questione israelo-palestinese significa condannare all'oblio un'intera popolazione, perciò, secondo i due autori, bisogna denunciare la natura di paese colonizzatore di Israele, spingere la comunità internazionale a prendere una posizione ferma contro le sue politiche d'occupazione e, soprattutto, ragionare in funzione di un unico Stato multietnico, dove palestinesi e israeliani possano convivere nel rispetto reciproco dei diritti umani. Si tratta di un nuovo approccio, i cui cardini scaturiscono innanzitutto dalla necessità di superare l'ipocrisia del lessico israeliano; non più "processo di pace", dunque, ma "decolonizzazione" e "cambio di regime". Come scrive Pappe, c'è bisogno di "un nuovo discorso che analizzi la realtà invece di ignorarla", perciò "se si vuole superare la paralisi concettuale impostaci dalla soluzione a due Stati, chiunque sia nelle condizioni di farlo - a qualsiasi livello - dovrebbe proporre una struttura politica, ideologica, costituzionale e socioeconomica che valga per tutti gli abitanti della Palestina, non solo dello Stato di Israele".
16,00 15,20

La fame di Venere

Michel de Montaigne

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2015

pagine: 151

Leggere Montaigne è come ritrovare un amico. Un amico saggio e stravagante, con una vasta esperienza del mondo e una curiosità intellettuale sempre viva. La distanza che sembra separarci da lui scompare quando ci lasciamo conquistare dall'atmosfera di intimità che si respira fin dalle prime pagine dei suoi Saggi. "La fame di Venere" raccoglie alcuni tra i testi che scrisse per ultimi, già in là con gli anni. Disinvolto e disincantato, Montaigne guarda alla propria vita senza amarezza né sentimentalismi, e come sempre il tema di partenza va presto in frantumi, lasciando il posto a un caleidoscopio di riflessioni e aneddoti. Spregiudicato e moderno, Montaigne scarta da un pensiero all'altro, arrivando a toccare gli aspetti più quotidiani della nostra vita, ed è proprio muovendo da uno di questi - l'appetito sessuale, la fame di Venere - che ci offre una delle più interessanti testimonianze sul modo in cui la sessualità e il rapporto tra uomo e donna erano intesi nel Cinquecento. Parla dell'amore, del sesso e del matrimonio, ma non solo: si occupa di comportamenti assimilabili alla ninfomania e al priapismo, fornisce un piccolo manuale su come gestire i rapporti con le prostitute - il prezzo, dove incontrarsi, come trattarle e così via -, enuclea gli elementi indispensabili per un corteggiamento di successo e ci offre una pungente analisi della gelosia, che considera la peggior malattia del nostro spirito.
14,50 13,78

Spread arrosto con patate. Dal mutuo casa ai BOT, dalle obbligazioni alle assicurazioni, per non rovinarvi con le vostre mani

Fabrizio Ghisellini

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2014

pagine: 126

Alla stragrande maggioranza delle famiglie italiane capita di guardare insieme il telegiornale, all'ora di cena, e di ascoltare le notizie economiche senza capire bene di cosa si sta parlando. Come reagiranno i mercati a questo o a quel taglio dei tassi da parte della BCE? A che livelli è salito lo spread, da che dipende quest'impennata? Ma soprattutto: perché la gente comune dovrebbe interessarsi a queste questioni, spiegate dai giornalisti con tecnicismo e, in apparenza, così lontane dalla vita di tutti i giorni? È presto detto: perché lontane dalla vita di tutti i giorni, queste cose, non lo sono affatto. Certo, ci sono aspetti dell'economia e della finanza che riguardano specificamente chi lavora nell'ambito, ma non possiamo ignorare che da questo mondo - sempre più spesso visto come alieno - dipendono numerosi elementi che riguardano da vicino le famiglie, i pensionati, i lavoratori. I mutui casa, ad esempio, o il modo in cui s'investono i risparmi. Quali fattori dobbiamo valutare prima di decidere se accendere un mutuo a tasso fisso o variabile? E cosa dobbiamo sapere prima di scegliere in cosa investire i risparmi di una vita, se in azioni o obbligazioni? È proprio per rispondere a queste domande e pervenire incontro a quest'esigenza di "alfabetizzazione" che è nato il libro che avete tra le mani. In "Spread arrosto con patate", Fabrizio Ghisellini ci aiuta a colmare queste lacune e a imparare le nozioni base dell'economia domestica con una guida semplice e di facile consultazione.
16,00 15,20

La guerra e le false notizie. Ricordi (1914-1915) e riflessioni (1921)

Marc Bloch

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2014

pagine: 120

Agosto 1914. All'indomani della dichiarazione di guerra della Germania alla Francia, Marc Bloch lascia Parigi per raggiungere il fronte. Ufficiale di fanteria, condivide con i suoi compagni la dura quotidianità della vita di trincea, il caos degli scontri a fuoco con il nemico, la paura della morte sempre in agguato, il dolore per le tante perdite. Di quegli anni terribili, da cui uscirà con la consapevolezza del proprio mestiere di storico, ci darà nei "Ricordi di guerra 1914-1915" un resoconto appassionante e pervaso da una sobria umanità, scegliendo di raccontare solo ciò che ha visto e vissuto di persona e proprio per questo rendendo la sua una testimonianza generale. Questa esperienza individuale sarà in seguito ripensata da Bloch nelle "Riflessioni". Lo storico studia la guerra come "un immenso esperimento di psicologia sociale" e, partendo dagli stati d'animo collettivi che consentono ai pregiudizi di trasformare una cattiva percezione in leggenda, analizza la formazione e la diffusione delle false notizie che hanno circolato nelle trincee. Imbocca così una strada di ricerca che impronterà tutta la sua opera, costituendo una corrente d'indagine che darà vita a un feconda scuola di pensiero che è ancora oggi di grande attualità.
10,00 9,50

Il gigante incatenato. Ultima opportunità per l'Europa?

Il gigante incatenato. Ultima opportunità per l'Europa?

Martin Schulz

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2014

pagine: 249

Mai l'Unione Europea era stata più discussa: dopo oltre cinque anni di crisi, il progetto europeo si trova davanti alla reale possibilità del fallimento. Ma cosa succederebbe se finisse l'esperienza dell'euro, o addirittura quella dell'Unione? Possibile che il vincolo sovranazionale che da oltre sessant'anni garantisce la pace nel nostro continente, per secoli devastato dai conflitti interni, sia oggi caduto così in basso nella stima del cittadini europei? Martin Schulz, rispettato ma a sua volta discusso presidente dell'Europarlamento, ci esorta a non ascoltare le sirene degli euroscettici, dei populisti di destra che prendono piede in tutta Europa, né di quei governi ancora convinti che gli interessi nazionali siano prioritari rispetto a quelli europei. Smantellare la costruzione dell'UE o anche solo bloccarne lo sviluppo, come dimostra in questo saggio, sarebbe una catastrofe. In epoca di globalizzazione e mercati finanziari "selvaggi", lo Stato-nazione è un'illusione per nostalgici, un anacronismo che rischia di sprecare l'enorme potenziale del nostro continente unito. L'Europa, infatti, è forte, di questo il presidente è convinto: lo è la nostra moneta, nonostante la crisi, la nostra produzione, specie nel caso di alcune eccellenze, e soprattutto il nostro modello sociale solidale, che è ammirato a livello planetario. Certo, per fare dell'Europa un attore decisivo anche nel XXI secolo servono indubbiamente delle riforme, soprattutto istituzionali.
18,00

Poesia come esperienza. Una formazione nei versi

Filippo La Porta

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2013

pagine: 254

Perché un'antologia poetica oggi? L'Italia, paese di poeti, oltre che di santi e navigatori, sembra affetta da una singolare schizofrenia: da una parte ha smesso di leggere la poesia, dall'altra tende a celebrarla come unico certificato di creatività (contiamo due milioni di poeti!). In questo viaggio alla riscoperta dei principali nomi della poesia italiana, da Dante a Zanzotto, passando - ne citiamo solo alcuni - per Petrarca, Ariosto, Tasso, e ancora Leopardi, Saba, fino a Pasolini e Amelia Rosselli, e per alcuni imprescindibili autori stranieri - tra cui Keats, Baudelaire, Rimbaud, ma anche Hikmet e Szymborska -, il critico e saggista Filippo La Porta rivendica il valore dei versi nel mondo contemporaneo. Oggi più che mai l'esperienza del linguaggio poetico, quella del corpo materiale del testo che si apre a innumerevoli orizzonti di senso, è un prezioso antidoto contro l'assuefazione a una comunicazione onnipresente e standardizzata: "equivalente emotivo del pensiero" (Eliot), la poesia risponde al nostro bisogno di un "sapere" degli affetti, di una scienza "esatta" delle relazioni invisibili (e non ovvie) tra le cose.
16,00 15,20

Breve storia del futuro degli Stati Uniti d'Europa

Breve storia del futuro degli Stati Uniti d'Europa

Elido Fazi, Gianni Pittella

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2013

pagine: 190

Il 2012 sarà ricordato come un anno di svolta per il futuro dell'Europa. Quasi di malavoglia e passo dopo passo, dopo aver insistito per anni a percorrere vie pericolose e forse impraticabili, mercanteggiando su tutto, la Germania di Angela Merkel sembra ormai aver sposato l'idea che per salvare l'euro non ci sia altra strada che quella dell'Unione Politica con la costruzione degli Stati Uniti d'Europa. Dopo l'elezione del socialista Hollande in Francia, l'idea di un liberismo con i criteri di stabilità di bilancio fissati dal centro sembra essere fallita. L'Europa Unita, se e quando si farà, non potrà essere soltanto un'unione fiscale e monetaria, ma un vero e proprio Stato federale in grado di assumere su di sé, almeno in parte, i debiti degli Stati nazionali, capace di emettere attraverso un proprio Tesoro federale gli Eurobond e di farsi promotrice di una seria riforma del sistema monetario internazionale, per evitare un'eccessiva e repentina rivalutazione dell'euro rispetto al dollaro e alle altre monete. Un'Europa che non si può arrendere al trionfo della finanza e che deve fare le proposte necessarie per assicurare una corretta circolazione del traffico finanziario - indispensabile almeno quanto il controllo del traffico aereo - nonché attuare politiche che creino occupazione. La politica neoliberista fatta finora, prima l'austerità e poi la crescita, è sbagliata. Bisogna tornare a Keynes che l'aveva capovolta: sono gli investimenti a creare risparmio, reddito e lavoro.
14,50

Come finirà? L'ultima chance del debito pubblico

Jacques Attali

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2010

pagine: 208

"Saremo ben presto rovinati? Stiamo portando alla rovina i nostri figli?". Cosa accadrà all'Italia, all'Europa e al mondo se la politica non sarà in grado di frenare la crescita del debito pubblico? Da queste domande parte Jacques Atta li per spiegare il fenomeno più evidente nell'economia degli ultimi anni. Mai, se non in tempo di guerra, il debito dei paesi più sviluppati e potenti è stato così alto. Questo saggio, bestseller in Francia, analizza le cause che hanno portato all'indebitamento e ne ripercorre la storia: dai sistemi di amministrazione fiscale dei governi dell'antica Grecia al primo "buco" nel bilancio nella Roma repubblicana, dalla nascita del "Tesoro pubblico" nell'Italia del xm secolo ai primi esattori delle tasse dell'età moderna, fino ad arrivare al xxi secolo. Oggi si può ancora evitare la rovina dei risparmiatori, dei salariati e dei pensionati? Ma a che prezzo? Quali strategie saranno indispensabili? Come finirà? è un testo fondamentale per capire le difficoltà di un paese come il nostro: infatti, come sostiene Attali nel capitolo scritto per l'edizione italiana, "la situazione dell'Italia è resa ancor più preoccupante dal fatto che la popolazione non sembra essere in grado, quando sarà il momento, di rispondere agli sforzi richiesti per diminuire drasticamente il livello del debito pubblico".
17,50 16,63

Standing army. DVD

Thomas Fazi, Enrico Parenti

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Fazi

anno edizione: 2010

pagine: 80

Dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi, gli Stati Uniti hanno tessuto una gigantesca ragnatela di basi militari che si espande in tutti e cinque i continenti. Ma perché paesi come Germania, Italia e Giappone ospitano ancora migliaia di soldati statunitensi? Perché gli USA continuano a costruire strutture militari in ogni angolo del globo? Che impatto hanno le basi sulle popolazioni locali? E qual è la posizione del presidente Obama su questo scottante argomento? A tali interrogativi risponde Standing Army, un'inchiesta a trecentosessanta gradi che unisce alle parole di esperti internazionali, quali Noam Chomsky, Gore Vidal, Chalmers Johnson ed Edward Luttwak, le scioccanti testimonianze di chi è toccato in prima persona dalla presenza americana nel proprio paese.
19,90 18,91

Storia della paternità. Dal pater familias al mammo

Maurizio Quilici

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2010

pagine: 565

Ricchissima è la letteratura sul rapporto madre-figlio. Molto più scarsa quella sulla relazione tra un padre e la sua prole. Elemento di spicco nell'organizzazione della famiglia e della società tradizionale, un padre oggi deve necessariamente ripensare il suo ruolo, a cavallo tra due opposti eccessi: essere assente o diventare un "mammo", un surrogato della presenza femminile. Ma quella della paternità è in realtà una questione complessa e sfaccettata, non riducibile a questi pochi cliché. Per questo Maurizio Quilici, giornalista che da anni si occupa dell'argomento e presidente dell'Istituto di Studi sulla Paternità, ha analizzato più di quattromila anni di storia alla ricerca dei diversi significati che la figura paterna ha assunto nel tempo: dalla mitologia greca al ruolo misterioso che ricopriva nella cultura etrusca, dalla centralità nell'antica Roma al modificarsi della sua funzione sociale col cristianesimo, dalla nuova educazione illuminista alla nascita della psicoanalisi e alla definizione del "complesso di Edipo", fino alla seconda metà del Novecento con le contestazioni giovanili, l'emancipazione femminile e la recente "rivoluzione paterna". Un viaggio nella tradizione culturale europea, raccontata dalla parte del capofamiglia: a volte affettuoso genitore, altre padre-padrone, complice o antagonista dell'altra metà del cielo. Ma sempre - per assenza o eccessiva presenza - una figura fondamentale con cui fare i conti.
19,50 18,53

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