Garzanti: Collezione di poesia
Trinità dell'esodo
Eugenio De Signoribus
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 145
Eugenio De Signoribus ci aveva lasciato, nell'interlocutorio finale delle Poesie (1976-2007), davanti alle figurazioni delle Soste ai margini: figurazioni che mostravano uno stato di scorata paralisi, ma che persistevano, anche, in un appello affratellante e volgevano infine quella stasi in un tempo dell'attesa. Ora il percorso riprende sotto l'insegna di un titolo insieme suggestivo e puntuale nel portato simbolico degli addendi: il tre, numero del risanamento della disarmonia nell'unità e del superamento dell'alterità nella moltitudine, e l'esodo, figura di un itinerario di salvezza comune, subito posto come irriducibile richiesta dello sguardo utopico. Tre, dunque, le parti che compongono un insieme di tesa, rastremata coesione, articolato al suo interno in un ricco avvicendarsi di episodi e invenzioni formali; un trittico - Evo paterno, Cruna filiale, Rua dello spirito - attraversato dall'immagine del viandante e disseminato degli stigmi di un resistente essere verso: alla sconvolta oscenità dell'era dei padri volgono le spalle i figli con il loro "volto di purezza", verso l'epifania di una voce che "per l'opposta vena / va pellegrina o sta / col suo tormento", rivela "io sto con te da sempre" e fermamente chiede "aprimi, una buona volta!... / tu hai già un passaggio / e ancora scavi e tremi / sei nel tuo inquieto infinire / e io nella tua parola / una pellicola nella tua carne / nel così dover vivere".
Lasciami, non trattenermi. Poesie ultime
Mario Luzi
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 154
"Mario Luzi ha scritto nuove poesie fino agli ultimi giorni della sua vita, con un'energia e una luminosità invidiabili. Dopo "Dottrina dell'estremo principiante" (Garzanti 2004) Luzi stava cominciando a dare un qualche assetto a questi suoi ultimi versi e aveva fatto trascrivere a Caterina Trombetti, in sezioni distinte, trentacinque poesie, che costituiscono l'ultima serie di testi ordinata dall'autore, di cui si è avuto qualche anticipo su riviste e nell'antologia personale, allestita da Paolo Andrea Mettel in "Autoritratto" (Garzanti 2007). Insieme a questo gruppo "Lasciami, non trattenermi" (incipit della sua probabile ultima poesia) presenta altri inediti assoluti, scritti nell'ultimo anno, che si possono considerare in qualche modo "approvati": si tratta di vari testi, recuperati tra dattiloscritti e autografi - con evidenti segni di rilievo e di evidenza d'autore - e anche di una "parlata", ovvero una sorta di monologo, intimo e dolente, sulla propria vicenda coniugale, all'indirizzo della propria sposa, nel momento della sua irredimibile vecchiezza; una poesia, composta sul valico del 2002-2003, che - per mio tramite - volle affidare al figlio Gianni, con implicita destinazione postuma." (Stefano Verdino)
Poesie ritrovate
Mario Luzi
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 74
Un bibliofilo segnala presso un antiquario fiorentino il manoscritto autografo del primo libro di Mario Luzi (La barca, 1935), che l'autore credeva perduto, arricchito di altri inediti. Acquisito al Centro Studi «La barca» di Pienza, il prezioso documento mette in campo anche una trentina di poesie giovanili (anni 1933-35) ora pubblicate a quasi settant'anni dalla loro composizione, senza ritocchi da parte dell'autore, ri-lettore di sé stesso, a così tanta distanza di tempo.
Manoscritto. Testo originale a fronte
Michael Ondaatje
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1999
pagine: 158
Verso le sorgenti del Cinghio
Attilio Bertolucci
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 100
Sonetti dell'amore oscuro. Suites. Testo spagnolo a fronte
Federico García Lorca
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 288
Turbativa d'incanto
Jolanda Insana
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2012
pagine: 120
"Turbativa d'incanto" è titolo polisemico, come sempre i cartigli che Jolanda Insana pone ai suoi libri, abitati dallo stratificarsi di emozioni private e pubblici orrori. La turbativa d'asta è il ritmo della vita, con il suo "incanto" pericolante in una soggettività turbata da scissioni a strati: psicologiche, sociali e politiche, vissute nelle "estreme periferie del lutto". Di qui l'andamento perlopiù a due voci, la siciliana sciarra o battibecco tra il sé superficiale e quello profondo nella sezione "La bestia clandestina", il dibattito tra l'io e il simulacro di una alterità paranoica, presa nella tagliola del disamore, di altre parti del libro. "L'idiota sottostante", "Caràmbola", "La mandola della melancolia" sono poemetti o stazioni di un percorso mentale e vocale, che forza i limiti della parola ricorrendo ai diversi settori della lingua, sollecitandoli in tecnicismi, neologismi o recuperi dell'antico. Mai compiaciuto o manieristico l'impasto, perennemente alla ricerca di ritmi e fonìe graffiami, aperto alle latitudini di ciò che infesta la coscienza: il carcere di Baghdad, i Buddha giganteschi distrutti in Afghanistan, le alture del Golan dove i megafoni portano da villaggio a villaggio brandelli di conversazioni e affetti stroncati.
Bradisismo
Michele Sovente
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 247
Con "Bradisismo" la poesia di Michele Sovente porta in superficie l'energia tellurica e immaginativa che aveva caratterizzato la sua ricerca linguistico-espressiva da "Per specula aenigmatis" e da "Cumae" fino a "Carbones". Le tre lingue da lui adoperate - latino, italiano, dialetto di Cappella - si sono via via intrecciate in un denso brulichio di immagini primordiali, frammenti di vita vissuta, figure tra l'onirico e il quotidiano, fino a formare una stratigrafia dove l'universo flegreo è tutt'uno con le tensioni profonde, inquietanti, vitali della realtà contemporanea. Stare in un territorio dominato da un perpetuo moto che lo costringe ad abbassarsi e a sollevarsi equivale per il poeta a fare i conti con gli imprevisti, le incognite, gli improvvisi sussulti e con le violente impennate dell'esistenza, della storia.
La tagliola del disamore
Jolanda Insana
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 140
"Il linguaggio di Jolanda Insana è aggressivo, provocatorio, gioco d'irrisione e d'ironia amara contro la 'bassezza' dei tempi" (Nuova Antologia). "Ha la straziata impotenza di un poema fatto a brandelli. E, soprattutto, l'anticontemporanea, stupenda grinta di credere in se stessa e nella parola umana" (Emilio Zucchi, Poesia). Jolanda Insana ha vinto il premio Viareggio per la poesia nel 2002.
Ronda dei conversi (1999-2004)
Eugenio De Signoribus
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 140
"Nelle catacombe è rimasto a lungo, seguito da pochi lettori: che però si chiamavano Caproni, Luzi, soprattutto Giudici. (...) La sua è una poesia tutta interiore, di meditazione critica sull'esistenza, fra gli istmi e le chiuse in cui si muove, alla ricerca di un passaggio stretto, illuminato da una intermittente luce religiosa. Ma non poesia solipsistica, da compiacimento ombelicale. L'interiorità è suggerita, secondo il grande modello di Caproni, dalle presenze esterne, oggetti, figure, paesaggi" (Giorgio Calcagno, "La Stampa-ttL").
Vaga lingua strana. Dai versi tradotti
Giovanni Giudici
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 361
Tradurre, per Giovanni Giudici, significa inoltrarsi in un territorio sconosciuto, conquistare quella poesia e con essa qualche lacerto della lingua "estranea" in cui è scritta. In "Vaga lingua strana" lo stesso poeta ha raccolto un'ampia scelta delle sue traduzioni da Tommaso d'Aquino, Milton, Coleridge, Dickinson, Pound, Eliot, Plath e altri.