Guerini e Associati: Saggi
La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2018
pagine: 176
Quello che viene proposto in questa nuova traduzione de "La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente" è il testo originale della "Dissertazione dottorale" di Arthur Schopenhauer (Rudolstadt, 1813). L'autore de "Il mondo come volontà e rappresentazione" ne raccomanda la lettura come indispensabile «introduzione e propedeutica» al suo sistema. Rispetto alla più nota versione della seconda edizione (1847) - dove i frequenti tagli, correzioni e aggiunte e le numerose digressioni rendono quasi irriconoscibile l'agile fisionomia del saggio primitivo - il testo qui presentato si raccomanda sia per la compiuta e pregevole forma letteraria, sia per la caratteristica intonazione «kantiana», che favorisce una lettura genetica più criticamente avvertita della filosofia di Schopenhauer.
La concorrenza è spietata?
Massimiliano Di Bitetto, Salvatore Pettineo, Paolo D'Anselmi
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2016
pagine: 160
"Il pamphlet di Di Bitetto, Pettineo e D'Anselmi è scritto da tre sociologi non convenzionali che sono un misto di Adam Smith e Pier Paolo Pasolini, con l'aggiunta di un po'di De Rita". "In questo libro ci sono pagine molto divertenti (si fa per dire) che riguardano il comportamento dei controllori dei treni o degli impiegati agli sportelli degli uffici pubblici". "Sul filo conduttore della concorrenza il ragionamento degli autori si dipana e si dirama svelto e agile. In ciascuno dei capitoletti - non convenzionali, illuminanti e spesso paradossali - ci sono considerazioni che fanno centro. Fra tutti emerge il paragone fra il lavoro, in Italia, nella società civile e il lavoro nel gioco del calcio". (dalla prefazione di Francesco Forte)
Europa come destino e come compito. Correzioni nella filosofia ermeneutica
Otto Pöggeler
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2008
pagine: 124
"Le quattro conferenze - su Rosenzweig, Heidegger, Gadamer e i Celan - sono annunciate sotto il titolo di Correzioni nella filosofia ermeneutica. Attraverso tutte le conferenze corre però una problematica attuale: destino e compito dell'Europa sono in discussione. Evidentemente è stato Martin Heidegger a ricondurre nel modo più risoluto la tradizione europea anche ai suoi fallimenti e dunque a domande che rimangono aperte. Nel frattempo sono disponibili sempre più materiali sui rapporti epistolari che Heidegger intratteneva. E non è forse proprio in essi che viene alla luce da quali esperienze fondamentali, da quali principi e impostazioni-guida egli abbia preso le mosse? Heidegger aveva spronato ripetutamente Gadamer a concentrarsi sul suo progetto di un libro su Platone. Heidegger e Gadamer si sono richiamati alla poesia e alla intelligenza poetica di Paul Celan. Oggi è a disposizione la corrispondenza di Celan con sua moglie; e in una lunga serie di mostre sono stati esposti i quadri di Gisèle Celan-Lestrange, i cui titoli si devono per lo più a Paul Celan. Questi è conosciuto come il poeta di Todesfuge, in cui i prigionieri dei campi di sterminio parlano a noi. Eppure, dopo questo grande poema, Celan ha potuto scrivere ancora per venticinque anni. Come si può, con i terribili ricordi che egli albergava in sé, riuscire a vivere e cercare un nuovo futuro per l'Europa? La via è forse indicata dallo sforzo comune che Celan volgeva all'arte figurativa e alla poesia?".
Sui fondamenti dell'amore. Studi fenomenognomico
Roberto Bertoldo
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 172
Sottraendo alle teorie del sentimento l'amore autentico, l'autore ne evidenzia il carattere al contempo reale e illusorio, biologico e singolare. L'amore è, in sostanza, una religione, ma una religione che ha radici immanenti nella materia, cosicché diviene anche un caso esemplare della fenomenognomica. L'amore vero è impossibile, tuttavia impossibile non significa irreale. È impossibile la sua fenomenizzazione, la sua localizzazione, ma c'è in quanto sensazione. Seguono considerazioni sull'inconsistenza e sulla non intenzionalità del vero amore, sul differente modo di amare di maschi e femmine, sull'amore omosessuale, sul piccolo amore come praticità fenomenica, sulle particolari forme di emozione e, non secondario, sulla distanza di tutto ciò dalla fenomenologia di Husserl e dalle pretese cartesiane. L'autore, teorico del nullismo come superamento del nichilismo e della fenomenognomica come sensuale e titanica proiezione fenomenologica, sostiene le sue tesi sull'amore mediante riferimenti scientifici (la biologia, la neurobiologia, la scienza cognitiva) e mediante riflessioni filosofiche sugli aspetti fondanti l'analisi (scienza postkantiana, logica, aritmetica, mente, infinito, tempo, probabilità), cosicché il libro risulta un'avvincente messa in atto del metodo fenomenognomico, che concilia scetticismo e certezza.
Sul concetto di ironia in riferimento costante a Socrate
Søren Kierkegaard
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 255
L'entusiasmo. La critica kantiana della storia
J. François Lyotard
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 90
Prefazioni. Lettura ricreativa per determinati ceti a seconda dell'ora e della circostanza di Nicolaus Notabene
Søren Kierkegaard
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 149
Persona ed essere
William Norris Clarke
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 158
La dimensione estetica. Un'educazione politica tra rivolta e trascendenza
Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 296
"La dimensione estetica" è l'ultimo saggio fondamentale e di sintesi pubblicato da Marcuse. Sviluppando un concetto introdotto fin dai tempi di "Eros e civiltà" e ripreso in numerosi saggi, Marcuse definisce la forma di una teoria estetica marxista ed esplora quella dialettica in cui l'arte funziona come coscienza critica dell'individuo e della società. Egli coglie il fatto che un certo modo di sentire l'arte è la sola forma di espressione che può tenere e risollevarsi là dove religione, filosofia e politica tendono a fallire. Marcuse crea così una nuova articolazione tra questi generi, che offre l'ultimo spiraglio per una multidimensionalità critica in una società che tende all'unidimensionalità del principio della realtà oggettiva.
Ermeneutica della finitezza
Donatella Di Cesare
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2004
pagine: 189
I concetti di "finito", "limite" e "confine" attraversano la storia del pensiero filosofico rivestendosi di svariate connotazioni. Soltanto con la nascita dell'ermeneutica di Heidegger e con le successive rielaborazioni di Gadamer e Derrida, ricevono una definizione univoca e un ruolo di importanza decisiva. La riflessione dell'autrice si concentra sul concetto di finito: in stretta correlazione con i temi del linguaggio, del limite e del suo superamento, della morte e del comprendere, la finitezza assume le caratteristiche di un'idea teoreticamente autonoma e positiva.