Il Mulino: L'identità italiana
Le ferrovie
Stefano Maggi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 264
Poche cose come il treno hanno cambiato la realtà e l'immaginario dell'Italia negli ultimi 150 anni. Durante il Risorgimento e subito dopo il 1860 l'arrivo della strada ferrata e l'inaugurazione delle stazioni assursero a simbolo dell'unità nazionale: non solo si scambiavano merci e idee, ma soprattutto le diverse genti della penisola potevano entrare in contatto tra di loro, dando così inizio alla formazione di un popolo nuovo. Una funzione che il treno ha continuato a svolgere a lungo, con le tradotte dei fanti della Prima guerra mondiale, con i "treni popolari" dell'epoca fascista, con i tanti "treni del sole" che nel dopoguerra rovesciarono, a centinaia di migliaia, le genti del sud nelle periferie industriali di Torino e di Milano. Le ferrovie simboleggiarono anche nuovi ambiti di conoscenza e di presa di coscienza: dal carducciano fischio della vaporiera annunciante il trionfo della scienza e della ragione laica, alla scoperta geografica del territorio, alla bonifica delle plaghe malariche. Il libro, ora in versione aggiornata, ricostruisce fino ai giorni nostri questa pagina così significativa della nostra identità, non trascurando l'importanza economica che gli investimenti ferroviari ebbero con l'inevitabile intreccio tra politica e affari.
I santi patroni
Marino Niola
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 188
Basta pensare ai nomi di persona e di luoghi più diffusi nel nostro paese e alla loro distribuzione geografica, a certi sinonimi che identificano ancora oggi l'appartenenza cittadina con il nome del santo protettore, per rendersi conto della capillare importanza del fenomeno patronale nel panorama italiano. Santa Maria, san Giovanni, san Giuseppe, san Michele, san Francesco, sant'Antonio, san Rocco, santa Rita, san Nicola sono non a caso tra i toponimi più diffusi, ma anche tra i nomi di battesimo maggiormente ricorrenti, i veri poli della geografia, della storia e del costume italiani. Tuttavia, nella storia del nostro paese, la pratica devozionale si sostanzia anche di aspetti più politico-sociali. Nei lunghi secoli che hanno preceduto l'unità del paese, la Chiesa è stata l'unico potere non straniero che ha rappresentato, soprattutto tra i ceti popolari, l'unico tratto identitario effettivamente comune, l'unico mondo universalizzante in una realtà di particolarismi esasperati.
La mamma
Marina D'Amelia
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 331
Negli anni '50 nasce lo stereotipo della madre italiana, furiosa partigiana del figlio maschio. In realtà, questo stereotipo è il frutto del particolare clima maturato all'indomani della II guerra mondiale, alimentato da un succedersi di rappresentazioni ideali, anche a carattere propagandistico politico, che hanno permeato intere generazioni e reso plausibile l'idea che il "mammismo" abbia non solo una lunga storia ma rappresenti la condizione originaria della mentalità familiare italiana. Nel libro si ripercorrono alcuni momenti topici per il definirsi delle immagini materne della nuova nazione, rintracciando temi e rappresentazioni che più ricorrono nella letteratura, nella diaristica e nei romanzi.
La donazione di Costantino
Giovanni Vian
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 240
La donazione di Costantino è uno dei falsi più famosi della storia occidentale. Il testo, composto tra l'VIII e il IX secolo d.C., si presenta come l'atto con cui l'imperatore avrebbe concesso al papa Silvestro e ai suoi successori poteri e beni in Oriente, ma soprattutto in Occidente, un atto che avrebbe poi consentito la nascita di quello che per secoli sarebbe stato lo Stato della Chiesa. Invocata dai papi e avversata da molti fin dall'XI secolo, la donazione fu dimostrata definitivamente falsa nel XV secolo da Lorenzo Valla. Una questione che ha nei secoli successivi innescato il dibattito sul potere temporale dei papi, sui rapporti fra religione e politica, chiarendo molti aspetti dell'identità del paese che ospita il romano pontefice.
Il trasformismo
Luigi Musella
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 197
Coniato da Depretis - che voleva rassicurare la politica moderata e allargare il consenso del giovane stato estendendo il governo alla borghesia progressista - il termine "trasformismo" ha finito per indicare una prassi parlamentare consistente nel continuo scambio di voti tra maggioranza e opposizione, nei frequenti passaggi di deputati e senatori da una parte politica all'altra. Il progredire degli studi storiografici arricchisce ora il fenomeno di nuove interpretazioni. Dal connubio di Cavour fino a tempi recenti, il trasformismo - vero e proprio modello italiano - ha reso possibili scelte centriste e moderate in presenza di forze politiche fortemente antisistema e reciprocamente delegittimantesi.
Il fotoromanzo
Anna Bravo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 174
Il fotoromanzo è nato in Italia nel 1946 e si è poi diffuso rapidamente in Europa e in America latina. La sua immediata popolarità è di dimensioni tali da farne il vero boom editoriale del dopoguerra. Giovane, più femminile che maschile, più proletario, contadino o piccolissimo borghese che classe media, il suo pubblico è fra i meno raggiungibili dagli altri mezzi di comunicazione, e perciò del tutto nuovo. Dalla fine degli anni '40 agli inizi degli anni '60 i fotoromanzi rappresentano una delle vie italiane alla modernizzazione, dal desiderio di agi, libertà e promozione sociale al decollo dei consumi, all'indebolimento delle barriere fra i generi sessuali al disagio giovanile, dall'appiattimento delle differenze culturali all'alfabetizzazione di massa.
Le ferrovie
Stefano Maggi
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 252
Poche cose come il treno hanno cambiato la realtà e l'immagine dell'Italia negli ultimi 150 anni. Il treno e le ferrovie ebbero la loro parte nel simboleggiare nuove prospettive culturali, nuovi ambiti di conoscenza e di presa di coscienza. Il libro ricostruisce con finezza questa pagina così significativa della nostra identità, non trascurando altresì l'importanza economica che gli investimenti ferroviari rivestirono nei primi decenni successivi all'Unità con l'inevitabile strascico di intreccio tra politica e affari che essi comportarono.
Le feste nazionali
Maurizio Ridolfi
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 300
Quale storia hanno dietro di sè le feste nazionali? Quante altre ricorrenze sono state dimenticate? Porsi questi interrogativi significa anche interrogarsi sul rapporto tra le vicende nazionali di un paese e la sua memoria culturale pubblica, convogliata attraverso il ruolo delle istituzioni. Significa esplorare l'insieme dei miti e la simbologia collettiva che si riferisce alla formazione e all'affermazione della comunità nazionale, cioè alla religione civile. Partendo dall'unificazione d'Italia si giunge al secondo dopoguerra e all'affermarsi un un patriottismo costituzionale.
La Monarchia e il Risorgimento
Filippo Mazzonis
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 205
Quale ruolo ha svolto l'istituzione monarchica nella storia politica dell'Italia unita e quale contributo ha dato al formarsi della coscienza nazionale del Paese? La Casa Savoia si assunse il compito peculiare di rappresentare la continuità nel cambiamento, costituito dall'esperienza risorgimentale. Ad unificazione compiuta, il rapporto tra la monarchia sabauda e le istituzioni diventò quanto mai complesso e per certi versi anche ambiguo: mentre esercitava spregiudicatamente la propria influenza nella scelta e nell'attività dei governi il Re cercava di rappresentare simbolicamente un potere 'popolare' alternativo a quello incarnato dalle istituzioni.
Lo Statuto albertino
Giorgio Rebuffa
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 173
Lo Statuto non fu prodotto da un'assemblea costituente, ma da gentiluomini piemontesi convocati dal Re che lo estesero poi ai nuovi territori entrati a far parte del regno. Nelle inevitabili prassi che lo Statuto ha determinato, nei linguaggi istituzionali che a partire da esso si sono costruiti, nelle mentalità e nei giudizi che ci ha tramandato, nelle interpretazioni delle norme costituzionali che ha consolidato, ritroviamo radicati vizi e patologie che hanno afflitto e ancora affliggono il nostro sistema parlamentare: l'assenza di responsabilità politica, la divaricazione tra maggioranza e governo, una concezione localistica e clientelare della vita politica e parlamentare.
La Romagna
Roberto Balzani
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 224
Un film Luce degli anni '30 illustra l'itinerario e i luoghi della italianità romagnola: la tomba di Dante a Ravenna, il monumento di Baracca a Lugo, il Palazzo Sersanti a Imola, la torre fascista di piazza del Popolo a Faenza, il San Mercuriale a Forlì, la tomba di Oriani a Casola, la Rocca malatestiana a Cesena, l'arco di Augusto a Rimini, ed infine la casa natale di Mussolini a Predappio. Romanità, Medioevo, Risorgimento e uomini nuovi: tutto è presente in Romagna a testimonianza di una predisposizione naturale ad incarnare i caratteri originali della nazione.