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Il Nuovo Melangolo: Università

L'offesa, la colpa, il fantasma. Muovendo da «Caducità» di Freud

Marco Fortunato

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2014

pagine: 195

In "Caducità" Freud indica i tre atteggiamenti che l'uomo può assumere dinanzi al destino di morte suo e degli altri enti. Può credere che la morte sia pura parvenza e che tutti siano, in qualche arcano modo e luogo, eterni; può sbeffeggiare l'immortalità e sostenere che è proprio il caduco ad avere un valore speciale; può ammettere che il destino di morte svilisce quel che vi soggiace e non godere più del grande e del bello perché lo turba la pre-visione della distruzione che li attende. La caducità, umiliazione arrecata dal tempo, è la più dura delle offese che ogni uomo subisce. Ce n'è però un'altra non meno grave, inflitta dalla molteplicità: la condanna alla serialità, cioè la dispersione fra innumerevoli altri uomini da cui nulla di essenziale lo distingue. L'individuo insorge pretendendo di non morire e di essere l'unico. Ma accampare tale pretesa, oltre a essere vano, è un atto di estrema prepotenza implicante piena adesione al vergognoso tratto fondamentale del mondo: essere retto e pervaso da una Necessità che si esprime come forza/violenza. All'uomo non resta perciò che chiedere consolazione ai prodotti della sua immaginazione e soprattutto al fantasma mnestico, che prolunga la vita del passato-del morto e accorda una certa originalità: infatti, ricordando, ognuno si differenzia da quel che accadde, in quanto lo altera-lo ricorda "male", e dagli altri che lo vissero, in quanto fa un "errore" diverso dai loro. Prefazione di Elio Matassi.
22,00 20,90

L'alibi del mito. Un'altra autobiografia di Benvenuto Cellini

Giuseppe Capriotti

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 80

I protagonisti di questo saggio sono lo scultore fiorentino Benvenuto Cellini, il suo amato garzone Fernando da Montepulciano e tre sculture di marmo realizzate alla metà del Cinquecento: il Ganimede, l'Apollo e Giacinto e il Narciso, oggi al Museo del Bargello di Firenze. Nel racconto dell'ideazione e della gestazione di queste tre statue, lette anche alla luce della produzione poetica dell'artista, l'indagine sugli usi del mito greco nella lussuosa corte di Cosimo I de' Medici s'intreccia con la storia di un maestro e dei suoi amori illeciti, nati in un'affollata e operosa bottega scultorea fiorentina.
12,00 11,40

Ethos e poiesis. Volume 9

Martin Buber, Michael Eckert

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 268

Secondo prospettive in parte convergenti e in parte divergenti i saggi che compongono il volume gravitano, nell'umana consapevolezza del mistero di ogni vita, sulla verità intesa in senso essenziale: non la verità che dipende dai presupposti e dai metodi della ricerca scientifica e che, in quanto incontrovertibile, sussiste anche senza di me, ma quella che riguarda il senso compiuto del nascere e del morire, e che non sussiste senza la testimonianza di colui che, attestandola, la fa vivere. E tale appare lo statuto della verità essenziale: è trascendente e insieme immanente, si dona e anche si sottrae, implica l'apertura umana alla trascendenza e la possibilità di una rivelazione. Evento e concetto, quest'ultimo, che non è lasciato nella disposizione esclusiva delle religioni statutarie, giacché la rivelazione non ha altro tempo e altro luogo che l'accolga come vera e come nuova se non l'attimo e la coscienza morale e religiosa dei singoli.
20,00 19,00

L'inflessione dello sguardo. L'ontologia indiretta di Maurice Merleau-Ponty attraverso l'interrogazione sulla natura

Sara De Carlo

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 184

Questo libro è un tentativo: quello di avvicinare - seppure da parziali angolazioni - l'idea di natura, una delle occorrenze nodali sottesa all'intera opera di quel pensatore eterodosso ed eclettico che fu Maurice Merleau-Ponty. Idea, quella di natura, approfondita poi in forma autonoma e specifica a partire dagli anni 1956-1957 e ripresa nell'incompiuto "Il visibile e l'invisibile". La meditazione sulla natura s'inalvea infatti in un discorso fondamentale per confrontarsi con l'ontologia indiretta merleau-pontyana, dal momento che, come lo stesso filosofo ribadisce, "una ontologia che passa sotto silenzio la Natura si chiude nell'incorporeo e, per questa ragione, dà un'immagine fantastica dell'uomo, dello spirito e della storia".
22,00 20,90

Studi sull'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo

Studi sull'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo

Isabella Adinolfi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 95

Come può essere reintrodotto il cristianesimo in un mondo che, pur presumendo di essere cristiano, è ormai profondamente scristianizzato? Come possono gli spirituali valori cristiani, in contrasto con l'uomo naturale, trovare accoglienza nella materialistica società moderna? La risposta di Kierkegaard è netta e radicale: non si deve mercanteggiare né ribassare per rendere accetto o attuale il messaggio di Cristo, che ha senso soltanto nella sua purezza e integrità. Le categorie del paradosso, dello scandalo, della contemporaneità e della sequela elaborate dal filosolo danese mirano con precisione a questo obiettivo. Nel suo essere rilettura interiore della tradizione e insieme ripensamento intorno a ciò che più radicalmente fa di ciascun uomo un singolo, l'interpretazione kierkegaardiana del cristianesimo tuttavia non solo propone, come scrisse Hannah Arendt, l'unico modo in cui sia possibile un'odierna autentica esistenza religiosa, ma pone anche problemi ineludibili per chiunque voglia essere uomo.
12,00

Le favole di Aviano e il «Novus Avianus» di Venezia

Le favole di Aviano e il «Novus Avianus» di Venezia

Caterina Mordeglia

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 282

Le favole del poeta latino Aviano (IV secolo) godettero per tutto il Medioevo di un'enorme fortuna, pari o forse addirittura superiore a quelle del suo predecessore Fedro, conosciuto solo attraverso varie rielaborazioni in prosa e in poesia. La semplicità del distico elegiaco rispetto al senario giambico fedriano e l'insegnamento sotteso alla morale ne favorirono la diffusione in ambito scolastico e predicatorio, tanto che oggi il corpus ci è tramandato da più di centotrenta manoscritti provenienti da tutta Europa. Numerose sono anche le sue riscritture, composte sia in prosa che in versi lungo i secoli XI-XIV, che con una tecnica 'plagiario-compilatoria' mescolano le citazioni del modello con quelle di uno o più rifacimenti. Tra esse si colloca l'anonimo "Novus Avianus" di Venezia (XIII sec.) che è tradito dal codice Marcianus lat. XII.118 (= 4019) appartenuto all'umanista padovano Pietro da Montagnana e che contamina il testo di Aviano con quello di altre sue tre rielaborazioni. L'attenta disamina delle singole riprese testuali e tematiche del modello principale, condotta su un testo critico e una traduzione italiana di questo testo rinnovati, ci consente di approfondire i percorsi della tradizione avianea lungo tutta l'età medievale.
25,00

Il gesto, la parola, il rito. Il teatro di Mario Luzi

Il gesto, la parola, il rito. Il teatro di Mario Luzi

Laura Piazza

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 173

Le opere drammaturgiche di Luzi nascono dall'essenza dialogica che in maniera sempre meno velata caratterizza la sua poesia. In particolar modo attraverso l'analisi dei tre capolavori "Libro di Ipazia", "Rosales" e "Hystrio", si esamina la meditazione luziana sul tragico. Ci si sofferma inoltre, con l'ausilio di documenti inediti, sul rapporto di fertile scambio tra la produzione teatrale del poeta e le teorie pedagogiche e drammaturgico-spettacolari di Orazio Costa. Contro la minaccia di 'abumanizzazione' della nostra epoca (e a partire dagli anni in cui ha esercitato il proprio dominio un'avanguardia guidata dallWzb per la parola) Luzi ha esercitato la sua missione di scriba e affermato la sua visione del teatro come rito, come arricchimento di conoscenza e di coscienza individuale e collettiva per gli interpreti e gli spettatori. Prefazione di Federico Tiezzi.
20,00

Il circolo e lo specchio. Sul fondamento in Hegel

Luigi A. Manfreda

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 274

L'intera storia della filosofia potrebbe essere letta come un'interrogazione orientata al fondamento, sin dai suoi esordi in Grecia, in cui i presocratici lo pensano come il Primo, sorgente originaria della totalità dell'essente: "arché", fino alle riflessioni heideggeriane, nella seconda metà del Novecento, sul "principium reddendae ratione". E proprio intorno alla questione del fondamento il pensiero filosofico è sembrato impigliarsi in una fitta rete di aporie che rinviavano alla sua stessa natura, al suo costituirsi come spazio in cui si dà disvelamento del vero, logos che "rende la ragione ultima". Hegel ripensa radicalmente questa tradizione: nella struttura circolare del sistema i suoi nodi, per così dire, vengono al pettine - insieme svolti e rimodulati in una forma talmente potente da costituire, anche per il pensiero contemporaneo, un punto di passaggio ineludibile.
20,00 19,00

Ragioni pubbliche e giustificazione

Chiara Testino

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 162

In società caratterizzate da un disaccordo sulle questioni di giustizia e in cui crescono il pluralismo e le diversità culturali, la legittimità di uno stato democratico liberale sembra dipendere dalla sua capacità di saper offrire giustificazioni dell'esercizio dell'autorità politica coercitiva che tutti i cittadini sarebbero disposti ad accettare, date le loro reali differenze. Per questo l'idea che debba esserci una distinzione tra ragioni pubbliche condivise ed altri tipi di considerazioni e argomentazioni, che non possono e non devono valere nella giustificazione pubblica di decisioni su questioni di giustizia, sembra ovvia e tuttavia non può essere data per scontata ma deve essere specificata in modo da poter effettivamente garantire ciò che promette. Se da un lato infatti sembra necessario porre dei requisiti al ragionamento politico pubblico, dall'altro questi vincoli non devono finire per costituire degli ostacoli alla libera partecipazione alla discussione democratica e produrre in questo modo solamente giustificazioni settarie. Un'analisi della giustificazione pubblica non ha perciò soltanto una rilevanza teorica ma ci costringe ad affrontare questioni legate ad una pratica effettiva del dare ragioni che coinvolge quotidianamente cittadini e istituzioni.
18,00 17,10

Utili inutili. Materiali per una riconsiderazione della condizione anziana

Guglielmo Giumelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 130

Vecchiaia è un termine il cui senso continua a essere vago, è una realtà che è difficile da precisare, e, forse, è quella di cui conserviamo più a lungo una nozione puramente astratta. Vecchiaia è una terra sconosciuta verso cui si proiettano paure e desideri, speranze e timori. La vecchiaia e i vecchi non esistono; esistono tante vecchiaie e tante persone che invecchiano attraverso una propria e unica storia di vita. Esiste una vecchiaia, è quella socialmente costruita e stereotipata, quella che tutti, illusoriamente, siamo convinti di conoscere. Non è la vecchiaia vera. Molto resta ancora da scoprire. La scienza è in grado di spiegare il 20% di ciò che è la vecchiaia. Il resto appartiene all'incertezza.
14,00 13,30

Filosofia = errore di esistenza

Ludovico Gasparini

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 249

La filosofia, così come l'abbiamo fin qui conosciuta e praticata, è nient'altro che "errore di esistenza": ossessionata dall'idea di prendere la realtà con il pensiero, essa l'ha raddoppiata in nomi e concetti che da quella realtà sono destinati a restare inesorabilmente separati conducendo una vita senza vita, la vita mortifera dei concetti. Esiste un altro modo di fare filosofia e, ancor prima, di essere filosofi? Le annotazioni stese nell'ultimo anno di vita di Gasparini - tra gli inizi del 2007 e i primi mesi del 2008 compongono un insieme di "appunti da se stesso" nel quale egli sperimenta la possibilità espressiva di un pensiero personale e sensibile, capace di essere nient'altro che la vibrazione sonora di un corpo. La curatrice ricostruisce il ricco e articolato percorso di ricerca di un filosofo che si è volutamente tenuto ai margini della comunità accademica e lontano dal "dibattito attuale.
18,00 17,10

Ethos e poiesis

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2011

pagine: 298

I contributi raccolti in questo ottavo volume della serie "Ethos e poiesis", dedicata alla memoria di Alberto Caracciolo, affrontano sotto diversi punti di vista una problematica emersa con particolare intensità nelle discussioni filosofiche degli ultimi decenni. La pluralità delle culture e delle religioni è apparsa sempre più come un fatto o un dato inevitabile, come un valore e una ricchezza, ma anche come un nodo di difficoltà. La molteplicità e diversità degli schemi di pensiero e di comportamento non relativizza a limine ogni pretesa di validità universale? Le esperienze, i concetti, le norme e i valori fondamentali non rimangono necessariamente confinati a contesti particolari? Oppure possono raggiungere un riconoscimento interculturale? Non è indispensabile ricorrere al dialogo, allo scambio, al confronto anche critico tra le culture per accertarsi di questa valenza, anziché attestarsi sulla compresenza e coesistenza parallela di molte culture irriducibili? Ma è possibile un dialogo tra le culture e le religioni? Possono essere considerate come soggetti dialoganti? Esiste un linguaggio comune nel quale possano intendersi? E se una base comune di intesa esiste, non comporta questo una riduzione delle differenze che rischia di condurre ad una omologazione appiattente e riduttiva?
30,00 28,50

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