Ilisso: Bibliotheca sarda
Il Dio dei viventi
Grazia Deledda
Libro: Libro rilegato
editore: Ilisso
anno edizione: 2007
pagine: 161
Questo romanzo è stato poco fortunato, vittima della disattenzione di critici e giornalisti. La vicenda è incentrata sulle figure che compongono la famiglia Barcai. Alla morte del figlio maggiore, padre di un figlio illegittimo, il minore, Zebedeo, fa sparire il suo testamento, lasciando senza diritti il piccolo Salvatore. Zebedeo non riesce però a liberarsi del senso di colpa e incontra quindi Lia, la madre di Salvatore e ex-amante del fratello defunto, per offrirle un sostentamento economico per lei ed il figlio, pur non confessando fino alla fine il suo crimine.
Nel deserto
Grazia Deledda
Libro: Libro rilegato
editore: Ilisso
anno edizione: 2007
pagine: 234
"'Nel deserto' è rimasto fio a oggi uno dei romanzi deleddiani meno fortunati, poco noto e poco letto, ma anche più che esplicitamente svalutato dalla critica, come è successo giustamente ad altri romanzi deleddiani soprattutto degli esordi giovanili, piuttosto non tenuto in gran conto, meno considerato dai critici e meno notato e apprezzato dal pubblico. Eppure si possono trovare anche qui tutti i grandi e frequentati temi più tipici della narrativa e della visione del mondo dell'autrice già da molti e spesso segnalati: dalla famiglia decaduta all'amore difficile per differenze di ceto e di censo, dalla contesa tra giovani e vecchi a quella tra servi e padroni, dalle difficoltà della donna giovane all'uscita dall'adolescenza al conflitto tra vecchio e nuovo nella forma del mondo agropastorale sardo patriarcale-matriarcale e il mondo borghese cittadino individualista, per non dire del conflitto tra bene e male e tra volontà individuale e destino, colpa, rimorso ed espiazione." (dalla prefazione di Giulio Angioni)
Il paese del vento
Libro: Libro rilegato
editore: Ilisso
anno edizione: 2007
pagine: 129
Nel 1931, quando esce "Il paese del vento", Grazia Deledda è la scrittrice italiana più famosa del mondo. Cinque anni prima le è stato assegnato il Premio Nobel e, con esso, quella che Pirandello avrebbe definito "la patente di scrittore". Scritto in prima persona, il romanzo, autobiografico e fortemente introspettivo, narra il percorso di formazione della scrittrice.
La via del male
Grazia Deledda
Libro: Libro rilegato
editore: Ilisso
anno edizione: 2007
pagine: 251
"La via del male", caso unico nella lunga carriera di Grazia Deledda, conobbe ben quattro redazioni a stampa. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1896 da Speirani a Torino; nel corso del 1906 la Gazzetta del Popolo di Torino lo pubblicò in appendice con il titolo "Il servo"; nello stesso anno di nuovo con il titolo "La via del male" il romanzo uscì di volume nella Biblioteca Romantica della Nuova antologia di Roma; infine, nel 1916, presso l'editore Treves di Milano, se ne ebbe una nuova ed ultima versione. Il testo, dunque, è rimasto in lavorazione per più di vent'anni, essendo passato attraverso una massiccia attività correttoria. In questo romanzo, che incontrò il favore di Luigi Capuana, l'autrice, suggestionata dal verismo, abbandonò le imitazioni degli autori romantici a favore di un'elaborazione maggiormente aderente alla realtà, con descrizioni di situazione concrete in cui far muovere personaggi più autentici. Ne "La via del male", comparvero gli elementi tipici della produzione della Deledda: gli uomini, abitatori della sua "misteriosa" Sardegna, primitivi e taciturni, in ascolto solo delle voci della natura, chiusi nelle loro credenze e tradizioni, in lotta contro un destino avverso che li piega o li costringe a ripiegare in se stessi, che, agitati da passioni violente, guidati dall'amore, vissuto come esperienza passionale, o dall'odio, sono indotti al peccato, ma poi travagliati dal senso di colpa che li condurrà ad espiare.