Krill Books: Shibuya
La dittatura degli algoritmi. Dalla lotta di classe alla class action
Paolo Landi
Libro: Libro in brossura
editore: Krill Books
anno edizione: 2024
Cosa c'entrano gli algoritmi con la lotta di classe? Di algoritmi si parlava già nel IX secolo, visto che il termine è la trascrizione latina del nome del matematico persiano Al-Khwarizmi; oggi la parola è circondata da un'aura di modernità, rilanciata dai calcoli informatici che governano le nostre vite digitali. La lotta di classe sembra invece un'espressione talmente obsoleta, che riesumarla per farne strumento di analisi della nostra epoca, è la sfida di questo pamphlet, un tentativo di spiegare la comunicazione dei fenomeni sociali attuali in modo semplice, come eterna competizione tra la sottomissione e il potere. Nei social network le divisioni, gli antagonismi, le ostilità resistono: subiscono soltanto aggiornamenti psico-sociologici. Gli algoritmi, impegnati a riunire in unità statistiche e sottoinsiemi il popolo del web, sono i moderni padroni delle masse, le orientano, le manovrano, e le masse – che sono dipendenti dai social fino a utilizzarli sul 91% della crosta terrestre – continuano a essere sfruttate dal capitalismo digitale ma in modo nuovo, senza che se ne accorgano. Paolo Landi racconta questa invisibile dittatura tecnologica, la trasformazione del lavoro e la conseguente ridefinizione dei gruppi sociali, nell'illusoria mobilità che la democrazia fittizia di Internet incoraggia, mentre cambiano modelli e aspirazioni, verso un futuro dove l'homo novus sarà un “gemello digitale” ridisegnato dalla tecnologia.
I mondi di Game of Thrones. Potere, amori, conflitti a Westeros
Alberto Maria De Mascellis, Lorenzo Fattori, Adolfo Fattori, Marianna Carbone, Simona Castellano, Enrico Ciccarelli, Francesca Conte, Mirella de Falco, Susy Luongo, Valerio Pellegrini, Mario Tirino, Leonardo Cantone
Libro: Libro in brossura
editore: Krill Books
anno edizione: 2023
Nella galassia della neoserialità, fra le serie tv “di pregio” Il trono di spade , con le sue otto stagioni e il prequel attualmente in corso, è stato forse lo show che più si è rivelato come fenomeno di costume, segnando indelebilmente l'immaginario contemporaneo, fuoriuscendo dallo schermo televisivo ed invadendo con prepotenza il reale. I contributi raccolti in questo volume provano a mappare e dar conto del cosmo creato dal Trono di Spade e delle dinamiche innescate fra il mondo dentro lo schermo, quello dei romanzi di partenza, gli universi narrativi più o meno adiacenti ad esso e le pratiche attivate dal pubblico.
La memoria di Sciascia
Federico Campbell
Libro: Libro in brossura
editore: Krill Books
anno edizione: 2022
pagine: 292
A cento anni dalla nascita di Leonardo Sciascia, la sua letteratura civile non ci ha mai abbandonato. È riuscita a oltrepassare i confini della penisola, e addirittura l'Atlantico, trovando un luogo speciale tra le pagine dello scrittore Federico Campbell. «Sin dall'inizio Sciascia mi sembrò un autore messicano che scriveva sul Messico senza essere mai stato in Messico», rivelerà in un'intervista. Come preannuncia il titolo del libro, La memoria di Sciascia è un invito alla rilettura in chiave italo-messicana, e al ricordo di Leonardo Sciascia. Campbell ci offre il racconto di un incontro, letterario e reale, un interessantissimo dialogo con i temi e le scelte formali dell'opera sciasciana, e con il mare colore del vino della Sicilia. Ma non solo: ci invita anche a riflettere sull'importanza della memoria all'interno della produzione sciasciana, intesa come strumento per raccontare le ingiustizie, per non dimenticarle. Ed è proprio il filo rosso della memoria a unire e avvicinare Sciascia e Campbell in questo libro, scritto – direbbe il maestro siciliano – «a futura memoria». Pubblicato per la prima volta nel 2014 da Associazione Ipermedium libri, La memoria di Sciascia viene riproposto con un intervento inedito di Carmen Gaitán, vedova dell'autore, Direttrice del Museo Nacional de Arte (MUNAL) di Città del Messico.
Covid-19. La prospettiva delle scienze sociali
Libro: Libro in brossura
editore: Krill Books
anno edizione: 2020
Raramente, nella storia dell'uomo, è successo che – come nel caso della pandemia da Covid-19 – l'intero pianeta fosse investito da un unico fenomeno e contemporaneamente tutti avessero la consapevolezza delle sue dimensioni e della sua forza, e occupasse pressoché completamente lo spazio dei media, diventando anche, fuori delle dimensioni pubbliche, l'unico argomento di discussione, conversazione, riflessione, litigio; un fenomeno che coinvolge in pieno le istituzioni statali, le politiche, l'economia, ma anche direttamente – e in molti casi dolorosamente – le singole persone, le nostre identità. Questa è la complessità che Sandro Cattacin, Fiorenza Gamba, Marco Nardone e Toni Ricciardi, tutti studiosi impegnati in Svizzera, con questa ricca raccolta di interventi proposti da autori coinvolti in varie articolazioni delle scienze sociali – dalla demografia, alle sociologie, alla storia – vogliono restituire. Nei saggi proposti si adottano una serie di prospettive sull'esperienza che ha cambiato le nostre vite e che è destinata a scompaginare il nostro futuro. Il libro è composto di cinque parti, ognuna definita da un'unità tematica e raccoglie un ricco insieme di sguardi: storia globale delle pandemie, assetti della comunicazione, modelli di consumo, dinamiche economiche e produttive, rituali, nuove parole che hanno colonizzato le nostre vite, pratiche di stigmatizzazione, posizione sociale delle vulnerabilità…Questi e tanti altri sono i campi di osservazione attraverso cui provare a offrire modelli di analisi e riflessione che possano aiutarci a decodificare ciò che accade e a prepararci per ciò che succederà nel nostro prossimo futuro.
Design del neoseriale. Sociologia dell’immagine nella post-serialità digitale
Emiliano Chirchiano, Adolfo Fattori, Lorenzo Fattori, Francesca Fichera, Valerio Pellegrin
Libro: Libro in brossura
editore: Krill Books
anno edizione: 2020
Film, serie tv, serie web: è in questi tre canali che precipita l'intero immaginario della narrazione moderna e poi postmoderna, compresi i “furti” che queste hanno commesso e continuano a commettere verso formazioni sociali precedenti, a partire dalla civiltà greco-antica. L'immagine contemporanea è il punto di catastrofe di un universo popolato da tutte le visioni e i fantasmi creati e proposti dal cinema, dal fumetto, dalla fotografia, dalle avanguardie storiche, dalla pubblicità… fino ad arrivare ai videogiochi. Il workshop aveva come oggetto il punto d'arrivo della serialità televisiva e cinematografica e le commistioni fra i due territori, sempre più organiche e fertili in quella fase socio-storica – la nostra – che, ancor prima di finire di fare i conti con la postmodernità, come osservano diversi studiosi anche di provenienza e culture differenti, sembra proiettata verso un'ulteriore fase storica, ancora dai contorni sfumati ma dalla sostanza ben presente, che almeno provvisoriamente si è d'accordo a definire “postumana”, mettendo al centro delle riflessioni la trasformazione antropologica da cui siamo investiti a causa dell'impatto con le nuove tecnologie cibernetico-digitali e del superamento della condizione “umana” nata con l'Umanesimo. Questo libro raccoglie i risultati di un workshop svoltosi presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli per la cattedra di Sociologia della Comunicazione dei corsi di Graphic Design e Multimedia. È a cura di Adolfo Fattori, docente di Antropologia delle Società Complesse presso lo stesso Istituto e raccoglie gli interventi di studiosi impegnati a scandagliare il rapporto tra media, immaginario contemporaneo e trasformazioni antropologiche in atto.
Di cose oscure e inquietanti. Percorsi della sociologia della narrazione e dell'immagine
Libro: Libro in brossura
editore: Krill Books
anno edizione: 2019
pagine: 112
Da "It" a "It", da "Blade Runner" a "Blade Runner 2049", da "I segreti di Twin Peaks" a "Twin Peaks 3", sembra – parafrasando Robert Musil – che le "vecchie cose" siano destinate a "ritornare"... Gli ultimi decenni sono stati definiti dal primato del "post": postindustrialismo, postfordismo, postmodernità – fino a ragionare, nei nostri anni, di postserialità e postumanesimo per dare nome alle trasformazioni che hanno investito le identità e l'immaginario. Sottotraccia ai mutamenti strutturali in corso, il calco dei racconti e delle narrazioni era quello della narrativa di science fiction, dell'horror, del thriller, delle "leggende metropolitane". "Di cose oscure e inquietanti", pubblicato per la prima volta nel 1995 per Ipermedium Libri, coglieva all'alba della globalizzazione e della digitalizzazione i primi barlumi dei mutamenti in atto, individuava tracciati, evidenziava radici – nel romanzo gotico, nel noir americano, nel grande cinema di Hollywood.
Traiettorie dell'immaginario. Percorsi della sociologia della narrazione e dell'immagine
Libro: Copertina morbida
editore: Krill Books
anno edizione: 2020
pagine: 220
L'immaginario è parte dell'esistenza della specie umana sin dalle sue origini. In sostanza, cioè, dal momento in cui l'umano ha cominciato a osservare il mondo esterno e a rielaborare il frutto delle sue sensazioni - e quindi percezioni - grazie alla sua immaginazione. E a costruire quel ponte fra se stesso e il cosmo costituito dal Mito, a cui, se guardiamo bene, risalgono tutti gli elementi che ne fanno parte, che ne costituiscono la sostanza simbolica. Che, intrecciandosi e riarticolandosi, lanciandosi in declinazioni e traiettorie, danno vita all'immaginario contemporaneo. Se ne esplorano in questo testo alcune possibili direzioni, combinando la riflessione filosofica con la prospettiva mediologica e la ricerca fenomenologica.