Interesse locale, storia familiare, ricordi
Donne tra due mondi. Storie sul confine goriziano
Marilisa Bombi
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2025
pagine: 160
Questo libro raccoglie diciotto ritratti di donne che hanno vissuto a Gorizia e dintorni, sul margine mutevole del confine. Sono figure che la grande storia ha relegato al silenzio, ma che hanno inciso con la loro presenza concreta: partigiane senza bandiera, esuli giuliano-dalmate, contadine, insegnanti, levatrici, migranti, bibliotecarie. La prospettiva si ispira a quella che Antonio Gramsci definiva le classi subalterne: gruppi sociali privi di voce autonoma, spesso frammentati e schiacciati dall'egemonia culturale delle élite. Dare loro parola significa restituire dignità e complessità a una città di confine come Gorizia, che nel Novecento ha conosciuto divisioni, deportazioni, esodi, ma anche convivenze possibili. Ogni racconto è accompagnato da un approfondimento storico che colloca le vicende personali dentro il contesto più ampio: trattati internazionali, trasformazioni sociali, fratture identitarie. In questo modo la memoria individuale si intreccia con la storia collettiva, componendo una contro-narrazione capace di illuminare ciò che la storiografia ufficiale ha oscurato. Un libro che restituisce voce alle donne invisibili, mostrando come la storia non sia fatta solo di trattati e guerre, ma anche di gesti quotidiani e resistenze silenziose.
Mulini storici del Piemonte
Emanuela Genre, Marianna Sasanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2025
pagine: 144
Lo sviluppo dell'arte della molitura è stato uno dei momenti più significativi per lo sviluppo della civiltà occidentale. La creazione di un mulino ha sempre portato con sé interessi di carattere sociale, economico, politico e tecnologico, e ancora oggi il mulino, ad acqua o a vento, costituisce un'invenzione tecnologica di fondamentale importanza, che nel tempo si è evoluta per essere impiegata nei contesti più vari: dalla macinazione alla lavorazione dei minerali, dalle segherie ai frantoi. Ripercorrere la storia dei mulini piemontesi vuol dire riscoprire storie e tradizioni che, ai più, sono parse finora di secondaria importanza, ma che in realtà sono state parti fondamentali di un processo storico più ampio e della costituzione dell'identità del nostro territorio. Una guida diversa, una chiave di lettura originale per andare alla scoperta della storia e delle tradizioni del territorio piemontese, dalla prima cintura torinese al Canavese, dal Cuneese all'Ossola, dal Pinerolese al Vercellese, dalla Valsesia alla valle di Susa, dalla val Sangone al Novarese alla collina chierese. Per ogni mulino sono proposti approfondimenti tematici e un ampio apparato iconografi co realizzato ad hoc. Un testo per scoprire storie, unicità e tradizioni del Piemonte attraverso testimoni unici: i mulini.
Busa del Bastimento. Un ramo di fiume nel Delta del Po. Storia di un toponimo
Luciano Chiereghin
Libro
editore: Fancy grafica
anno edizione: 2025
pagine: 66
Hotel Vioz. 1925-2025. Un secolo di ospitalità alpina
Marco Severini
Libro
editore: Millesettecentonovantasette Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il libro ripercorre, attraverso un ampio materiale archivistico e documentario, la storia centenaria di un albergo alpino, situato nel più alto villaggio trentino.
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis inediti svelati. II parte 1617. Volume Vol. 4
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2025
pagine: 134
La cavalleria del principe di Avellino libera Vercelli e Milano ma la bolla del papa a Borgia favorisce usurai, puttane, meretrici e dame in bianco e vesti d'argento: le banche private vengono date in affitto a terzi, l'Ave Grazia Plena è dei Tocco, mentre il collegio dei medici dà lezioni sugli uomini illustri. Tutto il 1617, come abbiamo visto anche nella prima parte, gira intorno a due eventi principali. Uno è la sfida all'armata di Venezia, in un certo senso vinta dai Napoletani e festeggiata con il Carnevale dei grandi, la festa ricreta dal Viceré affinché nobili e popolo scendessero a Piazza Mercato tutti mascherati, quasi a suggellare la sconfitta veneta, che è la vera perdita del dominio sul Mare Adriatico. L'altro evento, che compare in questa seconda parte, va a chiudere il ciclo di un altro scontro, che quello con i Francesi e, in particolare con i Savoia, a cui i Napoletani furono chiamati per dare man forte al Toledo governatore spagnolo di Milano. Agosto si apre con una passeggiata in carrozza a Posillipo. Il Viceré era turbato da una lettera, fatta leggere a tutta la città, con cui gli ambasciatori imperiali offrivano a Venezia la restituzione del bottino napoletano, mentre 2.000 soldati spagnoli sbarcavano a Napoli. L'ira divina non mancò di prendersela calando sulla città tempesta, tuoni e fulmini che colpirono la cupola del tesoro, quella dell'Arcidiocesi appena ristrutturata, facendo saltare dalle mura solo la croce. Brutte notizie giungevano da Vercelli per la morte di quindici ufficiali, fra cui Pimentel, Leyva e Mormile, Titta Griffo; salvo Giovanni Bravo. Il Viceré aumentò feste e commedie, intensificandosi la tresca con Rosinella, e le due nipoti di Cicinella Carafa, però senza far mollare le incursioni dei Napoletani nel Golfo di Venezia, sbarcati a frotte a Trieste, all'incontro con quattro barche armate di Albanesi, ma senza lasciarsi sfuggire il carico d'olio delle due navi verso Ancona, sotto lo sguardo attonito dei veneti, fermi a Capodistria. Intanto a Napoli i cavalieri si prendevano a coltellate, lasciando D'Afflitto, morto a terra, e Reviglioni, additati come spie dei Savoia e artefici del colpo alla banca di Amalfi, e accusati di aver avvelenato gli acquedotti napoletani. In molti partono per Firenze, dove è richiesta cavalleria e fanteria dentro e fuori Napoli. Uno schiavo di Giovanni Simone Polverino accoltella due o tre e anche uno sbirro e il panettiere, finché, preso, è impiccato. Pietro Caravita diventa Consigliere comunale e fa vendere la Banca dei Longo, dopo la morte del titolare mastrodatti, fratello di Carlo e del giudice Aniello, padre del Marchesino fattosi nobile fra i Longhi di Cosenza. Festa delle amazzoni a Palazzo: dodici Dame in bianco con le trenette d'oro e manto d'argento; ballano col gancio la Marchesa della Valle e la contessina Riccarda Fabri. Le migliori vittorie riportate in Lombardia, cioè legate alla liberazione di Vercelli dai Savoia, per riconsegnarla a Milano, e da altre fortunose battaglie fra Pavia e Mantova, che ebbero sicuramente non un solo vincitore, ma di certo un comandante di gran valore, quale il generale della cavalleria Camillo Caracciolo, Principe di Avellino. Il 1617, quindi, passerà agli onori delle cronache non solo per la fine della guerra fra Milano e i Savoia, ma anche per la morte di questo nobile cavaliere, subito dopo la liberazione di Vercelli.
Il clan Sinclair. L'antica e nobile famiglia scozzese fondatrice della Cappella di Rosslyn
Douglas Swannie
Libro: Libro rilegato
editore: Tipheret
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il libro approfondisce la storia di uno dei più antichi e nobili clan scozzesi: il Sinclair. Un clan delle Highlands scozzesi che ha dominato per secoli le contee di Caithness, delle Isole Orkney e del Lothian. Le sue origini risalgono alla famiglia normanna Saint Clair (in seguito Sinclair). Si ritiene che sia giunta in Inghilterra dalla Normandia durante la conquista dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore e, in seguito, risalì l'isola fino in Scozia, dove (nel 1180) Sir William Saint Clair, quarto lord di Roslin, ottenne la Baronia dal Re di Scozia. La famiglia, successivamente, conseguì i titoli di Conti di Orkney e Conti di Caithness. I Sinclair sostennero la Corona scozzese durante la Guerra d'Indipendenza scozzese-norvegese e durante le Guerre d'Indipendenza scozzese contro l'Inghilterra. Nell'immaginario popolare, il Clan è legato a due episodi: il presunto viaggio di Henry Sinclair nelle Americhe e la costruzione dell'enigmatica Cappella Rosslyn, al centro del bestseller Il Codice Da Vinci di Dan Brown.
Ravenna e ravennati nel Medioevo. Personaggi, vicende, leggende
Eraldo Baldini
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nei circa mille anni del Medioevo, Ravenna è stata capitale del regno di Teodorico e poi dell'Esarcato, i suoi Arcivescovi hanno gareggiato con Roma e Milano nel primato della istituzione ecclesiastico-cristiana, la città è stata interlocutrice privilegiata di imperatori e fonte e punto di partenza di importanti correnti di evangelizzazione verso l'Est dell'Europa. Anche nei secoli in cui ha patito una certa marginalità è stata teatro di vicende importanti o comunque significative ed emblematiche, con protagonisti che hanno lasciato un segno intriso di realtà e allo stesso tempo di leggenda. Insieme ai personaggi di primo piano, in questo libro si prendono in esame e si raccontano aspetti della vita collettiva e quotidiana, specie quelli più critici come terremoti, carestie, epidemie, invasioni di cavallette; si parla dei ravennati e dei romagnoli che parteciparono alle Crociate o che vennero processati come Templari; si seguono gli itinerari europei di spostamenti e "traffici di reliquie", come quelle di sant'Apollinare e san Severo; ci si interroga sul giallo della (sedicente?) Aica Traversari, tornata in città dopo una lunga assenza a rivendicarvi un ruolo; si parla di Dante e del suo rapporto con la realtà che rappresentò il suo ultimo rifugio; e molto altro ancora. Un vero mosaico di fatti, figure, situazioni che non mancherà di affascinare i lettori.
Una Cesena particolare. L'Ottocento, da Napoleone alla Belle epoque. Volume Vol. 2
Franco Spazzoli
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 232
Nel primo volume di questa storia particolare della città di Cesena erano narrate le vicende di circa due millenni, dalle antiche origini alla fine del 1700. Questo volume si concentra sul secolo XIX, ricchissimo di eventi interessanti, personaggi notevoli, vicende emozionanti, ora comiche ma più spesso drammatiche, alcune con un rilievo nazionale. Il Risorgimento cesenate, poco conosciuto, fu un periodo di straordinaria idealità e coraggio che vide anche manifestazioni di protagonismo femminile nella vita pubblica. La città ebbe un ruolo non secondario nel Risorgimento italiano e a Cesena vennero sparati, nel 1815, i primi colpi di fucile e cannone per la liberazione dal giogo straniero. La Battaglia del Monte fu un episodio importante nella storia nazionale e a Cesena nacque una delle più note vittime della repressione papalina, Leonida Montanari. La giornata del 20 giugno 1859 segnò una svolta nella vita della città che vide la fine del governo papalino ed entrò nel nuovo Regno d'Italia. Nella seconda metà del secolo assistiamo alla modernizzazione della città ma, anche, ad una incredibile serie di delitti, ad un uso spietato del coltello e del revolver. Con la Cesena sanguinaria convive quella mondana fatta di piacevoli serate al caffè Forti o di splendidi veglioni nei circoli tra i quali il più originale fu lo Strambi. La storia di Cesena viene qui raccontata come un romanzo ricco di eventi, situazioni, luoghi, personaggi, con un'attenzione particolare alle giornate di maggiore interesse. L'intento del libro è quello di far conoscere, in modo chiaro e coinvolgente, la straordinaria storia di Cesena nel secolo in cui venne fatta l'Italia. L'auspicio è che la lettura possa interessare non solo i cesenati, sia per il rilievo nazionale di molte vicende, sia perché in ogni vicenda locale c'è molto di universale (Tolstoj). Un'attenzione particolare è riservata alle tracce del passato ancora esistenti per cui il libro è anche una guida per conoscere meglio la Cesena di oggi.
Oro, argento e papi. Il secolo d’oro di Ancona attraverso le sue monete 1464-1590
Piero Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 230
Contrariamente a quanto sostengono alcune scuole di pensiero, Ancona non subì una decadenza dopo la perdita dell’autonomia cittadina e l’ingresso nello Stato Pontificio del 1532. Al contrario, si trasformò da piccola repubblica con limitato margine di azione, nella terza città, nonché primo porto, di uno Stato moderno con rilevanza internazionale. La sua posizione strategica al centro dell’Adriatico determinò lo sviluppo dei commerci e la crescita della sua importanza strategica. Tutti questi effetti si notano nella ricca monetazione papale di Ancona, trattata con dovizia di particolari e di immagini. Il libro descrive anche l’impatto sulla politica cittadina dei papi del periodo 1464-1590: alcuni fra questi furono grandissimi Capi di Stato. Un secolo di splendore cittadino, che si rispecchia nello splendore delle antiche monete d’oro e d’argento.
Pubblica utilità e interessi privati. Le élites messinesi e la gestione della cosa pubblica tra appalti, espropriazioni e rendite immobiliari dalla rivoluzione del 1847 al terremoto del 1908
Dario De Pasquale
Libro: Libro in brossura
editore: ABC Sikelia
anno edizione: 2025
pagine: 308
Dalle prime analisi delle borghesie agrarie alle più recenti riflessioni sul rapporto tra rendita immobiliare e potere, questo volume ripercorre la trasformazione urbana e sociale di Messina tra Otto e Novecento. Utilizzando fonti notarili, catastali e strumenti digitali, la ricerca indaga l’intreccio tra interessi privati e bene pubblico, tra speculazione edilizia e gestione amministrativa, in parte base delle fortune finanziarie di alcune famiglie messinesi. Un’analisi microstorica e prosopografica restituisce volti, strategie e relazioni delle élites di Messina, oltre i paradigmi del “familismo amorale”.
La carta da sücar dal Guglielmo. I Bolchi-Tre secoli di storia di una famiglia vittuonese
Elvio Carnaghi, Monica Bolchi, Patrizia Masetti
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 148
Come in famiglia, ogni personaggio ha un proprio ruolo, un proprio carattere, e un proprio percorso di vita che lo lega indissolubilmente a tutti gli altri personaggi in gioco nell'universo famiglia. Il libro è pieno di foto per far venire al lettore la voglia di guardare una fotografia e poi un'altra, e un'altra ancora. Anche in questa saga famigliare c'è un ceppo d'origine molto lontano nel tempo, dai primissimi Bolchi o Beolchi documentati, per arrivare a piccoli passi ai più recenti bisnonni e nonni, da cui discendiamo. Lo sfondo storico e sociale è in continua evoluzione e viene raccontato come insieme di individui, ognuno mosso dalle proprie ambizioni, paure, desideri. L'evoluzione dei personaggi è sicuramente uno degli aspetti più affascinanti di questo libro e più si va avanti con la lettura e più ci sente parte di una grande famiglia. In conclusione la storia della nostra famiglia è il bene più prezioso che ognuno di noi possiede, tra aneddoti e racconti tramandati di generazione in generazione. Ricerca storica a cura di Andrea Balzarotti.