Narrativa: specifici temi e argomenti
Fahrenheit 38051. Scritture inquinate
Libro: Copertina morbida
editore: Silvy
anno edizione: 2010
pagine: 160
Racconti di mare e di terre lontane
Bruno Roversi
Libro: Copertina morbida
editore: Serra Tarantola
anno edizione: 2010
pagine: 176
Oggi ho imparato a leggere
Giacomo Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Lulu.com
anno edizione: 2008
pagine: 144
Las Flores de la Pasion
Sergio Davanzo
Libro: Libro in brossura
editore: Lulu.com
anno edizione: 2008
pagine: 89
Un lavoro noioso? Non credo proprio! Portland Oregon, New York, Miami, Los Angeles, Rio de Janeiro, Savador de Bahia, Macaè, Nassau Bahamas, Grand Cayman, Cozumel Messico...località, queste, divenute una seconda casa per il guarantee engineer...c'è un filo comune che lega i racconti al lettore scoprirlo... Rimane in slip e si gira di scatto. Imbarazzato e sorpreso, come un bambino che spia dal buco della serratura, reagisco concentrando il mio sguardo sul bicchiere di birra che reggo in mano. Mi costringo ad ignorare quella tenda, osservo le piccole gocce di rugiada, scendere lungo il vetro del bicchiere, esse violano lentamente, il bianco .....
Dove il postino non suona mai. Reportage da Nairobi
Massimo Pavanello
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2005
pagine: 110
Questo testo, scritto sotto forma di diario, la testimonianza dell'esperienza africana di don Massimo Pavanello. Gli incontri avuti con alcune persone significative keniane hanno fatto in modo che la fotografia ultima della realtà appaia pi colorata di quanto normalmente percepita. La situazione di povertà, pur recensita, lascia presto il posto ad un'ampia segnalazione delle occasioni interne di riscatto. il messaggio che emerge dal reportage, quindi, quello della speranza. Poiché l'Africa un continente abitato e non solo una miniera di meraviglie.
Etichette buchette. Storie di vini immaginari
Libro
editore: Buchette del Vino
anno edizione: 2025
pagine: 110
Racconti Tin Bota. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Historica Edizioni
anno edizione: 2023
L'idea di creare questa antologia prende vita a seguito della devastante alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna lo scorso maggio e che ha sconvolto irrimediabilmente la sua popolazione e tutta Italia. Una calamità, questa, come difficilmente si ricorda a memoria d'uomo. Historica edizioni ha deciso di sostenere la regione a suo modo, raccogliendo storie di caduta, sofferenza e ripresa e dando voce a chi è riuscito – che si tratti di un'alluvione, di una perdita o di un dolore – "a risalire dal fango". Perché in alcuni momenti l'unica cosa che resta da fare è "tenere botta".
Da un racconto all'altro
Umberto Nardella
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 248
La presente opera contiene due soli lunghi racconti, ma con un distinguo. Il primo dei due "Papi Giò" è una semplice storia. Tratta di un ragazzo, Giorgio, che tradito dalla fidanzata decide di non fidanzarsi né sposarsi più. La sorte vuole che la sua vita s'intrecci con quella di una giovane coppia e la loro bambina di tre anni, di nome Gioia. Nel giro dei due seguenti anni, i genitori muoiono, e la bimba viene affidata in adozione, superate alcune difficoltà giuridiche, a Giorgio, che la bimba chiama papi Giò. La bimba cresce, studia, si laurea in medicina, si fidanza, convive. Dopo una delusione e una furibonda litigata col fidanzato, Gioia lo lascia e, di notte, torna alla casa paterna. La trama è semplice ma ricca di rilevanti risvolti. Il secondo racconto "Via Genova" comprende più storie ambientate in un particolare quartiere di un paese del Gargano, S. Marco in Lamis. Fanno da collanti tra le varie storie, una via, un locale "la cantina di zi M'chèl'" e un personaggio femminile "Zia Rosa", culturalmente carente (da prima elementare), ma straordinariamente esuberante e magnanimo.
Lettere a un giovane lettore
Lorenzo Chiereghin
Libro: Libro in brossura
editore: Nulla Die
anno edizione: 2023
pagine: 87
Quanta vita perdiamo noi lettori, quanti incontri ci sfuggono, eludono senza rimpianti il nostro sguardo, quanti punti di vista risultano falsati dalla nostra comoda e sicura prospettiva fatta solo di parole, perché è così, alla fine il mondo che scegliamo di abitare non è il mondo reale, neppure lontanamente: somiglia a una specie di rifugio, a una torbida caverna dalla quale possiamo escludere chiunque. E la gioia che talvolta assaporiamo è un sentimento che ricorda la disperazione, è uno stato mentale che sugge la sua linfa vitale dal più pericoloso isolamento.