Politica e governo
Tra politica ed economia (1968-1981)
Antonio Maria Fusco
Libro
editore: Giannini Editore
anno edizione: 1981
pagine: 332
Funzione e conflitto. Forme e classi nella teoria marxiana dello sviluppo
Gian Mario Cazzaniga
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1981
pagine: 272
Teoria e prassi delle relazioni internazionali
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1981
pagine: 232
Democrazia sociale e pianificazione economica
Antonio Mastromo
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1981
pagine: 120
Economia e territorio nella normativa regionale
Federico Tortorelli
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 1981
pagine: X-194
Commentario della Costituzione. Rapporti civili (artt. 24-26)
Luigi P. Comoglio, Metello Scaparone, Massimo Nobili
Libro: Libro rilegato
editore: Zanichelli
anno edizione: 1981
pagine: 408
Alto Adige. Spartizione subito?
Sabino Acquaviva, Gottfried Eisermann
Libro
editore: Pàtron
anno edizione: 1981
pagine: 196
La filosofia politica del Novecento in Italia
Michele Biscione
Libro
editore: Bonacci
anno edizione: 1981
pagine: 280
Bisogni e politica. Oltre Hegel e Marx
M. Rosaria Manieri
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1980
pagine: 155
Il trionfalistico programma baconiano dell'uomo "vincitore dei bisogni" approda, passando attraverso la vicenda della società industriale moderna e l'avvento del capitalismo, alla presa d'atto hegeliana della "vittoria del bisogno sull'uomo", che è la confessione definitiva del fallimento del progetto borghese di mediazione umana dei processi naturali attraverso l'attività cosciente dei soggetti. Offuscamento della realtà di classe e astrazione dai bisogni non mediati in funzione di una politica di controllo diretta dall'alto (lo Stato) è il problema di Hegel che ritorna ossessivamente e corrode anche la coscienza di classe tutte le volte che l'acuirsi della crisi fa balenare lo spettro della "stagnazione" (da cui nasce "la paura assoluta del servo"). e quello della "rivoluzione come veleno" che getta nell'angoscia collettiva. Riprendere in mano, contro Hegel, lo strumento marxiano del feticcio della merce, come strumento di analisi critica e come arma politica, significa porre la priorità trascendentale del soggetto nei confronti della società e scoprire che ad esigere la forma autoritaria della mediazione non è il carattere "immediato" dei bisogni, ma al contrario il carattere irrazionale di un'organizzazione che si mantiene sulla repressione dei bisogni storici delle masse, nell'emergenza dei quali Marx individua il processo sociale e politico di trasformazione per la costruzione del socialismo.