Lindau: Piccola biblioteca
Sul nazionalismo
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2022
pagine: 64
La tendenza a «identificare sé stessi in una singola nazione o in un’unità di altro tipo, collocandola al di là del bene e del male e non riconoscendo altro dovere che la promozione dei suoi interessi»: in questo, secondo Orwell, consiste il nazionalismo, che può assumere forme diverse, dall’appartenenza a un gruppo politico o religioso alla difesa di ideologie di varia colorazione. In tutti i casi comporta la soppressione dello spirito critico, la censura e l’autocensura, l’asservimento cieco a un’idea di realtà a discapito della realtà stessa. Scritto durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale, in uno dei periodi più bui della storia occidentale, questo breve saggio è un testo essenziale per comprendere un fenomeno che richiama i grandi totalitarismi del ’900, ma che in realtà rappresenta ancora oggi una delle principali minacce alle democrazie liberali. Anzi, proprio in tempi come il nostro diventa particolarmente pericoloso, quando l’«incertezza generale riguardo a ciò che succede realmente rende più facile aggrapparsi a credenze stravaganti».
Dostoevskij e il cavallo di Nietzsche
Bianca Gaviglio
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 144
Torino, 3 gennaio 1889. Friedrich Nietzsche, con un sorprendente gesto di compassione (sentimento molto bistrattato nei suoi scritti), getta le braccia al collo di un cavallo per difenderlo dalle frustate del vetturino. Subito dopo cade a terra privo di conoscenza e da allora la sua mente sprofonda nel buio della follia. Questa immagine, così celebre e così teatrale, ricorda alcune scene presenti nei romanzi di Dostoevskij, in cui fanno capolino cavalli innocenti, ingiustamente percossi (si pensi a quello che Raskolnikov, il protagonista di Delitto e castigo, sogna prima di compiere l’omicidio che ha premeditato). Nietzsche e Dostoevskij non si incontrarono mai, sebbene il primo fosse un vorace lettore e ammiratore del secondo, al punto da riconoscere in lui un fratello ideale. Tante, fra loro, le sintonie, e anche le discordanze inconciliabili, che emergono dalle pagine dei loro scritti così come dalle parole e dalle azioni degli intramontabili personaggi a cui diedero vita. In questo piccolo volume Bianca Gaviglio tratteggia un ritratto parallelo di questi due giganti del pensiero, mettendone in luce le intuizioni profonde e in un certo senso profetiche.
Il Dante di Florenskij. Tra poesia e scienza
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 148
L'attrazione di Pavel A. Florenskij per l'opera di Dante Alighieri nasce anzitutto dall'incontro con la Weltanschauung medievale incarnata dal poeta fiorentino, una visione integrale del mondo nella quale convergono e trovano mirabile sintesi letteratura e teologia, poesia e filosofia, mistica e scienza, astronomia e cosmologia, ma anche la storia, tra memoria e profezia, unitamente ad altre forme della creatività umana. Nell'opera Gli immaginari in geometria, portata a termine da Florenskij in occasione del VI centenario della morte di Dante, l'Autore propone per la prima volta una riconsiderazione dello spazio geometrico presente nella Divina Commedia, passando dalle argomentazioni matematico-filosofiche a quelle cosmologiche e teologiche, tentando persino una «riabilitazione del sistema tolemaico-dantesco del mondo». Dall'inedita e sconvolgente lectura Dantis messa in atto dal geniale uomo di scienza e presbitero ortodosso, già definito dai suoi contemporanei il «Leonardo da Vinci della Russia», apprendiamo che Dante per la sua Divina Commedia non si avvalse della concezione dello spazio geometrico euclideo, bensì di uno spazio curvo, quadridimensionale, che di fatto anticipa la geometria dello spazio-tempo di Einstein e la sua teoria della relatività generale. Infatti, «squarciando il tempo, la Divina Commedia finisce inaspettatamente per trovarsi non indietro, ma avanti rispetto alla scienza nostra contemporanea». Ciò consente a Florenskij di affrontare uno degli snodi decisivi presenti nella Divina Commedia, vale a dire la tensione polare fra lo spazio reale e quello cosmico, trascendente e immaginario, questione che nessuno aveva mai osato affrontare in prospettiva transdisciplinare e radicalmente innovativa. Proprio a causa di queste sue tesi interpretative Florenskij subisce la prima censura e condanna da parte del regime sovietico. Con il presente scritto in onore di Dante ha inizio infatti una progressiva persecuzione nei suoi confronti, che culminerà con la carcerazione e la fucilazione, avvenuta nel dicembre del 1937.
Dante. Un'introduzione
Enzo Mandruzzato
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 88
Un saggio godibilissimo di uno dei più importanti antichisti italiani del Novecento. Un'esplorazione della biografia di Dante, dello sviluppo del volgare e del suo stile poetico, delle sue opere immortali, in occasione dei 700 anni dalla sua morte.
Nel tempio della natura
Henry David Thoreau
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 96
Questa silloge raccoglie pensieri e riflessioni tratti da alcune delle opere più significative del filosofo americano, dai più noti Walden, Disobbedienza civile e Camminare, a scritti meno presenti nel panorama editoriale, come "I boschi del Maine", "Uno Yankee in Canada", "Una settimana sui fiumi Concord" e "Merrimack". Il risultato è un suggestivo distillato del pensiero di Thoreau, un vero e proprio vademecum indispensabile per tutti i lettori che ricercano un rapporto più autentico con la natura e desiderano scoprire le attualissime prospettive suggerite da un pensatore molto in anticipo rispetto ai suoi tempi.
Sullo scrivere e sui libri
George Orwell
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 104
Accanto all'attività di romanziere, che culminerà nei due capolavori "La fattoria degli animali" e "1984", George Orwell portò sempre avanti quella di giornalista, saggista e, più in generale, di testimone e critico del suo tempo, un tempo attraversato da grandi rivolgimenti politici e sociali. Le ragioni dello scrivere, il ruolo della letteratura nella società e i difficili rapporti tra arte e potere sono al centro di questi interventi, pubblicati su riviste dell'epoca. In essi si delinea la figura dello scrittore che, pur schierandosi politicamente, deve salvaguardare la propria libertà creativa da qualsiasi influenza ideologica. Ma lo sguardo acuto di Orwell sa indagare, spesso con irresistibile umorismo, anche fenomeni più quotidiani e personali, come i gusti letterari, le mode, le manie di lettori e scrittori, mescolando aneddoti e riflessioni che ancora oggi sanno raccontarci, come pochi altri, il meraviglioso universo dei libri.
Il delitto di calle Fuencarral
Benito Pérez Galdós
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 64
Nell’estate del 1888, proprio mentre a Londra Jack lo Squartatore agisce indisturbato, un atroce delitto sconvolge la buona borghesia di Madrid, rivelando una trama di sordidi appetiti che monopolizzerà l’attenzione dei giornali e della gente in tutta la Spagna e in gran parte del mondo di lingua spagnola. Ma perché tanto interesse misto a orrore? Perché per la prima volta pare che l’assassino, lo Squartatore, sia una donna. L’opinione pubblica, aizzata dalla stampa – che nel processo si fa rappresentante del popolo –, per quasi un anno partecipa direttamente alle indagini. Ma i resti carbonizzati del cadavere puzzano di politica…
Democrazia e altro. Pensare senza corrimano
Rosalino Sacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 212
Questo libro nasce dall'interesse dell'autore per un problema che considera più importante del Covid-19 e del cambiamento climatico. Si parla della incertissima evoluzione del nostro sistema di convivenza, alla quale è dedicata la prima parte del libro. Gli scritti brevi che formano la seconda parte sono dedicati ciascuno a un'unica parola, di natura tale da alimentare discussione e incomprensioni. Chiude il libro una terza parte più visionaria e divertita, in cui si rinnova brillantemente l'italica arte della satira. In qualche misura, l'impostazione del libro è suggerita dal titolo stesso - una citazione di Hannah Arendt; la scelta è stata di privilegiare l'argomentazione «politicamente scorretta», visto che del «politicamente corretto» (ormai promosso a pensiero unico) dovremmo averne fin sopra i capelli. Un libro provocatorio e spesso urticante che sovverte molti luoghi comuni e ci invita a leggere la realtà che ci circonda fuori da ogni schema precostituito.
Sulla menzogna politica
Alexandre Koyré
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 72
"Non si è mai mentito come al giorno d'oggi. E neppure si è mai mentito in modo così sfrontato, sistematico e continuo." Con questa frase, scritta nel 1943 e più che mai attuale, il grande filosofo francese di origine russa Alexandre Koyré inaugura il suo breve ma incisivo saggio sulla menzogna politica. Dopo essersi interrogato su quali siano stati i fattori umani, sociali e politici che hanno favorito l'affermarsi dei totalitarismi nell'Europa tra le due guerre mondiali, l'autore prende in esame l'hitlerismo - modello di ogni regime totalitario - per cercare di coglierne l'essenza profonda, che egli identifica, implacabilmente, con la menzogna. Ogni autoritarismo, ogni regime dittatoriale si basa sull'atto del mentire, questo è il nucleo del lavoro di Koyré, e tale atto ha come unico scopo il controllo assoluto delle masse. In altri termini i regimi totalitari, fondando il loro potere su un vero e proprio "primato della menzogna", giungono a edificare un ordine sociale che, approvando il loro operato, ne garantisce la stabilità e l'egemonia.
Vita senza principio
Henry David Thoreau
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 64
«Non esiste perdigiorno peggiore di chi passa la maggior parte della sua vita a guadagnarsi il pane». Da riflessioni come questa prende spunto Thoreau per uno dei suoi ultimi scritti, pubblicato postumo nel 1863, in cui si interroga sul significato della parola «lavoro» all'interno della società americana (quale attività è considerata degna di questo nome e quale invece una semplice perdita di tempo?) e sull'importanza del denaro e dei beni materiali guadagnati e accumulati. Ma come spesso (forse sempre) accade nelle sue opere, Thoreau sviluppa il tema iniziale allargando la prospettiva per abbracciare l'intera vita di comunità e affrontare due temi che gli sono cari: la ricerca della verità (nelle parole che diciamo, nelle notizie che ascoltiamo o, cosa ancora più importante, nelle azioni quotidiane) e la conquista della libertà, quella interiore e quella dell'individuo nei confronti della società e dello Stato.
Storia di John Chapman. L'uomo che piantava gli alberi
W. D. Haley
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 64
Apparsa nel 1871 sulla rivista «Harper’s New Monthly Magazine», questa biografia di John Chapman, meglio conosciuto come Johnny Appleseed (Johnny «Seme di Mela»), ci restituisce il ritratto di un personaggio che è diventato leggenda. Vissuto ai tempi dei pionieri a cavallo tra ’700 e ’800 e considerato una sorta di ecologista ante litteram, Chapman era un uomo semplice, che decise di vivere in povertà e a contatto con la natura, viaggiando a piedi attraverso terre ancora selvagge e piantando alberi di melo sul proprio cammino. Questo breve testo ricco di aneddoti curiosi racconta le gesta di uno spirito generoso, pieno di amore e di compassione per ogni essere vivente. Protettore degli animali, amico dei popoli nativi ― che lo chiamavano «grande uomo di medicina» ― ed esempio di vita radicale e alternativa, à la Thoreau, Johnny Appleseed è una figura di assoluta modernità, la cui spiritualità ecologica e inclusiva è una fonte di ispirazione per le nuove generazioni.
Raffaello, la Madonna Sistina e i russi
Bianca Gaviglio
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 128
La Madonna Sistina di Raffaello è uno dei capolavori del Rinascimento. Dipinta su commissione di Giulio II per la chiesa di San Sisto a Piacenza, fu poi acquistata da Augusto III di Sassonia e portata a Dresda. Qui il dipinto fu esposto al mondo intero, affascinando i filosofi e i poeti tedeschi (Goethe, Hegel, Novalis tra gli altri). Ma è soprattutto sui russi che esercitò un richiamo irresistibile, investendo «zone profonde, ineffabili, misteriosamente spirituali, persino per i non credenti, o presunti tali», osserva Bianca Gaviglio. Dostoevskij la richiamò in molte sue opere e ne tenne una copia nel suo studio, come del resto fece anche Tolstoj. Bakunin riconobbe nel dipinto effetti salvifici. Persino Stalin sembrò rimanerne stregato. Per non parlare dell'impressione che fece su Vasilij Grossman. È un'attrazione magnetica quella esercitata dal dipinto, suscitatore di «un incontro, una nuova conoscenza, un miracolo» come scrisse il filosofo Sergej Bulgakov.