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Marietti 1820: Con-tratto

Germania segreta

Germania segreta

Ernst H. Kantorowicz

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2012

pagine: 160

I saggi qui riuniti raccontano un aspetto essenziale, ma fondamentalmente sconosciuto, del grande storico di I due corpi del re e di I Misteri dello Stato. Essi contribuiscono a disegnare il tragitto esistenziale di un intellettuale europeo di rango. Mentre gli anni ’20 lo vedono prendere parte al circolo di Stefan George, l’avvento fatale del Terzo Reich lo costringe – lui ebreo – ad accettare l’esilio negli Stati Uniti. Da questo esilio non farà più ritorno in Europa. Sono questi anni che segnano una svolta decisiva, soprattutto nel suo modo di concepire, leggere e raccontare la storia. Qui scopriamo un altro volto inedito di Kantorowicz, ne sveliamo per la prima volta l’atteggiamento impegnato, vissuto a partire dall’aula universitaria e dal senso del suo magistero. Questo impegno si volge prima contro la barbarie del nazismo, poi contro la politica del maccartismo e le sue distorsioni della libertà accademica. Sullo sfondo di quegli anni e delle prove di fuoco che ha dovuto affrontare, sia professionalmente che umanamente, si staglia una riflessione potentissima sul ruolo della Germania e sul senso della cultura europea.
22,00

Helene Cixous, per la vita

Jacques Derrida

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2012

pagine: 192

Come accade nel caso di altri suoi testi che sono anche delle letture approfondite di scrittori a lui cari, Jacques Derrida procede qui intrecciando la propria riflessione con la scrittura di Hélène Cixous, un’autrice che ha elaborato una propria “poetica della differenza sessuale”, da tempo al centro di molti dibattiti. Hélène Cixous dice di aver trovato in Jacques Derrida la libertà di cui aveva bisogno per continuare a scrivere. Il filosofo risponde affermando: “Hélène mi legge in modo incomparabile, trova immediatamente l’accesso migliore, il più segreto, alla forgia e alla forma, al senso e al corpo inconscio di ciò che scrivo. E per questo la mia riconoscenza verso di lei non ha limiti”. Derrida trova nell’opera di Cixous accessi che nessun altro aveva saputo ancora individuare. Mette così continuamente in relazione una pratica di scrittura femminile con la propria, in un confronto che si snoda intorno al rapporto con la vita e con la morte e giunge da lì a delineare le diverse relazioni possibili con il lutto e con il segreto di ogni singolarità vivente.
24,00 22,80

Trauma e nostalgia. Per una lettura del concetto di Heimat

Judith Kasper

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2010

pagine: 200

Due tendenze hanno segnato profondamente l’era contemporanea: da un lato la richiesta pressante di una patria, di un’appartenenza collettiva nella quale “sentirsi a casa”; d’altro lato, il fatto che proprio questa richiesta ha portato non solo alle guerre del Novecento, ma alla distruzione stessa dello spazio, com’era sino ad allora conosciuto. Questa distruzione si è rivelata in tutta la sua gravità nella creazione dei campi di concentramento e di sterminio, veri spazi d’eccezione nel cuore dell’Europa. In questo saggio vengono chiamate a raccolta le riflessioni filosofiche di Benjamin, Schmitt, Heidegger, ma anche i contributi poetici di autori come Hölderlin, Celan e Bachmann, per provare ad analizzare per la prima volta l’irreparabile trauma che da allora segna lo spazio del nostro abitare sulla terra.
22,00 20,90

Il corpo delle immagini. Per una filosofia del visibile e del sensibile

Riccardo Panattoni, Gianluca Solla

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2008

pagine: 144

Le immagini, diversamente da quanto di solito si pensa, hanno un proprio corpo. Questo fa sì che esse non rappresentino semplicemente lo schermo su cui proiettiamo desideri, sogni, ambizioni. Anche se ci appaiono spesso come una presenza immateriale che, più o meno discretamente, accompagna le nostre vite, le immagini hanno tuttavia una presenza dotata di un suo peso specifico. È così che esse incidono non solo sulla nostra percezione della realtà, ma anche sulle nostre singole esistenze. Portare l’attenzione sul corpo delle immagini significa ascoltare quanto di loro entra in noi, non semplicemente perché si offre allo sguardo, ma perché ci tocca.
20,00 19,00

La Spagna di Galdós. La vita umana salvata dalla storia

María Zambrano

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2006

pagine: 190

Viene presentata in modo unitario la raccolta di studi che María Zambrano (1904-1991) ha dedicato alle figure femminili dei maggiori romanzi di Benito Pérez Galdós (1843-1920), considerato uno dei più grandi scrittori che la Spagna abbia mai avuto. Attraverso la riflessione intorno a Nina (protagonista di Misericordia) e Tristana (protagonista dell’ omonimo romanzo da cui Buñuel ha tratto il famoso film), la filosofa spagnola torna a parlare dei temi che l’hanno sempre inquietata e fecondamente interrogata: la storia nazionale della Spagna, il conflitto tragico tra storia e vita delle singole creature umane, la vita umana contesa tra il romanzo e la tragedia. Le “creature” come Nina e Tristana mostrano la possibilità di “trascendere” i conflitti tragici attraverso l’unica possibile soluzione: vivere sempre di nuovo una “vita pura”, illustrata da due metafore concrete fondamentali nella filosofia della Zambrano: l’acqua e la luce diversa intravista nella Spagna della sua giovinezza.
18,00 17,10

Scritture. Violenza, potere, libertà

Riccardo Panattoni

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2005

pagine: 160

Diviso in tre parti, il libro attraversa alcuni luoghi classici del pensiero filosofico politico: “violenza”, “potere” e “libertà”. Nella prima parte tali luoghi vengono declinati attraverso il riferimento fondamentale al concetto di “sovranità”. Quest’ultimo viene caratterizzato come momento della decisione, mostrando la necessità di un presupposto criminale al dispiegarsi della sua azione. Nella seconda parte il volume si focalizza su alcune implicazioni di carattere “teologico-politico”. Termini di riferimento teologico come “fondamentalismo” e “apocalisse” vengono messi a confronto con termini tipicamente politici come quelli di “rivoluzione” e “anarchia”. Nell’ultima parte il testo ruota attorno alla necessità di un ripensamento del concetto di “comunità”; quest’ultimo pensato anche nelle sue implicazioni “cristocentriche”. Il volume si avvale inoltre di due excursus che mettono a confronto il tema dello “sterminio degli ebrei” con i recenti “genocidi” perpetrati nella ex-Jugoslavia durante la guerra degli anni ’90.
13,00 12,35

Sopravvivere. Il potere della vita

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2003

pagine: 220

La storia recente ci pone dinanzi a scenari inauditi.  Ancora oggi fatichiamo a trovare modi e parole per pensare Auschwitz, Hiroshima e tutte quelle realtà in cui irrimediabilmente si sono infranti i buoni propositi di un’umanità che bandisce la violenza mediante la ragione e il dialogo. Che ne siamo consapevoli o no, viviamo inevitabilmente all’ombra della politica del ventesimo secolo. Per tale epoca anche la definizione di “secolo degli assassini” sembra essere insufficiente. Se l’omicidio o lo sterminio risultano categorie fondamentali per pensarne l’orrore, occorre tuttavia riflettere sulle trasformazioni intercorse allo stesso concetto di “vita” a partire dall’avvento dei totalitarismi novecenteschi e delle armi di distruzione di massa. Proprio questo è l’intento di Sopravvivere. Elias Canetti e il potere della vita, intento realizzato particolarmente attraverso una lettura articolata del pensiero di Elias Canetti, il premio Nobel per la letteratura, autore del classico Massa e potere. È per questo motivo che nel volume l’attenzione è sistematicamente portata sulle variazioni di quel concetto di “sopravvivenza”, che è il luogo in cui la politica moderna realizza il proprio potere sovrano, in forma di produzione di “nuda vita”. Nel luogo in cui ogni politica si dimostra essere nient’altro che “biopolitica”, quella della “vita” non può più essere intesa come una questione strettamente filosofica, ma assume una centralità determinante e irrinunciabile per ripensare, insieme alle determinazioni politiche della sovranità e del potere, delle loro forme e dei loro mezzi, l’immagine del nostro presente.
15,00 14,25

Il bambino dello specchio

Il bambino dello specchio

Françoise Dolto, Juan D. Nasio

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2011

pagine: 92

Un libro in forma di dialogo nato dall’interesse di Nasio per l’approfondimento di uno dei concetti più importanti che Françoise Dolto ha introdotto nella psicoanalisi, e cioè l’immagine inconscia del corpo, un lato in ombra, che si è formato nelle relazioni primarie: a partire da quello con madre e poi a seguire con tutti gli altri individui con cui il bambino entra in relazione. Questo lato si incrocia più o meno felicemente con il corpo materiale come la trama si incrocia con l’ordito. La Dolto ricorre, nelle sue risposte, a una varietà di esempi clinici di come bambine e bambini, in difficoltà per una scissione troppo forte tra corpo inconscio e corpo materiale, abbiano trovato poi nella pratica analitica le parole per esprimere il loro desiderio. Questa oggettivazione ha la capacità di riannodare inconscio corporeo e corpo proprio, e quindi pacifica il conflitto e permette al bambino di aprirsi al movimento desiderante. È appassionante seguire la Dolto nella sua pratica con i bambini: sa dare loro ascolto attraverso il suo lato inconscio, sa dare parole per esprimere la loro verità.
15,00

L'amicizia

L'amicizia

Maurice Blanchot

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2010

pagine: 348

In questa raccolta di saggi Maurice Blanchot dà prova di uno straordinario lavoro di critica ma anche di scrittura, che unisce alla chiarezza del linguaggio una profondità di stimolante complessità. Si tratta dell’esplorazione più importante, accanto a quella di Sartre, dedicata alle relazioni tra letteratura, arte e filosofia. La nascita dell’arte, il ruolo della letteratura, le aporie della politica e l’eterna interrogazione dell’ebraismo: ecco solo alcuni dei fili conduttori lungo i quali si sviluppa una riflessione che incrocia i nomi più importanti del Ventesimo secolo (Georges Bataille, George Duthuit, André Malraux, Louis-René des Forêts, Pierre Klossowski, Roger Laporte, Marguerite Duras, Michel Leiris, Robert Antelme, André Gorz, Jean Paulhan, Albert Camus, Claude Lévi-Strauss, Henri Lefebvre, Dionys Mascolo, Lev Trotski, Edmond Jabès, Emmanuel Levinas, Martin Buber e Franz Kafka).
26,00

Parole soffocate

Parole soffocate

Sarah Kofman

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2010

pagine: 88

Sebbene non esista alcun racconto possibile dopo la Shoah, qualcosa impone di parlare incessantemente dei campi, in nome di coloro che non lo hanno potuto fare. Ma come testimoniare questa cesura storica? Come portare l'attenzione su quella realtà inimmaginabile? Come raccontare tutto, sapendo di non poterlo semplicemente comunicare? A partire dalla drammatica perdita del padre, morto ad Auschwitz dopo essersi rifiutato di lavorare di sabato per poter pregare per tutti, le vittime come i carnefici, Sarah Kofman si cala nelle difficoltà della parola, intrecciando la dolorosa memoria autobiografica con le riflessioni di Maurice Blanchot e con la testimonianza del campo di concentramento fatta da Robert Antelme in Lo spazio umano.
15,00

Verrà un giorno. Conversazioni romane

Verrà un giorno. Conversazioni romane

Ingeborg Bachmann

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2009

pagine: 118

Verrà un giorno costituisce la sceneggiatura del film "Ingeborg Bachmann in Italia" di Gerda Haller. Realizzato pochi mesi prima della sua morte nel 1973, il documento assume il carattere di un testamento poetico, offrendo allo stesso tempo l'ultimo e più intimo ritratto della scrittrice austriaca. Le sue riflessioni sulla letteratura, la musica, la politica, il rapporto tra uomo e donna sono accompagnate da un intenso e sempre attuale confronto con la sua patria d'elezione, l'Italia.
18,00

La lingua di Cleopatra. Traduzioni e sopravvivenze decostruttive

La lingua di Cleopatra. Traduzioni e sopravvivenze decostruttive

Silvana Carotenuto

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2009

pagine: 272

L’interrogativo che regge il pensiero scritturale qui presentato è se possa esistere, nella contemporaneità, un appello utopico ad un lingua poetica che sappia accogliere l’alterità, esprimere le sue condizioni di esilio, annunciarne il desiderio di futuro. Intorno a questi nuclei di analisi, La lingua di Cleopatra tesse – è la forza stessa della traduzione interpretata dalla figura shakesperiana – legami strettissimi con il pensiero utopico di Walter Benjamin (e della Scuola di Francoforte), con la filosofia di Jacques Derrida nell’intreccio con il poststrutturalismo di Paul de Man, col pensiero postcoloniale di Gayatri C. Spivak nella sua vicinanza d’ispirazione con l’écriture feminine di Hélène Cixous. La prospettiva è quella che s’interessa così al dibattito teorico sulla traduzione, all’intertestualità, alla (dis)appropriazione autoriale, alla sperimentazione di nuove forme della comunicazione artistica, con la musica, il cinema, il reportage giornalistico.
26,00

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