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Marsilio: Saggi

La filosofia del riccio. Platonismo e scienza

Roberto Luca

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 272

Un’indagine relativa al pensiero filosofico degli antichi può ancora svilupparsi attraverso i soli strumenti tradizionali offerti dalla filologia classica – comunque imprescindibili – o non deve anche, e sempre di più, confrontarsi con gli esiti recenti della ricerca scientifica negli ambiti, quali la fisica e la cosmologia, che sono affrontati direttamente nei testi antichi? Il titolo del libro deriva da un frammento del poeta Archiloco: «La volpe sa molte cose, il riccio una ne sa... ma grande!» Il filosofo Isaiah Berlin divide le persone in due categorie, e tra i ricci enumera Platone, tra le volpi Aristotele. Il testo è organizzato in tesi, i cui argomenti sono fortemente intrecciati tra loro, e corollari, che da quelle tesi sono “trascinati”. L’autore tratta numerosi argomenti tra cui il rapporto tra simmetria e analogia e il superamento della prima da parte della seconda; la presenza di una effettiva scienza della natura platonica, vicina al modello delle teorie cosmologiche attuali; l’assunzione dei numeri irrazionali, come numeri e non solo come grandezze, all’interno della filosofia platonica; l’interpretazione delle idee platoniche come ipotesi; l’avvicinamento a espressioni artistiche contemporanee, nelle quali la luce irrompe sulla materia subatomica, “oltrepassando” il limite posto dal principio di indeterminazione di Heisenberg.
25,00 23,75

Spaghetti runaway. Incursioni produttive del cinema italiano in Africa (1950-1976)

Leonardo De Franceschi

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 280

Negli anni della nostra golden age cinematografica escono oltre duecento film italiani e di coproduzione, girati almeno in parte sul continente africano, fra Egitto e Marocco, Tunisia e Kenya. Sì, anche in Italia abbiamo avuto le nostre runaway productions, spesso cofinanziate con capitali europei e statunitensi e a volte realizzate forzando i paletti delle leggi di sistema. Ci parlano di modi, memorie e culture della produzione cinematografica che sono state analizzate in una prospettiva comparata e ripartendo dai testi filmici, da materiali d’archivio e dalla trade press. Formule produttive composite, scelte di casting e location, routine di set sono spie di un modus operandi teso a valorizzare la dimensione spettacolare dei paesaggi e talora a sfruttare le possibilità logistiche aperte dalla collaborazione con controparti locali, ma che denota spesso una visione improntata a una diffusa colonialità, poco attenta ai mille volti e talenti di un continente in rapida trasformazione. Il volume si articola in un saggio introduttivo e in una collezione di schede filmografiche che ci portano a rileggere in una nuova luce classici come l’Otello di Welles e Professione: reporter di Antonioni, riscoprendo molti altri titoli sepolti dall’oblio.
25,00 23,75

Inappropriabili. Relazioni, opere e lotte nelle arti performative in Italia (1959-1979)

Annalisa Sacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 288

Inappropriabili sono le esperienze di chi, negli anni sessanta e settanta del Novecento, trovò nella performance il territorio di sperimentazioni capaci di abbattere i confini disciplinari, di integrare nell’estetica e nella politica il piacere, la materialità della creazione, l’irruenza della critica all’esistente. In questo libro si affollano così biografie, eventi e idee, azioni e opere che ricostruiscono una storia di relazioni: l’Autunno caldo, l’antipsichiatria e la militanza poetica di Giuliano Scabia, la guerra d’Algeria nel teatro musicale di Luigi Nono, le ecopolitiche di John Cage micologo e di Aldo Braibanti mirmecologo, le persecuzioni, i processi, le carcerazioni. E poi la poesia sonora di Patrizia Vicinelli e il cinema-performance di Alberto Grifi, il teatro come “tumore della società” e le lotte meridionaliste di Leo de Berardinis e Perla Peragallo, il femminismo e le alleanze tra soggetti imprevisti, l’opera aperta, gli scandali e le apoteosi di Carmelo Bene, Emilio Villa, Jean-Jacques Lebel. Inappropriabili ricostruisce, attraverso archivi dispersi, minori, dimenticati, in collezioni private e in conversazioni intime, la vita postuma della scena performativa di due decenni che hanno cambiato quello che si credeva possibile per l’arte, e quindi per la vita.
28,00 26,60

Arte e natura: la bellezza della terra e della vita. La cura del patrimonio culturale artistico

Chiara Rostagno

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 160

L'amore per la natura è come una «fame del cuore». È difficile da spiegare a chi non l'abbia mai provata ma poi, una volta sentita, rimane per sempre come una riserva di forza e bellezza. Per questo non possiamo pensare alle arti e ai mestieri se non attraverso la ricerca di un amore autentico per la natura e per la vita. Sembra difficile credere che sia necessario amare un prato verde per creare un arazzo o dipingere un affresco. Sembra ancor più improbabile affermare che sia necessario amare la vita per comprendere il senso autentico della bellezza. E potrebbe sembrare persino un paradosso sostenere che un buon restauro debba necessariamente nascere dal rifiuto delle fatiche inutili, dello spreco e della distruzione dei significati che la materia di un'opera d'arte trattiene. Può sembrare difficile ma, in realtà, è semplice. Perché basta una foglia, una singola gemma, per farci scoprire l'importanza e la bellezza della vita stessa. Una semplice foglia è come un universo ed esprime la perfezione presente sin dal più piccolo elemento e dall'inizio della vita stessa. Ruskin diceva: «Preferisco insegnare ai miei allievi il disegno perché imparino ad amare la Natura, piuttosto che insegnare a osservare la Natura perché imparino a disegnare». Attraverso un dialogo immaginifico con alcuni degli autori che hanno segnato l'abbrivio della cura dell'arte e della natura, questo libro suggerisce una via per non cedere alla «disisperanza» che ci attanaglia quando assistiamo ai grandi cambiamenti ambientali, alla perdita del nostro patrimonio e al rifiuto di una vita organica.
16,00 15,20

Ad malora! Opere, cinema e film di Franco Maresco

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 280

Spietato, pazzo, genio, malato, poeta: Franco Maresco è sicuramente il cineasta più discusso degli ultimi decenni in Italia. Le sue opere hanno sempre generato reazioni forti, dall’estasi al disgusto. Per circa venti anni ha lavorato in coppia con Daniele Ciprì, insieme raggiungono la notorietà nel 1992 con le 49 schegge di Cinico TV. Nel 1995 arriva l’esordio nel lungometraggio con "Lo zio di Brooklyn", di tre anni dopo è "Totò che visse due volte", in un primo momento bloccato dalla censura. Insieme a Ciprì realizza "Il ritorno di Cagliostro" e "Come inguaiammo il cinema italiano", su Franchi e Ingrassia. Anche dopo la separazione da Ciprì, Maresco ha continuato a raccontare le mostruosità umane con il suo stile e la poetica unici, facendo dell’ironia e della comicità non un antidoto ma un accompagnamento alla decadenza e alla fine della nostra civiltà.
24,00 22,80

Ridere sul serio. Il cinema e i film di Ficarra e Picone

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 232

Studiare il comico significa riflettere sugli equilibri, i luoghi comuni, il buon senso, il comune senso del pudore di una società. (Salvo) Ficarra e (Valentino) Picone sono nomi riconosciuti da trent’anni, attivi in teatro, televisione e al cinema, con una filmografia oggi giunta al decimo titolo. Campioni d’incasso, distintisi per la capacità di fare dei loro film un forum su questioni politiche, sociali, antropologiche, i due rappresentano una delle punte più avanzate della commedia popolare. Una coppia comica eclettica, a disposizione di registi che sappiano reinventarla e sfruttarla (Giuseppe Tornatore, Franco Maresco, Roberto Andò). Al centro di questo volume, firme della critica e rappresentanti dell’accademia ricostruiscono la carriera di Ficarra e Picone, smarcandosi da ogni preconcetto snobistico verso le forme popolari.
20,00 19,00

Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 328

Oggi è forse il regista maggiormente riconosciuto a livello internazionale. Il suo cinema affronta i generi classici, ne riprende la struttura per poi reinventarli e personalizzarli. Luca Guadagnino (Palermo, 1971) ha affrontato il documentario, l’horror, la commedia sentimentale, il dramma decadente che si combina con il thriller o con una visione dove il suo sguardo sembra convivere con quello dei suoi protagonisti. La sua visione è così ampia che il cinema non sembra bastargli mai. Per questo l’ambizione che guarda al grande melodramma hollywoodiano degli anni quaranta e cinquanta si espande anche nelle serie, oppure ha bisogno di durate più brevi nei cortometraggi e nei videoclip. Questo libro cerca di rintracciare le molteplici traiettorie di un regista che oggi può affrontare qualunque sfida e che crea come pochi una condizione di attesa per il suo cinema del futuro.
25,00 23,75

L'eccezione alla regola. Modi di produzione alternativi del cinema italiano dal dopoguerra agli anni ottanta

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 216

I saggi contenuti in questo volume indagano i molteplici modi di produzione “fuori dal sistema” del cinema italiano con riferimento a un periodo storico ricco di trasformazioni e quindi a sua volta complesso. Si va dal cooperativismo, che nasce già all’inizio degli anni cinquanta ma che permea anche l’ideologia del futuro articolo 28 della legge 1213, al caso dei Programmi Sperimentali della rai degli anni settanta, fino all’impiego del videotape per scopi politici e sociali. In mezzo ci sono tanti altri esempi di modi di produzione fuori dagli schemi, come l’esperienza televisiva di Roberto Rossellini, i cinegiornali liberi di Cesare Zavattini, i video di propaganda prodotti da associazioni e partiti, il cinema amatoriale, i film didattici e le produzioni animate. Un mondo, insomma, in cui cambia l’idea stessa di “settima arte” e nel quale avviene una mutazione costruttiva di cui solo in parte il cinema italiano è riuscito a fare tesoro negli anni a venire.
20,00 19,00

L'altro Nievo. «Angelo di Bontà», lettere, versi

Alessandra Zangrandi

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 240

Sette capitoli dedicati a testi nieviani meno noti rispetto alle "Confessioni d’un Italiano": "Angelo di Bontà" (primo romanzo pubblicato da Nievo, nel 1856), epistolario, lettere inedite e altri autografi recentemente ritrovati, raccolte poetiche e singole liriche disperse. Alessandra Zangrandi impiega di volta in volta gli strumenti della storia della lingua, della filologia, della metrica, dell’analisi narrativa per delineare le caratteristiche proprie di opere e documenti che costituiscono il rapidissimo tirocinio delle Confessioni. Dalle pagine di questo volume emerge un altro Nievo: amico, figlio, innamorato nelle lettere ai vari corrispondenti, poeta in equilibrio incerto fra tradizione e innovazione, romanziere determinato a crearsi uno spazio nella società letteraria contemporanea.
23,00 21,85

Il cinema documentario italiano (1940-1960). Aspetti economici, produttivi e industriali

Cosimo Tassinari

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 208

Questo libro analizza il sistema economico, produttivo e industriale del cinema documentario italiano del secondo dopoguerra. Mantenendo in costante dialogo il contesto storico, le diverse legislazioni approvate e l’evoluzione dell’industria cinematografica nazionale, l’obiettivo è quello di approfondire e descrivere le varie dinamiche presenti all’interno dell’industria documentaria, offrendo un quadro dettagliato delle istanze che concorsero alla formazione di questa industria, delle circostanze che ne favorirono lo sviluppo e, infine, delle problematiche che la caratterizzarono.
20,00 19,00

Maggiorate. Divismo e celebrità nella nuova Italia

Federico Vitella

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 336

La fortunata espressione “maggiorata”, coniata dallo sceneggiatore Continenza sul cantiere di Altri tempi (1952), uscì subito dal film di Blasetti per attaccarsi a Gina Lollobrigida. E da Gina Lollobrigida, nel discorso giornalistico come nella riflessione storiografica, finì presto per designare una batteria di attrici di successo, accomunata dalla non comune carica sessuale: Silvana Mangano, Silvana Pampanini, Sophia Loren su tutte. Le maggiorate erano contese dai principali produttori di Cinecittà, riempivano le sale di ogni ordine e grado di esercizio, scatenavano inquietanti episodi di delirio collettivo, facevano notizia su quotidiani e rotocalchi, prestavano i connotati a icastici marchi del made in Italy, inauguravano festival ed eventi esclusivi, visitavano ufficialmente le autorità di mezzo mondo. Le maggiorate erano famose, erano celebrità, erano persone pubbliche. Erano dive. La loro salienza andava ben oltre il personaggio, il film, il cinema, per incarnare più generalmente forme di vita seducenti e modi di essere replicabili della nuova Italia repubblicana. Mescolando fonti e metodologie di ricerca, al divismo delle maggiorate questo libro intende dare la massima rilevanza quale agente di storia: fatto sociale capace di modificare prassi lavorative, generare forme della rappresentazione, veicolare discorsi di genere, mobilitare su larga scala desideri, aspirazioni, preoccupazioni. Nel momento in cui si paventa la morte della Settima arte, l’immagine transmediale di Lollobrigida, Loren, Mangano e Pampanini ci riporta a quell’età dell’oro in cui il cinema stava nel pieno centro dell’industria culturale, e da lì si estendeva in tutte le direzioni possibili, offrendo generosamente miti, riti, beni che facevano da collante sentimentale al Paese.
32,00 30,40

Dulce naufragium. Desiderio infinito e ateofania in Leopardi

Gaetano Lettieri

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 408

L’anatomia del cristianesimo, operata nello Zibaldone, dischiude un’intelligenza storicizzata del desiderio d’infinito, scandita dalla dialettica tra vanità e piacere, verità scettica e illusione idealizzante, morte della filosofia e reviviscenza della poesia. Dimostrato che l’ideale romantico del desiderio infinito dipende dalla metamorfosi di “invenzioni” patristiche dispiegatasi sino alla modernità, si scoprirà che il verso più famoso della letteratura italiana riecheggia un passo di un sermo de cruce del V secolo, ove il dulce naufragium è l’esito del canto seduttivo e mortale delle sirene. L’infinito si rivela, così, canto ulissiaco, eppure memore di Pascal, la cui fede gratuita oscillava sospesa nell’incerto tra gli abissi dell’infinito e del nulla, che il poeta immagina ormai disancorati dalla verità teologica, che pure li aveva rivelati. La ginestra è l’ultimo approdo di questa coerente decostruzione del cristianesimo, come è suggerito dall’epigrafe giovannea, confermato dai Pensieri postumi, provato dalla sua sistematica dipendenza polemica dalla teodicea delle Opere morali del gesuita Bartoli, «il Dante della prosa italiana», assunte sin dalle Operette morali come modello di letteratura filosofica, seppure “convertita” in parodia nichilistica. Il fiore del deserto, che piegato il suo «capo innocente» soccombe alla violenza del vulcano, è non solo metafora del poeta patiens, umiliato dal «secol superbo e sciocco» e rivelatore della ateologica vanità del tutto, ma anche figura secolarizzata di Gesù, «il fiore di Jesse» morente sul Golgota, celebrato dal poeta adolescente nei Discorsi sacri. L’ultrafilosofia leopardiana non è allora un anticristianesimo, ma un ultracristianesimo, un’apocalisse atea: il poeta toglie in sé l’irriducibile nucleo sacrificale e sapienziale evangelico, l’uomo Gesù abbandonato da Dio, la miracolosa resurrezione dell’amore dalla morte, del senso dalla vanità. Questo risorgimento è l’epifania del gratuito, l’essere aperti, nella sapienza di nulla, all’evento del buono e del bello, vivendo della fede nella dignità sacrale dell’ecce homo senza Dio. Una memoria cristiana spezzata e disseminata... Ateofania: la pietà del flos sublimis è l’ultima, più profonda verità del dulce naufragium.
28,00 26,60

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