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Medusa Edizioni: Rhythmós

Il perché del pellicano

John Ciardi

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 104

Queste "favole in versi" furono scritte una settantina di anni fa da John Anthony Ciardi, poeta, docente universitario di letteratura inglese, critico letterario, etimologista, curatore di numerose antologia di poesia americana contemporanea, traduttore e intellettuale finissimo - si deve a lui, fra l'altro, una delle più stimolanti e diffuse traduzioni della "Commedia" di Dante. Ciardi (Boston 1916 - Metuchen, New Jersey 1986), figlio di emigrati italiani negli Stati Uniti provenienti da Manocalzati, un paesino della nostra Irpinia, fu tra le menti più dotate e versatili del Novecento americano. Sono versi, quelli qui raccolti, di tono fiabesco-didattico, che conservano ancora oggi, intatto, il fascino sorprendente della maestria linguistica dell'autore, nonché il suo fecondo interesse verso il mondo fantasioso dei bambini. Fu proprio questo fortunatissimo libretto (ben sette edizioni nel giro di quattro anni), corredato dalle gustose illustrazioni di Madeleine Gekiere, a costituire la prima raccolta di children books, di Ciardi. A "The Reason for the Pelican" seguirono parecchie altre raccolte che ebbero un'enorme diffusione in tutto il Nordamerica. Se si sfoglia la sua imponente bibliografia si scopre che ben tredici dei sessanta libri da lui pubblicati sono dedicati al mondo dei bambini, al quale Ciardi (amico e rivale di Robert Lowell: ambedue bostoniani) si dedicò con entusiasmo. Si tratta di una succulenta primizia per il pubblico italiano, un vero gioiello per fantasia creativa e amore verso la lingua con la quale giocare insieme con i bambini. Vi compaiono animali particolari: primo fra tutti il pellicano (dal lungo e fantastico becco che certo non è né un cucchiaio per mangiare una minestra né una scarpa di riserva); draghi, molluschi giganteschi, gufi, civette, foche e trichechi che ciarlano fra di loro; e ancora: lucciole, pitoni, orsi polari, aironi, leoni, e perfino animali fantastici, nati dall'inesauribile fantasia linguistica di Ciardi. Sta proprio in questo il fascino di queste piccole fiabe-in-versi, che costituiscono da un lato uno stimolo mentale, per figli e nipoti (ma anche per noi adulti), ad ampliare la propria capacità immaginativa, dall'altro, pedagogicamente, un avviamento alla migliore conoscenza della lingua. Perché solo una efficace e ricca conoscenza della lingua potrà farci - bambini e adulti - meglio capire, e dunque migliorare, la realtà in cui viviamo e nella quale chi verrà dopo di noi vivrà. (Luigi Fontanella)
15,00 14,25

L'olmo caduto. Poesie scelte

L'olmo caduto. Poesie scelte

John Clare

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 210

Londra, gennaio 1820. C'è un nuovo poeta in città. John Clare, giovane di origini contadine, presenta una raccolta di poesie descrittive del mondo rurale, costellate di termini dialettali. Il libro ha successo e surclassa nelle vendite le opere di Keats e Wordsworth. Clare ha 27 anni, occhi azzurri, capelli castano chiaro. Ama la birra chiara e le ragazze. La formazione scolastica è lacunosa, ma l'amore per la poesia è grande. Etichettato come "The Green Man", entra in contatto con Hazlitt, Lamb, Coleridge, Keats. Un suo poema ("The Meeting") è cantato al Teatro Reale Drury Lane dal contralto Madame Vestris. Le opere successive rivelano la sua vera voce e i temi prediletti: la transitorietà della storia e l'eternità della natura. Le delusioni in campo letterario e le preoccupazioni familiari alterano il suo stato mentale. Trascorre gli ultimi 23 anni di vita in manicomio, senza però mai smettere di comporre poesie. Oggi Clare è tornato al centro della scena. Si è capito che le descrizioni naturalistiche, le elegie sociali, i canti d'amore, le "poesie della follia" sono tra le cose più belle prodotte in letteratura. Fra i suoi estimatori i poeti Seamus Heaney e John Ashbery. Per Robert Pogue Harrison, Clare «rimane a tutt'oggi la più autentica e inalienabile voce della poesia moderna». In Italia il "poeta contadino" è quasi sconosciuto. La presente antologia, tratta da tutta la sua opera, fino alle "poesie della follia", è un atto di riparazione, imperdibile per chi ama la poesia e vuole ancora «tenere per sé il proprio cuore».
21,00

La resa dei conti

La resa dei conti

Roger McGough

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 170

«La gente va avanti con la propria vita e la poesia tiene il passo: tutto lì. Niente di ciò che succede alla nostra specie è fuori dalla portata della poesia, e la poesia giustifica la propria esistenza con il suo trovarsi lì, ad ogni angolo della vita di ciascuno». Così scrive Roger McGough in uno dei suoi rari interventi critici, e così ha sempre fatto la sua poesia. È stata presente in ogni angolo della vita dell'autore, e ne ha raccontato ogni stagione: dall'adolescenza nella Liverpool distrutta dalla seconda guerra mondiale, alla vibrante giovinezza degli anni 60 del Mersey Sound e della Swinging London, alle crisi di mezza età, alla piena maturità e alla vecchiaia. E come solo la buona poesia sa fare, pur parlando di un io, parla di ciascuno di noi. La poesia stessa e alcuni dei suoi protagonisti sono al centro di numerose composizioni qui proposte, così come lo sono gli eventi nei quali ci sentiamo soffocare ogni giorno, da una orwelliana e distopica Banca delle Parole alla solitudine della pandemia. Sono temi che ci riguardano e che McGough tratta con la sua peculiare arguzia e leggera profondità. Marche stilistiche che segnano anche il modo in cui affronta il tema qui più ricorrente: l'invecchiamento. La vecchiaia non è una malattia. È una stagione come le altre, né più né meno complicata, irrequieta e strana dell'adolescenza. La Awkward Age di McGough non è certo rose e fiori, ma non è ingrata: è una stagione ancora produttiva e fantastica, piena anche di apparizioni che vengono dal passato, come ricordi a volte deformati, a volte gioiosi, a volte malinconici, ma raramente nostalgici, raccontati con lo spirito giocondo, ironico e "grato di esserci" di uno dei più amati funamboli inglesi della parola.
18,50

La più bella compagnia

La più bella compagnia

Kathleen Jamie

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 131

The Bonniest Companie, spelling scozzese, è la settima silloge di Kathleen Jamie, scritta e sostenuta dalla "tremendous energy" - parole sue - della campagna per l'indipendenza della Scozia in vista del referendum del settembre 2014, che però sancirà la vittoria del "no". Attivista e fervente sostenitrice del "sì", Kathleen Jamie decise di esprimere quell'energia scrivendo, se possibile, una poesia la settimana. La sfida della scrittura fu vinta, la sconfitta del referendum cocente, ma l'energia intatta. Così dice Jamie, infatti, nella poesia "23/9/14" scritta qualche giorno dopo il risultato: «Dunque eccoci qua, / abbattuti e sfiniti / ammantati di speranze in frantumi /... È martedì. Di nuovo in piedi. / Oggi si ricomincia». I temi della sua poesia, in questa come in precedenti raccolte, sono per lo più quelli della natura che la circonda, della Scozia selvaggia e domestica, quella esplorata in lunghe escursioni e quella più vicina a casa, con la sua flora e la sua fauna, tanti fiori e alberi, merli, sterne, falchi (Jamie è esperta ornitologa), cervi e soprattutto cerve. Ma non solo. Ci sono anche liriche più intime, temi come la maternità, la nascita, l'amore, ricordi d'infanzia. Una continua interazione tra mondo naturale ed essere umano, uno stupore e una costante conversazione con la natura animano e illuminano queste poesie. Freschezza e immediatezza, vitalità ed energia, profondità di pensiero, sorprendenti metafore, ricchezza lessicale. Tutto ciò viene esaltato dall'uso della parlata scozzese (Scots). Infatti Jamie scrive in standard English ma con termini scozzesi qua e là, per ottenere i più diversi effetti speciali, a volte di vigore, energia, vitalità, oppure di familiarità, tenerezza, intimità, a volte ancora di affettuoso umorismo, di ironica simpatia.
16,00

Interludi. Testo neerlandese a fronte

Karel Van de Woestijne

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 499

Il sogno della Grecia. Un sogno nordico e decadente, di una Grecia preclassica e ancora barbara. Un sogno nordico, fiammingo, fatto da un fiammingo dell'inizio del secolo scorso. Dopo la traduzione parziale dei "Sette contro Tebe" di Eschilo e dell'"Iliade", Karel van de Woestijne si dedica alla stesura di poemi o meglio poemetti epici, raccolti nei volumi "Interludi I", "Interludi II" e "Il sole alle spalle" (del 1912, 1914 e 1924). Il lettore scoprirà in questo libro i poemetti epici "greci" di Van de Woestijne: quattro sono dedicati all'eroe Eracle, alle sue Fatiche (contro il re Diomede, il gigante Alcioneo, il cinghiale di Erimanto) e al matrimonio, nel suo nuovo statuto di dio dell'Olimpo, con Ebe; uno alla regina Elena di Sparta (ma già, in sogno, di Troia); uno alla guerriera Pentesilea, regina delle Amazzoni, corsa in aiuto del vecchio re Priamo e segretamente innamorata di Achille; infine un testo incompiuto è dedicato al dio Apollo diventato pastore. Il libro presenta, dopo una densa introduzione sull'autore e sulla sua poetica, un corpus di oltre 5000 versi. Si tratta della prima ampia traduzione della poesia epica di Van de Woestijne. L'epica è qui un sogno decadente, sbalorditivamente moderno. I versi riecheggiano Omero e Virgilio mentre la sensibilità è vicina a quella di Baudelaire, Mallarmé, Valéry. La traduzione ha cercato, come dice Leopardi, di "conservare il carattere" dell'autore "in modo ch'egli sia tutto insieme italiano e straniero".
32,00 30,40

Amo il tuo corpo imperfetto. Poesie scelte 1986-2011. Testo spagnolo afronte

Amo il tuo corpo imperfetto. Poesie scelte 1986-2011. Testo spagnolo afronte

Jorge Riechmann

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 138

"La poesia è una proposta di fuga. Propone un'evasione dalla falsificazione dell'esistenza, verso una comunione con la realtà. È implacabile, ha poca pazienza, si compromette, non accetta compromessi", ha scritto Jorge Riechmann. Filosofo dell'Università Autonoma di Madrid e autore di numerosi saggi sui temi del pensiero ecologico, è una delle voci più importanti nel panorama della poesia spagnola contemporanea. I suoi versi ci parlano delle sfide del nostro tempo, della crisi economica che stiamo vivendo, del degrado ambientale e del pericolo che incombe sulla sopravvivenza stessa della nostra specie, della miseria dei molti e del dominio concentrato nelle mani di pochissimi, dell'orrore della guerra e della necessità di limitare le nostre esigenze di consumo, spesso indotte artificiosamente; ma ci mostrano anche la meraviglia davanti alla bellezza del mondo, e la volontà di resistere, di non lasciarsi vincere dal pessimismo. Riechmann è autore di poesie d'amore nelle quali erotismo e tenerezza si fondono con grande intensità. L'antologia che qui presentiamo include testi appartenenti a tutta la sua traiettoria poetica dalla metà degli anni Ottanta a oggi. Una poesia, quella di Riechmann, che attribuisce al dialogo col lettore, sollecitato a guardare il mondo "con gli occhi aperti", un'importanza decisiva.
16,00

Poesia dell'intimità 1929-1962

Poesia dell'intimità 1929-1962

Leopoldo M. Panero

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 142

Leopoldo Panero è una della voci più significative della poesia spagnola contemporanea, il miglior poeta del dopoguerra secondo Dámaso Alonso e Jorge Guillén, figure di spicco della Generazione del '27. La sua opera, espressione di un intimismo fondato sui valori familiari e religiosi, canta il paesaggio del Guadarrama, quale spettacolo rigenerante della natura, il sentimento d'amore e le inquietudini esistenziali che cercano nella presenza di Dio una risposta alle domande dell'uomo. Un impegno assoluto, dove l'esperienza quotidiana della vita si intride di spiritualità e trascendenza, e va alla ricerca del luogo originario della perduta innocenza. Da qui una scrittura cristallina, scevra di preziosismi e ricca di silenzi; una poesia elementare, affidata alla musicalità di un verso classico e moderno. L'emozione che la sostiene nasce dall'intimità del poeta e traduce il momento della scoperta dell'amore, ma in generale riflette il dubbio che si apre al dialogo con una voce superiore, non ben definita o raggiunta. Quel che conta non è il destinatario del canto, bensì il mondo interiore che, con l'esperienza terribile della guerra civile, si arricchisce di immagini concrete e vitali. Motivi extraletterari hanno finito per emarginare la figura e l'opera dell'autore; questa antologia, la prima in Italia che riunisce i testi esemplari, vuole riscattare dal silenzio l'indiscutibile bellezza della poesia di Leopoldo Panero.
16,50

Stanco di vedere. Testo spagnolo a fronte

Luis G. Montero

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 219

Un libro, "Stanco di vedere", scritto quando l'autore aveva già compiuto cinquant'anni e dove s'impone il ricordo, il sentimento del tempo e della giovinezza, con i suoi gesti d'amore e i momenti difficili della vita. Però continua la linea fondamentale della poesia di Luis Garcia Montero: il canto alla vita e la traccia della biografia intima che comprende gli affetti familiari, l'amore per sua moglie - la scrittrice Almudena Grandes, alla quale sono dedicati i versi iniziali del libro -, la politica e la città di Granada, dove il poeta insegna e vive. Un libro maturo, nel quale, una volta di più, con un accento personale e malinconico, Garcia Montero dialoga con le cose, le persone, registra i fatti della vita di tutti i giorni, ma anche commenta le vicende della cronaca nazionale spagnola con una consapevolezza attenta alla difesa dei valori autentici della giustizia e della solidarietà umana.
19,00 18,05

Senza Eden. Poesie scelte (1929-1980)

Senza Eden. Poesie scelte (1929-1980)

Carmen Conde

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2009

pagine: 120

Carmen Conde è voce tra le più intense della poesia spagnola moderna, capace di esprimere il doppio registro dell'innovazione e del rispetto della misura classica; la sua notorietà è consacrata nel 1978 dal suo ingresso nella Real Academia Española, prima donna a ottenere tale prestigioso riconoscimento che, comunque, giungeva a un'età avanzata. Il ritardo si spiega da una parte con il lungo interregno della dittatura franchista, che non poteva certo perdonare alla poetessa il coinvolgimento politico a fianco del marito, lo scrittore Antonio Oliver, militante repubblicano, e dall'altra con il processo di emarginazione a lungo subito dalla figura femminile nel campo delle arti e delle lettere spagnole. Si potrebbe aggiungere che è anche esistito nei confronti dell'opera della Conde un certo pregiudizio, motivato per alcuni ma si tratta di una lettura superficiale - dall'interesse limitato al tema d'amore, alla ricerca dell'Eden perduto e all'unione mistica con Dio, al quale con slancio e angoscia la scrittrice di continuo si rivolge. Motivi tutti presenti nell'opera di Carmen, autrice di una vasta produzione letteraria che comprende prose poetiche, libri di versi e anche numerosi libri per bambini, oltre agli studi e le antologie poetiche dedicate all'attività letteraria che ha come protagonista la donna.
12,50

Nel mondo che verrà

Roberta Spear

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2009

pagine: 72

Walt Whitman, Ted Hughes, H.D. Lawrence, Neruda, Szymborska sono alcuni fra gli autori che, come scrive il poeta americano Philip Levine nella presentazione a questo libro, più influenzano il modo meravigliato e sorpreso con cui Roberta Spear guarda il mondo che le sta attorno. Un mondo in disfacimento, che tuttavia la poetessa californiana osserva, nomina e consacra con la parola poetica; un mondo desolato dal quale riesce a fare emergere "un alone di inattesa spiritualità". Con lo stesso sguardo stupito Roberta Spear osserva i paesaggi italiani a lei molto familiari per i frequenti periodi trascorsi in Italia, e con la stessa curiosità legge e traduce Dante, Ungaretti, Sinisgalli. Questo libro raccoglie le poesie dedicate da Roberta Spear all'Italia. Non solo i paesaggi liguri o le architetture religiose del Veneto, ma anche le storie che quei luoghi sollecitano alla mente immaginifica dell'autrice. I luoghi ordinari si fanno straordinari e le visioni trasformano gli oggetti comuni in oggetti magici. Un'Italia vista con gli occhi stranieri di una poetessa capace di lasciarsi sedurre, e di sedurre con la stringata e lirica semplicità delle storie della gente comune (una zingara che chiede la carità davanti alla cattedrale di S. Zeno, un gruppo di turisti in visita a un santuario sul lago d'Orta, i bambini che corrono sulla riva a Monterosso), storie che trova dappertutto, come nelle pagine di Pavese, poeta continuamente letto e molto amato.
10,00 9,50

Le montagne russe

Le montagne russe

Nicanor Parra

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 168

"La poesia morirà se non la si offende / bisogna possederla e umiliarla in pubblico / poi si vedrà cosa diventa". Con le armi dell'ironia e dell'autoironia, della satira e del paradosso il cileno Nicanor Parra ha rivoluzionato la poesia di lingua spagnola creando un'opera "sovversiva ma non militante" (L. Morales), dotta e popolare al tempo stesso, capace di divertire e turbare il lettore con sconvolgente immediatezza. Resta più che mai valido l'invito, contenuto in un celebre testo degli anni Sessanta, a fare un giro sulle sue montagne russe: "Salite, se credete. / Se poi scendendo perderete sangue / Da bocca e naso io non ne rispondo". La poesia di Parra, la più studiata e discussa, insieme a quella di Neruda e Vallejo, del Novecento ispanoamericano, è in larga misura sconosciuta al pubblico italiano. Questa edizione ne ripercorre la traiettoria dai Poemas y antipoemas del 1954 fino alle raccolte più recenti, che testimoniano la vitalità di uno sguardo beffardo e irriverente.
16,50

Invocazioni. Poesie scelte 1927-1962

Luis Cernuda

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 192

Uomo dai mille volti, combattuto tra realtà e utopia, ma sempre alla ricerca di un vano equilibrio degli opposti, Luis Cernuda fu scrittore fra i più aperti alla letteratura europea nella Spagna del Novecento. Esule per scelta più che per necessità, ha vissuto con profonda coerenza e ispida dignità la sua condizione di perenne viandante, regalando ai lettori una lirica ancora attualissima perché giocata su universali come l'amore, il tempo, la natura, l'arte, ed espressa attraverso una scrittura densa e lineare, a tratti quasi prosaica, ma molto attenta alla musicalità del ritmo e della parola. Della complessa natura emotivo-meditativa e di tutte le antinomie, contenutistiche e formali, che sostanziano la poesia di Cernuda, questa antologia cerca di offrire un assaggio significativo, in parte inedito nel panorama delle (non molte) traduzioni italiane dell'autore, attraverso componimenti tratti da tutte e undici le sue raccolte.
18,00 17,10

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