Mondadori: Varia saggistica italiana
E d'indomato amor. Passione e rivoluzione nella Milano di Napoleone
Carlo Maria Lomartire
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 288
È il 15 maggio 1796 quando Napoleone fa il suo ingresso trionfale a Milano, città che di lì a breve diventerà la capitale della Repubblica Cisalpina, stato satellite della Francia. Ad acclamarlo, sotto l'arco della Porta Romana, c'è anche il diciassettenne Luigi Airoldi, tipografo come il padre e patriota, che presto si arruolerà nella Guardia nazionale. I suoi ideali sono saldi: è convinto che con l'Armée d'Italie e il suo generale siano entrati in città la libertà e l'uguaglianza. Ma è fortemente in contrasto con le idee del padre, borghese filoasburgico, che considera i francesi «sanguinari regicidi senza Dio». Sono le donne della famiglia a sostenere Luigi, non facendogli mai mancare affetto e saggi consigli, e soprattutto a indurlo a perseverare nella sua grande passione: l'amore per la contessina Elena Carminati, poetessa in erba promessa a un altro uomo, con cui il ragazzo non sembra avere speranze. Ma il corso degli eventi prenderà una svolta inaspettata quando la famiglia Carminati verrà coinvolta in un caso di omicidio, sul quale Luigi proverà a indagare. Influenzato dalle posizioni garantiste di Cesare Beccaria, il ragazzo non si fermerà alla prima ipotesi accusatoria contro il padre di Elena e arriverà a scoprire ciò che è davvero accaduto quella notte, destinata altrimenti a restare avvolta nel mistero. Nel frattempo, ai tavoli della bella sala del Caffè Nuovo al Leone, Luigi si ritrova con Carlo Porta, Giuseppe Parini, Ugo Foscolo e Vincenzo Monti a parlare di Napoleone e della sua purtroppo deludente politica. E qualcuno tramerà nell'ombra, tentando, invano, di scongiurare la sua proclamazione a re d'Italia. Tra duelli, bische clandestine, salotti letterari e complotti, Carlo Maria Lomartire tesse un racconto corale che cattura l'anima di una città al crocevia tra Illuminismo e Romanticismo, offrendo un'affascinante finestra sull'Italia che sta per nascere. Tra i personaggi storici di questo romanzo milanese c'è anche un giovane Alessandro Manzoni, che anni dopo, nella celebre ode Il cinque maggio, scriverà di Napoleone: «E sparve, e i dì nell'ozio / chiuse in sì breve sponda, / segno d'immensa invidia / e di pietà profonda, / d'inestinguibil odio / e d'indomato amor».
Una storia in comune. Perché la cultura pop racconta chi siamo
Lorenzo Luporini, Fausto Colombo
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
Non è vero che fatta l'Italia andavano fatti gli italiani. È accaduto il contrario. Con l'unificazione, abitanti di luoghi fino ad allora diversi, grazie a una straordinaria capacità di adattamento e a un'immensa fantasia, hanno iniziato a creare oggetti culturali capaci di rispondere alle esigenze del nuovo mercato nazionale: così è nata un'identità comune. In questo saggio, Fausto Colombo e Lorenzo Luporini ripercorrono oltre un secolo di cultura pop italiana, dalle ricette di Pellegrino Artusi a Sanremo e alla trap, raccontando un popolo di innovatori e imitatori, unito da momenti drammatici e di gioia collettiva. Da dove nasce quella «nostalgia canaglia» per un tempo forse mai vissuto ma che immaginiamo come un'età dell'oro musicale, cinematografica, letteraria e sociale? Quali eventi e simboli formano il nostro immaginario e il modo in cui ci definiamo collettivamente, anche quando non ci sentiamo per niente italiani? Fausto Colombo e Lorenzo Luporini si immergono nei momenti della storia nazionale che hanno tenuto milioni di persone davanti al piccolo schermo facendo versare fiumi di lacrime o spalancare gli occhi dalla meraviglia; raccontano film nati da plagi cinematografici e libri nati da falsi Capitani dalla fantasia sfrenata, conquiste sportive che hanno spinto molti a recuperare la bandiera tricolore in soffitta, programmi televisivi che hanno unito la penisola tanto nel dolore quanto nel divertimento. Una storia in comune cattura l'istantanea di un'Italia in continua evoluzione, legata da una cultura fluida e dinamica che ha plasmato il nostro immaginario. Attraverso il cinema, la televisione e la musica, gli autori scavano alla radice degli eventi che hanno dato forma a chi siamo, in un intreccio di storie che raccontano l'essenza dell'Italia, «immaginata» dagli italiani stessi.
Dove terra e cielo si incontrano. Padre Pio, Madre Speranza e Natuzza Evolo
Luigi Maria Epicoco, Luciano Regolo
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
Che cosa ha voluto dirci Dio attraverso le parole e l'opera dei mistici vissuti nel Novecento, un secolo segnato da due conflitti mondiali, da paure e sofferenze che hanno scosso l'intera umanità? Luigi Maria Epicoco e Luciano Regolo sono partiti da questa domanda per un'affascinante ricerca spirituale sulle tracce del filo conduttore «celeste» che lega figure molto diverse, eppure capaci di testimoniare il medesimo amore per Dio e di proiettarlo sul prossimo, su chiunque abbia bussato alla loro porta, come una carezza sul cuore. Gli indizi cardine? Le parole ricorrenti nel loro linguaggio e nel loro modus vivendi, che rimandano sempre e instancabilmente alla Parola di Vita, mettendo in luce come le esperienze e il pensiero dei mistici contemporanei, pur appartenendo a un'epoca a noi vicina, sono straordinariamente in linea con quelli di santi di secoli addietro come Caterina da Siena, Francesco d'Assisi, Teresa d'Avila e molti altri. «Non siamo stati creati per soffrire, ma per amare»: il messaggio di Madre Speranza riecheggia ancora oggi e ci ricorda che solo nell'amore possiamo trovare un modo autentico di percorrere il nostro cammino sulla terra. Per capire come affrontare gli inciampi e le avversità di ogni giorno, le vite dei santi e mistici cristiani possono essere di grande aiuto. Tra i tanti da cui prendere esempio, gli autori hanno scelto tre straordinari testimoni di fede: San Pio, il frate di Pietrelcina, Madre Speranza, la religiosa di Spagna, e Natuzza Evolo, la mistica calabrese, sposa e madre di cinque figli. Ne è nato una sorta di glossario dell'anima, tratto dagli insegnamenti di queste figure di alta spiritualità, maestri senza tempo per chi voglia davvero vivere il Vangelo nella quotidianità e gustare la gioia di credere, più forte di ogni avversità.
Volti. Impara a guardarti con occhi diversi grazie al metodo delle face shape
Rossella Migliaccio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 208
La nostra è senza dubbio la società dell'immagine. I media, e in particolare i social, ci bombardano costantemente di irraggiungibili modelli di bellezza cui aspirare. Ma in natura di «standard» e «ideale» non esiste nulla, anzi, la bellezza del creato sta proprio nella sua ricchissima varietà. Parte da questa convinzione il viaggio che Rossella Migliaccio ci propone nel suo nuovo libro dedicato al viso. Utilizzando i concetti di proporzione e simmetria, la più celebre esperta d'immagine in Italia individua otto face shape – dall'ovale al diamante, dal triangolo inverso al quadrato, dal viso oblungo al cuore, dal tondo al triangolo – per poi illustrarci come valorizzarle al meglio attraverso il taglio di capelli, il make-up, la rasatura e gli accessori. Scopriremo così che non esistono misure perfette né difetti da nascondere, ma solo punti da mettere in luce in nome di una visione più ampia e inclusiva della bellezza. Il risultato è una guida completa e dettagliata, rivolta alle donne e anche agli uomini, che permette di conoscere le proporzioni del proprio viso e di sfruttarle senza mai perdere di vista lo stile personale. Tra richiami alla storia dell'arte e riferimenti alle celebrities di ieri e di oggi, con un approccio rigoroso ma accessibile, Rossella Migliaccio ci aiuta a diventare più consapevoli della nostra unicità, per liberarci dalle insicurezze e dal timore di cambiare, sperimentare, osare. Un inno alla bellezza della diversità, per poter sempre sorridere all'immagine che vediamo riflessa nello specchio.
Un legame mondiale. Storie di calcio tra Italia e Argentina
Javier Zanetti
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 240
L'Argentina ha da sempre una vicinanza ideale con l'Italia, nel calcio e nella storia. Sono molti, infatti, i 'tanos' – così vengono chiamati gli emigrati italiani – che giunsero in Sud America in cerca di fortuna, contribuendo all'anima, all'economia e alla cultura argentine. Tra loro anche Paolo Zanetti, il bis-nonno di Javier, partito dal Friuli alla fine dell'Ottocento. Il giorno in cui ha visitato Sacile, paese d'origine del bisnonno, l'ex capitano dell'Inter e della Selección ha sentito forte dentro di sé il legame indissolubile che unisce il popolo italiano a quello argentino. È un rapporto sentimentale, costruito da un vincolo di sangue e dalla grande passione per il 'fútbol'. Un legame che ha visto campioni leggendari calcare i campi da gioco, da Kempes a Maradona, da Caniggia a Batistuta, da Cambiasso a Messi. Una storia che ha patito i fischi all'inno argentino nella finale di Italia '90, ma che ha anche visto la grande festa di una Napoli che sembrava Buenos Aires per il Mondiale conquistato dall'Albiceleste in Qatar. Dal 1978 al 2022 si sono disputati dodici campionati del mondo di calcio. Di questi ben tre li ha vinti la Selección. Zanetti ripercorre questi quarantaquattro anni portando il lettore alla scoperta del suo Paese, approfondendone le tradizioni e le passioni, i momenti gloriosi e quelli bui, fino a indagare il significato culturale del tifo. Il tutto attraverso gli occhi di un ragazzo come molti in Argentina, che calcava i campetti di quartiere e sognava di indossare la 'camiseta' della nazionale, e poi di un calciatore di successo, che non ha solo realizzato quel sogno, ma è anche diventato un capitano leggendario. Intrecciando i ricordi personali all'epica di partite senza tempo, Zanetti racconta i momenti di rivalità e di contatto tra due nazioni «cugine», divise dall'oceano, ma vicinissime per scambi, tradizione e cultura.
La formula di Socrate. Conosci te stesso e diventa chi sei
Cristina Dell'Acqua
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 132
Gli Ateniesi lo chiamavano «tafano» per quanto poteva spazientire. Un insetto fastidioso, come quelli che ancora oggi, nelle campagne, attaccano alle gambe e siamo costretti a scacciare. Perché Socrate sapeva bene come pungolare e inquietare i suoi interlocutori con le domande e in questo modo far venire alla luce ciò che loro, senza ancora saperlo, custodivano dentro di sé. Fu infatti un maestro nell'arte che è passata alla storia come maieutica, poiché ci aiuta a nascere per la prima volta davanti a noi stessi. Era considerato brutto, come le statuette di Sileni in vendita nei mercati greci; queste statuette, però, una volta aperte rivelavano al loro interno un'immagine preziosa e divina. Così è anche Socrate: un tesoro nascosto. Una figura misteriosa e affascinante, un incontro che può cambiare la vita. È accaduto a Platone e può accadere a ciascuno di noi, a qualunque età. Forte di questa convinzione, Cristina Dell'Acqua ci conduce in un nuovo viaggio nel mondo greco, per imparare a sentire socraticamente. Nel pensiero di quest'uomo straordinario, che nella vita non ha mai smesso di insegnare (fu la sua missione), ci sono i semi della nascita dell'uomo occidentale. Il suo insegnamento si fonda sui temi della ricerca, della libertà, del dialogo e del dubbio. Una formula che ha come nutrimento l'amore per le domande e parte da un unico presupposto: la conoscenza di sé. Perché noi siamo continua conoscenza. Quella di Socrate è una formula non scritta, composta dagli elementi più singolari del suo pensiero, capace di insegnarci la cosa più importante: il coraggio di essere noi stessi. In questo, a dispetto dei secoli che passano e sembrano voler cancellare il passato, Socrate è ancora oggi un maestro per tutti noi, giovani e adulti. Riscoprirlo è riscoprire se stessi. Gli Ateniesi in parte avevano torto. Socrate è sì un tafano, ma prezioso come l'oro.
Processo a Francesco. Il messaggio del Santo nella rivoluzione di papa Bergoglio
Enzo Fortunato
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 132
«Sembriamo tutti giudici mancati, ma Dio perdona chi non giudica i fratelli.» Così, in una messa a Santa Marta, papa Francesco sottolinea come il giudizio verso l'altro sembra aver sostituito la misericordia cristiana. Lo stesso papa, del resto, è costantemente criticato; alcuni lo hanno addirittura bollato come eretico, chiedendone le dimissioni. Una storia per molti versi speculare a quella di san Francesco d'Assisi che, nel corso della sua vita, dovette passare attraverso ben tre processi. Il primo, mosso dal padre Pietro di Bernardone, terminò con uno dei gesti più eclatanti e significativi mai raccontati nelle vite dei santi, la «spoliazione». Il secondo, noto come il processo del «Signor Papa», ha come protagonista Innocenzo III ed è una parte centrale del complicato percorso che portò all'approvazione della Regola. Il terzo, infine, scatenato dai dissidi sull'interpretazione della Regola che avevano causato numerose dispute tra i frati, terminò con la decisione di Francesco di rassegnare le dimissioni dalla guida del suo stesso Ordine. Partendo dal racconto di questi tre episodi, Enzo Fortunato riflette sulle somiglianze tra la vita del Santo e quella di papa Francesco. Entrambi, come Gesù, non giudicano mai l'altro, ma sono continuamente sotto giudizio. Il ritorno dello spirito francescano veicolato dal papa, infatti, ha scosso dalle fondamenta una Chiesa arroccata e autoreferenziale che rischiava di perdere di vista il messaggio più autentico del Vangelo: l'amore verso gli ultimi. Come scrive il cardinale Matteo Maria Zuppi, «una delle chiavi di lettura offerta da padre Enzo Fortunato sta nel modo in cui entrambi – il Santo e il papa – rispondono ai loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il modo in cui non rispondono. Non si tratta di eludere il confronto, ma di ribaltare il piano e la logica dell'accusa. Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l'odio e il rancore. La logica del cuore apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione umana».
Come era bello l'inizio della fine. I grandi incontri della mia vita
Vittorio Feltri
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 132
In oltre sessant'anni da cronista, Vittorio Feltri si è imbattuto in molte personalità celebri e importanti. È inevitabile quando il tuo mestiere è rendere pubblici gli affari altrui. «A un certo punto» scrive «sono divenuto uno di questo clan, senza neppure rendermene conto né tantomeno volerlo.» Oggi, in questo «volumetto» di ritratti, il suo ricordo torna ad alcuni dei tanti nomi incontrati durante la sua lunga carriera, nomi famosi che non hanno certo bisogno di presentazioni, ma che la maggior parte di noi conosce solo attraverso immagini cristallizzate dalla stampa o dalla televisione, spesso infarcite di luoghi comuni. Dietro la facciata ufficiale, Feltri ha invece avuto modo di entrare con loro in un rapporto più intimo, fatto di cene, telefonate, lettere, talvolta anche confronti accesi, scoprendo che nell'animo e nei modi privati non sono affatto come si pensa che siano. Ecco allora il garbo e la gentilezza di Fausto Bertinotti accanto allo spiccato senso dell'umorismo di Umberto Veronesi, alle dissertazioni filosofiche di Giulio Giorello sul whisky scozzese, alle intemperanze linguistiche del collega Paolo Isotta, alla disarmante spontaneità di Ornella Vanoni, alle schermaglie con Antonio Di Pietro, alla nostalgia per l'entusiasmo contagioso di Nadia Toffa. Ironico e sagace come sempre, Vittorio Feltri condivide con il lettore «fatti e parole, verità taciute che, in fin dei conti, rendono giustizia a persone che meritano di uscire dai quadri appesi nelle gallerie dei presidenti e delle star trattate come statue di cera, che in queste pagine si sciolgono rivelando un volto sconosciuto».
Doc. Nelle tue mani
Pierdante Piccioni, Pierangelo Sapegno
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 276
Quando un colpo di pistola alla testa ha cancellato dodici anni della sua vita, Andrea Fanti ha lottato duramente per rimettere insieme i cocci della sua esistenza. Da primario freddo e spietato si è trasformato in Doc, il medico empatico che si prende cura dei pazienti ed è un punto di riferimento per il reparto di medicina interna del Policlinico Ambrosiano. Ma proprio nel momento in cui sperava di aver riacquistato un seppur fragile equilibrio, lui e il mondo intero sono stati travolti da una devastante pandemia. L'ospedale ne è uscito a pezzi e un'inchiesta incombe sui giorni terribili dell'emergenza, quando il virus ha mietuto vittime anche fra i medici in prima linea. Mentre tutto sembra disgregarsi e una nuova primaria, la virologa Cecilia Tedeschi, progetta di snaturare il suo reparto, Doc è costretto a combattere ancora, questa volta per non perdere quella che ormai è la sua famiglia, la squadra che l'ha fatto sentire parte di un progetto comune, aiutandolo a ritrovare se stesso quando brancolava nel buio. Insieme a loro, Andrea dovrà affrontare la prova più difficile: riconquistare una nuova normalità, tornare a praticare l'empatia con i pazienti, rielaborare le molte ferite che ciascuno si porta dentro, che sia la scomparsa di una persona cara o la scoperta di una paura profonda. E mentre nuove sfide e minacce sembrano addensarsi sul futuro del Policlinico Ambrosiano, Doc deve di nuovo fare i conti con il suo passato: chi è davvero Cecilia Tedeschi, da che parte sta e come mai, nonostante tutto, i due sembrano avere un rapporto speciale?
Problemi magnifici. Gli scacchi, la vita e l'animo umano
Massimo Adinolfi
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 216
C'è chi considera gli scacchi un gioco difficile, e la filosofia un'attività pesante. Eppure il «nobilissimo» gioco, al pari della filosofia, non è «difficile, ma profondo: come un alto mare aperto». Dunque anche chi rimane sulla costa, timoroso ma affascinato dal tentare il mare, può seguire le rotte che i giocatori vi tracciano. A tutti quelli che sono rimasti sulla riva il filosofo e appassionato scacchista Massimo Adinolfi racconta le avventure e le rivalità dei campioni, le piccole e grandi manie, le curiosità e i record. In altre parole, «i magnifici problemi che gli scacchisti provano a risolvere sulla scacchiera, ma più ancora quelli che, come tutti, devono risolvere nella vita». Riuscendo nel non facile compito di far convivere in uno stesso libro Wittgenstein e Capablanca, Platone e Kasparov, Kant e Karpov, Quine e Carlsen, Adinolfi li rende a pari titolo protagonisti di un avvincente e istruttivo racconto filosofico. Perché gli scacchi, meglio se attraverso le lucide lenti della filosofia, ci permettono di capire qualcosa in più del mondo. Così il lettore troverà in queste pagine le bizze di Fischer e il caratteraccio di Korchnoi, la fragilità di Morphy e l'aggressività di Alekhine, le loro geniali mosse sulla scacchiera e quelle assai più aleatorie che, come tutti, hanno dovuto compiere nella vita. Ma anche alcune cruciali questioni filosofiche – che cos'è la libertà, quale politica è possibile in democrazia, quale rapporto intratteniamo con la morte, cosa significa giocare e chi siamo noi italiani – trattate senza timore reverenziale o sfoggio di erudizione, ma prese «maledettamente sul serio», nonostante il tono sempre sospeso tra lo scherzoso e il divertito. Partendo dalle battaglie più memorabili e dai profili psicologici dei contendenti, Adinolfi dimostra come il mondo degli scacchi possa essere una chiave d'accesso privilegiata ai segreti della vita sociale e dell'animo umano. Il risultato è un libro di filosofia, godibile anche per chi non conosce le regole del gioco, ricco di spunti e parallelismi sorprendenti, che intrattiene e fa riflettere con la stessa pensosa leggerezza con cui uno scacchista muove i suoi pezzi.
Buongiorno brava gente. In cammino con san Francesco
Enzo Fortunato
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 576
«Buongiorno brava gente»: con queste parole Francesco d'Assisi si rivolse agli abitanti di Poggio Bustone quando, lasciata la sua città, iniziò a predicare la Parola di Dio per le strade del mondo. Un saluto che racchiude insieme l'entusiasmo per l'avvio di una nuova giornata e il piacere di poterla condividere con gli altri. La recente pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo, e che andare incontro a chi ci è vicino, con una parola, un gesto, un pensiero positivo, è un atto salvifico, rigenerante. Per accompagnare le persone in questi difficili mesi, padre Enzo Fortunato ha avviato una rubrica quotidiana sulla sua pagina Facebook, aprendola proprio con il francescano saluto «Buongiorno brava gente»: via via è divenuta un prezioso momento di confronto e conforto reciproco, nel quale scoprire la bellezza di non sentirsi soli, di farsi comunità alla luce del Vangelo e dell'esperienza del santo di Assisi. Così, ripartendo dalle riflessioni che lì sono scaturite, padre Enzo ci propone in queste pagine un breviario per tutto l'anno, un cammino di meditazioni che scandisca il nostro tempo giorno per giorno. Perché «il Vangelo è la guida per aprire un cantiere dentro noi stessi. Nella misura in cui lavoriamo su noi stessi, lavoriamo il mondo. Nella misura in cui ci immaginiamo nel sogno, cresciamo in un mondo diverso». Anche noi siamo invitati a ricordarci che l'unico modo per affrontare le difficoltà è avere fede, e che «il rapporto con Dio, la preghiera, ci conduce agli altri. È un modo di vivere la Parola e la nostra esistenza basato sull'avvicinarsi, sul sostenersi a vicenda, sul prendersi per mano». Solo così, camminando insieme, diventeremo strumenti di pace e renderemo ogni giorno un buon giorno.
Nascoste nella tela. Tra arte e medicina, un'indagine sui segreti delle opere più famose
Paolo Zamboni
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 192
Paolo Zamboni è un grande amante dell'arte. Nei suoi momenti di evasione, tra libri, viaggi e mostre, si è però reso conto che non può fare a meno di rimanere medico anche davanti alle più straordinarie immagini dipinte dai massimi artisti di ogni epoca. È così che ha cominciato a notare i segni clinici delle malattie raffigurate, forse inconsapevolmente, in alcune delle più note opere d'arte. Se analizziamo con attenzione questi dipinti, infatti, scopriamo per esempio che il Bacchino malato di Caravaggio soffriva del morbo di Addison, una malattia che sarebbe stata descritta solo più di due secoli dopo; che sulla mano della Gioconda c'è una cisti tendinea; che il monaco nella cappella Brancacci ritratto da Masaccio o da Filippino Lippi ha un melanoma sul volto e la causa della morte prematura di Battista Sforza potrebbe celarsi in quell'arterite temporale a cellule giganti che Piero della Francesca ha così ben rappresentato nel famosissimo dittico dei duchi di Urbino conservato agli Uffizi di Firenze. L'autore riporta ogni opera al suo contesto storico, per dirci qualcosa di più sull'artista e i personaggi raffigurati. In una vera e propria indagine, a partire dagli indizi visivi e dalle fonti in nostro possesso, risaliamo per esempio alla causa delle difficoltà respiratorie di Rodolfo II d'Asburgo, tipiche dei minatori ma impensabili come conseguenze della vita a corte: l'imperatore, infatti, si dedicava all'alchimia, in minuscoli laboratori senza ricambio d'aria, nel tentativo di trasformare le polveri in oro. Con attento spirito d'osservazione possiamo poi individuare una serie di encefali «nascosti» in alcuni dipinti sacri: scopriamo così che durante il Rinascimento il papa aveva concesso la possibilità di eseguire studi anatomici sui cadaveri, ma non di esporne i dettagli pubblicamente, inducendo alcuni pittori, che collaboravano con i medici nella riproduzione dei segreti del corpo umano, a nascondere una rappresentazione del cervello nelle loro opere, come ha fatto il Bastianino nel Giudizio Universale della cattedrale di Ferrara. Un libro illustrato in cui l'arte viene raccontata da un punto di vista totalmente inedito e dunque sorprendente, ricco di dettagli e curiosità sui grandi artisti e la loro epoca.