Morcelliana: Scienze e storia della religione
Le varie forme dell'esperienza religiosa. Uno studio sulla natura umana
William James
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 464
Riletto a più di un secolo di distanza dalla loro pubblicazione nel 1902, Le varie forme dell'esperienza religiosa di William James conserva il fascino dell'autore, della sua intelligenza, della sua capacità di sintonizzarsi con le esperienze più drammatiche per descriverle con lucidità ma con altrettanto simpatia: come per Terenzio, infatti, nulla di ciò che era umano gli era estraneo. Nel contempo, come per il corpo dei santi, dal testo promana una fragranza d'immortalità; anzi, al pari di certi santi, che non dovettero attendere la loro morte per assurgere alla nuova condizione di vita, anche il capolavoro del filosofo americano non dovette attendere la morte dell'autore per ottenere vasti consensi e riconoscimenti, non solo accademici ma anche di pubblico, come testimonia l'ininterrotta fortuna del testo inglese, ripetutamente riedito. Le ragioni di tale fortuna, che hanno invitato a una sua nuova traduzione, sono presto dette. Come ogni classico, il libro di James non ha perso nessuno dei motivi profondi della sua "contemporaneità": e questo, non solo e non tanto perché i problemi che egli aveva di fronte sono anche i nostri problemi, ma anche e soprattutto per l'intatta validità del suo modo di accostarsi e di interpretare la ricchezza della vita religiosa. (Giovanni Filoramo)
Mircea Eliade storico delle religioni. Con la corrispondenza inedita Mircea Eliade-Károly Kerényi
Natale Spineto
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 304
Mircea Eliade (Bucarest, 1907 - Chicago, 1986), fra gli storici delle religioni più noti del ventesimo secolo e che più hanno influito sulla cultura del nostro tempo, continua a far discutere, al punto da essere stato oggetto di diversi volumi – riguardanti soprattutto le sue attività politiche giovanili e la sua idea della storia delle religioni come disciplina autonoma –, ciascuno dei quali ha dato luogo a dibattiti e polemiche giornalistiche. Questo lavoro propone una ricostruzione delle fasi salienti della biografia intellettuale dello studioso romeno, un'analisi dei concetti chiave del suo pensiero (la comparazione, l'archetipo, l'ermeneutica, il simbolo) e di due componenti basilari della sua formazione: la relazione con il “maestro” Raffaele Pettazzoni e il rapporto con gli esponenti del cosiddetto “pensiero tradizionale”. L'ambizione del libro è di contribuire a ricondurre il dibattito intorno alla personalità di Eliade sul piano che, allo stato attuale delle ricerche, con la mole di materiali nuovi e meno nuovi ormai disponibili, promette di portare i maggiori frutti: quello genuinamente storiografico. In appendice si trovano la trascrizione, la traduzione e il commento delle lettere scambiate da Eliade con un altro protagonista degli studi religiosi del tempo: Károly Kerényi (1897-1973). L'epistolario documenta le relazioni, complesse e spesso conflittuali, fra due personaggi che, accomunati dall'opposizione nei confronti della storia delle religioni di matrice storicista, presentano in realtà forti differenze di orientamento nell'analisi dei fatti religiosi.
La scoperta della storia delle religioni. Scienza delle religioni e modernità
Hans G. Kippenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 352
«Il libro di Hans G. Kippenberg costituisce un contributo fondamentale per comprendere la parte decisiva che lo studio della religione, assunta come chiave interpretativa dei processi di modernizzazione, ha recitato nell'opera e nel pensiero dei padri fondatori delle scienze umane, da Freud a Durkheim, da Weber a James. Quella religione che agli illumisti appariva "superstizione", un semplice relitto di un passato arcaico definitivamente superato, si rivelava invece ai loro occhi una "realtà" resistente e complessa. Indagarne la genesi e lo sviluppo divenne per la generazione di studiosi che, tra il 1850 e la fine della Grande Guerra, hanno gettato le basi della cultura del Novecento, una via d'accesso privilegiata per comprendere sia aspetti fondamentali dei processi di modernizzazione sia lo stesso mistero della natura umana e delle “leggi” che ne guidano la storia. Kippenberg presenta le varie fasi di questo complesso processo che doveva portare alla nascita della moderna Storia delle religioni. Nella sua brillante ricostruzione, le varie teorie si incarnano nella vita dei vari personaggi, dando così luogo a un affresco di storia delle idee popolato dagli autori presentati, allo scopo di comprendere meglio le motivazioni che li spinsero a consacrare la loro riflessione intellettuale ad una realtà che, a non pochi di loro, pareva un'illusione o un retaggio del passato. Il libro si rivolge a chiunque sia interessato alla ricostruzione della storia di questo importante settore di studi e a chiunque voglia comprendere le radici culturali del nostro presente.» (Giovanni Filoramo)
Zoroastrismo. Storia, temi, attualità
Antonio Panaino
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 192
Lo Zoroastrismo è una delle più antiche religioni viventi. Le sue tradizioni più remote possono essere fatte risalire almeno al VI secolo prima della nostra era. In questa storia millenaria, ha conosciuto profonde e talora radicali trasformazioni, che non ne hanno però mutato la natura caratteristica di religione etica. Alle origini, la tradizione ha voluto vedere l'opera di un profeta il cui contorno storico in buona parte continua a sfuggirei: Zaratustra, ovvero Zoroastro secondo la nomenclatura occidentale. Lo Zoroastrismo è anche noto come Mazdeismo, dal nome della divinità suprema di tale culto, Ahura Mazda, il "Saggio Signore", o come "Parsismo", una designazione però inadeguata perché si riferisce unicamente alla comunità zoroastriana dei Parsi dell'India, formatasi in seguito all'emigrazione forzata sopravvenuta con l'islamizzazione dell'Iran. Il contributo dello Zoroastrismo alla storia religiosa dell'umanità è fondamentale: dal dualismo etico alla concezione della storia della salvezza, dalla profetologia all'escatologia (la resurrezione dei corpi e il giudizio individuale). [...] Il libro ricostruisce nella prima parte le fasi di questa storia millenaria mentre la seconda è dedicata a presentare il pensiero zoroastriano e la sua espressione rituale. Nella terza si illustra la sua condizione contemporanea, rappresentata in particolare dal Parsismo. (Giovanni Filoramo)
Le forme elementari della vita religiosa. Il sistema totemico in Australia
Émile Durkheim
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 544
Se la modernità è stata l'epoca delle grandi narrazioni, "Le forme elementari della vita religiosa" (1912) appartiene indubbiamente a questo tipo di opere. L'oggetto viene studiato - nell'intenzione dell'autore - in modo esaustivo a partire da un'ipotesi: la religione degli aborigeni australiani, stando all'immensa mole di ricerche condotte su di essa tra gli ultimi decenni dell'800 e gli inizi del '900, rappresenterebbe e avrebbe mantenuto nel tempo, per la semplicità dei suoi elementi costitutivi, la forma più antica di esperienza del sacro che l'umanità abbia conosciuto nella sua storia. Il legame dell'uomo con determinate specie animali e vegetali, nonché l'"entusiasmo" che i gruppi raggiungono in particolari situazioni di esaltazione collettiva, costituiscono, secondo Durkheim, il primum religioso dell'umanità su cui egli polarizza quel particolare istituto etnologico indicato come totemismo. Ora, se da un lato nella religione così concepita «c'è qualcosa di eterno», dall'altro le modalità, i meccanismi psichici e le forme religiose di rappresentazione della realtà, contengono in nuce, secondo il sociologo francese, un processo di autocostituzione e autoregolazione delle società umane che sfugge in gran parte agli individui che ne sono gli attori. E dunque il religioso rappresenterebbe il sistema generatore e fors'anche il nucleo costitutivo delle diverse dimensioni con cui si esprimono le culture umane. Da questo punto di vista, quest'opera di Durkheim può essere definita un classico delle scienze delle religioni.
Manuale di scienze della religione
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 304
Oggi la religione è una realtà troppo complessa per poter pensare che soltanto una disciplina, qualunque sia, possa esaurirla o che il metodo scientifico, per sua natura riduzionistico, sia di per sé sufficiente a darne conto. Il post-modernismo e l'apporto di nuove discipline hanno messo in crisi la distinzione/opposizione tra spiegazione e interpretazione della religione e i dibattiti sul metodo scientifico hanno contribuito a mettere in luce gli elementi di soggettività presenti inevitabilmente nello studio critico della religione. Ma, prima ancora, è radicalmente mutato, nell'ultimo trentennio, il panorama religioso, dominato oggi dal pluralismo e dal ritorno sulla scena pubblica delle religioni. Tutto ciò induce a considerare in modo diverso lo studio scientifico delle Scienze della religione, che costituiscono un campo conoscitivo in movimento e in continua costruzione e ridefinizione. Ecco perché questo manuale presenta, accanto alle discipline tradizionali, eredi delle scienze umane di matrice illuministica (la sociologia, l'antropologia, la psicologia), altre prospettive, come la teologia, la filosofia, le neuroscienze, la geografia, il diritto comparato delle religioni e l'educazione.
Storia antologica delle religioni
Giovanni Filoramo
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 320
Miti teogonici e fondativi, canoni etico-legali, narrazioni esemplari, testi apologetici, raccolte di precetti e compendi di ortoprassi rituale: non è possibile concepire lo svilupparsi delle grandi tradizioni religiose senza il supporto della scrittura. Lo scrivere — etimologicamente, ma ancor più allegoricamente inteso come "incidere" e "fissare incidendo" — è mediazione tra il messaggio divino e i fedeli, i quali, per il tramite del testo così fissato, possono accostarsi ai reconditi significati del mondo trascendente nel suo manifestarsi all'uomo. In un percorso storico che si dipana dalle religioni dell'antichità (Egitto, Mesopotamia, Grecia e Roma), transita per il maturare delle fedi monoteistiche (ebraismo, cristianesimo e islam) e le esperienze mistiche delle dualistiche (zoroastrismo, gnosticismo, manicheismo), per concludersi infine nell'estremo Oriente (induismo, buddhismo e Cina antica), la presente antologia ambisce a dar conto delle ricche letterature concepite ed elaborate da tali religioni, eredità dell'indissolubile legame che ebbero con la parola scritta.
Catene incantate. Tecniche e rituali nella mistica ebraica. Ediz. italiana e inglese
Moshe Idel
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 320
«Non c'è cosa, nemmeno la più infima del mondo, che non sia connessa agli anelli della catena e tutto si collega nel suo segreto». Moshe Idel indaga qui i contenuti di questo segreto, riconsiderando il rapporto fra il misticismo ebraico e i rituali tradizionali dell'ebraismo. Mentre le impostazioni classiche della ricerca leggono gli insegnamenti cabalistici principalmente dal punto di vista teologico, la proposta di Idel è di "partire dal basso", dalle pratiche rituali e dalla loro trasformazione in tecniche per il raggiungimento di un contatto con il divino. "Catene" e "corde" intessute di lettere e nomi ebraici attraversano l'universo, permettendo ai mistici di ascendere ai livelli più alti e di attirare in basso la potenza divina. Le dinamiche della vita religiosa ebraica vengono così reinterpretate nei circoli cabalistici e hassidici mediante l'immaginario di un "mondo incantato", presieduto da forze divine che non risiedono solamente nelle sfere più alte, ma possono essere colte nella recitazione del Nome divino, nello studio della Torah o finanche nella voce della preghiera. Prefazione di Harold Bloom.
La preghiera. Studio di storia e psicologia delle religioni
Friedrich Heiler
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 911
"Atto di comunicazione tra l'uomo e il divino, la preghiera è un momento costitutivo della religione. In quanto tale, essa non solo è attestata universalmente nelle più differenti tradizioni, ma è presente anche in altre espressioni dell'esperienza religiosa come il sacrificio, la magia, le feste, i rituali, la divinazione, la mistica e così via. Nella sua apparente semplicità di atto linguistico che nelle sue gestualità, spontanee o codificate (dalla genuflessione alla danza), sfrutta tutte le possibilità antropologiche - rappresentando, secondo i modi, un'invocazione, una petizione, una confessione, una richiesta di intercessione, un atto di adorazione, un ringraziamento, uno slancio mistico, un annuncio profetico - è in realtà un microcosmo che racchiude la complessità del macrocosmo religioso. Che sia individuale o collettiva, esperienza interiore sganciata da ogni determinazione spazio-temporale o momento di una complessa e regolata azione cultuale, la preghiera racchiude e dischiude l'infinita ricchezza della vita religiosa, attraversando le varie credenze con tratti ricorrenti o, per così dire, strutturali. 'Das Gebet', pubblicato nel 1918 - appena un anno dopo l'uscita di 'Das Heilige' di Rudolf Otto con cui presenta consonanze profonde per l'indagine fenomenologica - e qui per la prima volta tradotto, è un contributo fondamentale all'interno della peculiare tradizione tedesca della storia e della scienza comparata delle religioni." (Giovanni Filoramo)
Tra Giove e Cristo. Trasformazioni religiose nell'impero romano
Jörg Rüpke
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2013
pagine: 384
La storia delle religioni dell'impero romano si è limitata sinora a fornire descrizioni dei singoli culti e delle singole religioni, isolando la presentazione del giudaismo e/o del cristianesimo da quella del culto dell'imperatore, dei culti pubblici ufficiali, delle altre innumerevoli forme di religiosità che pullulano nell'impero nei primi secoli dell'era cristiana. Questo libro osserva invece la religione imperiale come uno spazio unitario e dinamico, che interagisce con lo spazio periferico e provinciale attraverso una serie di mediatori e peculiari forme di comunicazione. Emerge in modo nuovo e illuminante la trasformazione del fenomeno e del ruolo sociale della religione che l'impero romano conobbe tra I e IV secolo, da strumento di tematizzazione personale delle contingenze umane (malattia, insicurezza, morte) e di costruzione dell'identità politica pubblica, a unità articolata dove si condensano stili di vita, processi di definizione di gruppi identitari e legittimazioni politiche. Questa prospettiva è il frutto di una ricerca decennale, volta a individuare, in chiave archeologica, storica, antropologica, i meccanismi di base di quella trasformazione e i modelli con cui è descritta. Ne risulta un quadro nuovo di un mondo religioso in continuo mutamento, in cui il rapporto con il cristianesimo acquista una nuova luce, dal momento che le "religioni" e i "culti", piuttosto che essere in competizione fra loro, intrecciano i loro simboli a seconda delle aree...
Il sacro. Sull'irrazionale nell'idea del divino e il suo rapporto con il razionale
Rudolf Otto
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 256
Il sacro, pubblicato per la prima volta nel 1917 e qui presentato in una nuova edizione a cura di Aldo Natale Terrin, è uno dei libri più letti e discussi del XX secolo. Vissuto nella stessa 'armonia dei contrasti' con cui è descritta l'esperienza religiosa, nacque in un contesto 'teologico' di apertura alla scienza delle religioni ma fu per lo più disconosciuto dalla teologia; mostrò un impianto filosofico divenuto paradigmatico ma fu in molti casi discriminato dai filosofi della religione. Una problematicità che riesce a dare fisionomia universale all'esperienza religiosa: declinata al plurale, essa ripete in tutte le religioni del mondo la domanda originaria sul numinoso, mysterium tremendum, fascinans, che è l'irrazionale a fondamento del sentire religioso stesso, e sulla sua traducibilità in conoscenza, linguaggio, concetto. Se il mistero del senso è irrazionale, v'è un senso del mistero che è razionale: questa è la sua dialettica intrinseca. È una fenomenologia del religioso che si declina dal punto di vista teologico come "teologia negativa" è la mistica, che indica l'eccedenza del religioso come ineffabilità assoluta, da quello filosofico come apriori "categoria mutuata da Kant e Schleiermacher" e dal punto di vista storico-critico come modello comparatistico fra le diverse religioni.
Le storie del diluvio
Hermann Usener
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 304
Le storie del diluvio, composto nel 1899, è uno degli esiti più originali e maturi della ricerca storico-religiosa di Hermann Usener. Lo studioso vi svolge ben più di un'analisi comparativa delle fonti babilonesi, semitiche, indiane e soprattutto greche del diluvio. Partendo dalla figura dell'eroe protagonista, Deucalione, che Usener interpreta come un giovane dio della luce portato sulle onde, prende in considerazione le varianti regionali del mito greco, ambientato di volta in volta sul Parnaso, sull'Otri, sul Gerania, fino alle aree ellenizzate della Siria, dove sorge una Gerapoli Bambyce, e della Frigia, dove la città di Apamea Kibwtov ricorda nel nome l'arca del diluvio. Attraverso la disamina, audace e rigorosa, dei simboli della luce, della nave e del pesce, lo studioso mira alla "comprensione dell'immagine mitica, nella sua molteplicità e ambiguità". L'intero saggio appare come una ricerca del nocciolo del racconto mitico, Mythenkern, avviluppato dalle successive rielaborazioni letterarie: il motivo dell'eroe trasportato sulle acque in un'arca fino alla cima di un monte è comune a tutti i miti del diluvio. Il massimo risultato raggiunto da Usener in questo saggio, che precorre la fondamentale teorizzazione del 1904, Mitologia, consiste dunque nella messa a punto di un nuovo metodo per lo studio 'scientifico' del mito.

