Moretti & Vitali: Il tridente. Saggi
Trascendere l'io. Prospettive junghiane sui gruppi
Giulio Gasca, Angela Sordano
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 316
Secondo gli autori Giulio Gasca e Angela Sordano, Jung ha anticipato di quasi mezzo secolo tutta la letteratura psicodinamica relazionale e intersoggettiva. Nella prospettiva junghiana, il Sé è fuori dalla personalità: è un campo dinamico complesso che va oltre i confini dell'esperienza del singolo individuo. L'ipotesi proposta nel testo sottolinea come l'integrazione tra l'epistemologia junghiana, l'attivazione corporea permessa dallo psicodramma e la visione gruppoanalitica fornisca un modello teorico e di intervento capace di spiegare i diversi livelli di interconnessione tra i membri di un gruppo terapeutico e il processo trasformativo. Se il gioco di ruolo favorisce la reintegrazione delle parti dissociate, o l'attivazione degli aspetti potenziali del sé personale, la sequenza di scene e il discorso simbolico condiviso consentono l'elaborazione degli aspetti transpersonali e delle dimensioni d'ombra proiettate sul collettivo. Il tema del "trascendere l'Io" intende mettere in risalto la possibilità di un cambiamento oltre che di un'immediata presa di coscienza individuale. Introduzione di Angelo Malinconico.
La parola in luce. Tracce orfiche nella letteratura contemporanea
Alessandra Cenni
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 272
Orfeo è il fondatore di un pensiero filosofico universale che, come un fiume sotterraneo, ha percorso tutte le epoche storiche. È il primo poeta di cui si abbia notizia, ma anche l’essere umano che viaggia oltre la morte; è uno sciamano, che conosce i misteri della natura, e l’amante eterno che perde il suo amore per uno sguardo sul cui significato si è interrogata l’ermeneutica di ogni tempo ed è molto altro ancora. Un’analisi “circolare”, come il tempo ciclico del mito, che anticipa i concetti della fisica quantistica, congiunge in questo saggio agile ed esaustivo alcune delle interpretazioni letterarie più affascinanti del mito di Orfeo e indaga sulla sua permanenza nell’estetica moderna. “La parola in luce”, è l’atto di nascita della parola, secondo la linea solare mediterranea piuttosto che notturna e mitteleuropea, componente più nota e indagata. Ci fa riflettere su una nuova responsabilità rispetto alle emergenze del nostro tempo, per una speranza di uscita dalla crisi che investe l’Europa e il mondo: dovuta a cause non solo economico-sociali ma allo sradicamento dai principi vitali delle tradizioni culturali comuni.
E poiché io sono oscuro... Di Merlino, del Graal e di Carl Gustav Jung
Alessandro Defilippi
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 200
Come scrisse Carl Gustav Jung, la storia di Merlino non è compiuta ancora oggi ed egli va ancora vagando tra di noi. “E poiché io sono oscuro” si muove tra riflessione psicologica e narrazione, ripercorrendo i nodi fondamentali della vicenda del grande Incantatore e cercando di leggerli nella loro luce mitica ed esistenziale. Dal bambino saggio figlio del Diavolo fino al vecchio mago, che per amore – e per stanchezza – accetta di essere imprigionato da una giovane donna e di deporre così il suo potere, Merlino attraversa la storia dell’Occidente con la forza di un simbolo mai del tutto compreso, mai morto, ma sempre presente nelle nostre vite. Ci parla di magia, di inganni, di potere e di avventure. Ci interroga sul senso di vivere. Ci interroga sul significato dell’amore. Libro di storie, di miti e di meditazione sulla psicologia junghiana, “E poiché io sono oscuro” si conclude nel segno di una speranza. Perché, come dice Gandalf, che di Merlino è certo fratello: «Uno stregone non è mai in ritardo. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo».
Le fate tra illusioni e disincanto. L'anima femminile e la poesia della natura
Carla Lomi
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 304
Incantevole creatura femminile di ineffabile bellezza, indissolubilmente connessa al mondo del meraviglioso e all’universo fiabesco, la fata giunge sino a noi da un regno lontano che credeva alla magia, agli incantesimi, alla sacralità della natura. Un regno altro del quale la fata – ora donna, ora dea – era signora, sacerdotessa di culti e riti dedicati alla Grande Madre, detentrice di un antico sapere che, assimilato a quello delle streghe, ne ha decretato infine la condanna in una realtà storica pervasa dal clericalismo. Addentrandosi in un sentiero rischiarato dai bagliori emanati da questa figura mitica, archetipica, polimorfa, a tratti inquietante e ambigua, l’autrice apre il nostro sguardo sul folclore e sulla letteratura medievali alla riscoperta delle origini della fata medesima, accesso privilegiato a un’anteriorità primordiale che, al di là del tempo e dello spazio, dimora nelle nostre più recondite profondità, luogo di quanto è rimosso, rifiutato, marginale rispetto alla cultura dominante, nondimeno presente e fecondo grazie all’immaginazione, facoltà che il pensiero poetico leopardiano ci rivela essere un elemento imprescindibile nella ricerca della felicità. Giacomo Leopardi veglia infatti su di noi in questo affascinante viaggio: i suoi versi riecheggiano nostalgici la melodia delle favole antiche, di un tempo in cui l’uomo viveva in comunione con la natura. Ripercorrendo a passi rapidi le tappe salienti di un sofferto percorso che, in nome della presunta onnipotenza della scienza, ha condotto all’età del disincanto, alla morte della natura, al dominio di una realtà omologante, conformista, l’autrice ci mostra l’esistenza di un nuovo orizzonte possibile, promettente alternativa ai modelli finora dominanti del logos maschile. Un orizzonte caratterizzato da un fecondo connubio fra sentimento e ragione, inconscio e coscienza, natura e cultura, basato sull’etica della cura, dell’amore e dell’empatia, da sempre riservata alle donne. Melusina l’edificatrice e Morgana la guaritrice, emblematiche fate medievali, si svelano davanti ai nostri occhi lasciando apparire un modello di femminilità che, ben lungi dal dimenticare la propria dimensione interiore e la propria autenticità, supera le limitazioni di genere confermate dalla storica esclusione delle donne da diversi ambiti della vita, per misurarsi con le dinamiche del desiderio e del potere, trasformando le basi patriarcali dello sviluppo in categorie legate alla generazione e alla salvaguardia della molteplicità.
La psiche colorata. Dimensioni estetiche nella stanza d'analisi
Nicole Janigro, Chiara Mirabelli, Ivan Paterlini
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2022
pagine: 200
L’occhio è una finestra, esplora il mondo come un geografo, lo filma come un regista. Un sogno, un quadro, un paesaggio, un essere umano ci vengono incontro. Un caleidoscopio di immagini che colpisce e sorprende. Lo studio dell’analista è il contenitore estetico che accoglie attraverso illuminazioni, suoni e apparizioni lo spazio scenico del nostro teatro interiore. L’arte analitica è un’esperienza che si basa sul sentire il tragico e l’imperfezione della bellezza, sull’intensità emotiva, sul potenziale creativo verso un nuovo spazio: verso nuove immagini, capaci di generare un’altra possibilità per comprendere la polifonia complessa del mondo. La bellezza è da scoprire e da patire. La creatività psichica apre al potenziale inesauribile e polimorfico dell’umano, facendo riemergere le risorse trasformative di ognuno di noi, in una relazione nella quale emergono dinamiche creative tra nascondimento e apparenza, tra verità e rappresentazione, tra enigma e rivelazione. Come un bambino che ci imita nel suo gioco, noi imitiamo nel gioco dell’arte le forze che hanno creato e creano il mondo.
L'amore impossibile e le donne. Slanci, cadute e trasformazioni del desiderio
Carla Stroppa
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2022
pagine: 272
Tra l’incanto e la meraviglia dell’infanzia e la naturale spinta individuativa che interrompe la pienezza originaria e costringe a una ricerca esistenziale nella quale si incontrano la delusione, il limite, la perdita e la difficoltà di rapportarsi all’altro da sé, “si dipana l’umano destino”. Tra lo slancio dell’anima che anela all’assoluto d’amore e il bisogno di contenimento e di orientamento dell’Io, si inaugura il viaggio nel labirinto della psiche. La meta di questo viaggio è la trasformazione dello sguardo che l’essere umano posa su se stesso e sulle relazioni. Il sogno d’amore romantico di cui parlano certi miti, la grande letteratura e in generale l’arte, costringe per contrasto alla messa a fuoco del piano di realtà delle relazioni tra gli amanti, ma nello stesso tempo è il lievito di quella trasformazione spirituale della coscienza che Jung ha paragonato all’alchemica “Coniunctio oppositorum”. È il paradosso della vita: l’impossibile diviene l’unica via percorribile per chi non vuole rinunciare alla pienezza del Sé in cui il maschile e il femminile intrapsichici si riconnettono. Parlare d’amore oggi, in questa epoca di disincanto confuso con l’idea di emancipazione, è un rischio, una provocazione, un discorso intrinsecamente eversivo e sempre a rischio di fraintendimento. L’autrice ne è perfettamente consapevole, ma l’esperienza analitica con molte donne che sembrano lontane dal sogno romantico rivela che l’inconscio ne è ancora impregnato, e questo sogno non riconosciuto determina sia i nodi patologici sia il potenziale creativo. L’autrice si espone in prima persona, convinta che sia un dovere di trasparenza intellettuale dichiarare il proprio riferimento culturale senza presumere l’oggettività di un argomento tanto complesso e sfuggente. Percorrendo il sentiero tracciato dai grandi maestri della psicoanalisi, l’autrice evoca con movimenti spiraliformi esperienze personali e frammenti di storie cliniche, corteggiando con volute leggere poeti e letterati la cui sensibilità ha saputo dare voce alle pene d’amore delle quali è intrisa la vita. E così, pagina dopo pagina, scopriamo che dietro agli amori impossibili rivive il sogno romantico di perfetta fusione con l’amante, il desiderio di una passione perfettamente corrisposta, l’idealizzazione dell’altro da sé che non viene percepito nella sua alterità, il bisogno di appagare un vuoto derivante dal fallimento del primo grande amore sperimentato dal bambino con i genitori. Con la conoscenza derivante dalla sua lunga esperienza professionale e dalla sua sensibilità, l’autrice ci mostra come la discesa negli inferi della propria ombra personale e delle proprie ferite, nonché dei propri ineludibili sogni, sia una preziosa occasione di rinascita che amplia la visione e il sentimento della vita e alfine può persino consentire di riveder le stelle.
Dall'anima alla funzione trascendente. Appunti per un'epistemologia junghiana
Ugo Fama
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2022
pagine: 208
Lo scopo di questo libro è quello di mettere in luce con diverse argomentazioni gli aspetti principali della epistemologia junghiana, poco frequentata e conosciuta da studiosi e addetti ai lavori. Questa si basa fondamentalmente su un uso importante della contaminazione delle idee. In particolare quelle idee che si possono attingere dall'opera di antichi pensatori. Ugo Fama ne cita alcuni: il pensiero gnostico, l'alchimia, il pensiero neoplatonico, il pensiero filosofico del Rinascimento e così via fino a quelle di autori più recenti quali Wolfgang Pauli, premio Nobel per la fisica, il cui incontro con Jung aprì nuove prospettive di ricerche sui fenomeni sincronici. La modernità di questo modo di procedere si può cogliere in eminenti filosofi della scienza, quali Thomas Kuhn e Paul Feyerabend. I loro libri - pubblicati nel secondo '900 - "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" e "Contro il metodo" danno grande rilievo all'importanza del ricorso alle idee e teorie del passato, in quanto possibilità di superare i paradigmi stretti proposti proprio dai filosofi della scienza contemporanei, loro colleghi. Ciò conduce a un modo di procedere che si nutre di frequenti stimoli e intuizioni, come dire il passato fertilizza il presente e offre alla ricerca di studiosi e clinici nuove possibilità creative. Questo è quanto il libro vuole sostenere riguardo al pensiero di Jung.
Jung e Pauli. Il carteggio originale: l'incontro tra psiche e materia
Carl Gustav Jung, Wolfgang Pauli
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2022
pagine: 398
Questo volume presenta la traduzione italiana dell'ottantina di lettere che il curatore tedesco, lo psicoanalista C.A. Meier, è riuscito a reperire tra quelle scambiate fra Wolfgang Pauli, uno dei fisici teorici di punta della stagione della fisica di rottura della prima metà del secolo scorso e Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia analitica, che a sua volta presenta punti di rottura e di avanzamento rispetto alla psicoanalisi ortodossa, nel periodo che va dal 1932 al 1957. Si tratta di un confronto vivo e vero, nel corso del quale ognuno dei due studiosi, teso a capire le ragioni e i modi di pensare dell'altro, si è spinto al di là del già noto, tanto da creare un linguaggio comune o, come gli stessi autori dissero, una "correspondentia" capace di intercettare i punti di contatto tra i concetti più nuovi dell'ermeneutica junghiana, quali la sincronicità, l'archetipo, lo psicoide ecc. e i concetti, altrettanto nuovi, della fisica quantistica in formazione, di cui Pauli fu un grande protagonista. Da questa comune tensione è nato un esempio notevole e forse unico di dialogo tra studiosi di discipline apparentemente molto distanti fra loro, dialogo che avvenne nel corso di lunghi e faticosi anni di elaborazione e reciproca formazione.
L'arte per mano femminile. Una prospettiva personale
Daniela Iorio
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2021
pagine: 640
Dal Nono secolo, come ce lo svela una grande grotta vicino Matera, al Novecento rivoluzionario dell'arte: questo l'ambito temporale e culturale necessario per ricostruire il percorso dell'arte lungo la carica inventiva ed evolutiva espressa da molti pittori e scultori e, in un secondo momento, anche da alcune pittrici e scultrici. Da una parte, la forza di una lunghissima tradizione che come un fiume ricco di acque ha fornito ai soli maschi innumerevoli possibilità di rispecchiamento come di innovazione; dall'altra, la lezione dell'originalità immessa più volte per mano femminile in un canone estetico così duttile da rendere vacui, perfino risibili, gli impedimenti finalizzati all'esclusione sistematica delle donne dall'esercizio della loro facoltà creativa e estetica. Perché l'arte è stata ab origine il luogo adiacente al sacro, addirittura intrinseco a esso nella sua rinascita dopo l'eclisse della pittura romana per quanto riguarda la storia a noi vicina: da allora ne è derivata un'investitura lanciata sull'uomo e da questo portato avanti ben oltre, con alterni valori, fino alle soglie dei nostri giorni. Mentre le artiste che emergono tra il Cinquecento e il Novecento - accanto alle molte altre con minore padronanza, tuttavia, delle esigenze dell'arte o nei confronti delle pressioni socioculturali - sono portatrici di espressioni e forme realmente diverse dell'essere, sentire e sperimentare, così come ciascuna delle quindici che costituiscono questo libro ha fatto della propria vita un tessuto di valori evolutivi del più grande interesse psicologico. Esplorare le loro opere allarga l'orizzonte umano mentre lo arricchisce di un piano estetico e creativo in più direzioni dove ci vengono incontro contrasti emozionanti, dissonanze stimolanti e, perfino, armonie sorprendenti grazie ad apporti genuinamente necessari a una cultura volta al futuro.
Pandemia e trasformazione. Un anno per rinascere
Marta Tibaldi, Simona Massa Ope
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2021
pagine: 224
"Ricorderemo il 2020 come l'anno della pandemia da Covid-19 e sapremo di averlo vissuto." Con queste parole si apre il racconto dell'anno di pandemia di Marta Tibaldi che, insieme a Simona Massa Ope, ha scritto "Pandemia e trasformazione. Un anno per rinascere". Nel libro le autrici descrivono che cosa hanno fatto di un tempo eccezionale come quello della pandemia: più di dodici mesi che hanno sconvolto gli esseri umani, ma che hanno offerto, nel contempo, la possibilità di una trasformazione profonda del proprio modo di essere e di vivere, aprendo a nuove visioni di sé e del mondo. L'anno di Marta Tibaldi e la sua rinascita sono stati caratterizzati da una lettura inconsueta, ma molto utile dal punto di vista pratico, quale la mappa alchemica delle trasformazioni psichiche. Si tratta di una modalità che coglie con grande accuratezza psicologica i dinamismi del trauma pandemico, focalizzandone le potenzialità trasformative e offrendo gli strumenti per farne un'esperienza di rinascita. L'approccio di fondo di Simona Massa Ope è invece quello del finalismo psichico junghiano, secondo cui la pandemia può essere letta, sia in termini soggettivi che di rapporto con il mondo, come movimento compensatorio e progettuale orientato al cambiamento. Osservata da questa prospettiva, la pandemia indica molti sentieri trasformativi per una rinascita umana. Il libro ha un'Introduzione di Alessandra De Coro, Presidente dell'Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA) e una Postfazione di Andrea Pamparana, giornalista sensibile e attento alle tematiche junghiane e osservatore critico della complessità del vivere nel tempo attuale.
L'arte ci precede. Da Lascaux a Anselm Kiefer
Christian Gaillard
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2021
pagine: 288
Sulla scia della tradizione psicanalitica junghiana Christian Gaillard, con questo volume, ci accompagna in un appassionante viaggio nelle profondità dell'arte e di noi stessi. Profondità recondite, abissali, oscure, arcaiche, indifferenziate, inquietanti, persino sconvolgenti, popolate da fantasmi, da fantasie che ci agitano, ci tormentano ma nel contempo ci animano e ci convocano, chiedendoci di essere plasmate in una forma, di emergere, di avere voce in capitolo. Magistralmente guidati in una sorta di movimento regressivo, ci addentriamo quindi in quel mondo interiore che ferve in ognuno di noi e che troppo spesso tendiamo a ignorare. Dal freddo delle grotte e dei rifugi rupestri alle installazioni di Anselm Kiefer, dal "Giardino del Paradiso" di Francoforte ai grandi dripping di Jackson Pollock, le opere d'arte diventano l'occasione privilegiata per riconoscere, osservare, vivere intensamente ciò che abitualmente ci sfugge e tuttavia ci abita, ci ossessiona, ci spinge in avanti, verso un altro divenire, inducendoci a interrogarci su ciò che avviene di inatteso e imprevisto, nondimeno sospirato e intuito. L'autore ci prende per mano e ci conduce in una straordinaria avventura attraverso il tempo e lo spazio, nella consapevolezza che, come Jung nel suo "Libro rosso", procederemo a tentoni, opera dopo opera, incontro dopo incontro, senza sapere bene dove arriveremo, cosa troveremo. Da un secolo all'altro, scene, storie, personaggi, oggetti e paesaggi che credevamo di conoscere appaiono di fronte a noi sotto una luce diversa, drammatizzate: scorgiamo il mistero celato dietro un apparente equilibrio, i segreti racchiusi nei particolari, aprendoci in questo modo all'attesa, al cambiamento, alla percezione sensoriale, visionaria, all'ascolto immaginativo.
Rinascere a questa vita. Perché la resilienza non basta
Moreno Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2021
pagine: 128
Il libro analizza dal punto di vista filosofico, psicoanalitico e spirituale i differenti scenari di senso in cui s’inscrivono i concetti di resilienza e di rinascita. Mentre la resilienza rimanda alla capacità di ritornare alla condizione antecedente all’evento che ha alterato un determinato equilibrio, la rinascita connota la capacità di agire un cambiamento in sostanziale discontinuità con il passato, che si rivela in grado di liberare forze e potenzialità d’essere precedentemente inespresse, perché imprigionate in visioni del mondo e stili di vita che ne inibivano l’emersione. Laddove la prima rischia di essere in odore di rimozione (non ci avete fatto niente, andrà tutto bene, tornerà tutto come prima) la seconda, rinascere a questa vita ma in forma nuova, fa leva sulla capacità di rielaborare l’esperienza che abbiamo attraversato grazie a un sapere dell’anima che, interrogandosi sul senso di ciò che ha vissuto, non si limita a promuovere un semplice cambiamento di mentalità, ma favorisce una vera e propria trasformazione del proprio modo di organizzare e decodificare l’esperienza esistenziale. Nuove possibilità di significato vengono così prodotte assieme a un diverso modo di sentire e di stare al mondo, maggiormente autentico e individuato. Si tratta di un processo che richiede innanzitutto di riparare le ferite originariamente inferte da un ambiente disfunzionale che, altrimenti, rischiano di confinarci ai margini della vita, in vere e proprie esistenze non vissute, emotivamente congelate, cronicamente sfiduciate, non di rado autodistruttive e sempre più spesso paralizzate da diffusi attacchi di panico, tutti fenomeni che l’autore propone di leggere alla luce della categoria clinica del trauma relazionale complesso, per provare a comprendere, e superare, il delirio d’impotenza che sembra attanagliare il nostro tempo. Prendendo avvio da un episodio autobiografico e dalla sua esperienza di analista l’autore ci guida attraverso un suggestivo percorso di morte e rinascita in questa vita che, rilanciando il senso del possibile e la cura delle sue possibilità inespresse, si rivela in grado di favorire una nuova fioritura dell’esistenza.

