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Passigli: Passigli narrativa

Morte di un piccolo borghese

Franz Werfel

Libro: Copertina rigida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 104

Scritto nel 1926 e ambientato a Vienna, il romanzo breve Morte di un piccolo borghese è un'acuta ricognizione all'interno di una società in profonda crisi, uscita ferita dalla Prima guerra mondiale e ora alle prese con un'inflazione devastante che sembrava vanificare qualsiasi sforzo di garantirsi quella vita serena, almeno economicamente, che invece prima era un dato acquisito. Ma ben al di là del dramma sociale, in cui il lettore potrà del resto ravvisare pericolosi sintomi presenti anche nella società attuale, il racconto di Werfel è soprattutto l'esemplare messa a fuoco della lotta titanica di un uomo - un borghese piccolo piccolo che vive nel ricordo del glorioso passato asburgico - contro la sua stessa morte; e non per cercare di salvare la propria anima in vista dell'ormai imminente approdo ultraterreno, ma per poter far sì che il contratto stipulato con l'assicurazione non venga beffardamente invalidato dalla precoce scomparsa, garantendo così anche la tranquillità economica della sua famiglia. In occasione dell'edizione americana del 1937, lo stesso Werfel definiva questo suo racconto «il réportage di una morte»; ma è anche molto di più, perché questa lotta del piccolo borghese Karl Fiala sembra quasi restringere il sogno umano di durare oltre la morte all'unica precaria 'immortalità' che pare ormai restargli, quella del proprio denaro.
12,50 11,88

Cuore rosso

Amy Kellogg

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 320

Sophie, una giovane giornalista americana, si sveglia in una clinica in Crimea dove è stata ricoverata in stato di incoscienza per un grave avvelenamento. Chi voleva ucciderla? E perché? Cuore rosso ripercorre la vita della protagonista in un viaggio esistenziale che inizia a San Pietroburgo (allora Leningrado) per proseguire poi a Chernobyl e in Cecenia, in un arco di tempo che va dal collasso dell’Unione Sovietica alla nascita della Federazione Russa, e attraverso un’appassionante storia d’amore e avvincenti indagini su un terribile attentato terroristico che portano Sophie a contatto con la corruzione, il riciclaggio e gli intrighi della Russia moderna. Amy Kellogg, per molti anni inviata di Fox News per la Russia e il Medio Oriente, con questo libro che unisce le emozioni del thriller alle sottigliezze della grande analisi giornalistica è alla sua prima prova narrativa. L’autrice sfrutta la propria diretta conoscenza della vita politica ed economica russa per costruire una trama coinvolgente in cui personaggi reali e di fantasia si uniscono in un mix del tutto convincente, facendone un roman á clef della Russia della nostra epoca.
19,50 18,53

Scherzo di Ferragosto

Arturo Carlo Jemolo

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 120

«È venuto il diavolo e ha tagliato la testa alla mamma»: così comincia questo romanzo breve di Arturo Carlo Jemolo, il grande storico e giurista della cui produzione questo "giallo" costituisce a tutti gli effetti un vero e proprio unicum. Pubblicato soltanto dopo la sua morte, "Scherzo di Ferragosto" è un "noir" classico, con tanto di delitto e investigazione, e Jemolo sorprende per la maestria e la disinvoltura con cui regge le fila della narrazione. Al centro della quale, troviamo l'indagine minuziosa di un giovane procuratore del re sul delitto di una donna decapitata che parrebbe non essersi opposta alla sua stessa morte efferata, il tutto in un'atmosfera di paese in cui si intrecciano pregiudizi, sospetti e interrogativi che mostrano un'Italia ormai dimenticata ma non per questo meno suggestiva. La vicenda troverà una improvvisa soluzione molti anni dopo, quando un vice-brigadiere dei Carabinieri, all'epoca del delitto solo un bambino, tornerà a indagare e, collaborando con il vecchio procuratore ormai in pensione, arriverà a risolvere il caso... o almeno a credere di averlo risolto.
14,50 13,78

La casa stregata e altri racconti

Virginia Woolf

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 176

La raccolta di racconti "La casa stregata", pubblicata postuma nel 1944, comprende diciotto racconti che Virginia Woolf compose a partire dal 1906 fino ai suoi ultimi anni di vita. Era stata la stessa Virginia, poco prima di uccidersi, a scegliere con il marito Leonard racconti già editi ed altri che ancora non avevano visto la luce. L'unica altra raccolta di racconti, pubblicata in vita dalla Woolf nel 1921, era stata "Lunedì o martedì". I racconti che compongono "La casa stregata" sono tutti di enorme interesse, e non solo perché ci offrono indicazioni preziose sull'evoluzione di Virginia Woolf come narratrice, ma anche perché mostrano alcuni dei suoi abituali personaggi nella loro continua trasformazione. Questi racconti sono così non solo un banco di prova nella ricerca dei metodi narrativi e dei temi cari alla Woolf nei suoi romanzi maggiori, ma anche piccole opere in sé bellissime dalle quali traspare una scrittura fresca, elegante, ironica e sempre profonda, capace come non mai di scavare nei recessi dell'animo umano.
16,50 15,68

Il busto dell'imperatore e altri racconti

Joseph Roth

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 128

Apprezzato soprattutto come testimone del disfacimento di quel multiforme e multiculturale impero asburgico la cui fine aprì la via ai conflitti che nel XX secolo hanno insanguinato i suoi territori, Joseph Roth ha anche un valore più universale. Le sue opere infatti mostrano il venir meno di quel 'mondo di ieri' che pur nella molteplicità di personaggi e situazioni conosceva una sua unità ed era, per dirla con le parole dell'aristocratico protagonista de "Il busto dell'imperatore", "una grande casa con molte porte e molte stanze per ogni sorta di essere umano". I racconti che compongono questo volume offrono così una grande galleria di personaggi, accomunati dall'essere i superstiti di un mondo perduto, incapaci di accettare i mutamenti storici e sociali e una 'modernità' che essi vivono come tradimento degli antichi valori di lealtà e di onore. Fedeli agli ideali del passato, non riescono a trovare una propria identità in un mondo che cambia intorno a loro. I protagonisti dei tre racconti provengono da tre diverse classi sociali e offrono così altrettante e diverse immagini dell'impero in disfacimento. Il bellissimo "Il busto dell'imperatore", vera summa dell'arte narrativa di Roth, che pur nella dimensione del racconto può rivaleggiare con i più famosi romanzi "La marcia di Radetzky" o "La cripta dei cappuccini" è, oltre che una profonda riflessione sulla perdita della patria, la rappresentazione velata di nostalgia, ma anche di sapiente ironia, del senso di sradicamento dell'antica aristocrazia e della sua ineluttabile fine. Il complesso personaggio de "Il leviatano", raffigurazione di un onesto ceto di mercanti ormai al tramonto, sostituito da altri immorali e corrotti, è un altro emarginato della Storia, un uomo tormentato dal suo struggente desiderio per il mare, vissuto come luogo mitico fuori dal tempo e dallo spazio, e come fuga da una insostenibile realtà, risoluto a non tradire se stesso anche a costo della propria vita. Il protagonista dell'ultimo racconto, "L'allievo modello", viene invece da quella piccola borghesia che mostra già tutti i tratti degli 'uomini nuovi', che con il loro arrivismo e mancanza di scrupoli incarnavano, agli occhi di Roth, la decadenza dei valori seguita alla fine del 'mondo di ieri' e anticipavano la genesi del nazismo e dei suoi futuri dirigenti, tema questo che verrà profeticamente ripreso nel romanzo "La tela di ragno".
14,50 13,78

Il perché di un matrimonio

Marie Belloc Lowndes

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 80

Nota oggi soprattutto per il romanzo "The Lodger" (1913), da cui Alfred Hitchcock trasse il suo primo film ("Il pensionante", 1927), Marie Belloc Lowndes (Londra, 1868-1947) è l'autrice di numerosi romanzi e racconti che ebbero grande successo alla sua epoca e vennero apprezzati anche da lettori dal palato difficile come Henry James e Graham Greene. Se una parte notevole della sua produzione è legata al racconto "giallo" (basti pensare che proprio dal suo detective francese Hercules Popeau derivò il nome del più famoso dei personaggi della grande Agatha Christie, Hercule Poirot), Marie Belloc Lowndes dimostra però anche nelle altre sue opere di essere narratrice di razza, come in questo "Il perché di un matrimonio" (1922), un delizioso racconto in cui viene tratteggiato assai bene il carattere, quasi opposto, dei due protagonisti: l'intraprendente e generosa vedova Mrs. Nan Archdale e l'abitudinario e compiaciuto John Coxeter, che per ben due volte già le si è dichiarato, ottenendo altrettanti rifiuti. Ora il caso li ha ricondotti sullo stesso treno, e poi sulla stessa nave che attraversa la Manica; un caso che sta per tramutarsi nel destino di entrambi, con la nave in balia della tempesta, con le diverse reazioni dei passeggeri a un imprevedibile naufragio, e con quel non meno imprevedibile idillio che sta per sbocciare fra loro...
10,00 9,50

Le ossa del generale

Maurizio Ferrara

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 404

Per quale ragione l'eroe italiano Nino Bixio è morto su una sperduta spiaggia di Sumatra, nel 1873? E perché il suo cadavere è scomparso, evento misterioso che si trasforma in un rompicapo per le autorità olandesi che governano l'isola? Sono domande a cui vuole rispondere un giornalista inglese di origine italiana, un giovane spregiudicato e inquieto, che un colonnello dei servizi segreti del Colonial Offce - suo rivale in amore - invia a Sumatra per fomentare l'irriducibile guerriglia malese. Ma la scoperta delle ossa del generale garibaldino cambia completamente il senso di quella missione, oltre a sconvolgere i destini di alcuni personaggi. Romanzo storico e insieme esotico, "Le ossa del generale" conduce il lettore in un'oscura e appassionante vicenda, che spazia dall'Inghilterra vittoriana a Singapore e a Sumatra, negli anni in cui le grandi potenze coloniali si affrontano senza esclusione di colpi per il dominio nell'Oceano Indiano, là dove vanno a naufragare avventurieri di ogni sorta, in cerca di un guadagno o di una redenzione.
19,50 18,53

Giorni d'estate

Israel Joshua Singer

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 184

Israel Joshua Singer, figlio di un rabbino polacco e maestro di celebrati romanzi quali “La famiglia Karnowski” e “I fratelli Ashkenazi”, a proposito del quale Claudio Magris ha parlato di «ultimo ‘classico’ della letteratura yiddish, e quindi uno degli ultimi classici del romanzo ottocentesco», è in realtà anche un sublime autore di racconti da poco riscoperti dalla Passigli Editori. I lettori dei tre volumi recentemente pubblicati (“Perle”, “Sulla Vistola”, “Nella città vecchia”) hanno fortemente apprezzato questi racconti di Israel Singer, che compongono una variegatissima galleria di personaggi e situazioni paradossali, tipiche dell’ironia della cultura ebraica. Dal classico shetl dell’Europa centrale e orientale alle città di Varsavia e di Cracovia, dalla Russia agli Stati Uniti, la diaspora ebraica è la vera protagonista dei racconti di Singer, testimone attento e partecipe di una grande tradizione che si dispiega in personaggi e situazioni che rispecchiano in modo magistrale la favolosa cultura e il finissimo senso dell’humor del mondo ebraico. La migliore introduzione alle opere di Israel Joshua Singer la offre il fratello Isaac Bashevis Singer, premio Nobel 1978: «Sto ancora imparando da lui e dalla sua opera».
16,50 15,68

Lo studente di medicina

Alessandro Carrera

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 272

In una strana casa di cura al confine con la Svizzera una donna di nome Anna sta per morire, o almeno si ostina a crederlo. C'è una zona oscura nella sua vita, un evento del quale tutti, a sentire il suo racconto, le hanno sempre dato la responsabilità, accusandola di avere taciuto, mentito, ingannato forse per coprire una colpa ancora più grande, un'ossessione a proposito di suo fratello - uno studente di medicina. Lentamente, un passo dopo l'altro, veniamo a conoscere una storia d'amore e di autosacrificio al di fuori di ogni norma e ragione, talmente forte da bruciare chiunque incontri sulla sua strada. Per quaranta lunghi anni la donna ha protetto la sua versione dei fatti, e ora che crede di non avere più molto tempo da vivere vuole raccontarla ad ogni costo. L'assiste Antonio, un tirocinante di psichiatria che non sembra avere altro incarico che di ascoltarla, ma la verità è un'altra...
19,00 18,05

Aprile. Storia di un amore

Joseph Roth

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 160

I quattro racconti qui raccolti, scritti tra il 1925 e il 1935, hanno in comune il tema dell'amore e una caratterizzazione dei personaggi femminili cui l'autore guarda con particolare sensibilità e partecipazione. "Aprile" (1925) è il racconto in prima persona di un amore vissuto platonicamente dal narratore che, complice l'arrivo inebriante della primavera, si innamora follemente di una splendida fanciulla appena intravista, e contemporaneamente intesse una pigra relazione con Anna, uno dei personaggi più belli della novella, donna romantica, appassionata, vittima del suo stesso desiderio di amore e capace di slanci e generosità verso l'uomo amato. "Lo specchio cieco" (1925), capolavoro lirico, è la storia della giovane Fini che, poco più che bambina, scivola nel misterioso mondo delle passioni infelici e fatali. Personaggio femminile descritto dall'autore con grande pietas e capacità introspettiva, Fini ricorda le tante figure femminili che nella grande letteratura europea hanno dato volto alla condizione di sofferenza e sfruttamento riservato alla donna nella società del tempo. "Il capostazione Fallmerayer" (1933) narra la travolgente passione di un uomo comune per una grande aristocratica. Risoluto a trasformare il suo sogno d'amore in realtà, egli riesce, superando ogni barriera sociale, a conquistare la donna oggetto del suo desiderio. Alla fine ritrova, con un gesto leale, la propria umanità e integrità. L'ultimo racconto, "Il trionfo della bellezza" (apparso per la prima volta in francese nel 1934, e ripubblicato poi in tedesco un anno dopo), è la storia di un amore al limite della psicosi di un diplomatico per la propria moglie, e narra con fine ironia della pericolosità della bellezza femminile e di come la passione possa diventare ossessione. A differenza degli altri racconti, infatti, qui le donne, creature ingannevoli e false, sono guardate dall'autore con lieve misoginia, e gli uomini sono vittime destinate a soccombere alla perversione e immoralità femminili.
14,50 13,78

Alla fine dell'impero

Franz Werfel

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 160

In una casa di piacere tra le più rinomate di Praga, l'insistenza di un cliente piuttosto ripugnante e il rifiuto della giovane da lui prescelta scatenano un parapiglia generale che vede coinvolte tutte le ragazze, fino a quando l'improvviso arrivo di un soldato ne provoca l'immediata cessazione: quel soldato reca la notizia dell'assassinio a Sarajevo dell'erede al trono. È il preambolo della catastrofica guerra che porterà alla caduta dell'Impero asburgico e del suo mondo multiculturale e plurinazionale. Franz Werfel sembra quasi voler costruire nel suo lungo racconto "Lutto nella casa di piacere" (1926) una più o meno parodica allegoria di un mondo che svanisce, il mondo in cui egli stesso è vissuto e che ricorda con sottile ironia, ma con un affetto incondizionato, nel saggio che apre il volume. Tra gli attentatori di Sarajevo c'era anche il giovanissimo Nedeljko Cabrinovic, protagonista del secondo dei racconti qui riuniti (1923, qui in prima traduzione italiana). Già in carcere e ormai fatalmente malato di tubercolosi, il narratore lo incontra e si sorprende a osservarne, ben oltre il rigido disprezzo dei carcerieri, la rassegnata compostezza, «la bellezza e la dignità della solitudine mortale». Una solitudine mortale: è quello che, altrettanto tragicamente ma per ragioni diversissime, avverte dentro di sé anche Francine, la protagonista dell'ultimo dei racconti di questo volume, "Scala d'albergo" (1927), nella sua ascesa verso l'abisso.
16,00 15,20

La pedina sulla scacchiera

Irène Némirovsky

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2021

pagine: 160

Tutto incentrato sulla figura del protagonista, Christophe Bohun, attorno alla quale ruotano i due personaggi femminili e quello del padre, un tycoon dell'acciaio, il romanzo "La pedina sulla scacchiera" (1934) è il racconto di una crisi: crisi economica e finanziaria, certo, ma ancor più crisi di un'intera visione del mondo. Christophe ne è tanto il prodotto quanto una delle innumerevoli vittime. La rovina economica del padre, con l'azienda di famiglia in cui si trova a lavorare da modesto impiegato alle dipendenze del detestato socio che l'ha rilevata, è l'impalcatura che lo sorregge economicamente e lo annienta moralmente. Christophe sente di non avere nulla da spartire con questo impero che il padre ha costruito e disperso, lottando senza scrupoli contro tutto e tutti, persino tramando e corrompendo per incentivare le spese belliche. Ma in lui non c'è traccia di rivendicazione ideale o morale, e tanto meno politica; c'è soltanto una pena infinita, un'inettitudine completa, l'assoluta incapacità di reagire e di amare. Christophe non è certo l'unica pedina sulla scacchiera; anzi, egli stesso utilizza le sue due donne - la moglie e l'amante - come proprie pedine, da usare o gettare a seconda del suo umore, rendendosi però sempre più conto che la vera scacchiera in cui si sta giocando la sua stessa vita è una realtà che non gli è mai veramente appartenuta e che sempre più lo consuma.
14,50 13,78

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