Pàtron: Testi e man. insegnamento univ. del lat.
Audiatur et altera pars. I discorsi doppi nelle Declamationes minores e in Calpurnio Flacco
Giuseppe Dimatteo
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 154
Le Declamationes minores (II sec. d.C.) sono discorsi giudiziari fittizi elaborati da un maestro che insegna retorica a una classe di alunni. Il docente solitamente impersona solo una delle due parti in causa; in alcuni casi, però, adotta una differente strategia: 'presta la voce' anche alla seconda parte in causa - la pars altera. La pars altera compare anche in alcune declamazioni della silloge di Calpurnio Flacco, autore sul quale abbiamo informazioni a dir poco esigue. Le declamazioni di questo umbratile autore ci sono per giunta pervenute in forma 'ridotta': non ne possediamo cioè lo sviluppo completo, ma esclusivamente le sententiae. Il presente volume si occupa della pars altera nelle Declamazioni Minori e negli Excerpta di Calpurnio Flacco, interpretando le diverse funzioni didattiche che questa 'secon-da voce' svolge nei due corpora declamatorî.
Lectissimus Pensator Verborum. Tre studi su Sallustio
Rodolfo Funari
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 332
I tre capitoli dell'opera prendono in esame diversi aspetti del pensiero e dell'arte narrativa del grande storico latino, coevo di Cesare e di Cicerone e considerato fra i massimi autori della letteratura latina, legittimo erede di Tucidide nella cultura di Roma antica. In essi sono studiati alcuni concetti e motivi fondamentali della interpretazione storica e morale in Sallustio, che costituiscono una parte integrante della visione critica di questo autore sulla crisi della res publica. Una raccolta sistematicamente ordinata delle fonti e delle testimonianze antiche su Sallustio, a cura di Gerard Duursma, completa la monografia fornendo un essenziale strumento di consultazione.
Le Declamazioni minori attribuite a Quintiliano (244 -292) - I
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 520
Tradizionalmente attribuite a Quintiliano, le Declamazioni Minori (II sec. d.C.) rappresentano un esempio straordinario di libro di scuola: lo strumento pensato da un maestro di retorica (forse Quintiliano stesso) per insegnare ai suoi studenti la difficile arte di tenere discorsi in pubblico. Nella raccolta, composta da 145 testi (superstiti di un ampio corpus di 338 discorsi), le spiegazioni del maestro si alternano a sintetici esempi di declamazione, elaborati a partire dai temi più vari: casi propedeutici all'attività forense - dispute ereditarie o contenziosi di natura economica - si accompagnano a situazioni romanzesche, come rapimenti messi in atto dai pirati, veleni somministrati da perfide matrigne, bambini abbandonati in fasce dai genitori. Appare così evidente la stretta relazione che le declamazioni intrattengono con il mito, la letteratura e, più in generale, l'immaginario antico. Dell'ampia raccolta quintilianea si propone qui la prima traduzione italiana, basata su un testo criticamente rivisto e accompagnata da un commento aperto alle molteplici prospettive di indagine che, da circa un ventennio, si sono sviluppate attorno alla declamazione coinvolgendo filologia e retorica, letteratura, diritto e antropologia antica.
Prospettive relazionali della gestualità nel Satyricon
Evita Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 164
Il libro è una ricerca sui gesti nel Satyricon di Petronio, impostata su una definizione che delimita l'area della gestualità entro i confini della comunicazione consapevole. Lo studio valorizza il contesto comunicativo e relazionale in cui i gesti hanno luogo, evidenziando la loro funzione pragmatica. L'analisi delle ricorrenze e delle variazioni fa emergere inoltre la funzione strutturale della gestualità a livello narrativo.
Donatus alter. Studi sulla tradizione manoscritta e sulla fortuna di Tiberio Claudio Donato
Luigi Pirovano
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 248
Tiberio Claudio Donato ha rivestito un ruolo del tutto marginale nell'ambito della filologia virgiliana antica, all'ombra del più conosciuto - e decisamente più influente - Elio Donato. Eppure, a differenza del commentario virgiliano di Elio, le sue Interpretationes Vergilianae hanno superato senza problemi il delicato passaggio della fase carolingia, giungendo pressoché indenni fino all'epoca della stampa. Il presente studio si propone di ricostruire la storia della tradizione manoscritta delle Interpretationes Vergilianae, dalla "protostoria" del testo fino alla pubblicazione delle prime edizioni a stampa. Lo scopo è quello di analizzare le principali problematiche filologiche che interessano il commentario, cercando al contempo di ricostruire il suo Fortleben in seno all'esegesi virgiliana medievale e umanistica.
Pomponio Secondo: profilo di un poeta tragico minore
Rita Degl'Innocenti Pierini
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2019
pagine: 164
La prima parte del volume offre un profilo argomentato di un poeta tragico imperiale Pomponio Secondo, pressoché sconosciuto, ma che fu invece molto apprezzato da intellettuali come Quintiliano, che come tragico lo antepone a Seneca, e Plinio il vecchio, che gli dedicò una biografia in ben due libri. Oltre al profilo biografico, collegato alla temperie culturale dell'età giulio-claudia, si fornisce per la prima volta un ampio commento dei frammenti attribuiti al poeta, che testimoniano la presenza di modelli letterari del periodo augusteo, di Virgilio soprattutto, ma anche di Ovidio e nello stesso tempo rivelano notevoli affinità con la tragedia senecana: non mancano poi segnali che dimostrano come anche Pomponio Secondo potesse costituire un modello per la poesia di Stazio. Nell'ottica dell'approfondimento dello studio di testi frammentari tragici, la seconda parte del volume offre tre saggi, che indagano su aspetti importanti dell'immaginario tragico greco e latino, il tema tirannico, l'eros e le figure femminili.
Narrare memoriter temporaliter dicere. Racconto e metanarrazione nelle Confessioni di Agostino
Bruna Pieri
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2018
pagine: 352
Più che l'archetipo del "genere" autobiografico, le Confessioni di Agostino sono un esempio straordinario di riflessione sul narrare, sul come e perché tanto la parola umana, quanto quella divina, entrino a far parte di un racconto. Per la prima volta, si mettono qui sistematicamente a confronto le categorie della narratologia con le considerazioni "teoriche" e la prassi narrativa delle Confessioni stesse. A cinque capitoli, scanditi dai passi dell'opera di maggior interesse metanarrativo, fanno seguito tre Appendici che privilegiano l'analisi linguistica: la prima nella forma di un commento al proemio programmatico del libro X; le altre due in quella di un "sondaggio" lessicale sui temi del tempo e della conversione.
Traduzione e Ideologia. Livio Interprete di Polibio
Emilio Pianezzola
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2018
pagine: 142
Il volume esamina numerosi passi, tratti prevalentemente dalla quarta e dalla quinta decade, in cui la narrazione storica di Livio si sovrappone a quella di Polibio. Dalla lettura comparata, condotta mediante una puntuale analisi dei testi, traspare la conoscenza diretta da parte dello storico romano della fonte greca, ma emerge soprattutto la profonda rielaborazione con cui le Storie di Polibio vengono adattate in funzione dell'universo romano, compiendo un'operazione culturale definita romanizzazione. Questa trasformazione procede secondo tre linee di sviluppo, a cui sono dedicati i tre capitoli del volume: romanizzazione stilistico-letteraria, romanizzazione esegetica, romanizzazione ideologica.
Modalità della comunicazione in Roma antica
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2018
pagine: 208
Il volume si concentra sulle modalità linguistica, gestuale e paralinguistica della comunicazione in Roma antica, sulle caratteristiche di tali modalità e sulle loro riprese nella letteratura latina; è curato da Licinia Ricottilli e raccoglie contributi di Renata Raccanelli, Evita Calabrese e Giulia Beghini, oltre ad un'introduzione e un contributo della curatrice. Gli studi qui raccolti spaziano dalle predilezioni linguistiche di Augusto alle strategie utilizzate da Seneca nell'interazione con i destinatari-allievi, alle formule allocutive che attingono ad una terminologia pseudoparentale ed infine ad aspetti della rappresentazione gestuale in Terenzio ed in Petronio.
Aspetti dell'identità relazionale nelle tragedie di Seneca
Evita Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2017
pagine: 190
Il libro è un'indagine sulle modalità di comunicazione e di rappresentazione dell'identità nelle tragedie di Seneca, lungo il filo conduttore delle Troiane. Alla base del lavoro è una concezione dinamica, secondo la quale l'identità si costruisce attraverso la comunicazione e la relazione, sia con l'altro, sia con la realtà. Il concetto di "identità relazionale" nasce e deriva da tale presupposto teorico, ed è stato formulato a partire dai principi basilari della pragmatica della comunicazione.
Fedro e dintorni
Caterina Mordeglia
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2017
pagine: 136
Se è ormai accertato che la piena comprensione di un autore classico non può prescindere dalla conoscenza della sua ricezione, sia testuale sia interpretativa, avvenuta in età tardoantica e medievale, questo presupposto è doppiamente valido per un autore come Fedro, che si cimenta in un genere per sua stessa natura duttile e flessibile attraverso i secoli qual è la favola esopica. Dopo un saggio introduttivo di Luciano Canfora, che costituisce un punto di acquisizione saldo nella vexata quaestio della biografia fedriana, l'autrice approfondisce alcuni aspetti dell'opera del poeta latino in relazione al contesto letterario e culturale: il rapporto con la tradizione gnomico-folklorica precedente e successiva alla sua composizione; le riscritture scolastiche dell'XI secolo; la tradizione figurativa medievale, manoscritta e pittorica, con particolare riferimento alla percezione dell'immaginario animalesco; la diffusione negli ambienti umanistici dell'Italia centro-settentrionale, di cui il manoscritto Vaticano latino 5190, recentemente scoperto e qui esaminato, costituisce una testimonianza preziosa.
La musa e la furia. Interpretazione del secondo proemio dell'Eneide
Laura Bocciolini Palagi
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2017
pagine: 122
Nel volume si affronta il problema del significato dell'invocazione alla musa Erato, tradizionalmente associata alla poesia erotica, nel secondo proemio dell'"Eneide", collocato al centro del poema, tra la parte odissiaca e quella iliadica. Virgilio richiama scopertamente il proemio del III libro delle "Argonautiche" di Apollonio Rodio, ma se la musa 'apolloniana' è la musa dell'eros, quella virgiliana è la musa dell'amor, in tutte le sue diverse manifestazioni; nella rappresentazione di quelle più estreme emergono significative convergenze tra la sfera erotica e quella furiale. Sono posti in luce nel corso del lavoro nuovi elementi utili per l'esegesi del proemio, e di altri passi virgiliani, con implicazioni non irrilevanti anche al fine di individuare possibili chiavi interpretative di tutto il poema.