Pellegrini: Mafie
Il dovere della memoria. Storie di donne e uomini speciali uccisi dalla mafia
Umberto Ursetta
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2025
pagine: 268
La storia italiana da oltre un secolo e mezzo è caratterizzata dalla presenza della mafia. Un fenomeno che inizialmente aveva messo radici soltanto in alcune regioni del Sud, ma che con il passare del tempo si è esteso progressivamente su tutto il territorio nazionale seguendo la “linea della palma”, metafora utilizzata da Leonardo Sciascia per spiegare la sua salita al Nord. La mafia nella sua continua e inarrestabile ascesa non solo non ha incontrato particolari resistenze, ma ha trovato porte aperte nei territori in cui si è insediata. Da decenni ormai è presente in tutte le regioni italiane, dalla più piccola alla più grande, con un radicamento sempre più capillare e con ramificazioni a livello internazionale. Il motivo per cui la mafia non è stata sconfitta in un arco di tempo così lungo, è perché essa non costituisce un’organizzazione di natura delinquenziale in perenne conflitto con lo Stato. La sua strategia più che allo scontro mira alla ricerca di connivenze e complicità con il potere a tutti i livelli.
Figli traditori. i rampolli dei boss in fuga dalla ’ndrangheta
Arcangelo Badolati
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2024
pagine: 204
La mafia calabrese sta cambiando, travolta dalle trasformazioni avvenute lentamente nel suo nucleo fondativo e centrale: la famiglia. Il processo innescato appare graduale ma inesorabile. I figli non sono più disposti a condividere il destino dei padri e dei nonni e scelgono di “tradire” collaborando con lo Stato. Le loro confessioni fanno luce su efferati delitti e descrivono gli interessi e gli affari della ’ndrangheta presente in tutto il mondo.
La storia di «mano di gomma». Ascesa e declino del boss che da Cutro aveva sfidato la 'ndrangheta del Reggino
Antonio Anastasi
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2023
pagine: 152
Il libro di Antonio Anastasi è la prima biografia di Nicolino Grande Aracri, uno dei boss più potenti e spietati della ’ndrangheta. Vertice indiscusso di una cosca che da Cutro si è proiettata nel Nord Italia, soprattutto in Emilia, Grande Aracri ha sfidato equilibri centenari della ’ndrangheta con il suo progetto di una nuova “provincia” mafiosa, autonoma e paritetica rispetto al crimine di Polsi, l’organismo di raccordo che da sempre governa la mafia calabrese. Il libro ricostruisce le relazioni del boss con imprenditori, massoni, uomini politici, fino al tentativo di collaborazione con la giustizia con cui Grande Aracri puntava a salvare i suoi familiari dalle nuove indagini alterando dati processuali. «È una finestra sul mondo oscuro e pericoloso della mafia calabrese, in cui le alleanze e le rivalità, le tradizioni e le leggi non scritte si intrecciano in un labirinto inestricabile di violenza e potere», scrive Antonio Nicaso nella prefazione.
Quando i clandestini eravamo noi. Storia dell'emigrazione italiana
Umberto Ursetta
Libro: Libro rilegato
editore: Pellegrini
anno edizione: 2023
pagine: 144
"Le tragedie e le vicissitudini della nostra emigrazione che in questo libro Umberto Ursetta riporta alla nostra memoria, sono un monito contro la smemoratezza del nostro tempo. La mancanza di memoria è all’origine dei tanti episodi di razzismo, di odio e di xenofobia nei confronti di chi sbarca sulle nostre coste. È innegabile che stiamo vivendo un momento caratterizzato da una pericolosa regressione culturale che rischia di far precipitare la società in comportamenti sempre più disumanizzanti. Bisogna fare argine a questa deriva regressiva, e un modo per farlo è raccontare la nostra emigrazione che ha avuto una grande importanza nella storia italiana contemporanea." Prefazione di Mimmo Lucano.
La Calabria che non si arrende. Storie speciali di persone normali
Umberto Ursetta
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2019
pagine: 140
Sono storie che si svolgono in Calabria e che lasciano intravedere una regione viva, desiderosa di riscatto, animata da gente perbene che prova con coraggio e sacrifici a ribellarsi a un’esistenza che mortifica la dignità umana. Sono persone con la schiena dritta, che si battono per realizzare il cambiamento di cui la Calabria ha bisogno per impedire che i suoi giovani l’abbandonino alla ricerca di un luogo dove realizzare i loro sogni. Ed è anche pensando al futuro dei giovani che tanti resistono e scelgono di non andare a vivere altrove, rinunciando a un’esistenza più agiata e con meno problemi da affrontare. Per questo le loro storie meritano di essere raccontate, ed è questa la Calabria che ci piace raccontare. Una Calabria che non s’arrende, impegnata a cambiare in meglio la società. Le loro storie parlano della realizzazione di un’accoglienza vera e non finalizzata alla speculazione; di una politica pulita mossa da nobili e generose idealità; di una Chiesa impegnata contro le ingiustizie che ha come riferimenti il vangelo e la Costituzione; di un’economia solidale attenta ai diritti e non al profitto; di una scuola che sollecita gli studenti al sapere critico... Prefazione di Piero Bevilacqua.
Le 'ndranghetiste dell'Est. Profili internazionali della mafia calabrese
Arcangelo Badolati
Libro
editore: Pellegrini
anno edizione: 2017
pagine: 184
Questo libro esamina l'evoluzione della 'ndrangheta e il persistere in tempi moderni dell'esercizio del "diritto" di faida, forma violenta di giustizia privata, che caratterizza e distingue questa organizzazione da tutte le altre consorterie criminali attive in Europa. Guardando al passato e al presente racconta, inoltre, un fenomeno mai esplorato che ha caratterizzato la storia recente della mafia più potente del mondo: il ruolo svolto, all'interno delle cosche, dalle donne provenienti dai Paesi dell'ex Cortina di Ferro. Da mogli e compagne di boss e picciotti queste donne, cresciute in contesti sociali nei quali la 'ndrangheta non ha mai messo radici, si sono trasformate in temuti "capi" o in fedeli "luogotenenti" gestendo in Calabria estorsioni, organizzando traffici di cocaina, mettendosi alla guida di aziende nate riciclando denaro frutto di attività illecite.
La democrazia mafiosa. Mafia e democrazia nell'Italia dei comuni (1946-1991)
Claudio Cavaliere
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2017
pagine: 255
Un libro che colma una lacuna di analisi sul rapporto tra enti locali e mafia. Dalle elezioni amministrative del 1946 all'approvazione della legge sugli scioglimenti dei consigli comunali per mafia del 1991, l'autore ricostruisce, con metodo e rigore, le vicende del funzionamento dei comuni, del legame con i grandi avvenimenti internazionali e nazionali e cerca di spiegare perché siano occorsi quarantacinque anni di storia repubblicana per dotarsi di uno strumento di difesa contro l'invadenza della criminalità organizzata nella democrazia locale. L'ipotesi del libro è chiara e dichiarata: non infiltrazione né condizionamento mafioso; ma un modo diverso di declinare la democrazia: raggiungere il potere con il voto democratico, in un modo tranquillo, pacifico, contando, paradossalmente, proprio sulla visibilità, sulla propria storia, sul radicamento locale, sulla capacità di procurarsi adesioni. Negando che il problema stia dentro il funzionamento della democrazia, nella raccolta del consenso, non si è riusciti a trovare le vere contromisure alla gestione mafiosa dei comuni se non i reiterati scioglimenti...
Rocco Perri. Il Gatsby italiano e la sua incredibile storia al tempo del «Proibizionismo»
Antonio Nicaso
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2016
pagine: 238
Rocco Perri ha lasciato la Calabria sul finire dell’Ottocento. Dopo una breve parentesi negli Stati Uniti, si è trasferito in Canada, dove, assieme alla sua compagna Bessie Starkman è riuscito a creare un impero straordinario, grazie all’alcool venduto durante il periodo del Proibizionismo. Ha conosciuto Al Capone e ha avuto relazioni commerciali anche con Joseph Kennedy, il padre di JFK. La sua scomparsa nel 1944, per decenni, è stata avvolta nel mistero. Fino a quando Antonio Nicaso, con una ricostruzione accurata dei fatti, è riuscito a scoprire ciò che nessuno osava immaginare. “Gli amanti di questo tipo di saggistica apprezzeranno sicuramente questa pubblicazione almeno per due motivi. Il primo perché a scriverla è Antonio Nicaso, da tempo riconosciuto come noto esperto di organizzazioni criminali in Nord-America. Il secondo perché l’autore ha saputo ricostruire e raccontare la storia di Rocco Perri, il re del contrabbando di liquori, in modo intelligente.
Male lingue. Vecchi e nuovi codici delle mafie
Libro
editore: Pellegrini
anno edizione: 2014
pagine: 248
Male lingue sono quelle usate nei Codici della 'Ndrangheta per comunicare tra gli affiliati; sono i gerghi dai lontani echi medievali, sono gioco linguistico, camuffamento, alterazione. La malavita le usa per nascondere e per ribadire un'appartenenza. Male lingue è un lavoro a più mani: due tra i maggiori esperti della criminalità organizzata e due linguisti ed etnolinguisti hanno messo insieme le loro conoscenze, con lo scopo di riunire entrambe le componenti che, inscindibilmente, costituiscono i Codici delle vecchie e nuove mafie. La sostanza e la forma: i contenuti e la lingua di questi testi sono stati messi sotto la lente dagli studiosi e hanno fornito risposte alle molte domande che il fenomeno delle associazioni mafiose pone fin dalle sue origini. Da dove nasce la necessità di creare un insieme di regole e prescrizioni, da quando vengono ricopiate e trasmesse, chi sono i protagonisti dei racconti che gli 'ndranghetisti si inventano, perché è necessario creare un mito intorno a queste associazioni?I Codici diventano quasi un genere letterario, appartenente al vasto filone della letteratura popolare...
Mafia e cultura mafiosa
Alberto Rosati
Libro: Copertina rigida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2014
pagine: 192
Se fosse un fenomeno senza radici nel sociale, la mafia avrebbe i giorni contati: al pari delle Brigate rosse che, prive di legami col tessuto della società, furono isolate e vinte. I pesci hanno bisogno di acqua per nuotare, si disse allora a proposito dell'appoggio fornito da poche centinaia di fiancheggiatori ai gruppi di fuoco brigatisti. Ma un sistema di potere come quello mafioso - capace di conformarsi al mutare dei regimi e delle istituzioni; di entrare in simbiosi con lo sviluppo delle forze produttive; di imporre rapporti di produzione funzionali ai propri interessi; dotato di abilità mimetiche tali da indurre ancora oggi intellettuali e opinione pubblica a ignorarne la natura e a sottovalutarne la pericolosità o, appena ieri, a negarne l'esistenza - non si spiega se non collegandolo a radici culturali diffuse e profonde...
Critica dell'antimafia. L'avanzare della paura, l'arretramento delle garanzie, l'imperfezione del diritto
Andrea Apollonio
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2013
pagine: 176
Una lettura critica della legislazione antimafia, che passa attraverso le operazioni della magistratura, la rigidità del regime carcerario del 41 bis, le anomalie del "concorso esterno", la presunta "trattativa" tra Stato e mafia. Un diritto imperfetto, che innesca continui conflitti con il potere politico e lede fondamentali garanzie costituzionali del cittadino. L'accostamento di analisi storiche, sociali, giuridiche, permette inoltre una genuina riflessione su cosa siano divenute oggi le organizzazioni mafiose, e su quali siano gli strumenti migliori per combatterle.
Processo agli intoccabili. Da Andreotti a Contrada, da Dell'Utri a Cuffaro
Umberto Ursetta
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2013
pagine: 132
La storia della mafia siciliana si può raccontare da punti di vista diversi. Uno dei più interessanti è quello di raccontarla attraverso gli atti giudiziari riguardanti l'iter di alcuni processi dai quali emerge l'esistenza di stretti rapporti tra persone appartenenti alla criminalità mafiosa ed esponenti di primo piano delle istituzioni e della politica. Un legame forte, che nel corso degli anni si è andato sempre più consolidando, fino al punto da rendere la mafia un'organizzazione straordinariamente potente con interessi in ogni parte del mondo. Tutto ciò è potuto avvenire anche grazie alla complicità di una magistratura che per lungo tempo non ha voluto vedere quello che era sotto gli occhi di tutti.