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Quodlibet: Biblioteca Passaré

Straniere in Italia. La ricezione dal secondo dopoguerra delle arti e culture extraeuropee

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 304

I testi qui raccolti offrono una prima riflessione sulla ricezione delle arti africane, oceaniche e centro-sudamericane in Italia nel secondo dopoguerra, esplorando le letture critiche, visive ed espositive che hanno accompagnato la circolazione di manufatti extra-occidentali. Attraverso un’analisi di casi di studio legati al mercato, alle mostre e alla pubblicistica, il libro documenta come questi oggetti abbiano sfidato le convenzioni culturali italiane, dando vita a nuove prospettive interpretative. Sebbene in parte connesso con le tematiche della decolonizzazione e del terzomondismo, questo studio unisce la ricerca filologica con l’esplorazione dei nuovi modelli critici. A partire dalla fine del Novecento, con eventi espositivi rilevanti come la mostra parigina Magiciens de la Terre (1989), è emerso un dibattito post-coloniale che ha cambiato radicalmente la geografia del sistema dell’arte, aprendo scenari che continuano a stimolare riflessioni e ricerche ancora oggi.
25,00 23,75

Ipotesi sull'arte italiana. Scritti 1959-2000

Roberto Sanesi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 504

Il libro raduna una selezione di testi scritti fra il 1959 e il 2000 dal poeta, anglista e traduttore Roberto Sanesi, come testimonianza di un’attenzione costante verso l’arte italiana del suo tempo. La sua è un’autentica voce fuori dal coro. Trova qui origine quella sinergia fra parola e immagine che sarà costante del Sanesi critico quanto del Sanesi poeta. Questi scritti, infatti, vanno visti come lo sfondo su cui prendono vita le grandi antologie della poesia inglese e americana da lui curate, le traduzioni di Thomas Eliot, e soprattutto i saggi pubblicati in "La valle della visione" sulla cultura figurativa e letteraria dell’Inghilterra moderna. In Sanesi, come in Eliot, il tratto cruciale dell’operare critico poggia su una «interferenza di sensibilità individuale» che pone la «critica in funzione di una creatività poetica». Da qui l’idea che la critica, come l’arte visiva, non sia altro che una «ipotesi» per cercare di spiegare il mondo circostante, e che non fatica, in un giro di frase, a diventare anche una ipotesi «etica».
28,00 26,60

L'ansia e la grazia. L'arte a Roma negli anni Cinquanta

Fabrizio D'Amico

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 222

"L'ansia e la grazia" raccoglie una selezione di testi sull'arte a Roma negli anni Cinquanta, ambito di ricerca che Fabrizio D'Amico ha vivificato e in parte avviato in prospettiva storiografica scrivendo, a partire dalla fine degli anni Ottanta, fondamentali e pionieristici contributi su artisti come Toti Scialoja (al quale ha dedicato una delle prime monografie e numerose mostre — imprescindibili momenti di studio della sua pittura), Achille Perilli, Afro Basaldella, Giulio Turcato, Antonio Corpora e Antonio Sanfilippo, del quale ha altresì curato, con Giuseppe Appella, il catalogo ragionato dei dipinti. Con lo sguardo sempre ravvicinato sull'opera, D'Amico mette in luce la centralità di Roma nella nuova geografia artistica postbellica, le dinamiche degli scambi transatlantici, ma anche le resistenze legate alle feconde connessioni mitteleuropee.
24,00 22,80

La morte di Pinelli. Iconografia di un anarchico 1969-1975

Lucia Pessina

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 171

Nel dicembre 1969, a pochi giorni dalla strage di piazza Fontana, l’anarchico Giuseppe Pinelli morì tragicamente a seguito di una caduta da una finestra della Questura di Milano. Secondo il commissario Luigi Calabresi e i colleghi presenti quella notte si trattò di suicidio, una versione che non persuase una parte significativa della pubblica opinione. Artisti, intellettuali e cittadini comuni si misero da subito al servizio, ognuno secondo le proprie possibilità, per ricostruire la verità sulla morte di Pinelli. Questo libro vuole indagare la produzione iconografica legata alla figura di Pinelli attraverso l’analisi di dipinti, mostre d’arte, film, spettacoli teatrali, libri, manifesti e fumetti comparsi fra il 1969 e il 1975. L’ampio repertorio, raccolto grazie ai materiali di archivio e alla stampa dell’epoca, dimostra come l’immagine di Giuseppe Pinelli si trasformò in una costante visiva capace di veicolare un preciso significato politico e sociale. La sua morte diventò un vero e proprio caso in attesa di giustizia e la sua figura quella di un martire, consacrata da Enrico Baj nei Funerali dell’anarchico Pinelli, l’opera che ancora oggi è considerata la più significativa in merito alla vicenda e di cui qui si ripercorrono le fasi ideative e la sfortunata storia espositiva. Prefazione di Federica Rovati.
18,00 17,10

Mondrian 1956. Traccia di una fortuna italiana

Annalisa Laganà, Paolo Porreca

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 200

Per ragioni di carattere politico-culturale imputabili in buona misura al nazionalismo del Ventennio fascista e ai suoi strascichi, fino alla metà degli anni Cinquanta l'opera di Mondrian non trovò nel sistema italiano delle arti e della critica l'adeguata e attesa fortuna. Tuttavia, l'accurata ricostruzione della storia italiana delle esposizioni e della letteratura artistica prodotte intorno al vivace comparto delle arti astratte tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, che questo libro ambisce a rappresentare, è in grado di restituire l'importanza dell'impatto che la produzione artistica e teorica di Mondrian esercitò sommessamente sulla pittura, sull'architettura e sulla critica coeve. Il libro presenta, dunque, la complessa vicenda della ricezione dell'opera di Mondrian in Italia nel momento di maggiore pressione creativa e teorica sui lasciti dei modernismi. Il saggio è diviso in due parti. Nella prima è riunito criticamente il quadro del vasto fiorire di studi italiani dedicati a Mondrian, presupposto teorico per una storia della ricezione. Nella seconda è ricostruita, sull'indagine museografica e lo spoglio d'archivio, la grande retrospettiva del 1956 a Roma, allestita magistralmente da Carlo Scarpa, al contempo esito e premessa di una difficile vicenda italiana di riconoscimento dell'opera di Mondrian. Prefazione di Alessandro Del Puppo.
20,00 19,00

Il confronto con l'alterità tra Ottocento e Novecento. Aspetti critici e proposte visive

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 240

Questo libro raccoglie i contributi di studiosi italiani e stranieri impegnati a mettere a fuoco i complessi e affascinanti rapporti che, in particolar modo dalla seconda metà dell’Ottocento, si svilupparono tra gli stati del Vecchio Continente e le altre civiltà. In un simile confronto-scontro le arti hanno avuto un ruolo centrale, che tuttavia resterebbe incomprensibile se non supportato da ampie ricerche storiche, antropologiche ed epistemologiche. I saggi qui raccolti seguono tale linea di lavoro, con particolare attenzione a temi specifici quali: il contributo degli artisti allo sviluppo dell’arte coloniale e delle sue manifestazioni; gli aspetti critici connessi al ruolo dell’arte come strumento utile alla propaganda per la costruzione di una coscienza coloniale nazionale; i legami che tale particolare produzione ebbe con la storia e le vicende politiche che segnarono lo sviluppo dell’imperialismo europeo. A tutto questo si affiancano contributi che rilevano l’attuale assetto del binomio identità-alterità, così come affrontato dai musei e dalla critica nella frequentazione congiunta di oggetti europei e non europei.
24,00 22,80

La critica a effetto: rileggendo «La trans-avanguardia italiana» (1979)

Denis Viva

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 256

Apparso quarant’anni fa, La trans-avanguardia italiana di Achille Bonito Oliva è stato uno dei più controversi articoli della critica d’arte italiana. Ultimo del nostro Novecento a sancire il successo di un movimento artistico, esso ha decretato, allo stesso tempo, la fine del modello culturale delle avanguardie. Ancora oggi la sua interpretazione è contesa tra le due fazioni che seppe generare: i sostenitori del “ritorno alla pittura” postmoderno, da un lato, e i detrattori del “riflusso” targato anni Ottanta, dall’altro. Questo libro avvia una rilettura di quel testo a partire da metodi e ricerche inediti, riflettendo soprattutto sulle nuove funzioni e il nuovo statuto della critica negli anni in cui si lasciava alle spalle le contestazioni politiche e una lunga tradizione letteraria.
23,00 21,85

Autoritratto come Odisseo. Azioni di Jannis Kounellis dopo il 1960

Sergio Risaliti

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 160

Il volume propone un percorso negli anni più intensi dell'opera di Jannis Kounellis utilizzando come filo conduttore alcuni scatti fotografici delle sue performance. Con i modi del racconto e della descrizione narrativa, Sergio Risaliti accompagna il lettore nei luoghi delle performance dell'artista greco naturalizzato italiano, e nel flusso della descrizione fa emergere i risvolti simbolici ed espressivi che sono alla base di una commistione inestricabile di pittura trasformata in operazione meccanica finalizzata all'azione e rituali di memoria arcaica. Forte della propria lunga frequentazione con l'arte antica, compulsata con lo stesso spirito letterario che connota il suo approccio critico, l'autore fa emergere i temi di lungo periodo che riconnettono l'esperienza di Kounellis con iconografie di origini più remote e spirito romantico, registrandone la eco nel riscontro con le interviste e le testimonianze rilasciate dall'artista stesso. Su questa via, Risaliti propone un percorso di lettura anticanonico, insofferente ai rigidi steccati accademici, ma consapevole della necessità di guardare all'arte contemporanea con occhi, spirito ed emozione non diversa da quella che connota la fruizione dell'antico.
16,00 15,20

Dinamismo di un corpo umano. Una litografia di Boccioni

Silvia Vacca

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 148

Nel 1913 Umberto Boccioni realizza l’unica litografia nota dedicata al soggetto "Dinamismo di un corpo umano". In questa circostanza, l’artista, ricorrendo a una tecnica di solito destinata a grandi tirature e da lui non molto frequentata negli anni precedenti, realizza pochi esemplari della stampa, della quale ci sono pervenute solo tre copie, le uniche probabilmente realizzate. Una vicenda particolare, dunque, che sembra chiamare in causa i complessi rapporti fra disegno e stampa e che cade in un anno cruciale, in cui il Boccioni futurista crea alcune delle opere più importanti della sua carriera, ed espone i lavori scultorei in mostre personali a Parigi, Roma e Firenze. Acquisito dalla collezione di Riccardo Jucker, uno dei tre esemplari è oggi custodito presso il Museo del Novecento di Milano. Il presente libro mette ordine nella complessa storia collezionistica dell’opera, ma soprattutto ne indaga la genesi, grazie ad un serrato confronto con alcuni fogli conservati negli archivi del Castello Sforzesco di Milano, dove si trova il più importante fondo italiano di disegni di Boccioni. Accompagna la ricerca uno studio tecnico diagnostico svolto da Gianluca Poldi sulla litografia e sul relativo disegno.
20,00 19,00

Bianco su nero. Iconografia della razza e guerra d'Etiopia

Bianco su nero. Iconografia della razza e guerra d'Etiopia

Vanessa Righettoni

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2018

pagine: 195

Questo libro indaga l'immagine dell'indigeno proposta in Italia tra il 1935 e il 1936, durante la guerra d'Etiopia. Dall'analisi di quest'ampia produzione grafica, rintracciata perlopiù sulla stampa periodica, emerge un panorama fitto di sollecitazioni culturali e visive ma anche di distorsioni e contraddizioni, rimaste impigliate nel discorso di regime: un'Africa vittima e una carnefice; un'Africa seducente e, al tempo stesso, una ripugnante. Le immagini di schiavi oppressi (da liberare) si mischiano con quelle di africani bruti (da domare) ed è sempre meno facile accertare la natura dell'impresa fascista che sembra configurarsi, al contempo, come una guerra di liberazione e di aggressione. La contraddizione esplode poi irrisolvibile nella figura della donna africana, costretta, a seconda delle esigenze, nei due opposti stereotipi della Venere nera o della selvaggia maleodorante. Il richiamo alla prima guerra d'Africa e alla cocente sconfitta di Adua del 1896 era invece finalizzato, com'è ovvio, a suscitare un sentimento di vendetta per i caduti, fatalmente travolti dalla ferocia degli abissini barbari, bestiali e crudeli. Ma gli stereotipi si potevano anche rimescolare, fino a ribaltarsi sull'immagine dei nemici europei, gli inglesi, accusati di altrettante nefandezze. È quindi entro la rigida maglia della narrazione coloniale, compresa fra gli estremi dialettici di civiltà e barbarie, che il discorso razzista prende vita e si concretizza, in una prospettiva ideologica e politica utile a chiarire il delinearsi dell'opzione razzista in Italia, in anticipo sulle tragiche leggi del 1938.
20,00

L'arte del metallo. Storia di Nino Franchina scultore

Valentina Raimondo

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2018

pagine: 258

Biografia intellettuale dello scultore Nino Franchina, il volume ha l’obiettivo di ricostruire e delineare il percorso e il profilo dell’artista di cui, fatta eccezione per i testi di Giuseppe Marchiori e Giovanni Carandente pubblicati rispettivamente nel 1954 e nel 1968, non esistevano fino a questo momento studi condotti secondo un sistematico vaglio storico e critico. Motivato dapprima da una piena adesione al realismo (1930-1946), Franchina procede dal secondo dopoguerra in poi verso una convinta proposta della forma astratta e informale (1946-1987) e dell’uso del metallo come unico medium espressivo. Le sperimentazioni linguistiche condotte presso il suo atelier in via Margutta a Roma e presso gli stabilimenti Italsider lo collocano inoltre tra i primi artisti in Italia ad aver riflettuto sui rapporti tra arte e industria, tra oggetto scultoreo e oggetto seriale. Grazie a un’attenta analisi dei materiali conservati presso l’Archivio Severini Franchina è stato possibile seguire il cammino dell’artista attraverso le sue opere e i suoi pensieri.
24,00 22,80

Aperture all'immaginario. Tra archeologia africana e incertezze

Giulio Calegari

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 153

Traendo frutto dalla sua lunga esperienza nel campo dell'archeologia africana, l'autore propone qui una nuova via metodologica all'interpretazione delle tracce materiali lasciate dalle più antiche culture. A essere ripensato, nei suoi metodi di lavoro ma soprattutto nel modo di guardare le testimonianze del passato, è proprio il mestiere dell'archeologo, nel suo confronto con le testimonianze "dimenticate" - dell'uomo preistorico, ma anche dell'uomo contemporaneo. È un approccio che tiene conto delle tracce "immateriali", più difficili da cogliere, ma inestimabili, pur nella loro fondamentale "incertezza", per chi ambisca a restituire una dimensione sensoriale più estesa alla ricostruzione del passato. Solo così è possibile ascoltare il racconto che anche i più modesti reperti - odorosi di fumo, di cibo e di terra - custodiscono, rivelando, al pari dell'arte, le tracce dell'"archeologia della bellezza" celata nell'immenso giacimento dell'umana quotidianità, anche in quella di un lontano passato senza memoria scritta. L'esperienza dell'invisibile e dei residui fantasmatici dell'uomo preistorico, inoltre, risulta di grande utilità materiale per l'antropologo, che può infatti riconoscere nel presente, in alcune abitudini e atteggiamenti - pratici quanto mentali - delle tribù del deserto, gli echi di un'antichità immemoriale.
18,00 17,10

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