Quodlibet: Diap print/Teorie
Letture di Buenos Aires
Rosalba Belibani, Nicoletta Trasi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il volume raccoglie un insieme di letture, emozioni e sguardi diversi tra loro, che possono offrire elementi di riflessione per uno studio sistematico della città di Buenos Aires. Questa molteplicità di interpretazioni è espressione di una empatia verso la città argentina attraverso la quale si trasmettono interessi, suggestioni o sentimenti anche contrastanti. Città poliedrica, ricca di situazioni paradossali e piena di vita, ma al tempo stesso profondamente malinconica, Buenos Aires nel corso dei secoli ha sempre saputo ripartire dalle sue stesse ferite. Una metropoli complessa – già così descritta da Le Corbusier nel 1929 – che nel terzo millennio ha mantenuto un aspetto ibrido: l’area urbana ha dilatato molto le sue dimensioni, la politica ha cambiato le dinamiche di vita e la tecnologia è diventata parte della quotidianità, ma resta evidente nel suo carattere di fondo un senso di rivalsa, di lotta, di sopravvivenza a ogni costo.
Luoghi, strumenti e linguaggi. Percorsi di ricerca sul progetto architettonico, urbano e di paesaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 132
"Luoghi, strumenti e linguaggi" presenta una serie di saggi che sono il frutto di sette originali ricerche sviluppate all’interno del Dipartimento di Architettura e Progetto a Sapienza Università di Roma. Luoghi accoglie tre saggi che restituiscono temi connessi al progetto urbano e di paesaggio della Capitale. Angela Fiorelli indaga il ruolo assunto dalle Mura Serviane nella definizione della forma contemporanea della città. Anna Lei riflette intorno alla ricerca progettuale, all’attività pedagogica e al lascito intellettuale di Vittoria Calzolari. Benedetta Di Donato studia le ricadute sul lavoro di Marcello Piacentini del movimento americano Beautiful City, anche a proposito del progetto della Città Universitaria di Roma. Strumenti raccoglie scritti che vertono sulle metodologie analitiche di ricerca in relazione a temi di natura urbana e architettonica.
L'abitante fragile. Dalla residenza assistita alla casa multigenerazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 256
Due tendenze a scala globale contribuiscono a trasformare profondamente la nostra società: l’accelerazione dei processi di urbanizzazione e l’incremento dell’aspettativa di vita media. Il progetto della residenza urbana per anziani costituisce quindi una delle principali sfide per il prossimo futuro. Oggi vi è un maggiore interesse delle istituzioni nella promozione di nuove forme di alloggi basate sull’assistenza domiciliare, come alternativa al pensionamento in strutture di vita assistita e come soluzione per ridurre costi sociali e sanitari. Si registra poi un’attitudine a pensare le strutture per anziani non più isolate dal tessuto urbano ma come nuove forme di abitazione collettiva, cluster di social housing ibridi e inclusivi, che favoriscano il valore della solidarietà inter-generazionale, mirando ad ampliare l’orizzonte sociale, e a contenere il più possibile l’ambito sanitario. Questo volume, a partire dalla mappatura di idee e modelli recenti che hanno come focus un’utenza caratterizzata a vario titolo da una condizione di fragilità, raccoglie riflessioni che cercano nei nuovi “modi di abitare” principi e soluzioni progettuali, anche attraverso l’utilizzo di strumenti intelligenti e il controllo dei parametri ambientali nell’alloggio. Abitare è infatti una pratica attiva e propositiva rispetto a un ambiente: chi abita si prende cura di sé e degli altri, stabilendo relazioni con lo spazio fisico e con lo spazio sociale. Un’architettura che include le persone vulnerabili nei processi progettuali migliora la qualità della vita, e dello spazio abitato, di tutti gli abitanti: in questo cambio di prospettiva l’abitante fragile diventa il paradigma etico, ma anche spaziale e concreto, della stessa idea di abitare.
Non è cosa facile creare con arte un giardino. Maria Teresa Parpagliolo (1903-1974)
Cristina Imbroglini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il volume è un’indagine su Maria Teresa Parpagliolo, e più in generale sul progetto di paesaggio; muove infatti dall’intento di conoscere meglio una progettista molto nota all’estero e poco studiata in Italia, nonostante un’attività teorica e sperimentale intensa e significativa. Parpagliolo partecipò al progetto degli spazi verdi dell’E42, progettò, sempre a Roma, il Cimitero militare francese di Monte Mario, il Parco dell’Hotel Cavalieri Hilton, i comprensori residenziali di Casal Palocco, Olgiata, Vigna Clara, il patio della sede RAI. Il libro si rivela, soprattutto, un’occasione preziosa per riflettere su temi che alimentano il dibattito contemporaneo sull’architettura del paesaggio. Più che una biografia o una ricostruzione esaustiva del lavoro di questa pioniera del progetto di paesaggio, il volume propone una lettura critica, orientata a evidenziare la portata innovativa di alcuni punti di vista di Parpagliolo su temi ancora molto attuali: la formazione e le competenze specifiche di un architetto del paesaggio; la continua ridefinizione del campo di azione del paesaggista in rapporto ai mutamenti della relazione uomo-ambiente;
Diritti e spazio pubblico nella città metropolitana. Roma e altri paesaggi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 280
In seguito all'Unità d'Italia, Roma è cresciuta esponenzialmente fino ad assumere la dimensione metropolitana che oggi la caratterizza. Se fino agli anni Ottanta del Novecento il Raccordo Anulare rappresentava il limite sul quale si abbracciavano i grappoli della periferia marginale, negli ultimi quaranta anni la città si è allargata alla provincia, ramificandosi lungo le grandi infrastrutture. Oggi il suo volto di Città metropolitana è l'orizzonte sul quale si giocano i destini e le sfide vitali di una Roma in crisi, alla ricerca di una fisionomia nuova che ne rilanci il ruolo di capitale europea. La metropoli romana pone inoltre, agli studiosi e ai progettisti, problemi nuovi, in un panorama nel quale la dimensione paesaggistica assume un ruolo chiave, segnato dalla prevalenza dello spazio non costruito sull'urbanizzato. È un non costruito in bilico fra la fagocitazione nel magma della città diffusa e nuovi portati di senso, potenzialità latenti e valori possibili, rimasti inespressi o non ancora del tutto emersi.
L'architettura del padiglione. Linee di ricerca e pratica del progetto
Paola Guarini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 112
Il padiglione temporaneo, dalla modernità ai giorni nostri, si pone come paradigma di nuove linee di ricerca e nuove forme espressive dell’architettura. Edificio isolato per eccellenza, libero da doveri funzionali primari, assume un valore rappresentativo e un ruolo di avanguardia nella esplorazione architettonica e spaziale, fertile terreno di sperimentazione e proposizione anticipatoria per il progetto contemporaneo. Per il carattere sperimentale e atipico, sia dal punto di vista funzionale che tipologico, il padiglione rappresenta un fecondo ambito applicativo per anticipare e verificare teorie e visioni progettuali. La temporaneità di queste strutture sembra costituire quasi un “plus valore” per ricercare e maturare di un’idea di spazio o raggiungere un risultato espressivo. Esse rappresentano uno stimolo al rinnovamento, un avamposto nel processo di sviluppo culturale, una proiezione verso sviluppi futuri. La transitorietà dei manufatti, la rilevanza delle scelte linguistiche e formali come veicolo di significazione, la reversibilità e l’additività dei processi costruttivi, costituiscono tutti fattori che sembrano incoraggiare una pratica progettuale in grado di mediare e superare i conflitti tra duraturo e temporaneo, concluso e aperto, permanente e reversibile, come questioni concettuali ancora aperte nell’attuale dibattito architettonico.
Carlo Aymonino. Progetto città politica
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 384
Carlo Aymonino, architetto, docente di Composizione Architettonica e Urbana, rettore allo IUAV di Venezia, assessore per gli Interventi sul Centro storico di Roma, presidente dell'Accademia di San Luca, Medaglia d'Oro per meriti della Scienza e della Cultura, è stato un protagonista dell'architettura italiana del secondo Novecento. Con questo volume, il Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma intende dare un proprio contributo per ricostruirne la figura e per approfondire lo speciale rapporto che lo legava alla Capitale, fonte di ispirazione di molte delle figure ricorrenti nelle sue architetture; il volume raccoglie dunque la sintesi di una serie di iniziative – dal titolo "Carlo Roma" 2020 – curate da un gruppo di docenti DiAP e volte ad aprire una discussione sull'eredità attiva dell'opera del maestro romano nel panorama architettonico contemporaneo e nel rapporto con le giovani generazioni. I risultati della mostra "Disegni per Carlo Aymonino e del convegno Carlo Aymonino. Progetto, città e politica" concorrono, in queste pagine, a disegnare un affresco unitario; materiali visivi e testuali fanno parte di un unico insieme, che alterna i contenuti intrecciando le diverse forme espressive, assecondando una modalità esplorativa a tutto tondo. I saggi, suddivisi in tre capitoli illustrati da una selezione di schizzi autografi dell'architetto romano, si alternano ai ventisette disegni redatti per Carlo da altri autori, anch'essi divisi in tre blocchi. Questi ultimi sono accompagnati da brevi citazioni, estrapolate in forma di aforismi e tratte dalle numerose interviste rilasciate da chi, con Aymonino, ha avuto modo di lavorare in prima persona. Si viene a costruire, così, una narrazione intrecciata, rapsodica, libera ed evocativa, in sintonia col temperamento dell'autore cui queste pagine sono dedicate.
Verba volant. Brevi lezioni di architettura non scritte
Paola Veronica Dell'Aira
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 128
"Insegno sempre il metodo per primo, anzi le mie lezioni sono in prevalenza di carattere metodologico. Prima il metodo, assolutamente. Consegnando gli strumenti a chi mi ascolta, mi sento subito in pace con me stessa. 'Il metodo non può essere separato dal suo oggetto' diceva Werner Karl Heisenberg. Ma che il metodo non è regola, lo sanno e lo dicono tutti. In architettura occorre inalare a fondo la realtà, metabolizzare ciò di cui si compone, estrarne la sostanza. L'esprit de géométrie e la création poétique nell'opera di Le Corbusier è di lezione. Bruno Munari criticamente scrive: 'Ci sono persone che di fronte al fatto di dover osservare delle regole per fare un progetto, si sentono bloccate nella loro creatività'. Edgard Morin invece ci insegna che 'i progressi maggiori delle scienze contemporanee si sono verificati reintegrando l'osservatore nell'osservazione'. Oggettivo e soggettivo, pertanto, ben stretti a braccetto, con il primo che nulla conta in assenza del secondo. Prima si impugna bene il manico e poi si tira di fioretto. Il Modulor di Le Corbusier tende l'insidia: ecco il segreto del ben progettare! Ma è lui stesso a metterci in guardia: attenzione, Messieurs les Architectes, il Modulor è come un pianoforte ben accordato: a voi suonarlo".
Primitivismo e architettura
Roberto Secchi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 237
La ricerca dell'originario, dell'autentico, dell'essenziale nell'aspirazione a oltrepassare la relatività indotta dal tempo e dalla storia caratterizza il Primitivismo. Una corrente di pensiero e una tendenza artistica che permea di sé molte espressioni artistiche delle diverse arti della fine dell'Ottocento e del primo Novecento con le Avanguardie storiche, continua nel secolo scorso e si ripropone anche oggi. Ma se l'arte "primitiva" è stata fonte di ispirazione delle diverse forme delle arti visive, molto meno se ne è parlato per l'architettura, sebbene anche in questo campo non manchino riferimenti espliciti. Per questa ragione nel saggio, oltre che una parte teorica, vi è una parte antologica, una selezione di opere, e non di autori, la quale tenta di individuare architetture che portino i segni delle problematiche indagate. Nella convinzione che ogni buona ricerca inizi con la formulazione di una domanda cui si è chiamati ad articolare una risposta, a sua volta foriera di altre questioni, il testo è stato posto all'esame di un gruppo di studiosi da cui sono scaturite delle interrogazioni che possono proiettare verso temi ancora per nulla o poco dibattuti. Postfazione di Andrea Bruschi.
La città racconta le sue storie. Architettura, paesaggi e politiche urbane. Roma 1870-2020
Piero Ostilio Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 357
Il libro riunisce tredici saggi su Roma scritti nell'arco di venticinque anni, ordinati cronologicamente rispetto allo sviluppo della città a partire dal 1870, quando divenne la Capitale del Regno d'Italia, fino ai giorni nostri. I saggi ricostruiscono alcune delle storie che si celano nel corpo fisico e nei tessuti urbani di un organismo complesso come quello di Roma, collegandole tra loro con chiavi interpretative coerenti. Attraverso l'analisi di alcuni dei più significativi passaggi che hanno caratterizzato le trasformazioni urbane degli ultimi centocinquant'anni, queste storie aiutano a capire perché la città abbia assunto la configurazione che noi oggi osserviamo. In particolare, i capitoli conclusivi del libro prendono in esame le strategie urbanistiche più recenti e si proiettano nel futuro prossimo della città con lo sguardo inquieto e problematico che la pandemia di Covid-19 ha trasmesso nel nostro Paese e in tutto il mondo.
Recinti
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 365
Il recinto è un archetipo: definisce l'atto originario dell'insediarsi in un luogo e dell'edificare un rifugio. Appartiene a molteplici civiltà antiche - egiziana, greca, romana, araba -, definisce la spazialità della casa a patio, del témenos, dell'hortus conclusus ed è stato utilizzato da società e culture diverse nel corso della storia. Non è solo un elemento di delimitazione dello spazio, ma anche un principio ordinatore che definisce relazioni interscalari tra territorio, paesaggio, città e architettura; un dispositivo che configura spazi pubblici, comunitari e della convivenza, determinando diverse percezioni e comportamenti. Indagato da numerosi autori e utilizzato da molti architetti, il recinto continua a caratterizzare i diversi ambiti del progetto contemporaneo, assumendo nuove forme, materie e declinazioni che modificano e alterano quelle originarie. I contributi raccolti in questo libro, esito del seminario della Scuola di Dottorato in Scienze dell'architettura dell'Università Sapienza di Roma, riflettono sull'attualità di questo archetipo, sulle variazioni di identità di questo dispositivo nel contemporaneo e lo indagano attraverso letture critiche di diverse opere che declinano alcune delle molteplici forme, caratteri e materialità che esso può assumere.
Roma come stai?
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 251
"Roma come stai?" ha preso quest'anno la forma di un libro perché non è stato possibile tornare in piazza, come il Dipartimento di Architettura e Progetto dell'Università Sapienza di Roma aveva fatto per tre anni, a partire dal 2017, spostandosi dalle aule della sua sede di piazza Borghese allo spazio aperto. La pandemia ci ha impedito di trovarci insieme per comunicare con i cittadini di Roma, per presentare e discutere con loro le nostre ricerche sulla città e i suoi territori. Avevamo iniziato a porre questa semplice domanda alla nostra città, scegliendo una formula nella quale si ritrova un'espressione di affetto, preoccupazione e desiderio di cura. A cura di Orazio Carpenzano, Stefano Catucci, Fabrizio Toppetti, Massimo Zammerini, Fabio Balducci, Federico Di Cosmo.