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Salerno Editrice: Sestante

Goethe

Gabriella Catalano

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 313

Massimo autore della letteratura tedesca, nonché uno dei più significativi della letteratura mondiale, Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) è di certo uno scrittore più noto che conosciuto: identificato solitamente come l'autore del "Werther" o del "Faust", ricordato da alcuni come scienziato e critico d'arte, noto a pochi come collezionista di stampe e tossili. Approdato, ancora vivente, a fama europea, il suo "Werther" è stato un vero best seller, anzi la prima opera della letteratura tedesca conosciuta fuori dai confini linguistici di una nazione non ancora esistente. Questo libro vuol essere un invito alla figura e alla lettura di Goethe: avvicinarsi alla sua opera rappresenta infatti un'avventura stimolante per chiunque voglia ripercorrere la vastità di un pensiero potente, capace di spaziare dalla letteratura alle arti visive, dagli studi di estetica agli scritti scientifici su piante e colori. Il particolare fascino di Goethe è dato sia da un'opera multiforme quante altre mai, sia dal modo in cui lo scrittore tedesco sottopose i suoi lavori a continui mutamenti, riscritture e ripubblicazioni, realizzando un processo ininterrotto di riflessione durato anche l'intera vita, come nel caso del "Faust" o del "Wilhelm Meister". A tale capacità di tornare su testi già scritti riformulando il proprio pensiero in prove d'autore e riedizioni sempre diverse, appartiene l'inclinazione collezionistica a raccogliere una quantità pressoché infinita di carte: documenti, lettere, diari, scritti e note...
16,00 15,20

Alfieri

Arnaldo Di Benedetto, Vincenza Perdichizzi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 315

Di formazione internazionale, Vittorio Alfieri fu uno dei massimi poeti e intellettuali europei della fine del XVIII secolo, e il suo valore fu ampiamente riconosciuto in Europa tra Sette e Ottocento. Goethe fece tradurre e rappresentare a due riprese il suo capolavoro: Saul (opera, scrisse Sismondi, "completamente diversa da tutte le altre tragedie d'Alfieri"). Puskin riecheggiò un luogo del "Filippo" in una sua lirica, e citò un passo di "Del Principe e delle Lettere" in una lettera scritta in difesa d'un decabrista. Byron e Landor videro in lui un modello di scrittura teatrale. "La Vita", ancora apprezzata da Aldous Huxley, è la più bella autobiografia scritta in lingua italiana nel Settecento: "piedestallo che il grande tragico predispose per farvi collocare la sua statua", scrisse Eugenio Montale. E un eccellente documento diaristico è il suo "Giornale". La sua carriera intellettuale e artistica e inseparabile dal contesto culturale e politico europeo: la svolta post-illuminista; l'innovativo, radicale, e al suo interno variamente orientato, neoclassicismo; gli scuotimenti politici che agitarono il Vecchio continente; la formazione delle ideologie nazionaliste. Se hanno perso attualità le sue scelte politiche, i suoi atteggiamenti profetici, la sua stessa poetica, resta viva la sua non facile poesia. Gli autori tratteggiano l'opera alfieriana senza tralasciare gli scritti minori.
21,00 19,95

Joyce

Franco Marucci

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2013

pagine: 308

Nell'ultimo cinquantennio Joyce è stato oggetto di voghe critiche momentanee che hanno enfatizzato aspetti secondari o marginali dell'arte dello scrittore, a scapito di altri più sostanziali, perciò stesso deformando e decentrando la realtà della sua scrittura. "Joyce" di Franco Marucci vuole rappresentare un sano ed equilibrato "ritorno alla critica". Dopo avere reinserito Joyce nel suo contesto di origine - la tradizione del Rinascimento civile, politico e soprattutto culturale e letterario di fine Ottocento in Irlanda -nei capitoli centrali e finali Marucci ripercorre il tirocinio poetico e delle "epifanie" e affronta meticolosamente le quattro unità narrative del "corpus" joyciano (più una quinta, drammatica), sia come creazioni estetiche autonome sia come tappe di un'escalation poliglotta e polistilistica che culmina nel "banchetto dei linguaggi" di "Finnegans Wake". Tra i linguaggi partecipanti a questo "banchetto" uno dei primi commensali, dopo l'inglese, è l'italiano, perché quelle cinque opere germinarono, furono scritte o chiuse durante il determinante soggiorno decennale dell'autore a Trieste, dove la sua arte e la sua lingua letteraria si arricchirono e riorientarono. Marucci dedica perciò nuove e più approfondite ispezioni preliminari agli "scritti italiani", critici e giornalistici, e alle traduzioni e alle autotraduzioni joyciane, tra le quali primeggia quella di "Anna Livia Plurabelle" da "Finnegans Wake".
16,00 15,20

Svevo

Gino Tellini

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2013

pagine: 288

Il triestino Italo Svevo, all'anagrafe Ettore Schmitz, impiegato di banca e industriale, però anche lettore di Freud e amico di Joyce, nonché incantato da Kafka, è narratore che non si diletta di "giocar colla fantasia", né d'imbandire casi avventurosi o trame avvincenti. È invece investigatore del profondo, "palombaro" della coscienza, analista: propriamente, autoanalista. Scrittura sotterranea, la sua, nutrita in silenzio, esercizio quotidiano che accompagna l'esistenza d'ogni giorno, come terapia di sopravvivenza. Mentre nell'Italia ufficiale trionfano i fasti della dannunziana vita come opera d'arte, Ettore e Italo nell'asburgica Trieste raggiungono il miracolo d'una pacifica convivenza. Ma lo scavo nelle pieghe nascoste della propria materia biografica non è per Svevo un divertimento, né un'ostentazione estetizzante: letteratura non come realtà virtuale, o mondo parallelo separato dalla vita, ma come ingrediente necessario della vita. Sui molteplici aspetti di questo nesso arte e vita s'addentra il ritratto disegnato da Gino Tellini, che ricostruisce la vicenda intellettuale di Svevo sullo sfondo dell'ambiente culturale italiano e mitteleuropeo.
15,50 14,73

Nievo

Giovanni Maffei

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2013

pagine: 374

Ippolito Nievo (Padova 1831-Mar Tirreno 1861) è principalmente, per la critica e per i lettori, l'autore delle "Confessioni d'un Italiano"; nell'immaginario nazionale è stato anche un giovane in camicia rossa, che mentre torna a casa dalla Sicilia, dove ha fatto l'Italia con Garibaldi, trova la morte naufragando in un mare in tempesta. Non per nulla la sua fortuna mosse, nel Novecento, dalla celebrazione del Poeta-Soldato: oggi, in una stagione di progressivi appannamenti della memoria, si corre il rischio di voler intendere l'opera nieviana prescindendo dal contesto che la motivò e le diede sostanza. Questo libro si propone di restituirla pienamente al Risorgimento. Varia e fluviale, quell'opera fu pressoché per intero progettata e realizzata nel decennio cruciale della "preparazione" preunitaria: quasi i soli anni virili che il destino concesse allo scrittore, tra la disillusione del Quarantotto e la Spedizione dei Mille. E in ogni punto animata dal desiderio di contribuire al bene comune, alla crescita morale degli italiani, con le armi della ragione e dell'ironia, e indossando Nievo, ancor prima della divisa garibaldina, l'abito della letteratura con l'ardore di una milizia. In queste pagine la sua officina febbrile - la poesia e il teatro, le novelle e i romanzi, gli articoli di giornale e l'epistolario - è oggetto di un'indagine integrale, attenta ad ogni rapporto tra l'autore e il suo tempo...
19,00 18,05

D'Annunzio

Simona Costa

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2012

pagine: 300

19,00 18,05

Ungaretti

Antonio Saccone

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2011

pagine: 300

Considerato il più europeo dei poeti italiani del Novecento, Giuseppe Ungaretti (1888-1970), riceve in queste pagine un'ampia e innovativa sistemazione critica. A partire dall'accurata ricostruzione della vicenda biografica, dell'inesausto nomadismo che la caratterizza, il volume analizza con efficace nitidezza e rigore argomentativo una figura di spicco della tradizione del moderno. Al centro del discorso sono richiamati il libro dell'esordio, "Il porto sepolto" (con la sua inquieta, sperimentale tensione a scavare nel silenzio della parola), il tormentato processo variantistico dell'"Allegria", l'esigenza di coniugare innocenza e memoria, espressa da "Sentimento del tempo", la reinvenzione del canone della classicità, lo schianto del "Dolore", il tragitto verso "La terra promessa" e gli ultimi, eccezionali vertici raggiunti dalla scrittura del "vecchissimo ossesso". Al vasto corpus in versi l'indagine intreccia le suggestive prose giornalistiche, l'esaltante esperienza didattica, nonché la vitalissima attività di traduttore e di interprete rivolta ai testi canonici della cultura europea e ai più alti esiti della poesia contemporanea. La serrata investigazione delle opere ungarettiane, disposte su una fittissima trama intertestuale, e il dialogo continuo con le più rappresentative voci della critica rendono questo "sestante" una guida illuminante per chi voglia riesaminare un grande classico della modernità, che ha ancora molto da dire alle nuove generazioni.
20,00 19,00

Shakespeare

Stefano Manferlotti

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2011

pagine: 348

Eduardo De Filippo lo chiamava "il padre di tutti noi", alludendo a quanti, ad ogni latitudine, calcano il palcoscenico. Ma, come già Dante, Shakespeare parla a chiunque voglia ascoltarlo. Le sue commedie e le sue tragedie, i suoi splendidi sonetti, in cui trovano spazio il cinismo della politica, gli amori più delicati, il quotidiano e il sogno, sono un immenso specchio in cui anche l'uomo del XXI secolo può agevolmente vedere se stesso e le mille contraddizioni che si accompagnano all'odierna esistenza individuale e collettiva. Stefano Manferlotti, uno dei maggiori anglisti italiani, ripercorre l'intera opera di Shakespeare intrecciando rigore di metodo e agilità di linguaggio, in molti casi fornendo dei singoli drammi interpretazioni inedite: Amleto, Cleopatra, Giulio Cesare, Otello, Falstaff, Riccardo III, indossano così vesti antiche e nuove. Ne emerge la figura di uno Shakespeare più che mai nostro contemporaneo: la sua fantasia creatrice, nel donare al lettore/spettatore bellezza e conoscenza, si fa strumento indispensabile per una meditata comprensione del mondo in cui viviamo.
18,00 17,10

Levi

Enrico Mattioda

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2010

pagine: 236

Durante la sua vita Primo Levi (1919-1987) è stato emarginato sotto l'etichetta di testimone dei Lager. Soltanto dopo la morte la critica ha riconosciuto la statura della sua opera letteraria, cercando però in essa le figure e i temi ricorrenti: una lettura di tipo sincronico, che ha impedito di comprendere lo sviluppo del suo pensiero. Questo libro propone, invece, una lettura diacronica della vita e dell'opera dello scrittore, a iniziare dalla sua preparazione scientifica e dalle sue successive letture. Dopo la riedizione di "Se questo è un uomo", e parallelamente alla stesura della "Tregua", Levi tentò, infatti, la strada del racconto di ispirazione scientifica. Per la prima volta, vengono qui rintracciate le fonti di molti suoi racconti - in particolare nella rivista "Scientific American" - e viene ripercorsa l'evoluzione del suo pensiero, dalla crisi del determinismo all'approdo alla teoria del caos. Ma la scoperta dei buchi neri e la consapevolezza di un lato non razionale nella sua stessa persona conducono Levi a una visione del mondo pessimistica, secondo la quale l'ottusità della materia si riflette nella storia, nelle attività dell'uomo, che si scontra senza speranza con le forze dell'antimateria e dell'irrazionalità. Uno studio accurato e innovativo, questo di Enrico Mattioda, che piacevolmente ci accompagna attraverso l'evoluzione del pensiero di Primo Levi.
20,00 19,00

Fenoglio

Roberto Bigazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2010

pagine: 250

Beppe Fenoglio (1922-1963) ha ormai da tempo un posto di prima fila tra i classici del nostro Novecento. Tuttavia, nonostante l'attenzione critica e filologica che gli è stata riservata, il suo ritratto ha ancora bisogno di alcune essenziali messe a punto. È quel che si propone di fare in questo agile saggio Roberto Bigazzi, il quale intende non solo ripercorrere l'intera parabola esistenziale e artistica dello scrittore, ma soprattutto riportare in primo piano la grandiosa impresa narrativa della storia di Johnny. Dopo tante discussioni e edizioni, si continua a dimenticare l'assetto originario del capolavoro fenogliano, da cui sono nate le versioni in circolazione, "Primavera di bellezza" e "Il partigiano Johnny, ambedue variamente scorciate rispetto all'originale, che appartiene però a una diversa idea di romanzo: lo dimostra la primigenia parte finale dell'opera, il cosiddetto UrPartigiano Johnny, sottratto da troppo tempo alla lettura e qui riproposto come chiave interpretativa. Ma è tutto l'universo narrativo di Fenoglio, caratterizzato da una incessante sperimentazione, ad essere ripercorso.
14,00 13,30

Guicciardini

Emanuele Cutinelli-Rèndina

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2009

pagine: 328

Francesco Guicciardini fu insieme a Machiavelli il più importante rappresentante del pensiero politico e storiografico fiorentino del '500. La sua figura è stata per secoli oscurata da riserve di ordine morale legate alla cinica dottrina del "particulare", ma con le celebrazioni legate al V centenario della nascita (1983) si è aperta una stagione ricca di nuove edizioni di documenti e studi importanti che hanno gettato sui suoi testi una luce diversa. Il volume, mettendo a frutto le acquisizioni più recenti, ne elabora un nuovo e convincente profilo storico-critico. Sono, infatti, ben evidenziate la centralità e il rilievo europeo, insieme al pensiero politico e costituzionale, incunabolo del conservatorismo moderno, e alla scrittura così personale e persino rivoluzionaria dei 'Ricordi'. Personalità forte ma intimamente contrastata, Guicciardini fu anche uno dei maggiori protagonisti della scena politica dei suoi tempi. La sua azione e il pensiero vigoroso straordinariamente moderno ne fanno, attraverso il capolavoro la Storia d'Italia, un "padre" della storiografia contemporanea.
19,50 18,53

Poliziano

Paolo Orvieto

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2009

pagine: 424

Il più brillante esponente della cultura umanistica fiorentina alla corte di Lorenzo de' Medici. Eccellente poeta, filologo, intellettuale dotato di una cultura "enciclopedica", splendido rappresentante di una Firenze all'apogeo del suo splendore. Fu senza dubbio l'uomo di Lorenzo de' Medici: segretario personale, precettore del primogenito Piero, professore di poetica e retorica, ambasciatore presso lo Stato Vaticano. Un Poliziano protagonista, ma attorniato da eccellenti antagonisti: Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Giovanni Pico della Mirandola. Vengono qui analizzate tutte le sue opere in volgare e in latino, con interpretazioni talvolta nuove e sorprendenti. L'analisi è accompagnata dalla citazione di ampi brani, per cui il saggio si propone anche come ricca antologia di testi non sempre di facile consultazione.
22,00 20,90

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