Sansoni: Saggi
Il senso della fine. Studi sulla teoria del romanzo
Frank Kermode
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 194
"Mille e non più mille", è la profezia che ipotizzava la fine del mondo nel passaggio dal X al XI secolo. Alle soglie del XXI secolo, c'era ancora chi temeva catastrofi universali. Su quale fosse la data stabilita per la fine del mondo si sono interrogati poeti e scienziati e l'idea di apocalisse, sebbene abbia perduto il suo significato di imminenza, è tuttora al centro del dibattito filosofico contemporaneo. In quest'opera Kermode affronta i riti e i miti delle cronologie quotidiane, dalla scansione delle stagioni fino alle ansie millenaristiche, presenti nelle grandi narrazioni e nella moderna fiction. Un'opera che, dai testi sacri alla bomba atomica, mette a nudo le paure più antiche della cultura occidentale. Con un saggio di Giulio Ferroni.
Essere autoctoni. Come denazionalizzare le storie nazionali
Marcel Detienne
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 117
Si può coltivare il mito della propria terra, delle proprie radici, senza cadere negli eccessi del nazionalismo e dell'indipendentismo? Il grecista Marcel Detienne, nel libro, sostiene di sì. A patto di rinunciare al mito del sangue e della razza che ancora oggi continua a generare mostri, dalle interminabili guerre africane alla questione palestinese. Per sviluppare la sua tesi, l'autore divide il libro in tre sezioni. Le prime due gettano uno sguardo sulle antiche città greche: Atene, luogo d'elezione del buon autoctono è contrapposta a Tebe, crocevia di culture differenti. Nella terza sezione l'autore allarga l'analisi all'Europa per raccontare la storia del sentimento nazionale moderno.
Fascismo, fascismi
Enzo Collotti
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 249
"Fascismo, fascismi" si inserisce nell'acceso dibattito che ha coinvolto gli studi storiografici sulle dittature del Novecento. Prendendo spunto dalla definizione stessa di regime, Collotti si muove in senso opposto alle mistificazioni di chi riduce l'intera stagione dei totalitarismi europei a una crisi repentina o a una infausta parentesi. Da Mussolini agli ustascia di Ante Pavelic, da Vichy al Portogallo di Salazar, l'autore ripercorre le "vie nazionali al fascismo" soffermandosi anche su alcune vicende politiche spesso trascurate dal dibattito storico e dal discorso comune e mediatico, come il nazionalsocialismo olandese, il collaborazionismo in Norvegia e le varie forme dittatoriali dell'Est europeo.
Democrazia e educazione
John Dewey
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 396
Fu Bertrand Russell a definire John Dewey il più importante filosofo americano del XX secolo per la sua capacità di riprendere e sviluppare la grande tradizione empirista e pragmatista degli Stati Uniti. La scuola pedagogica deweyana nasce infatti dalle profonde radici filosofiche di un pensiero che pone al centro l'esperienza umana. Se l'intelligenza ha lo scopo di guidare la persona attraverso la vita, l'educazione assume il ruolo centrale di palestra di dialogo e capacità critica, dove i futuri cittadini possono sviluppare le proprie individualità in vista dell'azione democratica, esercizio politico di comunicazione e ascolto. Nel libro Dewey affronta argomenti come il gioco e il lavoro, l'insegnamento accademico e l'istruzione professionale.
Il circolo metafisico. La nascita del pragmatismo americano
Louis Menand
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 575
Nel 1872 il filosofo americano Charles S. Peirce fonda a Cambridge un gruppo di conversazione noto come il "circolo metafisico". Vi partecipano fra gli altri il giurista Oliver W. Holmes, il filosofo William James e saltuariamente anche suo fratello, lo scrittore Henry James. Il "circolo" durerà pochi anni ma dal confronto libero e appassionato fra questi giovani, ancora provati dalla ferocia della guerra di Secessione, avrà origine una nuova corrente di pensiero: il pragmatismo. Il libro racconta la nascita di quello che non fu solo un movimento filosofico bensì un vero e proprio "american way of life", un entusiasmante esperimento di libertà e democrazia fiorito nel contesto di una grave crisi politica e sociale.
Lo spirito dell'utopia
Ernst Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: XXXV-392
Scritto in piena guerra (iniziato nel 1915 e concluso nel 1917), "Spirito dell'utopia" è un classico del pensiero filosofico contemporaneo. Bloch affronta in queste pagine la dimensione utopica del pensiero delineando una "ontologia del non ancora" fortemente segnata dal marxismo e dalle avanguardie artistiche del Novecento. Dall'incontro con il sé al valore dell'ornamento, dalla filosofia della musica alla forma "incostruibile" dei problemi, per giungere al tema della morte e dell'Apocalisse in Karl Marx, Bloch sviluppa in questo libro una sorprendente concezione della storia contemporanea incentrata sulla questione dell'identità tedesca.
Giorgio e Silvia. Due vite a Torino tra antifascismo e Resistenza
Marta Bonsanti
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 319
Torino, anni Trenta. Lui è Giorgio Diena, rampollo di una famiglia di imprenditori ebrei. Lei è Silvia Pons, valdese, laureata in Medicina. Si incontrano, si innamorano, hanno un figlio, rinunciano a sposarsi, infine si lasciano. Soprattutto, vivono intensamente la nascita di una coscienza politica che li porterà, per strade diverse, all'antifascismo, militando nel Partito d'Azione e, sulle montagne vicino a Torino, nella Resistenza. L'avventura politica si conclude con una vittoria, ma non così quella esistenziale. Nell'immediato dopoguerra Giorgio scivola nella malattia mentale, Silvia nella droga, vittime entrambi dello scioglimento del Partito d'Azione. Con un saggio introduttivo di Paul Ginsborg.
Il mondo dell'umanesimo 1453-1517
Myron P. Gilmore
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2004
pagine: 413
Con questo saggio, Myron P. Gilmore ha rivoluzionato l'immagine dell'Umanesimo fino ad allora dipinta dai critici, traendo una nuova ricchezza e forza analitica dalla valorizzazione degli elementi di eterogeneità, delle varianti economiche, geografiche e sociali, che fecero di quest'epoca una delle più "colorate" e sfaccettate della storia europea. La corrente vivificante che avrebbe portato l'Europa intera, secondo Erasmo da Rotterdam, alle soglie di una "età dell'oro" è stata spesso oggetto di sistematizzazioni interpretative a volte forzate o addirittura mitizzanti, mentre "un troppo facile richiamo ad uno schema concettuale" scrive Gilmore "diventa un surrogato per il pensiero piuttosto che un ulteriore stimolo".
La teocrazia bizantina
Steven Runciman
Libro: Copertina morbida
editore: Sansoni
anno edizione: 2003
pagine: 161
Per undici secoli, dal trasferimento della capitale dell'impero in Oriente alla caduta di Costantinopoli nel 1453, la costituzione teocratica bizantina rimase immutata, sfidando la tirannia del tempo. Alla sua base era l'assoluta convinzione che l'impero terreno rappresentasse l'immagine del regno dei cieli, raccogliendo tutti i popoli sotto la guida della vera chiesa, quella greco-ortodossa. Ma questa visione dovette sostenere un continuo scontro con la realtà, in particolare con entità politiche dotate di forte identità religiosa quali l'impero d'Occidente, con il suo papato, e l'islam. Steven Runciman, in questo saggio, traccia un profilo generale della teocrazia bizantina.
I greci e l'irrazionale
Eric R. Dodds
Libro: Libro in brossura
editore: Sansoni
anno edizione: 2003
pagine: 407
Riproposto con una nuova introduzione, una presentazione di Arnaldo Momigliano e un più completo apparato bibliografico, il libro racconta l'evoluzione del pensiero greco come un percorso che alterna il mito e la ragione, il razionale e l'irrazionale, i misteri orfici e le divinità olimpiche. Un'approfondita e documentata analisi storico-sociale che spiega la coesistenza, in miracolosa armonia, di espressioni di pensiero così differenti tra loro e rivela come, dietro l'apparente rigore del sapere filosofico, i Greci conservassero un un'attrazione per l'ignoto e per "il furore profetico". Un equilibrio reso possibile dalla struttura di vero e proprio laboratorio di convivenza della "polis" greca, capace di dar spazio a gruppi sociali d'ispirazione mistica.