«Strappami la lingua madre poi / avvicina la tua bocca alla mia, / amplificami i lamenti» invita Julian Zhara dal suo locale alla Giudecca dove impasta la lingua della comunicazione quotidiana e della sua formazione (l'italiano) con quella dell'infanzia e dell'inconscio (l'albanese). Il giovane poeta all'esordio distilla «parole semplici, poche, dentro la bocca / come il picchiettìo del rubinetto / chiuso male» e sotto un titolo shakespeariano racconta «il nostro sogno vile: / amarci senza dolore». È un diario teso e palpitante di un amore maledetto che non finisce bene, vissuto e descritto con una temperatura stilistica altissima, quasi febbricitante, che al di là del finale drammatico irretisce il lettore fin dall'appello d'esordio: «ma adesso mi ascolti!»
Vera deve morire
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Titolo | Vera deve morire |
Autore | Julian Zhara |
Collana | Lyra, 72 |
Editore | Interlinea |
Formato |
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Pagine | 55 |
Pubblicazione | 04/2018 |
ISBN | 9788868571665 |
Promozione valida fino al 12/02/2027