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Società Editrice Fiorentina: Biblioteca di letteratura

Da Dante a Tasso. Contributo a una storia letteraria della soggettività moderna in Italia

Paul Geyer

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2024

pagine: 312

Il compito attuale più importante per le scienze umanistiche in Europa consiste nell’affiancare una visione culturale alla definizione tecnocratica dell’Europa. Le scienze umanistiche europee attuali, però, non hanno più una visione: nessuno osa più scrivere grands récits storico-culturali. La presente opera racconta la storia della soggettività moderna nella letteratura italiana del «lungo Rinascimento». Il volume analizza le opere più influenti della letteratura italiana tra l’inizio del XIV e la fine del XVI secolo, quando l’Italia aveva il ruolo di cultura-guida dell’Europa: La Divina Commedia di Dante, il Canzoniere di Petrarca, il Decameron di Boccaccio, Il Principe e la Mandragola di Machiavelli, l’Orlando furioso di Ariosto e la Gerusalemme liberata di Tasso. Propongo una nuova lettura di tali opere, applicando come filo conduttore metodologico la ricerca delle origini della nostra moderna identità europea, che si è formata in modo decisivo proprio attraverso queste opere avanguardistiche.
28,00 26,60

Camilla. Tragedia

Camilla. Tragedia

Antonio Liruti

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2021

pagine: 256

La nuova edizione critica della tragedia «Camilla» di Antonio Liruti integra e completa quella pubblicata nel 2008.
24,00

La ragione e il sogno. Su Montale in versi e in prosa

Anna Nozzoli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2020

pagine: 252

Ha scritto Giorgio Caproni: «Ciascuno ha il suo Montale, / ritagliato a misura. / Vale quello che vale, / secondo natura e statura». Nei saggi raccolti in La ragione e il sogno (un titolo mutuato da un detto memorabile di Tommaso Ceva, qui definitivamente "restituito" al suo autore) Anna Nozzoli aspira ad offrire, della più alta tra le esperienze poetiche del Novecento italiano, un'immagine sfaccettata e plurivoca, a partire dalla registrazione del capitale cortocircuito che ab origine Montale stabilisce tra «versi» e «prosa», promossa a «grande semenzaio d'ogni trovata poetica». La rimozione dell'esperienza della prima guerra mondiale e il suo tardo repêchage nel gioco libero e coatto della memoria; il mito, anfibio e duale, della Torino di Gozzano e di Gobetti; la centralità che in Montale detiene una costellazione di cruciali "figure" allegoriche tra le quali spiccano l'«arca» e i «perduti»; l'articolatissima e talora sorprendente trama delle relazioni istituite con la civiltà e la poesia inglesi appaiono, in questa luce, come gli oggetti privilegiati di una mobile strategia di lettura che, sul sottile crinale che ora confonde ora separa Vita e Opera, non rinuncia a intrecciare l'analisi formale e la contestualizzazione "storica" con l'escussione di testi rari (il discorso di Mantova del 21 giugno 1968) o di importanti lettere inedite a un destinatario d'eccezione come Aldo Palazzeschi.
18,00 17,10

«Tutta la vita è mar». Metastasio e le passioni

«Tutta la vita è mar». Metastasio e le passioni

Paola Luciani

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2016

pagine: 176

Le passioni, definite dal poeta quali venti che agitano il mare della vita e danno un senso al viaggio dell'uomo, non vengono censurate ma sottoposte a un'analisi incessante che consente di governarle e permette all'uomo di sciogliere il dubbio, vizio costitutivo del suo essere. La metafora marina si carica di significati antropologici, si declina in innumerevoli varianti e approda a una saggezza da moralista cui l'aria conferisce una forma assoluta. La varietà delle vicende e le tempeste degli affetti, pur governabili, determinano una instabilità dei personaggi, origine di identità malsicure, le quali presentano aspetti di modernità psicologica rispetto al rigido canone pulsionale della tragedia.
16,00

Verga e gli scrittori. Da Capuana a Bufalino

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2016

pagine: 275

Il volume presenta un'ampia antologia di pagine critiche su Verga firmate da scrittori (grandi e meno grandi...). La scelta si attiene al valore interpretativo degli articoli selezionati, con qualche eccezione, tuttavia, per i contemporanei di Verga, ai quali è concesso ascolto con generosità per il credito testimoniale che spetta ai loro interventi. Di tutti i nostri classici, l'autore dei "Malavoglia" è tra i più difficili da valutare. Non è agevole trovare l'appiglio (tematico o stilistico) a cui aggrapparsi per chiarire e spiegare la sua grandezza. Narratore granitico e levigatissimo, nonostante le facili apparenze, è liscio e impervio, come una roccia che non offre punti d'appoggio. Perciò tanto più opportuno giunge l'aiuto di altri scrittori che si sono misurati con lui, assistiti da maggiore o minore acutezza di sguardo. Ma sempre spinti dalla volontà di capire.
18,00 17,10

Sei conversazioni di letteratura italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2015

pagine: 148

16,00 15,20

I volti delle emozioni. Riso, sorriso e malinconia nel Novecento letterario italiano

Pasquale Guaragnella

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2015

pagine: XXIX-260

Giuseppe Ungaretti, dialogando con Leone Piccioni, invitava l'amico a non dimenticare quale implacabile ironia si nascondesse per lui dietro la parola Allegria. Mutuando un pensiero di Federico De Roberto - scrittore che, per le incomprensioni patite, si intendeva di amara "disdetta" della vita - potremmo dire che, sotto il segno della malinconia, il tempo si porta via talvolta non solo il riso, ma anche il sorriso. La prosa di alcuni autori studiati in questo libro - di Pirandello, Palazzeschi, Sbarbaro, Vittorini, oltre che degli stessi De Roberto e Ungaretti - disvela, secondo registro ancipite, una figura che attraversa emblematicamente il nostro Novecento letterario: dell'"uomo solo" che, partecipe tenacemente della vita e a un tempo distante da essa, incontra le emozioni del mondo ora con un volto a ciglio asciutto, ora con un volto gaio.
18,00 17,10

Dante, Michelangelo e altre lezioni di storia linguistica italiana

Ghino Ghinassi

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2014

pagine: 108

Di Ghino Ghinassi, illustre docente di Storia della lingua italiana presso le Università di Parma e di Firenze, si pubblicano cinque lezioni inedite, nel decennale della sua scomparsa. Le lezioni si collocano in un arco di tempo ampio che va dal 1961 (quando Ghinassi aveva appena trent'anni) al 1979, cioè alla piena maturità, e riflettono due diversi momenti della sua carriera di studioso. Nel primo, giovanile, assistiamo a una lettura puntuale del canto XXVI del "Paradiso" (quello dell'incontro con Adamo) e di alcuni dei testi più alti e ardui del canzoniere di Michelangelo; una lettura sorretta da una sensibilità vivissima per la poesia e da una strumentazione critica di alto livello (sulla scia delle esperienze di Spitzer e di Contini, due nomi che ritornano in queste pagine). Le tre lezioni successive, degli anni 1977 e 1979, ci mostrano invece uno studioso ormai votato "toto corde" alla sua disciplina, e alle prese con alcuni temi di particolare rilievo, fra tardo Medioevo, Umanesimo e Rinascimento.
12,00 11,40

Lezioni di cinema e di regia

Libro: Copertina morbida

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2013

pagine: 344

Interviste inedite a: Gianni Amelio, Marco Amenta, Renzo Badolisani, Enrico Bernard, Claudio Bondì, Mimmo Calopresti, Guido Chiesa, Sergio Colabona, Salvo Cuccia, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Erico Menczer, Francesco Munzi, Francesco Rosi, Andrea Salvadore, Giovanna Taviani, Vittorio Taviani, Giuseppe Tornatore, Roberta Torre, Tonino Valerii, Carlo Verdone e Vito Zagarrio.
24,00 22,80

Drammaturgie goldoniane

Paola Luciani

Libro

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2012

pagine: 188

Nella vasta produzione goldoniana ogni testo possiede una specifica drammaturgia determinata dal genere teatrale, ma anche dal pubblico, dagli attori, dalla sala di spettacolo. I saggi raccolti nel volume seguono la carriera del poeta di teatro dagli esordi tragici fino alla lunga stagione parigina attraverso lo studio di tipologie drammaturgiche esemplari. Le tragicommedie si situano ancora a metà strada tra tragedia, commedia e melodramma, mentre i libretti comici degli anni cinquanta attuano una cauta riforma moralizzatrice. I "Pettegolezzi delle donne", commedia in dialetto veneziano per la chiusura di carnevale, rientrano nel genere tabernario ma lo ispessiscono di questioni serie. Una ricognizione della presenza in scena del filosofo presenta, accanto al ridicolo consueto a danno dei dotti caro alla librettistica, un disameno e problematico protagonista ne "Il filosofo inglese". La seconda parte, dedicata agli anni parigini, si sofferma su "Le Bourru bienfaisant" e "L'avare fastueux", scritte in lingua francese per il Théâtre français con l'ambizione di essere riconosciuto autore regolare e legittimo anche su quella scena privilegiata, e sulla produzione per gli Italiens i cui canovacci vengono distesi in commedie destinate a Venezia. Una drammaturgia plurima quest'ultima che smentisce ogni ipotesi di triste e stanco declino dell'autore.
14,00 13,30

Luigi Pulci e la chimera. Studi sull'allegoria del Morgante

Alessandro Polcri

Libro

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2010

pagine: 328

"Pulci è scarnito, pura lisca", scriveva Alberto Savinio alludendo al fatto che il suo nome è semplice e non risuona maestoso come quello del conte Matteo Maria Boiardo o di Ludovico Ariosto: un marchio di scrittore popolare (e anche comico) che Luigi si trova inciso nella carne. In questo libro si vorrebbe presentare un volto diverso dell'autore del Morgante, procedendo secondo una doppia direzione: quella della ricerca biografica volta a mostrare un lato nuovo, più tragico e dolorosamente autobiografico, del personaggio e della sua arte, e quella di una lettura allegorico-morale meno prevenuta di molti episodi del poema.
24,00 22,80

Pascoli 1903-1904: tra rima e sciolto

Mario Martelli

Libro

editore: Società Editrice Fiorentina

anno edizione: 2010

pagine: 200

Il carattere peculiare della lettura pascoliana proposta da Mario Martelli in questo volume (che esce postumo, ed è l'ultimo da lui composto) è la centralità pressoché assoluta assegnata all'elemento metrico e più genericamente formale e strutturale. Come egli stesso scrive, infatti, «la poesia di Pascoli consiste forse in questo rapporto dialettico e, ad un tempo, conflittuale tra diaspora delle immagini e forza strutturante dello strumento metrico - e s'intenda metrico nella sua più ampia accezione». Un approccio di natura eminentemente "formale" (ma non "formalistica"), che individua nel possesso di una solida conoscenza della lingua e della letteratura greca e latina la condizione necessaria e imprescindibile per avvicinarsi consapevolmente all'arte di un poeta "dotto" e "classico" come Pascoli. Quel Pascoli che secondo Martelli incarna in maniera perfetta una concezione prettamente "metafisica" della poesia, intesa non quale meccanica e scialba riproduzione della vita, ma come sua sublimazione e redenzione; quel Pascoli che pertanto deve essere accostato, a suo parere, a tutti quei poeti che in ogni tempo più hanno creduto nella possibilità di conferire senso all'esistenza racchiudendola e riscattandola nel velo splendente e imperituro della forma. Donde, in questo libro, l'ampio spazio concesso a strenue e raffinate analisi testuali, incaricate di portare alla luce ogni dettaglio strutturale, metrico e retorico dei prodigiosi "congegni" pascoliani.
16,00 15,20

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