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Ultra: Ultra sport

Il gioco interiore nel golf. Per vincere sul green e nella vita

Timothy W. Gallwey

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 236

Timothy Gallwey è stato il primo ad applicare allo sport i princìpi della moderna psicologia per ottenere risultati eccellenti e ritrovare, al tempo stesso, il puro piacere del gioco. E dopo aver esordito con "II Gioco Interiore nel Tennis" (più di un milione di copie vendute in tutto il mondo), è passato allo sport che forse più che ogni altro richiede una connessione limpida fra corpo e mente: il golf. Ogni giocatore professionista, prima di affrontare l'avversario sul green, deve infatti riuscire a sconfiggere i dubbi, le insicurezze e la paura del fallimento. Persino i grandi campioni del golf, dal venerabile Jack Nicklaus al bambino prodigio Tiger Woods, devono innanzitutto affrontare i loro demoni interiori per riuscire a ottenere il massimo risultato nelle competizioni più importanti. Ma come riescono a mantenere la concentrazione? Come si liberano dalle tensioni fisiche e mentali che potrebbero sabotare ogni colpo? L'arte della "consapevolezza rilassata" è il metodo più efficace per riuscire a migliorare le proprie prestazioni, per mettere a tacere quella voce interiore che tenta costantemente di boicottare il gioco e che spesso rende vano ogni sforzo tattico e fisico. Quello che Gallwey insegna da decenni è un metodo fondato sul lasciarsi andare e, seguendo il proprio istinto, immergersi completamente nel momento, in una sorta di stato di grazia che permette di battere i più temibili avversari: la feroce autocritica e il pensiero negativo.
18,50 17,58

Roma sul ring. Un secolo di boxe nella capitale

Roma sul ring. Un secolo di boxe nella capitale

Luigi Panella

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 187

"Roma sul ring" è il racconto di quasi un secolo di boxe nella Capitale: personaggi, aneddoti, ma soprattutto storie di vita di pugili che praticavano la noble art quando il ring era spesso la strada. Dalla leggenda di Primo Camera a Piazza di Siena fino alle imprese di Nino Benvenuti, al suo incontro al Villaggio Olimpico con un giovane veloce non solo con i pugni ma anche con la lingua che si chiamava Cassius Clay. E poi ancora Tiberio Mitri, primo vero divo della boxe italiana, la grande rivalità tra Leone Jacovacci e Mario Bosisio, simboli dell'antagonismo tra Roma e Milano, le vicende di Mario D'Agata, il campione sordomuto, la sfida fra Giulio Rinaldi e Archie Moore, la "Vecchia Mangusta", la grandezza di Bruno Arcari, forse il più invincibile di tutti... Una storia intensa, fatta più di grandi uomini che di grandi campioni, pugili "gagliardi" in grado di accendere la passione dei loro sostenitori e di scatenare rivalità, polemiche e liti tra le fazioni e i vari quartieri della Capitale. Il racconto di un appassionato spettatore, che ha conosciuto da vicino i protagonisti e le comparse di una storia che ha attraversato la vita della sua città.
15,00

Rosa d'amore

Susanna Marcellini

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 140

Da venditore porta a porta a fondatore della catena Emmezeta, da attaccante nella squadra di paese a presidente del Venezia e poi del Palermo Calcio. Maurizio Zamparmi è il più classico dei self-made man. Ma certo non è uno qualunque: istrionico, energico, risoluto, folcloristico, carismatico, all'apparenza incostante. Per tanti troppo animoso, per chi lo conosce bene uomo d'altri tempi. Due mogli, quattro figli e dodici nipoti: questi i numeri dell'uomo. Quarantatre allenatori e trentacinque esoneri sono quelli, più noti, del presidente di calcio. Da Ferruccio Mazzola a Giuseppe Iachini, passando per Guidolin, Maifredi, Rossi, Gasperini, Mangia e tanti altri. Molti, e importanti, anche i direttori sportivi: dallo storico Foschi al tranquillo Permetti, dall'istintivo Sabatini ai giovani Sogliano e Panucci. Numeri folli? Un po' sì, ma il calcio, per Maurizio Zamparmi, è proprio questo: una magnifica, appassionante follia. Una storia d'amore per niente facile, ma ancora ben viva, quella che va avanti da dieci anni sotto il sole di Mondello fra il presidente più imprevedibile d'Italia e una tifoseria tra le più calde, appena ricompensata delta sua passione con l'immediato e trionfale ritorno in serie A.
12,90 12,26

Pistole e palloni. 12 maggio 1974: il primo scudetto della Lazio nel cuore degli anni Settanta
16,50

Palestra Italia. Quando gli italiani insegnavano il calcio in Brasile

Vincenzo Fratta

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 134

Nei primi anni del secolo scorso il calcio in Brasile non è ancora diventato lo sport nazionale e il tratto distintivo, insieme alla musica, del Paese tropicale. Il Futebol è soltanto un hobby praticato dai rampolli delle élite economiche, che lo giocano insieme ai figli dei funzionari delle società straniere presenti a Rio de Janeiro e San Paolo. È allora che ha inizio questa bella storia: dopo aver assistito al successo della tournée brasiliana delle nostre più forti rappresentative dell'epoca, il Pro-Vercelli e il Torino, quattro esponenti della comunità italiana emigrata a San Paolo intuiscono che la capacità di attrazione e il fascino del calcio possono trasformare la pratica sportiva in uno strumento che valorizzi gli italiani agli occhi della società che li ha accolti, spesso sfruttati e non ancora abbastanza apprezzati. Il 26 agosto 1914 nasce così la Società Sportiva Palestra Italia. Tra la sorpresa e il disappunto della stampa locale, è l'intera colonia italiana che comincia a recarsi allo stadio per sostenere la squadra tricolore. Ogni suo successo viene celebrato molto al di là della sfera sportiva, come la vittoria di un popolo sull'esclusione sociale che ancora patisce. E i successi non mancano: la Palestra Italia si aggiudica già nel 1920 il primo di una lunga serie di scudetti e trova i suoi beniamini in Heitor e Bianco Spartaco Gambini. Fino a quando, nel 1942, la squadra è costretta a perdere l'accento italiano e a cambiare il nome in Palmeiras.
14,00 13,30

Sinfonia in rosso. Quarant'anni di epopea Ferrari in Formula 1

Andrea Corbetta

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 185

L'evoluzione delle macchine, il profilo dei tecnici che le hanno progettate e soprattutto dei piloti che le hanno guidate in pista: gli ultimi vent'anni di storia della Ferrari, quelli che hanno consentito al Cavallino Rampante di perpetuare la propria leggenda e proiettarla dentro il nuovo millennio, vengono attentamente ripercorsi in questo libro. Gli anni di Michael Schumacher, innanzitutto, ma anche di Kimi Raikkonen, Felipe Massa e Fernando Alonso, di Luca Corderò di Montezemolo e Jean Todt, di Ross Brawn e Rory Byrne. Tutti uomini che hanno dato il loro determinante contributo affinché la lunga e appassionante sinfonia in rosso, quella musica inconfondibile che scalda i cuori di milioni di appassionati alla partenza di ogni Gran Premio, continui a suonare sulle piste di tutto il mondo.
14,90 14,16

Zuga. Il riscatto di un ultimo

Zuga. Il riscatto di un ultimo

Tonino Zugarelli, Lia Del Fabro

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 192

Nella Roma del dopoguerra, un ragazzino varca quasi per caso i confini della borgata pasoliniana in cui è cresciuto tra scazzottate e partite di pallone e inizia a frequentare i circoli sportivi di Roma nord, dove racimola qualche soldo come raccattapalle. La sua è una di quelle storie di vita straordinarie, in cui lo sport diventa lo strumento per cambiare il proprio destino. E in questo caso lo sport è il tennis che in quegli anni stava rapidamente scalando posizioni verso la ribalta mediatica, grazie soprattutto alle imprese della Nazionale italiana culminate nella vittoriosa finale di Coppa Davis del 1976, in Cile. Di quella nazionale il quarto moschettiere, dopo Panatta, Barazzutti e Bertolucci, quello bello e tenebroso, era lui, Tonino Zugarelli detto "Zuga". Zuga si racconta ora per la prima volta non solo offrendo, dopo un silenzio di quarant'anni, il suo punto di vista su quella mitica stagione sportiva, ma anche disegnando la complicata parabola di una vita costellata di difficoltà e delusioni, che non gli hanno mai impedito dì rialzarsi e continuare per la sua strada. Un libro che per un'intera generazione ha il sapore agrodolce dei ricordi d'adolescenza e che tratteggia, sullo sfondo dell'autoritratto schietto e coinvolgente dell'uomo e del tennista, un'Italia e uno sport che oggi sembrano, nel bene e nel male, lontani anni luce. Prefazione di Adriano Panatta.
15,00

Appigli invisibili. La grande stagione dell'arrampicata estrema

Roberto Mantovani

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2014

pagine: 143

Nessuna attività sportiva ha vissuto negli ultimi decenni un'evoluzione tanto spasmodica e ricca di episodi sbalorditivi quanto l'arrampicata. Divenuta dagli anni Settanta una disciplina a sé, con una propria etica e una propria ragion d'essere, l'arrampicata è passata attraverso una generazione di pionieri che si sono affrancati dall'ossessione alpinistica rivendicando alla loro passione valore, stile e dignità propri. Alla montagna si sono sostituiti altri terreni di gioco: la falesia, le brevi pareti, i difficili blocchi di roccia su cui si è sviluppato il bouldering, le cascate gelate e persino i pannelli con appigli e appoggi sintetici, costruiti per allenamenti e gare. In una rapidissima evoluzione, i suoi interpreti hanno saputo reinventare la tecnica di salita portandola a livelli un tempo impensabili, hanno aperto la scala delle difficoltà in precedenza bloccata al VI grado, rivoluzionato i metodi di allenamento, migliorato l'attrezzatura e i sistemi di assicurazione fino a garantire cadute senza conseguenze, e si sono spinti fino ai limiti dell'umanamente possibile. Roberto Mantovani ripercorre questa storia, partendo dalle gesta dei ragazzi che apparvero sulla ribalta quarant'anni fa, fino a raccontare le prime gare d'arrampicata per poi mostrarci una sfilata di incontri e di personaggi mitici: dai campioni francesi agli yankee di Yosemite, dalle imprese di Manolo, Mariacher e compagni agli ice climber di cui fu capofila Gian Carlo Grassi.
14,90 14,16

El Shaarawy, faraone rossonero

Emiliano Fabbri

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2013

pagine: 192

14,90 14,16

Gli anni del re. La Juve di Michel Platini

Stefano Discreti

Libro

editore: Ultra

anno edizione: 2013

pagine: 256

29,50 28,03

16,90 16,06

Il significato di Mario. Fenomenologia di Balotelli, centravanti di cambiamento

Andrea Santacaterina

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2013

pagine: 144

Mario Balotelli è un punto di rottura. Divide. Lo si odia, oppure lo si ama. E anche chi lo ama riesce ad odiarlo infinitamente, come è capitato ai tifosi dell'Inter quando l'hanno visto compiere il sacrilegio di gettare a terra con stizza la maglia della loro squadra dopo la semifinale di Champions con il Barcellona; d'altra parte, chi lo odia riesce comunque ad amarlo, come nella sera della semifinale di Euro 2012, quando Mario segna una mirabolante doppietta, stende la Germania e manda in visibilio una nazione intera, detrattori compresi. Amanti o meno del calcio giocato, Mario è un personaggio con cui tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti. È il simbolo di un'integrazione razziale che una certa parte d'Italia mal sopporta. È l'ambasciatore della lotta al razzismo per alcuni, mentre per altri è solo il pretesto per ribadire che "non ci sono negri italiani". Questa è la storia di Mario Balotelli, il primo centravanti di colore che segna per l'Italia, mentre l'Italia stessa sta faticosamente muovendo i primi passi verso un nuovo presente.
13,90 13,21

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