Viella: I libri di Viella
Fratelli al massacro. Linguaggi e narrazioni della Prima guerra mondiale
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 240
In che modo fu individuata, costruita e rappresentata la figura del nemico, interno ed esterno, prima e durante la Grande Guerra? E come fu declinata tale narrazione in Italia, nell'Impero asburgico, in Germania e in Irlanda? Analizzando le dinamiche del linguaggio sull'Altro in quanto nemico, "Fratelli al massacro" vuole rispondere a queste domande con un approccio interdisciplinare. Vengono così presi in esame la questione dei rapporti fra italiani e sloveni nell'alto Adriatico, il peso del razzismo antislavo nelle correnti più nazionaliste dell'irredentismo, le forme della mobilitazione degli intellettuali in Germania e in Austria e il contributo da questi dato alla propaganda di guerra. E questo senza dimenticare che la dialettica prima e lo scontro poi avvennero su più piani: la contrapposizione nei riguardi del nemico fu riproposta, infatti, nelle mediazioni testuali dell'industria culturale in genere, sia nei suoi aspetti cinematografici che in quelli letterari, qui analizzati anche in una prospettiva di genere. Contributi di Elena Alessiato, Teresa Bertilotti, Tullia Catalan, Miran Kosuta, Luca Giuseppe Manenti, Elisabetta Mengaldo, Laura Pelaschiar, Matteo Perissinotto, Marco Rispoli, Massimiliano Spanu, Anna Storti, Marta Verginella.
La contestazione cattolica. Movimenti, cultura e politica dal Vaticano II al '68
Alessandro Santagata
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 283
Del Vaticano II si continua a discutere per le conseguenze che ha avuto nella vita della Chiesa e di milioni di credenti, ma il Concilio è stato anche un grande evento politico degli anni Sessanta. In una fase di profonda trasformazione culturale, l'emersione del cosiddetto "dissenso" politico ed ecclesiale ha rappresentato una risposta generazionale e trasversale alle diverse anime del mondo cattolico, risposta culminata nel "momento '68" con l'esplosione delle contrapposizioni innescate dal Concilio nella contaminazione con le parole d'ordine dei movimenti di lotta. Come si mostra con questo libro, i pochi anni al centro della ricostruzione costituiscono uno snodo fondamentale del percorso del cattolicesimo italiano, tra la reazione alla modernizzazione e i tentativi di indirizzare quella spinta eludendo i punti scoperti dal Vaticano II e conservando l'identità del cattolicesimo politico.
Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922)
Paola S. Salvatori
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 221
L'uso dell'analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent'anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini adoperò la storia per interpretare e rappresentare gli avvenimenti presenti: evocare la Roma antica, ragionare sulla Rivoluzione francese, ricordare particolari episodi del Risorgimento italiano, storicizzare la Grande Guerra già durante il suo svolgimento significava riflettere prima di tutto sui contrasti sociali e politici attuali. In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.
Ricordando Alberto Boscolo. Bilanci e prospettive storiografiche
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 684
Quale modo migliore per ricordare un grande Maestro come Alberto Boscolo, a venticinque anni dalla morte, se non proporre una riflessione sui percorsi storiografici della Scuola storica da lui creata, sugli obiettivi raggiunti, sulle prospettive di ricerca ancora aperte e percorribili. Il volume offre un ampio panorama delle tematiche che, partendo spesso da felici intuizioni e pionieristiche ricerche avviate da Boscolo, si sono sviluppate e hanno prodotto nuovi e originali risultati. La storia del Mediterraneo e dell'espansione della Corona d'Aragona nel tardo Medioevo sono i temi dominanti dei saggi qui raccolti, scritti dagli allievi di ieri, oggi in cattedra, che nel solco lasciato dal Maestro hanno proficuamente intrapreso nuove ricerche, e dai colleghi che hanno condiviso con Alberto Boscolo un percorso scientifico comune. Numerosi e significativi i contributi degli studiosi portoghesi e spagnoli, in rappresentanza di quel mondo accademico, degli archivi e delle istituzioni culturali che hanno costituito per decenni punto di riferimento insostituibile per le ricerche di Alberto Boscolo e della sua Scuola.
Nazione e anti-nazione. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 254
Il 1911 è un tornante fondamentale per le culture politiche italiane: in quell'anno, infatti, il movimento nazionalista fu il protagonista della campagna per la conquista militare della Tripolitania e della Cirenaica, che trasformò il "libicismo" in un sentimento pervasivo di grandezza nazionale. Anche il mondo liberale cominciò a risentire di quelle nuove prospettive: i nazionalisti furono avvertiti come un possibile fattore di ringiovanimento dello stesso liberalismo italiano, costretto quindi a rinnovarsi nelle idee e nei metodi politici. In questo volume s'indagano le forme di delegittimazione politica che si svilupparono in Italia attorno al - e a partire dal movimento nazionalista, e le modalità con cui tale delegittimazione si legò alla presa del potere da parte del fascismo, passando per gli anni cruciali della Grande Guerra. Si cerca dunque di rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali: quale fu l'apporto - culturale e politico - del movimento nazionalista alla nascita del regime fascista? Perché la marcia su Roma segnò il definitivo tramonto del movimento stesso?
1914-1945. L'Italia nella guerra europea dei trent'anni
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 350
Le due guerre mondiali e i due decenni interposti composero un conflitto trentennale che sconvolse e trasformò in profondità la società europea. Non solo per la portata distruttiva delle vicende militari, ma anche perché l'ordine politico ed economico, l'organizzazione e la vita sociale furono fortemente plasmati dalle esperienze e dalle culture belliche. La dicotomia amico-nemico divenne egemone, tra gli Stati e al loro interno, fino a determinare la natura della cittadinanza. Le politiche nazionaliste e belliciste prevalsero a lungo su quelle democratico-sociali e solo al termine di quel lungo conflitto, cui parteciparono attori diversi e mutevoli nel tempo, il progetto di una modernità militarizzata e aggressiva soccombette di fronte a quello di una società rispettosa della pluralità degli interessi sociali. Di quel conflitto trentennale l'Italia fu tra i promotori e sovente protagonista tanto nell'ambito politico ed economico quanto in quello sociale e culturale, come per la prima volta i saggi qui proposti illustrano in modo originale e approfondito.
Levatrici. L'assistenza ostetrica nell'Italia liberale
Rosanna Basso
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 352
Nella seconda metà dell'Ottocento, sotto l'influsso di fattori storico-culturali differenti (la costruzione dello Stato unitario e la "rivoluzione microbiologica"), si creano in Italia le condizioni per una modernizzazione del servizio ostetrico del paese. Esso doveva essere capillarmente offerto alla generalità della popolazione, attraverso la nomina in ogni comune della levatrice di comunità (la levatrice condotta), e affidato a un personale con credenziali universalmente definite e ufficialmente riconosciute (il diploma conseguito in una scuola di ostetricia minore). E se questo progetto trasformativo, che ambisce a produrre una mutazione culturale della "coscienza ostetrica" del paese (sanitari impegnati e famiglie), è per le levatrici istruite nelle scuole una promessa di riconoscimento professionale e sociale, per le tante esercenti empiriche è l'avvio contrastato ma irreversibile verso il declino.
La storia e le immagini della storia. Prospettive, metodi, ricerche
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 357
Il rapporto tra immagini e storia, nella duplice prospettiva dello studio delle immagini come documenti del passato e del loro ruolo nell'ambito della ricostruzione di avvenimenti storici, rimanda a una tradizione consolidata e variegata, a partire dagli studi di Haskell sulla funzione delle testimonianze visive come "fonti storiche e chiavi di accesso a epoche remote". Ed è lungo tale sentiero che il volume vede intrecciarsi gli interessi di storici della cultura, storici della società e della politica, e storici dell'arte in senso stretto, nel comune intento di confrontare e far convergere i diversi filoni di ricerca. Il risultato di questo esperimento è un testo nel quale le singole discipline dialogano costantemente, nel continuo sforzo di affinare i differenti "attrezzi del mestiere", al di là di ogni steccato: l'unica linea guida del percorso è, volutamente, il parametro cronologico, in un arco temporale che va dal tardo medioevo alla contemporaneità.
Nazione a anti-nazione. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 175
I movimenti nazionalisti di fine Ottocento e dei primi del Novecento cercarono di dare voce a uno stato d'animo permeato da valori e sentimenti patriottici, ampiamente diffuso ma non ancora politicamente organizzato. La subordinazione della cittadinanza alla condivisione dell'ideologia e la condanna degli avversari politici con il marchio di nemici della patria furono due delle più significative novità introdotte dal nazionalismo. Proprio l'appropriazione monopolistica dell'idea di nazione e il tentativo di creare uno Stato autoritario all'interno e forte all'esterno avranno non poca influenza sulle origini del fascismo. Il nazionalismo come fenomeno di radicale delegittimazione del socialismo e delle istituzioni liberali, identificati con la decadenza nazionale, è il paradigma con il quale si confronta questo volume che, per la prima volta attraverso un approccio comparativo tra il caso italiano, francese e spagnolo, esamina le dimensioni di un nuovo patriottismo fondato sugli imperativi di grandezza nazionale: il militarismo e la geopolitica imperialista, la dicotomia tra vecchi e giovani, il passaggio dal sindacalismo all'antisocialismo.
1943. Guerra e società
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 234
Caduta del fascismo e sconfitta militare, armistizio e occupazione tedesca, collaborazionismo e nascita della Resistenza, il territorio nazionale trasformato in campo di battaglia per eserciti: il 1943 rappresenta indubbiamente un tornante essenziale nella storia d'Italia. Tanti gli attori che nelle istituzioni e nella società civile giocano ruoli di primo piano in quei mesi, mentre dinamiche destinate a sovrapporsi o a entrare in collisione attraversano ogni ambito geografico del paese. In questo volume numerosi studiosi analizzano eventi e figure di quella pagina di storia per comprendere non solo la nascita e lo sviluppo della guerra partigiana, ma più in generale la stessa storia del fascismo e della fase di impianto della democrazia repubblicana e del sistema dei partiti nell'Italia postbellica. Il risultato è una nuova elaborazione dei risultati delle ricerche sinora condotte, per suggerire indirizzi di indagine inediti e offrire qualche chiave in più per comprendere il nostro presente.
1943. Strategie militari, collaborazionismi, Resistenze
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 292
Questo volume affronta, secondo tre direttrici fondamentali, gli avvenimenti del 1943, vero e proprio anno cerniera nel secondo conflitto mondiale, l'anno della "svolta fatale": mutarono gli equilibri internazionali, si sfaldò l'unità dell'Asse e la "fortezza Europa" fu scalfita per la prima volta, in Sicilia, dagli Alleati. Mentre la gigantesca offensiva sovietica avviava l'accerchiamento di Hitler, l'iniziativa statunitense nel Pacifico costringeva il Giappone ad arroccarsi, in una strenua difesa dei territori conquistati. Grazie al rovesciamento degli equilibri militari e al controllo dei cieli e dei mari, gli Alleati poterono invadere la Sicilia, indurre la caduta di Mussolini, costringere l'Italia ad arrendersi e a schierarsi infine al loro fianco. Ma la crisi del 1943, scuotendo profondamente le società in guerra, diede infine l'avvio in Italia, come già in Europa, alla Resistenza, che recuperò il patrimonio dell'antifascismo e si contrappose al nazismo e ai regimi di collaborazione sorti nei territori occupati: dalla Francia di Vichy alla Repubblica sociale italiana. Una storia, come dimostra il presente volume, ancora da studiare e capire.
1943. Mediterraneo e Mezzogiorno d'Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 311
Di quell'anno cruciale per le sorti del secondo conflitto mondiale e passaggio fondante della storia contemporanea nazionale, il 1943, qui è considerato lo scenario del Mediterraneo e del Mezzogiorno d'Italia, con una ricostruzione articolata nei tempi e negli spazi e frutto di un rinnovato impegno storiografico. Ne scaturisce un quadro assai composito, in ragione del fatto che la drammatica intensità delle vicende belliche accentuò fortemente le tensioni sociali latenti alla fine del fascismo e poi esplose con l'occupazione militare, tedesca prima e in seguito alleata. Le dinamiche di scomposizione politica e istituzionale innescate dalle occupazioni solo gradualmente, in una relazione tutt'altro che lineare con quanto stava avvenendo nell'Italia centro-settentrionale, lasciarono il posto a processi ricostitutivi della società meridionale, peculiarmente plasmati dalla interazione tra le determinanti locali e il contesto generale, politico e militare dello scenario mediterraneo della Seconda guerra mondiale.