Viella: I libri di Viella
Fascismo/i e resistenza. Saggi e testimonianze per Luciano Casali
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 388
Il governo del popolo. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 296
Terza tappa di una storia del discorso sul popolo dall'antico regime all'epoca contemporanea, il volume si sofferma sui mutamenti che caratterizzano questa cruciale direttrice del dibattito politico-costituzionale occidentale nel tumultuoso periodo aperto dall'esperienza della Comune di Parigi: una fase storica nuova, nella quale il termine "popolo" - ormai definitivamente consacrato come espressione dell'unità-totalità del corpo sovrano nel lessico e nella riflessione giuridico-istituzionale - vede indebolita la sua capacità di polarizzazione, in positivo e in negativo, del dibattito pubblico e sembra implodere di fronte all'affermazione dirompente di una pluralità di figure, ora più capaci di ispirare e rappresentare l'immaginario politico dell'epoca, come nazione, classe, proletariato, massa, folla. E anche questo processo di moltiplicazione e frammentazione semantica a spingere il discorso sul popolo verso nuove e più approfondite forme di articolazione epistemica e categoriale, attraverso l'emersione di nuovi campi di ricerca, dalla sociologia alla psicologia collettiva, che del "popolo" come unità plurale concreta cercano finalmente di comprendere la composizione, i bisogni, i comportamenti, gli obiettivi.
Gli abitanti del ghetto di Roma. La «Descriptio Hebreorum» del 1733
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 287
La Descriptio Hebreorum presentata in queste pagine è un documento di valore eccezionale per la storia della comunità ebraica romana: costituisce infatti l'unico "censimento" della popolazione ebraica residente nel ghetto di Roma fino a oggi conosciuto per il periodo che va dal 1555 (data della creazione del "claustro degli ebrei") al 1796 (anno a cui risalgono gli elenchi degli appartenenti alle singole Scole, che forniscono una cifra complessiva di 3.617 individui). Voluta dalle autorità pontificie per motivi fiscali e "scoperta" grazie all'incrocio tra i documenti conservati nell'Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma e nell'Archivio di Stato di Roma, la rilevazione venne effettuata tra il 27 luglio e il 17 agosto 1733. Compiuta strada per strada, casa per casa, essa numera e descrive tutte le famiglie e le persone di entrambi i sessi e di ogni età (per un totale di 4.059 individui e 892 nuclei familiari) che nell'estate del 1733 risiedevano nel ghetto di Roma. Si tratta di un documento di estremo rilievo anche per una valutazione complessiva della popolazione romana, all'interno della quale gli ebrei rappresentavano una presenza costante a partire dal II secolo a. C, ma che erano esclusi per motivi religiosi da quella fonte preziosa per lo studio della popolazione di età moderna costituita, per i cristiani, dai libri parrocchiali e in particolare dagli "stati delle anime", diffusamente redatti a partire dalla metà del XVII secolo.
Squadrismo e squadristi nella dittatura fascista
Matteo Millan
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 308
Roma, 1° novembre 1922. Sono passate solo poche ore dalla marcia su Roma, e il neo-presidente del Consiglio Benito Mussolini promette l'immediata smobilitazione di tutte le squadre in nome del ripristino più rigoroso dell'ordine pubblico. In realtà, la conquista del potere non segna affatto la fine dello squadrismo né della violenza. Sia che vengano arruolati nelle unità della nuova Milizia Volontaria oppure che agiscano sotto le spoglie dei circoli rionali o dei gruppi sportivi, gli squadristi continuano a giocare un ruolo decisivo nella scena politica italiana. E quando il regime, anche per merito delle sue camicie nere, sarà abbastanza forte da imporre una dittatura a viso aperto, squadrismo e violenza non verranno mai meno. Attraverso il ricorso a nuove fonti, questo libro propone una visione innovativa del ruolo dalla violenza squadrista negli anni centrali della dittatura mussoliniana. Le vicissitudini dei protagonisti dello squadrismo sono indagate a tutto tondo: dalle camicie nere condannate al confino di polizia, al pari dei tanto odiati antifascisti, a coloro che sulla pratica della violenza e sul mito dello squadrismo hanno scommesso tutta la loro vita.
La giustizia del vescovo. Società, economia e Chiesa cittadina ad Asti tra XIII e XIV secolo
Ezio Claudio Pia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 243
Il tribunale del vescovo di Asti è il centro di un complesso sistema di relazioni economiche e politiche che innervano la società astigiana del tardo medioevo. I registri redatti fra XIII e XIV secolo dai chierici notai e in generale la documentazione vescovile testimoniano infatti una concentrazione eccezionale di competenze giuridiche e finanziarie presso il tribunale ecclesiastico: dalle questioni relative al credito e all'usura, alle liti matrimoniali, fino ai conflitti politici che dividono le famiglie eminenti. Si delinea bene la capacità della Chiesa astigiana di valutare e di riorganizzare i rapporti sociali e le gerarchie economiche della città grazie a un uso sapiente dei meccanismi di inclusione e di esclusione, in particolare della scomunica. Con gli inizi del Trecento, tuttavia, il coinvolgimento crescente del clero nei conflitti di fazione riduce l'efficacia dell'azione della corte vescovile. Entrano allora in crisi sia la capacità della curia di dare ordine alle relazioni sociali sia il modello ideologico di unità civica sostenuto a lungo dalla Chiesa.
La storia di genere in Italia in età moderna. Un confronto tra storiche nordamericane e italiane
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 467
L'obiettivo di questo volume è fare dialogare storiche americane e italiane riguardo alcuni temi della gender history relativamente alla prima età moderna. Il confronto evidenzia l'importanza di mantenere sempre attivi i contatti fra le due storiografie: quella americana, caratterizzata dalla volontà di sintetizzare e contestualmente ampliare con nuovi indirizzi di interpretazione la storia della società europea; e quella italiana, in grado di produrre sovente ricerche di grande spessore storiografico anche attraverso l'indagine sulle fonti, ma a volte manchevole nell'allargare il suo sguardo all'orizzonte extra-italiano, europeo e globale. Infine, pur senza alcuna pretesa di completezza, attraverso una decina di casi si propone un bilancio su molte delle più importanti iniziative che hanno avviato e arricchito, con notevoli risultati, la gender history in Italia.
Frontiere aperte. Musulmani, ebrei e cristiani nella Repubblica di Venezia
Giuseppina Minchella
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 384
Nel quadro mobile della frontiera veneto-ottomana, specchio del variegato ponte che univa Venezia all'Impero turco, emerge la labilità di un confine dinamico, caratterizzato da continui attraversamenti delle barriere geografiche e religiose. Vengono alla luce realtà plasmate dalla circolazione delle cose e delle persone, storie individuali di duplice appartenenza, profondamente segnate dalla coesistenza con l'altro. Del complesso contesto sociale della città di Venezia si ricostruisce qui la realtà segnata dalla presenza di minoranze orientali in contatto quotidiano con i sudditi della Serenissima, mettendo in luce le multiformi relazioni che nell'età moderna hanno interessato gli abitanti delle opposte sponde del Mediterraneo. Si delinea così una frontiera porosa, aperta allo scambio e alla contaminazione, che induce a leggere in modo nuovo la storia dei rapporti tra turchi, ebrei e cristiani.
Innocenzo XI Odescalchi. Papa, politico, committente
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 486
Il papato del comasco Innocenzo XI Odescalchi (1676-1689) rappresenta uno snodo decisivo nella rielaborazione della funzione e del valore simbolico del romano pontefice in quello che è stato definito il tempo della crisi della coscienza europea. Il risanamento delle finanze pontificie, il ruolo nodale nella vittoria viennese sui turchi e nella riconquista dell'Ungheria, la creazione del nuovo asse pontificio-imperiale-polacco, il tentativo di abolire il nepotismo e il coraggioso sforzo di riformulazione degli equilibri curiali, sono solo alcune delle tappe di uno dei pontificati più importanti dell'età moderna. Ma il papato Odescalchi può rivelarsi significativo anche sotto il profilo della committenza architettonica e figurativa. Di tutto ciò danno conto, fornendo un quadro aggiornato e di respiro europeo, i saggi qui raccolti.
Riccardo Lombardi. La giovinezza politica (1919-1949)
Luca Bufarale
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 416
Attivista del Partito popolare all'età di diciotto anni, antifascista della prima ora, dirigente azionista e poi del Psi, ingegnere di professione, Riccardo Lombardi è stato spesso presentato come un socialista inquieto e una coscienza critica della sinistra. Basandosi su una documentazione a stampa e d'archivio in buona parte inedita, il volume ricostruisce il primo trentennio, sinora poco studiato, del suo impegno politico, dall'esordio nelle leghe "bianche" della natia Sicilia durante i moti contadini del primo dopoguerra all'ingresso nel Partito socialista e alla sua prima esperienza come direttore dell'"Avanti!" all'indomani della sconfitta del Fronte popolare nelle elezioni del 1948. Il rifiuto della mistica della guerra, la precoce considerazione del fascismo come reazione antipopolare, la critica alle dottrine economiche liberiste, la Resistenza come rivoluzione democratica e l'ostilità alla politica di collaborazione tra sinistre e partiti moderati nel secondo dopoguerra: sono questi alcuni dei temi che si ritrovano nella sua biografia e che risultano fondamentali anche per comprenderne l'operato nei decenni successivi, quando Lombardi diventerà un punto di riferimento per molti giovani alla ricerca di una nuova concezione del socialismo. Presentazione dell'Associazione Labour "Riccardo Lombardi".
«Guerra santa» e conquiste islamiche nel Mediterraneo (VII-XI secolo)
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2014
In seguito alle conquiste islamiche, il Mediterraneo diventò un fluido spazio di confine tra società musulmane e cristiane, contrassegnato da continui contatti e conflitti, intrecci e scambi, trasformazioni e tensioni. Questo volume a più voci si propone di affrontare il tema del delicato passaggio che conduce dalla guerra di conquista islamica alla creazione di strutture amministrative nei territori assoggettati, analizzando anche vari aspetti delle complesse dinamiche a esso inerenti. Si prendono in esame alcuni importanti contesti mediterranei tra il VII e l'XI secolo: l'Egitto, il Maghreb, l'Andalusia, la Francia e l'Italia meridionale, le grandi isole. Lo scopo è quello di comprendere ancora meglio alcuni sviluppi e impatti dell'espansione musulmana, di affrontare le problematiche legate alla scarsità e all'interpretazione delle fonti e, non da ultimo, di invitare a guardare oltre l'orizzonte della propria disciplina.
Lo sguardo lungimirante delle capitali. Saggi in onore di Francesca Bocchi. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 460
Questo volume rende omaggio a Francesca Bocchi, storica delle città medievali, ma con aperture alle età precedenti e successive. Il taglio cronologico dato a "Lo sguardo lungimirante delle capitali" è quindi ampio, come lo spazio geografico che abbraccia. Non si tratta in senso stretto delle capitali di stati nazionali o regionali, ma anche di città a capo di circoscrizioni territoriali più piccole, su cui esse hanno svolto un ruolo dominante.
Venezia medievale nella modernità. Storici e critici della cultura europea fra Otto e Novecento
Daniela Rando
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 474
In che modo la fase storica iniziata ai primi dell'Ottocento e conclusasi dopo la seconda guerra mondiale concepì, immaginò e "costruì" il Medioevo veneziano? Fu Venezia stessa - la più antimoderna fra le città italiane, dalla forte carica metaforica - a sollecitare uno specifico immaginario storico, cui parteciparono anche medievisti, studiosi e critici della cultura. Questa l'ipotesi di partenza, formulata attraverso un itinerario che intreccia il nuovo interesse per Bisanzio, percepibile a partire dai primi decenni dell'Ottocento e oscillante fra eredità classica e fascino orientale, con la categoria interpretativa del "Gotico", decisiva nel passaggio storico fra XIX e XX secolo, per poi valutare la considerazione della Venezia medievale nel dibattito su origine e natura del capitalismo, e infine come paradigma del colonialismo e dell'imperialismo.