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Archinto: Lettere

Le luci della quotidianità. Lettere sulla letteratura e l'omosessualità

Le luci della quotidianità. Lettere sulla letteratura e l'omosessualità

Edward Morgan Forster, Christopher Isherwood

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2014

pagine: 290

Le lettere di Forster e di Isherwood sulla letteratura e l'omosessualità raccontano non solo una parte della vita e alcune delle opere dei due grandi scrittori, ma anche due storie d'amore e di devozione parallele seppur molto diverse, quelle fra ciascuno scrittore e il suo rispettivo compagno. Raccontano, soprattutto, l'evolversi di un'amicizia che ha inizio nei turbolenti anni Trenta del Novecento e vede i due scrittori confrontarsi con l'ascesa del fascismo in Europa e la minaccia di una guerra. Le lettere dei primi anni Quaranta contrappongono i mondi, straordinariamente differenti, nei quali Forster e Isherwood stavano vivendo: da una parte Londra e i suoi dintorni durante i bombardamenti aerei, dall'altra la California del Sud e la comunità di artisti e di scrittori lì esiliata. Le lettere scritte dopo la guerra, per quanto poco numerose, soprattutto dopo i primi anni Cinquanta, si soffermano su alcuni momenti significativi, come ad esempio il tentativo di Isherwood di trovare nei suoi romanzi una voce nuova che tratti i personaggi omosessuali con maggiore franchezza. La vita dei due scrittori in una società nella quale non era possibile dichiarare apertamente le proprie preferenze sessuali, è un tema presente in modo quasi impercettibile in tutti e tre i periodi in cui l'epistolario è diviso, anche perché entrambi sono reticenti a svelare i dettagli intimi delle loro relazioni.
20,00

Lettere sul brodo

Lettere sul brodo

Aldo Buzzi, Mario Nicolao

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2014

pagine: 144

Gli anni incalzano, gli anni pesano, e la vita di Aldo Buzzi sta per toccare il secolo. Aldo Buzzi, il cantore dell'"Uovo alla kok", e della Matriciana, il grande scrittore minimo che Federico Fellini temeva per i suoi consigli sui calzini, incontra Mario Nicolao, il biografo inattendibile di Gioachino Rossini, il surrealista moderato. Buzzi e Nicolao abitano in città diverse, entrambi coltivano il mito dell'irreperibilità e dell'invisibilità. Entrambi affidano alle donne la cura delle loro anime. Per stanare Nicolao l'astuto Buzzi ricorre a uno stratagemma: una quartina del poeta francese Stéphane Mallarmé che contiene un indirizzo, 22 Boulevard de Courcelles. Nicolao cade nella trappola e comincia così un epistolario, sempre più serrato, eccentrico e un poco inquietante, in cui i due si scambiano opinioni sul vivere, sulla letteratura, sulla società, ma anche ricette, indirizzi. E, soprattutto, si affrontano sulla terapia del brodo come terapia di vita.
16,00

Ed è subito Martini

Ed è subito Martini

Lowell Edmunds

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2014

pagine: 169

Il cocktail che Roosevelt offrì a Stalin, che Krusciov definì "l'arma più micidiale degli Stati Uniti", che costò al candidato Jimmy Carter una serie di perfide battute e corsivi ironici, che fu citato da Cole Porter in una sua celebre canzone, che ispirò designer quali McConnico e Lalique, senza contare gli scrittori (da Pearl Buck a Maugham, da Jack London a Hemingway) e il cinema, è stato a buon diritto definito da qualcuno "un elemento imprescindibile nel quotidiano e nell'immaginario degli americani". In questo libro, documentatissimo eppure lieve e ironico, l'autore ci accompagna nella lettura e nell'interpretazione di un fenomeno intrigante, che "offre scelte a trecentosessanta gradi a chiunque voglia guardare dentro (o attraverso) il proprio bicchiere". Prefazione di Umberto Eco.
18,00

Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001)

Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001)

Raffaele La Capria, Beppe Agosti

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2014

pagine: 165

Il carteggio tra Raffaele La Capria e un suo lettore, all'inizio a lui del tutto sconosciuto, Beppe Agosti, nasce "per caso" dal desiderio di quest'ultimo di conoscere un autore "famoso". Le lettere documentano il "rapporto tra uno scrittore e un lettore, tanto più interessante in quanto questo lettore non è un critico e nemmeno strettamente parlando un intellettuale addetto ai lavori, ma una persona sensibile che esprime liberamente le sue opinioni". La costanza e l'ammirazione dimostrate da Agosti riescono a smuovere l'indifferenza dello scrittore, che finisce col rivelare proprio a un "estraneo" il suo animo e i pensieri più riposti. Gli incontri diretti tra i due corrispondenti sono stati molto rari e sono dunque raccontati da Agosti come eventi straordinari, con un'esaltazione che, se a tratti può apparire eccessiva, è però giustificata dallo "stupore" della persona comune dinanzi al personaggio famoso.
16,00

Alle nostre deboli tracce

Alle nostre deboli tracce

A. Valli Fassi von Karuck Soheve

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2014

pagine: 377

Serrato e ossessivo contrappunto tra dolcissime, tragiche evocazioni, soglia friabile tra la vita e la morte, "vagabondaggio nel vuoto", "urto di onde impietose", registro di sconfitte o disperate speranze, sfilata rituale di pensieri amari come autoflagellazioni, intarsio tra rintocchi luttuosi e desideri esasperati di fare almeno "un po' d'ordine nel cuore", confessione e impossibile esorcismo, atlante di un vastissimo paese di ombre, rosario di lacrime troppo copiose per essere sparse, manuale di esercizi spirituali per custodire l'amore "nel centro del nulla", scommessa sulla forza vitale del dolore e sul "sollievo" di non dimenticare, altalena fra carezze e miraggi, tra lucidissime ipotesi e "folli" vaneggiamenti, "Alle nostre deboli tracce" muta la propria forma mentre lo percorriamo. Spesso la voce dell'autore si schiude, tremando, a impossibili imperativi, richieste, preghiere a chi non può più sentirlo: "vieni in sogno almeno a perdonarmi"... Altre volte la voce s'impenna in immagini forti, dure come pietre scagliate contro il cuore del vuoto: "tutti i miei libri stasera hanno occhi lucidi di febbre"... Come ci ha insegnato una volta per sempre Baudelaire, la bellezza "moderna" si nutre di male, morte, colpe, corruzione, delirio. Osservato sotto questo profilo, anche il libro di Valli Fassi appare profondamente, dolorosamente bello. Prefazione di Paolo Lagazzi. Fotografie di Agnès Spaak.
25,00

Un filo d'acqua per dissetarsi. Lettere 1949-1969

Un filo d'acqua per dissetarsi. Lettere 1949-1969

Vittorio Sereni, Giuseppe Ungaretti

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 202

Due grandi poeti dialogano in un carteggio che, iniziato nel 1949, s'interrompe nel 1969. Sono Giuseppe Ungaretti, poeta affermato e internazionalmente riconosciuto, e il più giovane Vittorio Sereni, che in lui vede il maestro e l'immagine stessa della Poesia. Affetto e stima, confidenza e fiducia reciproci costituiscono il filo profondo che lega le lettere, anche quelle che si riferiscono ad aspetti editoriali, assai interessanti nel rivelare cosa significhi per un poeta il credere fino in fondo nella propria opera e per un editore il saper essere attento e fedele all'autore in cui crede.
16,00

Non posso tradurre il mio cuore. Lettere 1924-1940

Non posso tradurre il mio cuore. Lettere 1924-1940

Rabindranath Tagore, Victoria Ocampo

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 122

La corrispondenza intercorsa dal 1924 al 1940 tra Rabindranath Tagore e Victoria Ocampo costituisce la testimonianza - finora inedita in italiano - di un'esperienza emotiva e intellettuale irripetibile. La colta e orgogliosa Victoria, appartenente per censo all'oligarchia di Buenos Aires ma precoce e sensibile lettrice del celebre "Gurudev", lo incontrò durante una breve tappa forzata in uno dei molteplici tour mondiali del poeta: per due intensi mesi, dal novembre 1924 al gennaio 1925, la Ocampo ospitò nella villa di Miralrio Tagore convalescente e il suo giovane segretario inglese. Queste sessanta lettere scolpiscono tutte le fasi del rapporto tra l'anziano ma carismatico Maestro e la giovane "discepola", allora agli esordi della sua attività intellettuale e mecenatesca. Victoria si infiammò per Tagore di una subitanea passione mistico-erotica. Il poeta, dapprima intento a sublimare il fascino dell'adorante "carceriera", sarà poi fermo nel ribadire la libera priorità della sua vocazione spirituale e creativa, pur rimpiangendo l'Eden perduto di Miralrio e la sua "Vijaya". Questo epistolario, dal ricco sfondo storico-culturale, offre al lettore un singolare e prezioso ponte sospeso tra Oriente ed Occidente, di cui entrambi i protagonisti identificavano il fondamento nella "fame di unità".
15,00

The New Yorker. Lo humour delle donne

The New Yorker. Lo humour delle donne

Libro: Copertina morbida

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 189

Una signora vestita all'ultima moda si china sulla carrozzina vezzeggiando il bebé: "Gucci Gucci Cucci!". Una moglie in deshabillé a suo marito: "Secondo te, il mio corpo mi fa apparire grassa?". Un marinaio su un rompighiaccio dice all'amico, indicando una coppia di creature impellicciate che vengono verso di loro: "Guarda, ragazze!... credo". Un'adolescente magrissima alla sua amica: "Ho una fame che divorerei mezzo sandwich". Sono solo alcune delle spiritose perfidie con cui, nell'ormai consueto appuntamento annuale con il meglio del "New Yorker", i vari Steig, Mankoff, Addams, Tobey, e tanti altri virtuosi delle vignette ospitate da quasi un secolo tra le pagine del più raffinato dei settimanali americani, si cimentano con il profilo dell'eterno femminino: una volta tanto, le "quote risa" sono assicurate.
24,00

Lettere a Ralph

Lettere a Ralph

Karlheinz Stockhausen

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 104

Artista capace di immaginare mondi inauditi e allo stesso tempo icona pop della musica contemporanea, Karlheinz Stockhausen si manifesta in questo carteggio con Ralph Fassey sotto una luce diversa, più domestica e amichevole. Le settanta lettere che formano il volume raccontano la storia di un rapporto durato quasi quarant'anni tra un grande artista e un giovane affascinato da un autentico totem della musica contemporanea. Sullo sfondo di questa relazione scorre quasi l'intero arco della vicenda artistica di Stockhausen, dai capolavori pionieristici di musica elettronica alle opere visionarie del ciclo Licht, dagli attacchi alla sua musica degli anni Settanta alle roventi polemiche per le dichiarazioni sull'11 settembre. Per completare lo sguardo sul personaggio Stockhausen e la sua cerchia di affetti, il libro è arricchito da un nutrito gruppo di fotografie inedite, scattate dallo stesso Fassey nel corso degli anni durante la preparazione degli spettacoli e in varie occasioni private.
14,00

Lettere a Ibis

Lettere a Ibis

Jean Genet

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 88

Scritte nove anni prima di "Le condamné à mort", libro d'esordio di Genet, queste lettere conducono alla scoperta di un giovane ventitreenne che, nei caffè di Montparnasse e del quartiere latino di Parigi, frequenta artisti e intellettuali e si lancia nell'agone letterario proponendo un articolo a una piccola rivista, "Jeunes", fondata e diretta da una sua coetanea, Ibis. Donna libera e appassionata, Andrée Plainemaison, alias Pragane, alias Ibis, si interessa di teosofia e di pittura, di danza e letteratura, ma soprattutto introduce Genet nella cerchia dei suoi giovani amici letterati. La corrispondenza tra Jean e Ibis costituisce un'inestimabile testimonianza sul Genet degli anni Trenta - quando il futuro scrittore si arruola nella Legione straniera, scopre Damasco e l'Atlante marocchino, diserta e vaga attraverso mezza Europa -, cruciali per la sua formazione. Ma queste lettere anticipano anche i temi principali dell'opera futura. Genet, poco più che ventenne, possiede una spiccata consapevolezza del suo stile e preannuncia la sintassi ricca e complessa che gli sarà propria - "non arriverò mai a scrivere in modo semplice" afferma già nel 1933 - mentre, parallelamente, esplicita le sue ambizioni con una buona dose di ironia: "In futuro - dice - scriverò prose incandescenti fra i roseti e rigogliose terzine tra le sabbie ardenti".
14,00

Intanto rimaniamo uniti. Lettere ai figli

Intanto rimaniamo uniti. Lettere ai figli

Sigmund Freud

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 284

Questo volume presenta un'ampia selezione delle lettere, per la gran parte inedite, scritte da Sigmund Freud a cinque dei suoi sei figli (è esclusa Anna, l'unica che non si sposò e seguì le orme del padre, diventando psicoanalista a sua volta), inquadrandosi in quel tragico scorcio temporale che va dallo scoppio della prima guerra mondiale al precipitare degli eventi alla vigilia della seconda. La sensibile e intelligente partecipazione del padre della psicoanalisi alle piccole e grandi vicende di figli, generi, nuore e nipoti; il suo e il loro personale coinvolgimento in eventi epocalmente traumatici; la fitta rete di relazioni in cui Freud si muove da protagonista e insieme da spettatore e commentatore: questo lo sfondo su cui si esprime, nelle lettere ai figli, un pensatore la cui modernità non finisce ancora di stupire, e che qui si presenta - per mezzo di una scrittura deliziosa, pervasa ora da affettuoso umorismo ora da pessimistica rassegnazione - nell'inedita veste di generoso patriarca e di padre premuroso. La raccolta, frutto dell'accurato lavoro di un team di studiosi guidati dallo storico della psicoanalisi Michael Schröter, presenta concise ma esaurienti biografie di Mathilde, Martin, Oliver, Ernst e Sophie Freud ed è corredata da un ampio apparato che comprende, oltre alle note, una cronologia, una bibliografia e l'albero genealogico della famiglia Freud.
25,00

Gli angeli di Cocteau. Lettere 1946-1954

Gli angeli di Cocteau. Lettere 1946-1954

Umberto Saba, Sergio Ferrero

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2013

pagine: 117

A Sanremo, alla fine della guerra, il diciannovenne Sergio Ferrero conosce Federico Almansi, il "celeste scolaro" protagonista dell'ultima stagione della poesia di Saba, e attraverso di lui entra in contatto con il poeta. Inizia così una corrispondenza che copre quasi un decennio (gli anni della maturazione di Ferrero e quelli del definitivo decadimento di Saba), in cui voci e ruoli appaiono da subito interscambiabili. Il giovane cerca rassicurazioni nel maestro; il "maestro" che tale non si è mai sentito, prigioniero della Trieste che ama e odia, ha bisogno di respirare l'aria fresca della giovinezza. Tra i due fa continuamente capolino la figura di Federico, con il sogno di un futuro nella letteratura ma anche le prime avvisaglie della malattia mentale che di lì a poco lo annienterà. Un carteggio che si legge come un romanzo, pieno di micro racconti esilaranti: il furto di una copia del "Canzoniere" architettato da Saba nella sua stessa libreria, la correzione delle bozze in un fumoso bar-biliardo nei pressi della stazione Centrale di Milano, un'arcadica lettura di poesie nei boschi con ragazzi arrampicati sugli alberi. Il tutto corredato da una prefazione, scritta da Ferrero ottantenne con la penna felice ed esatta di tanti suoi romanzi, che ci consegna un'immagine inedita e segreta di uno dei maggiori poeti del Novecento. Postfazione di Basilio Luoni.
14,00

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