Carocci: Lingue e letterature Carocci
Eretico barocco. Una linea meridiana nella poesia italiana del Novecento
Simone Giorgino
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 156
Il libro esamina cinque poeti “eretici” del Sud: Girolamo Comi, Raffaele Carrieri, Vittorio Bodini, Vittorio Pagano, Carmelo Bene, accomunati da una spiccata dissidenza rispetto a una norma stilistica stabilita – manifestata con pratiche scrittorie anche radicalmente originali e una ricerca linguistica ora costruita sull'esercizio virtuosistico di sottili variazioni (in Comi e Carrieri), ora caratterizzata da una hybris forsennata e metamorfica (in Bodini e Pagano), o addirittura barbarica e deflagrante (in Bene) – riconducibile nell'alveo del barocco, inteso come atteggiamento estetico contrapposto al classico; e inteso in senso “ambientale”, cioè come spirito del luogo, genius loci. Un barocco “indossato”, nei loro versi, come una maschera rigogliosa di efflorescenze che nasconde la vacuità e caducità del reale, e sembra replicare, a livello espressivo e figurale, l'oltranza decorativa che informa alcune mirabili architetture del territorio di origine. La loro poesia, generalmente estromessa dai manuali e dalle antologie, stimola la riflessione su una possibile riforma del canone, a partire dal riposizionamento dei tradizionali equilibri tra centro e periferia.
Primo Levi magico. Meraviglia, mistero, cosmo
Robert S. C. Gordon
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 112
Primo Levi è stato un testimone lucido della Shoah, un modello di pensiero etico e umano, ma anche un osservatore attento e ammirato, informato e incuriosito, di tutte le fenomenologie del mondo materiale, dell'immaginario e delle conoscenze che l'uomo ci costruisce sopra, dal cosmo all'atomo, dai meccanismi nascosti alle potenze trasformative dell'universo. La sua scienza e le sue conoscenze sono state, cioè, fonti di meraviglia. Anche in questo senso, Levi è stato testimone, portatore di un messaggio sulla “magia del reale”. Il volume propone una serie di indagini intorno a quest'altro Levi, al Levi “magico”, sul senso di meraviglia e di mistero che spesso trasmette posto davanti a luoghi, esperienze e oggetti tra i più variegati della sua vita: dal laboratorio dell'Università di Torino alle sue invenzioni di fantascienza, all'immagine della Luna tra Dante e Apollo 11; dal microscopio regalatogli dal padre alle poesie sulle streghe, alle sue fantasiose sculture in rame. Il pensiero magico in Levi è soprattutto una forma di cognizione, parte della sua visione antropologica del mondo, e può essere anche a volte una sorta di cura, di medicina, per sé e per gli altri, perfino nel lager di Auschwitz.
«Illuminare un po' l'inferno». Simbologie del non umano in Dino Buzzati e Anna Maria Ortese
Marco Ceravolo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 203
Il volume esplora i punti di contatto tra Dino Buzzati e Anna Maria Ortese attraverso il ventaglio critico degli animal studies e dell'ecofemminismo. Vengono quindi analizzate alcune loro opere letterarie in cui centrale è la presenza del non umano, per restituire, poi, gli imperativi di ordine etico-morale che costituiscono i tasselli chiave dell'operato dei due scrittori, legati da un fervente spirito zoofilo e ambientalista e attivamente impegnati a denunciare la penosa condizione degli animali nei laboratori, negli zoo e nei circhi tramite lettere aperte e svariati articoli di giornale. Basterebbe il collettaneo Bestiario (1991) di Dino Buzzati per venire a capo di tutte le attestazioni animalesche che delineano il profilo zoofilo dell'autore veneto. Dalla produzione letteraria a quella pittorica, il non umano s'inserisce come pietra d'inciampo nell'immaginario buzzatiano, al punto da ribaltare le sorti degli egemonizzanti personaggi umani. L'opera di Anna Maria Ortese, d'altra parte, presenta personaggi dalla fisionomia incerta che abitano tra il mondo umano e quello non umano. I documenti dell'Archivio di Stato di Napoli rivelano aspetti inediti dell'etica ortesiana e sfaccettature poco note del profilo sia politico che morale dell'autrice, sempre schierata dalla parte di categorie indifese, umane e non umane.
Anatomia del personaggio romanzesco. Storia, forme e teorie di una categoria letteraria
Gloria Scarfone
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 184
Il volume propone un viaggio attraverso una delle categorie più problematiche e discusse della teoria letteraria del Novecento: il personaggio romanzesco. Evitando di elaborare a priori complicate teorie che la giustifichino, l'autrice prende le mosse dai concetti più vicini al nostro comune sentire (realismo, carattere, pensiero), in un percorso che, partendo da Platone, Aristotele e Teofrasto, attraversa i capisaldi della narratologia novecentesca. Anatomia del personaggio romanzesco è un libro di storia della critica e di storia delle idee che, senza illusorie pretese di esaustività, rilegge a contropelo le deformazioni prospettiche dello strutturalismo (Barthes, Hamon, Chatman, Genette), ripensa categorie come quella di tipo (Lukács) e parola bivoca (Bachtin) e cerca nuove prospettive per guardare al personaggio, scavando nel passato vicino di una narratologia che in Italia non è mai diventata classica (Cohn) e in quello più lontano della retorica antica, dove il personaggio è ethos (carattere) e diànoia (pensiero).
Dante a Mezzogiorno. Il Regno di Sicilia nella Commedia
Francesco Panarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 111
A differenza di Petrarca e Boccaccio, Dante pare non si sia mai spinto a sud di Roma, ma durante l'esilio imparò presto a fare i conti con quanto accadeva nelle corti di Napoli e Palermo. La situazione politica del Regno di Sicilia, diviso tra Angioini e Aragonesi, ma con importanti richiami ai sovrani Altavilla e Svevi, è evocata già nel De vulgari eloquentia e torna più diffusamente nella Commedia. Il volume rilegge le tre cantiche per seguire il dipanarsi e le ragioni del rapporto di Dante con il Meridione d'Italia, con i due Regni che lo occupavano e soprattutto con le dinastie che governarono quei Regni. Il giudizio di Dante si espresse a chiare lettere in celebri terzine, che hanno contribuito a forgiare la secolare valutazione negativa sull'età angioina e sulle sue nefaste conseguenze per il destino del Mezzogiorno italiano e allo stesso tempo a rafforzare l'opinione positiva sui predecessori normanni. Re Roberto i d'Angiò, ad esempio, fu sì colui che coronò il sogno poetico di Francesco Petrarca, ma resta marchiato dalla sarcastica definizione dantesca di “re da sermone”, ovvero sovrano incapace e bigotto.
Dizionario di linguistica del testo a uso delle scienze umane
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 114
Il Dizionario riunisce i concetti fondamentali della linguistica del testo, vale a dire, in prima approssimazione, della disciplina che coglie le peculiarità semantiche e linguistiche delle enunciazioni che vanno oltre la frase. Le voci si articolano in due insiemi: voci maggiori e voci minori. Le prime, organizzate secondo una ratio concettuale, definiscono, affrontando anche tematiche trasversali, il quadro teorico di riferimento; le seconde, organizzate in base a un criterio alfabetico, definiscono concetti puntuali: alcuni, i più numerosi, elaborati dalla stessa linguistica del testo (anafora, connettivo, progressione del topic, tipo e genere testuale ecc.), altri presi in prestito da altre discipline ma plasmati in prospettiva testuale (presupposizione, implicatura, segnale discorsivo ecc.). Per la loro forza euristica, descrittiva ed esplicativa, i concetti definiti nel Dizionario hanno mostrato negli anni di essere costruttivi, se non imprescindibili, anche per le scienze umane e sociali nel loro complesso. Alle loro riflessioni linguistiche offrono ampiezza – le analisi oltrepassano i confini della frase – e profondità – le analisi acquistano spessore funzionale.
Come agisce Nanni Balestrini. Le parole che cercano
Cecilia Bello Minciacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 388
Fondatore della Neoavanguardia, poeta, narratore, artista visivo, sperimentatore di tecniche e strumenti extraletterari, e insieme infaticabile agitatore culturale, creatore e promotore di edizioni, riviste e festival, Nanni Balestrini (1935-2019) è stato tra i protagonisti della letteratura e della cultura italiane del secondo Novecento e dei primi anni Duemila. Di quest'autore, che ha fondato la propria scrittura sui “procedimenti”, inventandone sempre “altri”, il volume attraversa l'ampia produzione letteraria in versi e in prosa, indagando e interpretando strutture e procedure compositive, delineando e mettendo in relazione fasi, evoluzioni, rispondenze interne, fratture, per offrire a studenti, studiosi e lettori una via d'ingresso a testi stranianti, che rompono l'inerzia del linguaggio e i pacati orizzonti di attesa dei fruitori. Il metodo interpretativo privilegia, equamente, la lettura ravvicinata dei testi, la filologia e la ricerca delle fonti, che ha consentito di individuare e commentare alcuni ipotesti. L'opera di Balestrini si scopre così ben più letteraria di quanto si potrebbe credere, ma sempre in “opposizione” e pronta a tendere «agguati» alle parole, sempre «vigile e profonda», come la intendeva nelle sue dichiarazioni di poetica.
La musa incatenata. Prigionia e arte dall'antichità all'età contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il volume esplora il rapporto fra arte e prigionia nel mondo antico, nella prima età cristiana e nel tardoantico, e in epoca moderna, con un approccio multidisciplinare per avviare una prima indagine complessiva sul tema. L'analisi, condotta su testi letterari, documenti di archivio, materiale iconografico e musicale, prende in esame prigionieri celebri (Socrate, san Paolo, Boezio) e meno noti (come Draconzio), esuli (Cicerone, Ovidio, Seneca), martiri cristiani di area occidentale e bizantina, musicisti e personaggi dell'opera (dal Seicento fino a Dallapiccola), figure storiche di grande rilievo per la modernità (Gramsci e i resistenti tedeschi al nazionalsocialismo). Il racconto di esperienze teatrali in carcere (Roma, Pisa, Bari) mostra, infine, come il muro di separazione tra prigione e mondo esterno si possa abbattere con l'arte e la bellezza, le stesse che da sempre danno speranza e luce in mezzo alle catene.
Re-Thinking Afrikaner Identity in the New South Africa. An Exploration of Post-Apartheid Narratives by André Brink, Antjie Krog and Mark Behr
Linda Fiasconi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 208
Piangere la memoria. Lamento funebre e culture medievali
Andrea Ghidoni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 616
Il lamento funebre è una istituzione culturale diffusa in quasi tutte le società umane, attraverso la quale si piange la morte di una persona considerata fondamentale per un individuo, una famiglia o una comunità. Esso si declina nelle culture come rito tradizionale ma anche come forma letteraria. Il Medioevo europeo ci ha lasciato un'ampia produzione di lamenti funebri nella poesia lirica, narrativa e religiosa. Sono testi scritti nelle varie lingue dell'epoca (il latino e i principali volgari) e riflettono la polifonia del mondo medievale, che emerge anche di fronte all'evento che più di altri annienta i valori umani. Chierici, monaci, trovatori, cantastorie, confraternite mettono in scena nelle loro composizioni il dolore di piccole e grandi comunità per la morte di re e imperatori, abati e vescovi, santi, eroi e donne amate; ma anche quello di Maria che piange Gesù crocifisso. Da questi testi possiamo trarre importanti indicazioni sui modelli di umanità che circolavano nelle culture medievali, sulle forme di espressione del dolore, sulla creazione di miti riguardanti il passato e sull'istituzione di riti per mantenere nel futuro il ricordo del defunto: vari modi per dire l'indicibile, ma anche per passare oltre il solco tracciato dall'esperienza della morte e costruire memorie durevoli.
Commedie perdute. Antologia di frammenti
Aristofane
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 200
Il ‘naufragio' della drammaturgia comica ateniese ha colpito solo parzialmente la produzione poetica di Aristofane: undici delle oltre quaranta commedie a lui ascritte sono state trasmesse per intero; delle altre si conservano circa mille frammenti. Il presente volume fornisce un primo orientamento alla conoscenza delle pièces perdute del massimo esponente dell'archaia, illustrando nel saggio introduttivo i contenuti e la datazione (certa o presunta) dei drammi non conservati per intero; seguono, sul fondamento del testo greco di Kassel-Austin, la traduzione e il commento di quei passi che delle commedie perdute risultano perspicui sul piano linguistico, letterario, storico e antiquario. Coniugando il rigore metodologico e la documentazione bibliografica, propri della ricerca scientifica, con la chiarezza espositiva e la tendenza alla semplificazione di dati complessi, il libro costituisce un sussidio utile alla preparazione degli studenti universitari, nonché uno strumento di consultazione per i lettori interessati alla conoscenza del primo grande commediografo dell'Occidente.
I personaggi non torneranno? La letteratura contemporanea tra finzione e realtà
Alessandro Cinquegrani
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 196
Pare che i personaggi stiano scomparendo dalla narrativa, sostituiti da persone reali, in carne e ossa e spesso con storie minime, quotidiane. Perché? Per comprendere questa trasformazione, il libro analizza il rapporto tra autori e personaggi dall'inizio del Novecento a oggi, un rapporto che si configura come lotta progressiva, conflitto e fuga, che attraversa modernismo, postmodernismo e l'età recente. Le opere di Pirandello, Woolf, Kafka, Svevo testimoniano la nascita di un personaggio che entra in contrasto con gli autori; quelle di Dick, Auster, Perec, Bufalino e DeLillo ne registrano la fuga in uno spazio altro; infine, Kubrick, Carrère, Cercas, Coetzee e Moresco fanno i conti con la sua scomparsa. Attraverso la lettura ravvicinata dei testi e il confronto con i principali teorici del Novecento, il volume offre una breve storia del personaggio di romanzo e delle sue relazioni con la società che rappresenta, in modo diretto o indiretto, e con la realtà che gli autori incarnano.