Carocci: Lingue e letterature Carocci
«Il Furioso si ritrova per tutto». Un secolo di letture e riscritture (1515-1645)
Francesco Lucioli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 292
Il volume ripercorre il successo dell'Orlando furioso concentrandosi sulle letture e riscritture a cui è sottoposto nell'Italia del Cinque e Seicento. Nella prima parte vengono esaminate diverse tipologie di lettori: i cortigiani che giocano con i versi ariosteschi; i gentiluomini a cui è principalmente rivolta la produzione letteraria su onore e duello che ricorre in modo significativo a citazioni del Furioso; le gentildonne, alle quali è in genere preclusa la lettura del poema, e che invece trovano continui rinvii all'opera nella letteratura sulla condotta muliebre; i religiosi che, pur condannandone spesso la conoscenza, riprendono il Furioso per illustrare i precetti della fede in manuali di catechismo e prontuari per la predicazione. Nella seconda parte si analizzano alcune forme di riscrittura del poema: le ottave di argomento, che riassumono il contenuto di un intero canto in una stanza; le ercolane, riformulazioni musicali di carattere popolare; le traduzioni latine, che si presentano come veri e propri adattamenti; e una parodia di tutte le stanze incipitarie dei canti del Furioso.
Professori di desiderio. Seduzione e rovina nel romanzo del Novecento
Valentina Sturli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 168
Il volume indaga in chiave comparatistica il tema letterario novecentesco dell'intellettuale che si degrada per amore e che si perde (o si ritrova) sulle tracce di un oggetto del desiderio misterioso, enigmatico, attraente e sfuggente. Da Senilità di Italo Svevo a L'immoralista di André Gide, dalla Morte a Venezia di Thomas Mann a Lolita di Vladimir Nabokov, passando per il fondamentale modello del Professor Unrat di Heinrich Mann fino a Dino Buzzati, Alberto Moravia e Goffredo Parise, e all'estremo contemporaneo con J. M. Coetzee, Philip Roth e Walter Siti, il libro ricostruisce la genealogia di un tema che, pur avendo precursori illustri, solo nel secolo scorso acquista ampiezza considerevole e da comico, come nel caso del personaggio del senex amans e del vieux barbon dei secoli precedenti, si fa serio. Il sapiente moderno, che dovrebbe essere in grado di governare una realtà complessa e cangiante – di cui l'amato o l'amata sono figura – si scopre invece preda dei propri impulsi, smarrito e instabile nel suo controllo sul mondo, e sulle tracce del desiderio intraprende un percorso tanto pericoloso quanto affascinante e inaspettato, alla scoperta di tutto ciò che fin lì aveva represso e negato.
Pirandello e il demone del teatro. Dai «Sei personaggi» ai «Giganti della montagna»
Ivan Pupo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 280
«Il pubblico? Eh, io [...] l'ho abituato ad aspettarsene da me d'ogni colore. Gli sono andato sempre con le dita negli occhi; ed esso lo sa. È il mio gusto e il mio piacere. Tutta la mia opera è stata sempre così, e sarà così: una sfida alle sue opinioni e soprattutto alla sua quieta morale... o immorale». Così, nel maggio del 1917, Luigi Pirandello scriveva al capocomico Virgilio Talli. A poco più di un secolo di distanza il volume raccoglie di nuovo quella sfida, analizzando fantasmi inconsci e strategie provocatorie del grande drammaturgo siciliano, in un corpo a corpo con le sue pièces più famose. Il modo creativo e mai scontato con cui Pirandello rielabora, adattandole ai palcoscenici del suo tempo, le suggestioni provenienti dai grandi narratori russi (Dostoevskij e Tolstoj in primo luogo) e dal Goethe delle Affinità elettive e del Faust – una dimensione intertestuale finora poco esplorata – diventa qui la cartina di tornasole privilegiata della vera natura del suo teatro, per nulla compatibile con una ricezione passiva e catartica. Le ossessioni che variamente lo attraversano, decidendo del destino dei personaggi, ancora oggi inquietano nel profondo il lettore/spettatore, perché lo obbligano a fare i conti con i suoi stessi demoni.
Pasolini oggi. Studi e letture
Guido Santato
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 236
Il volume raccoglie dodici saggi che, in una pluralità di approcci critici, prendono in esame l'opera di Pier Paolo Pasolini e la sua ricezione. Il titolo intende sottolineare da un lato il grande interesse che Pasolini continua a suscitare in tutto il mondo e l'attualità del suo pensiero, dall'altro la necessità di una rinnovata lettura della sua opera, estremamente complessa per la sua articolazione multimediale: un'opera che si estende dalla poesia alla narrativa, alla saggistica, al cinema, al teatro, alle traduzioni dei classici, al giornalismo, alla pittura. I saggi proposti spaziano dallo studio del fondamentale rapporto di Pasolini con il modello dantesco all'importante presenza di Erich Auerbach nella sua riflessione critica, dall'analisi della Seconda forma de «La meglio gioventù» (1974) e della tragedia Pilade alla presenza dell'immagine di Narciso nella poesia friulana e nell'Usignolo della Chiesa Cattolica, dalle letture di Lengàs dai frus di sera – una delle più belle liriche friulane – e della Poesia della tradizione (il centro ideale della raccolta Trasumanar e organizzar) all'importanza della musica nel suo cinema, dall'interpretazione di Pasolini come precursore della “decrescita” alla grande fortuna internazionale che riscuote tuttora.
Elegie del caos. Civiltà classica e cultura moderna nell'opera di Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 220
Il volume ricostruisce i diversi aspetti dell'opera di Pier Paolo Pasolini, con particolare attenzione a quattro linee di rapporto con la cultura antica e moderna: la presenza della tradizione letteraria, artistica e antropologica; le rielaborazioni pasoliniane dei classici; le traduzioni di e da Pasolini ancora poco indagate dalla critica; la costituzione dello scrittore quale modello della letteratura italiana successiva e icona dell'immaginario. Immolata all'impulso incoercibile di una fantasia sperimentale, la sua arte viene esplorata come sguardo irrequieto e tenace sul vasto paesaggio della società occidentale. Sempre sul filo dell'analisi testuale e sulla scia di un multiforme esercizio di lettura, i saggi qui raccolti, quasi capitoli di una monografia a più voci, si interrogano sulle frontiere dell'umanità ibernata nel logos, interpretando le elegie del caos come il grande codice della concezione intellettuale di questo autore incancellabile del Novecento, che ha fatto della realtà la sua vitale ragione di luce.
Dante e la povertà. Il personaggio di san Francesco nel Paradiso
Luca Marcozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 134
Per Dante la povertà fu a lungo sgradita compagna di vita, a causa dell'esilio che cambiò d'improvviso la sua condizione economica esponendolo a un doloroso declassamento sociale. La sua biografia si intreccia a più riprese con la creazione poetica e nella Commedia condiziona il ritratto dei personaggi poveri o caduti in disgrazia. Ma nel poema trova spazio anche la mutata considerazione in cui veniva tenuta all'epoca l'indigenza: mentre i poveri erano infatti visti come una minaccia per la collettività e quindi considerati degni di stigma sociale e trattati con crescente disprezzo, i nascenti ordini mendicanti richiedevano la scelta volontaria della povertà evangelica per chiunque volesse farne parte. L'epoca di Dante fu contraddistinta da un aspro dibattito sulla povertà dell'ordine francescano e della Chiesa, cui lo stesso autore prese parte, facendone, di riflesso, un tema centrale della Commedia. Il volume ne esamina le diverse rappresentazioni, dalla costruzione epica della figura di Francesco d'Assisi in rapporto con l'iconografia del suo tempo ad Amiclate, personificazione della libertà di parola e di espressione di fronte al potere che la povertà consente e che Dante rivendica.
Le tradizioni discorsive. Dalle norme comunicative alla storia della lingua
Raymund Wilhelm
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 328
Il concetto di tradizione discorsiva, elaborato negli studi storico-linguistici in lingua tedesca a partire dagli anni Ottanta del Novecento, si è diffuso rapidamente a livello internazionale. Rientrano in tale categoria i generi letterari e i tipi di testo, le formule e gli stili, gli universi discorsivi: tutte quelle forme, cioè, che non sono regolate dalle grammatiche delle singole lingue ma che possiedono una loro riconoscibilità in quanto norme (perlopiù implicite). Il volume raccoglie sia riflessioni teoriche e metodologiche sia applicazioni a precise situazioni del Medioevo e della prima Età moderna, in ambito italiano e più largamente romanzo. In prospettiva teorica interessano i rapporti fra le tradizioni discorsive e quelle linguistiche, l'esistenza di vere e proprie comunità discorsive, il ruolo del linguaggio formulare ecc. Gli scavi empirici dedicati alla novellistica e all'agiografia, al trattato scientifico e ai primordi del giornalismo mostrano l'utilità, per non dire la necessità, del concetto di tradizione discorsiva e, nello stesso tempo, lo precisano in vari suoi aspetti.
Finzioni meridionali. Il Sud e la letteratura italiana contemporanea
Fabio Moliterni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 134
Il volume riattraversa criticamente alcuni testi e momenti esemplari della letteratura meridionale dal secondo Novecento a oggi, dai racconti di Rina Durante alle poesie di Vittorio Bodini e di Nino De Vita, dalle prose di Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini agli stili etnografici adottati da Carlo Levi ed Ernesto de Martino, per arrivare ai romanzi dedicati allo scandaglio delle trasformazioni paesaggistiche e identitarie nei tanti Sud d'Italia. Ne emerge una dimensione abitata da lingue, culture e punti di vista decentrati, spesso relegati ai margini dai canoni letterari nonché dalle geografie predominanti. Queste finzioni meridionali propongono un modello di mondo antagonista, intrinsecamente alternativo o “laterale” rispetto alle rimozioni e alle retoriche trionfanti della contemporaneità. Interrogano in chiave antropologica e politica l'identità del Meridione come uno spazio in movimento fatto di scambi e antitesi, scontri e relazioni: un'idea di Sud come insieme di tempi e luoghi autonomi che resistono al pensiero unico del progresso e individuano il motore della storia nella centralità del conflitto tra gruppi sociali, ideologie e linguaggi.
Scritture verticali. Pizzuto, D'Arrigo, Consolo, Bufalino
Gualberto Alvino
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il volume contiene quattro studi linguistico-stilistici delle opere d'altrettanti “irregolari” della letteratura italiana contemporanea: Antonio Pizzuto, la cui parola è sezionata nei suoi elementi costitutivi e riaccesa nelle suggestioni e nelle nervature devitalizzate dall'uso comune, o foggiata ex novo, saccheggiando sperimentalmente – ma con estremo equilibrio – le fonti più disparate, dalle culture classiche alle scienze naturali, dalla filosofia al teatro, dalla mitologia ai più inconsueti linguaggi settoriali; Stefano D'Arrigo, vistosa eccezione alla norma secondo cui gli scrittori di Sicilia, dovendo rapportarsi all'italiano come a una lingua straniera per servirsene a scopi letterari, non possono che dar di tornio, attingendo agli strati più aulici e dotti della tradizione; Vincenzo Consolo, con la sua pagina incandescente, sfarzosamente drappeggiata di cultismi d'ogni genere e provenienza messi a macerare nel gran calderone gaddesco; infine, all'opposta sponda, il limpido classicismo di Gesualdo Bufalino, mirante a riprodurre la libertà ariosa e costruttiva della sintassi latina.
Cambiare pelle. Soggettività e creatività nella poesia di Michelangelo
Christine Ott
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 236
Il volume propone una prospettiva inedita sulla poesia di Michelangelo che, coniugando il rigore storico-filologico con una prospettiva attualizzante, mette in rilievo i temi della soggettività, della creatività e dell'identità che stanno al cuore della scrittura rizomatica dell'artista. Dalla lettura delle poesie di Buonarroti emerge un'ansiosa interrogazione sul pericolo e sulle possibilità, per il singolo soggetto, di cambiare pelle, di trasmigrare nell'altro da sé. Citando dogmi teologici e dottrine filosofiche, ma anche attingendo all'immaginario collettivo del Doppelgänger, egli si interroga sul rapporto fra corpo e anima, fra bellezza, individualità e creatività. Il suo soggetto lirico è un io-pelle: letto in relazione ai suoi componimenti e ai concetti psicoanalitici dell'io-pelle (Anzieu) e dell'estimità (Lacan), lo sconvolgente autoritratto in cui, nel Giudizio universale della Cappella Sistina, il volto di Michelangelo ci guarda attraverso la pelle di san Bartolomeo acquista così un nuovo significato.
Comunicare la crisi. Metafore e cornici concettuali fra pandemia, guerra, immigrazione
Silvia Luraghi, Paola Stringa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 112
Ogni parola apre una cornice, un frame, che evoca situazioni complesse, generando atteggiamenti coerenti con la cornice stessa. Il frame, quindi, influenza la percezione della realtà e degli eventi offrendo un insieme selettivo e organizzato di idee e concetti. Quando una situazione è raffigurata come qualcos'altro attraverso una metafora, si è facilmente indotti ad adeguare comportamenti e scelte al contesto suggerito. Partendo dalla metafora della guerra, ampiamente sfruttata in epoca COVID-19, il volume illustra come, nella rappresentazione e comunicazione di tre recenti situazioni di crisi – pandemia, guerra Russia-Ucraina, crescita dei flussi migratori verso l'Italia –, l'uso di specifiche parole a scopo persuasivo (spesso anche manipolatorio) abbia condizionato e condizioni le azioni di cittadini e decisori politici, con conseguenze pratiche spesso negative.
Intorno a Salome. Arti performative e letteratura in Europa (1850-1950)
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 252
Dalla metà dell'Ottocento, intorno alla figura biblica di Salome le principali nazioni d'Europa cominciano la sperimentazione di un nuovo linguaggio: non solo poetico e letterario, ma anche teatrale, musicale e cinematografico. Il libro, che pure ha un cardine nella Salomé di Oscar Wilde, si propone di tracciare la vita di Salome sulla scena, inserendola nel contesto di ridefinizione dell'intero orizzonte culturale europeo fin-de-siècle. L'approccio, interdisciplinare e transnazionale, non trascura le digressioni temporali e rintraccia nel “prima” e “dopo” Salomé contributi essenziali alla definizione del mito della femme fatale. Il volume propone quindi un vero e proprio dialogo fra esperti di varie discipline, performative e letterarie, che indagano il clima culturalmente fervido e inquieto tra la fine dell'Ottocento e la prima parte del Novecento.