Città Nuova: Testi patristici
Vita di Cipriano-Vita di Ambrogio-Vita di Agostino
Elena Ponzi, Paolino di Milano, Possidio
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1977
pagine: 176
Le catechesi ai misteri
Cirillo di Gerusalemme, Giovanni di Gerusalemme
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1977
pagine: 104
Cirillo di Gerusalemme, dottore della Chiesa, è conosciuto per le sue Catechesi battesimali e soprattutto per essere il principale formulatore della "dottrina dei sacramenti". Poco sappiamo della sua vita. Nacque a Gerusalemme, o dintorni, tra il 312 e il 315. Forse fu monaco prima di essere elevato all'episcopato, verso il 348-350, in circostanze che a tutt'oggi generano incertezze. Subì a più riprese l'esilio, fino al 378, anno del suo definitivo rientro a Gerusalemme dove era succeduto al vescovo Massimo. Nel 381 prese parte al concilio di Costantinopoli, più tardi definito come secondo concilio ecumenico, dove esercitò notevole influenza. Morì nel 386. Giovanni II di Gerusalemme. Di lui sappiamo soltanto che fu dapprima monaco e poi vescovo, a trent'anni, e successe a Cirillo nella sede di Gerusalemme, nel 386. Come origeniano, subì gli attacchi di sant'Epifanio e fu alleato di Rufino. San Girolamo polemizzò con lui nel libro: Contro Giovanni di Gerusalemme (395-396). Morì agli inizi del 417. Le Catechesi erano istruzioni che il vescovo impartiva durante la Quaresima a coloro che si erano iscritti per il battesimo nella Pasqua successiva. Questi erano detti "illuminandi" e non vanno confusi con i catecumeni e con la scuola di formazione a essi dedicata. Delle 24 Catechesi che costituiscono il corpo dell'opera di Cirillo, figurano qui soltanto la 18ma pre-battesimale e le 5 mistagogiche o di introduzione ai misteri, dove è soprattutto notevole la dottrina sacramentaria. Sono appunto queste ultimo che nella loro attuale "veste ridotta" rispetto a una forma più estesa originale, vengono attribuite a Giovanni di Gerusalemme, pur restando fermo che l'intera dottrina è senz'altro di Cirillo. Esse sono altresì l'eco fedele dell'insegnamento comune della Chiesa di quel tempo. Oggetto, in passato, di controversia accesa con i fratelli cristiani, saranno domani probabilmente un naturale tramite verso una più piena unità di tutti i credenti.
Vanità, educazione dei figli, matrimonio
San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1977
pagine: 144
Giovanni Crisostomo (344-407), vescovo di Costantinopoli, più volte esiliato per la sua intransigente ortodossia, il più grande oratore cristiano del suo tempo, e tra i maggiori di tutti i tempi, per tale prerogativa fu definito dai posteri "Crisostomo", cioè "dalla bocca d'oro". Il trattato "Sulla Vanità" è un'opera vivace e ricca di spontaneità e la più antica esposizione che possediamo della concezione cristiana dell'educazione. Si aggiungono a essa l'Omelia XX sulla lettera agli Efesini e l'Omelia XI sulla lettera ai Colossesi, che riprendono e approfondiscono i numerosi accenni relativi alla famiglia e al matrimonio presenti nel trattato. Le osservazioni riguardanti molti aspetti della vita coniugale e familiare nascono sempre dalle più varie e concrete situazioni, e vengono analizzate con estrema attenzione senza mai alterarle o forzarle in uno schema preconcetto. E' la vita della sua stessa famiglia e della famiglia del suo tempo che il Crisostomo ci rappresenta nei suoi aspetti positivi e negativi, colti alla luce della sua profonda ispirazione cristiana. Pagine indimenticabili, fra le più alte di tutta la sua opera, sono quelle in cui egli, dimostrando una grande esperienza pedagogica, adatta ai fanciulli due storie bibliche; oppur quelle in cui offre un modello di come un giovane marito dovrebbe rivolgersi per la prima volta alla sposa che ha appena introdotto nella camera nuziale. Risalta mirabilmente, da queste tre opere, la visione profondamente umana, perché profondamente cristiana, che il Crisostomo ha della famiglia e del matrimonio, di cui ha saputo cogliere la misteriosa e suggestiva bellezza.
La verginità
Gregorio di Nissa (san), San Giovanni Crisostomo
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1976
pagine: 304
Commento al Cantico dei cantici
Origene
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1976
pagine: 296
Origene si staglia possente tra gli autori dell'età patristica non solo per acutezza d'ingegno e originalità di pensiero, ma anche per la sua straordinaria vicenda di fede. Attento ai problemi del suo tempo, ardì proporre in sintesi approfondita e armonica, soprattutto per la cultura dell'epoca, i punti fondamentali della dottrina cristiana, spaziando dalla teologia all'esegesi, alla ecclesiologia, alla mistica, ed elevando così notevolmente la cultura cristiana. Tuttavia, egli è soprattutto l'interprete del Testo Sacro, di cui coglie i sensi più reconditi e sublimi, che si disvelano, a suo dire, a chi progredisce parallelamente nello studio e in santità di vita. Tra le opere che ci restano di lui - immensa fu la sua produzione, in gran parte andata perduta - spicca il Commento al Cantico dei cantici in cui, secondo san Girolamo, colui che nelle altre opere aveva superato tutti gli altri, qui superava addirittura se stesso. In effetti, la chiarezza dei principi esegetici e la sua esperienza spirituale portano Origene a cogliere tutta la profondità ispirata di questo canto d'amore, allegoria dell'Antica e della Nuova Alleanza. Le immagini e i simboli si illuminano di una luce straordinaria nel grande esegeta. Inoltre, accanto alla tradizionale interpretazione allegorica, Origene introduce quella psicologica, vedendo qui adombrato l'amore tra Cristo e l'anima che lo cerca. Dopo di lui, questa interpretazione ha fatto legge. "Al di là dello specifico ambito esegetico, il Commento al Cantico di Origene segnò un punto fondamentale nella storia della mistica occidentale, fino a Teresa d'Avila e Giovanni della Croce". Il presente volume, in fedele e moderna traduzione del prof. Manlio Simonetti, riproduce, in modo limpido e piano, le flessuose movenze di questa grande opera.
L'incarnazione del Verbo
Atanasio (sant')
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1976
pagine: 144
I Padri apostolici
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2011
pagine: 392
I Padri apostolici sono gli autori più antichi, dopo il Nuovo Testamento. I loro scritti, composti entro la prima metà del II secolo, riflettono l'ambiente delle prime generazioni cristiane e rivestono per questo uno speciale interesse. In essi, infatti, si coglie il nucleo del primo annuncio della fede e della morale cristiana a confronto con il paganesimo e il giudaismo. Gli autori non erano scrittori di professione, ma scrivevano per i cristiani con un linguaggio comprensibile e semplice; uno stile umile che fa cogliere attraverso le parole i sentimenti più profondi dell'anima e della vita umana.