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Cittadella: Leitourgia. Sezione antropologica

Tra due annunci o Cristo o Dioniso. Il destino dell'Occidente

Tra due annunci o Cristo o Dioniso. Il destino dell'Occidente

Roberto Tagliaferri

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2022

pagine: 242

La tempesta prodotta da Nietzsche attraverso «uno scatenamento totale di tutte le capacità simboliche» non poteva passare inosservata. L’Occidente, che ha scommesso sui “maestri del sospetto” per la sua emancipazione, non ha ancora trovato la risposta al folle della “morte di Dio” e soprattutto alla domanda: con cosa lo sostituiremo? Il destino di Nietzsche fu legato al suo annuncio: «Conosco la mia sorte. Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme – una crisi, quale mai si era vista sulla terra, la più profonda collisione della coscienza, una decisione evocata contro tutto ciò che finora è stato creduto, preteso, consacrato. Io non sono un uomo, sono dinamite». L’Occidente vive questo spasmo e con lui anche il cristianesimo alle prese con la sua crisi di identità fra cielo e terra. L’alternativa di Nietzsche “il Crocifisso o Dioniso” è una provocazione ancora irrisolta, che si tenta di eludere ma che continua a lacerare le coscienze di tutti.
19,50

Il «Fattore A». L'antropologia dei sacramenti

Roberto Tagliaferri

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2021

pagine: 294

Il “fattore A”, ovvero la variabile antropologica nei sacramenti, è diventato un elemento centrale nella teologia, dopo che il Vaticano II ha riequilibrato lo sbilanciamento dell’ex opere operato di Trento in una sinergia umano-divina. Se il sacramento rispetta il mistero dell’Incarnazione, bisognerà tenere entrambe le nature evitando la sovrapposizione. Così l’efficacia del sacramento concerne anche l’opera umana, che deve essere indagata sul suolo proprio per concorrere alla manifestazione del mistero.
21,50 20,43

Coram deo

Ivica Zizic

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2020

19,50 18,53

I segni dei tempi. Una innovazione ecclesiale inquietante e sovversiva

Roberto Tagliaferri

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2020

pagine: 218

In questo libro si vorrebbe riannodare alcuni fili, che corrono dalla problematica dei “segni dei tempi” al metodo pastorale del Vaticano II, per ribadire una svolta mai del tutto metabolizzata dalla Chiesa per la sua capacità di destrutturare il comodo mondo garantito dall’alto. L. Sartori scrisse: «Gaudium et spes è frutto del concilio, ma inevitabilmente acerbo, prematuro. Nel senso che attinge al senso della Chiesa contemporanea di dover aprire un corso nuovo, di cambiare metodo, lasciando alle spalle gran parte dell’impianto ereditato dal medioevo per ciò che riguarda i rapporti con l’umanità; senza poter ancora individuare con chiarezza l’impianto futuro». In questo senso l’ispirazione conciliare è un’innovazione destabilizzante. Il doppio vincolo della fedeltà a Dio e all’uomo segnala un doppio percorso da intersecare. Dio non ha parlato solo nei tempi antichi e in Gesù Cristo ma parla anche oggi. La sua voce è legata ai «segni dei tempi», cioè agli eventi che ci sconcertano e in cui si avverte qualcosa che ci resiste e ci spinge oltre.
17,50 16,63

La ritualità del pentecostalismo. Cause di una crescita imprevedibile in Brasile e nel mondo

João Benedito Ferreira de Araújo

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2019

pagine: 384

È la disciplina dell’antropologia, in particolare con Durkheim, Rappaport e Csordas, a guidare l’intuizione sulla centralità svolta dal rito nella dinamica di esodo dei fedeli dal credo cattolico a quello pentecostale. Se la vera risposta a cui si è giunti è la capacità del rito pentecostale di mediare il Sacro ai fedeli, è dall’adeguamento del rito latino-romano che il mondo cattolico può ripartire, per contenere il rischio di rendere inaccessibile alla comprensione dei devoti il mistero che il rito stesso significa e per manifestare l’essenza stessa della liturgia in quanto azione teandrica.
25,50 24,23

La sesta piaga: il fondamentalismo. Per un'ecclesiologia dei tempi penultimi

Roberto Tagliaferri

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2018

pagine: 224

Una riflessione sul destino della Chiesa nel terzo Millennio, che è di fronte ad un bivio pericoloso: o sparisce inghiottita dalla secolarizzazione occidentale, o reagisce ai fondamentalismi che la minacciano, opponendo un altro fondamentalismo cristiano. La terza opzione più difficile della "fragile anticipazione del regno" è l'oggetto di questo libro.
18,90 17,96

L'uomo della liturgia

Andrea Grillo, Crispino Valenziano

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2017

Due dei più noti studiosi italiani di liturgia si interrogano, a partire da prospettive differenti, su chi sia l'uomo della liturgia, su quale affinità esistenziale esista tra l'uomo di oggi e il «fatto» della liturgia cristiana. Queste pagine, nate da conversazioni tenute a giovani universitari, offrono ad ogni lettore interessato e in ricerca un'introduzione chiara e autorevole alla liturgia e alla ricchezza antropologica di cui essa è maestra.
13,90 13,21

Il conflitto delle pragmatiche nell'epoca del disincanto e delle multietnie

Roberto Tagliaferri

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2017

pagine: 186

Nel terzo Millennio si sta consumando una terza svolta epocale nella storia del cristianesimo e una nuova risposta pastorale assume il carattere di urgenza. La prima svolta in epoca apostolica è stata la rinnovata coscienza della cattolicità per cui il Vangelo riguardava non solo gli Ebrei ma anche i pagani; la seconda è stata la torsione dall'escatologia imminente all'escatologia rimandata in cui, tra i tempi, la cristianità ecclesiale ha tentato di gestire la Gerusalemme della Terra con i criteri della Gerusalemme del Cielo. La terza svolta è in atto oggi, dopo il Vaticano II, e non riguarda solo la Chiesa ma anche il mondo laico secolarizzato, entrambi alle prese con la crisi della loro identità e con le altre culture che premono ai confini. Il libro tenta di dirimere il rapporto tra le principali pratiche laico-ecclesiali (la morale, il diritto, la religione, l'estetica artistica), mettendo in evidenza le loro interferenze. In questo "conflitto di pratiche", il rito può riservare sorprese positive per un'accettazione pubblica di valori condivisi. Nella crisi dell'Occidente, con le divisioni tra credenti e non credenti, tra occidentali e islamici, che tradiscono lo smarrimento di una deframmentazione senza fine di valori, memorie, autorità, credenze, il rito può davvero rivelarsi come una risorsa dimenticata da riproporre per pragmatiche condivise?
16,90 16,06

Il sé esposto. Teologia e neuroscienze in chiave fenomenologica

Lucia Vantini

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2017

pagine: 358

Corporeo, processuale e originariamente emotivo, il Sé delle neuroscienze dà da pensare. Esposto al mondo, si ritrova estremamente vulnerabile, ma anche aperto alle promesse di felicità racchiuse nella storia. L'eco delle neuroscienze si espande sempre di più: raccontando di un Sé in divenire tra memoria e desiderio, quella voce raggiunge ogni teologia che voglia immaginare il percorso di risveglio della creatura nuova in una forma che sia all'altezza del presente.
22,50 21,38

Lo Statuto veritativo dei media digitali. Una riflessione a partire da P. Ricoeur e W. Pannenberg

Lorenzo Voltolini

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2016

Il libro, imboccando la via della verità come relazione, si propone di rendere ragione di un modello epistemologico che consenta di comprendere, nel modo più pertinente possibile, i rapporti tra i relati che concorrono al costituirsi del processo veritativo. Questa impostazione introduce anche lo status quaestionis della ricerca: in un contesto definito dalla complessità e dalla molteplicità, quale può essere il modello epistemologico più adatto a comprendere una forma di verità olistica e integrale? Il virtuale e i new media, perché multimediali e sinestetici, stimolano e suscitano un ripensamento epistemologico. In effetti, a partire dalla forma virtuale, ci si viene a trovare all'interno di un modello esperienziale e veritativo che può essere definito per immersione. Per fondare la ricerca si è reso necessario rifarsi non solo all'esperienza virtuale, carica di tensioni e di ambivalenze, ma soprattutto giustificarla sulla base di grandi pensatori quali Paul Ricoeur e Wolfhart Pannenberg.
17,50 16,63

Critica della ragione impura. Per un confronto tra teologia e scienza

Giorgio Bonaccorso

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2016

pagine: 342

La ragione non è un mondo incontaminato e puro ma una delle innumerevoli componenti del mondo estremamente complesso che abitiamo. La ragione origina in questo mondo ed è contaminata da questo mondo. È la ragione stessa che, indagando sulla propria nascita e sul proprio sviluppo, scopre di avere origini che la precedono, la preparano e l'accompagnano. Le scienze hanno dato un contributo sostanziale a tale scoperta; la teologia deve confrontarsi con queste scoperte e contribuire a comprenderne il valore per la vita dell'uomo e per l'intelligenza della fede.
21,90 20,81

Miti e credenze. La rivincita della immaginazione simbolica

Roberto Tagliaferri

Libro

editore: Cittadella

anno edizione: 2015

L'interpretazione razionalistica del mito, operata dall'illuminismo greco, segnò l'evoluzione occidentale e produsse una ferita nella cultura occidentale non ancora rimarginata. Vernant è lapidario: "Fra mythos e logos la distanza è ormai tale che non c'è più comunicazione; il dialogo è impossibile, la rottura compiuta". L'inesorabile estenuazione del mito sotto i colpi della indagine storico-critica attualmente è meno solida e sembra vacillare perché anche noi occidentali non siamo immuni dal "mito del dato", che si radica nella stessa ragion critica. Ogni verità infatti è sempre una credenza di verità, resa plausibile dal suo contesto culturale e dall'uso. Più che di verità finale e unica bisogna parlare di "programmi di verità" determinati dall'ambiente sociale. L'errore più frequente nel leggere i miti è decontestualizzarli e inserirli in un altro mondo mitologico. Ogni mitologia promana da un immaginario collettivo contestualizzato: i Greci antichi dal loro, noi dal nostro, per cui non si può demitizzare la cosmologia greca o biblica a partire dalla cosmologia scientifica galileiana. Non è solo un errore di prospettiva, ma va a interferire con la produzione della conoscenza, che è sempre una mitologizzazione, fosse anche dettata dal metodo scientifico induttivo. Questa acquisizione è rivoluzionaria e stenta a farsi strada nell'epistemologia neo-positivista sempre in auge...
19,90 18,91

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