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CLEAN: Theoria, architettura, città

Lo spazio della corte. Dalla evocazione della radura alla permanenza del tipo

Gennaro Di Costanzo

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2022

pagine: 96

Il volume intende indagare la corte nella sua accezione di formazione spaziale primaria appartenente al campo disciplinare dell’architettura. In tal senso, la corte rappresenta l’ipostasi di una cultura dell’abitare millenaria e arcaica che continua ad essere tutt’oggi oggetto di riflessione così come lo è stata nell’esperienza del Movimento Moderno. Tale operazione è condotta attraverso l’adozione di un punto divista sull’architettura che assume l’archetipo, nello specifico quello naturale della radura, come valore imprescindibile su cui edificare la struttura analitica ed ermeneutica dello studio, rivolto a scoprire sia i caratteri inemendabili e costituenti il tipo nonché le numerose manifestazioni sensibili in cui è rinvenibile lo spazio della corte: dal Palazzo di Cnosso al Museo per una piccola città di Ludwig Mies van der Rohe, passando per un cospicuo numero di exempla che completano la trattazione.
12,00 11,40

Composizioni tonali. Lo spazio nelle architetture di Luigi Cosenza

Gennaro Di Costanzo

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2022

pagine: 164

La figura di Luigi Cosenza e la sua opera, per l’elevato grado di esemplarità nella tradizione del Moderno, continuano a suscitare interesse, riconoscendo l’indiscusso valore fondativo per la cultura architettonica partenopea moderna e non solo. Il presente volume tenta di ricostruire i fili di un pensiero, quello di Cosenza, profondamente radicato in una visione della modernità in cui convivono tre grandi tematiche: il Razionalismo come metodo, il Classico come aspirazione e il Mediterraneo come luogo in cui rinvenire una comune idea di abitare. Interrogare l’eredità di questa esperienza significa dunque “ridestare l’eco dell’originale” ovvero rintracciare i frammenti di un discorso interrotto che ancora oggi è in grado di costruire un ragionamento sull’architettura, sulle sue origini e le sue finalità. In tal senso la scala tonale degli spazi, tema principale del volume, risulta essere lo strumento d’elezione prelevato dalla teoresi dell’ingegnere in ponti e strade ancora capace di costruire inediti scenari metodologici e disciplinari, con cui attuare una sostanziale revisione non solo della sua opera, ma soprattutto del nostro modo di intendere la prassi architettonica.
22,00 20,90

Il filo di un pensiero. Scritti appunti lezioni

Raffaella Neri

Libro: Copertina morbida

editore: CLEAN

anno edizione: 2021

pagine: 202

Il libro raccoglie note, lezioni, scritti editi e inediti che riguardano temi diversi, ordinati per seguire il filo conduttore di un pensiero intorno alle grandi questioni del progetto di architettura, al suo farsi, ai problemi della composizione architettonica e urbana. Il pensiero è naturalmente riferito a una teoria razionale, classica della architettura, orizzonte necessario di ogni attività che rivendichi uno statuto artistico.
20,00 19,00

Francesco Fichera. La storia come repertorio di «forme utili». Invenzione e composizione nel progetto d’architettura

Fabio Guarrera

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2021

pagine: 176

Ciò che maggiormente colpisce del lavoro di Francesco Fichera è la sua sperimentazione progettuale accompagnata da una costante elaborazione teorica che si schiera in aperta opposizione nei confronti del Modernismo, a differenza del quale l’architetto interpreta il processo di genesi formale come questione “evolutiva” e non “rivoluzionaria”. Un’idea dell’arte compositiva in profondo contrasto con la cultura idealista che al principio di “imitazione” contrappone quello romantico di “creazione”. Per comprendere appieno il senso e il valore oggettivo del lavoro di Fichera è dunque necessario collocare la sua ricerca all’interno della cosiddetta “dottrina mimetica” dell’architettura, vale a dire nell’ambito di quel filone culturale che intende la storia e la tradizione come principio vitale dell’arte. Per Fichera, infatti, la tradizione rappresenta il luogo in cui attualizzare e trasformare al presente la consuetudine linguistica e costruttiva del “già dato”. Lo spazio in cui manifestare una ferma e sentita opposizione al “grado zero” linguistico professato dai modernisti dell’avanguardia. In riferimento al rapporto tra modernità e tradizione si riconosce, nel metodo progettuale sperimentato dall’architetto siciliano - analizzato in questo volume attraverso la riproposizione del processo formativo di tre edifici pubblici catanesi - un’invariante retorico-compositiva basata sull’invenzione di “elementi preesistenti” che, per mezzo di accostamenti inconsueti, fanno «di una parola conosciuta una parola nuova».
15,00 14,25

Kahn e Mies. Tre modi dell'abitare

Kahn e Mies. Tre modi dell'abitare

Federica Visconti, Renato Capozzi

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2019

pagine: 144

Mies van der Rohe e Louis Isadore Kahn sono stati Maestri scelti, ormai quasi venti anni fa, nell’ambito delle rispettive ricerche di dottorato degli autori di questo volume: quella di Renato Capozzi dedicata al Maestro di Aquisgrana e, in particolare, alle sue architetture ad Aula lette, attraverso la triade ideazione-costruzione-composizione, come paradigmatiche dell’edificio pubblico moderno e quella sulla architettura per la ricerca scientifica di Federica Visconti che non poteva non trovare nei Richards Medical Research Buildings ma soprattutto nel Salk Institute for Biological Studies di Kahn un riferimento imprescindibile nella riflessione sul rapporto tra tema, tipo e luogo. Nel tempo il lavoro di questi Maestri è rimasto un punto di riferimento costante legato non tanto al mero giudizio estetico sui loro capolavori ma alle strade che essi avevano segnato e che, evidentemente, interessava continuare a percorrere: Mies van der Rohe e, in particolare, il rapporto tra forme della costruzione e espressività della forma architettonica; Louis Kahn e l’architettura come mezzo per la rappresentazione delle istituzioni umane.
12,00

Case con vista. Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Mario Ridolfi a Roma (1935-1940)

Case con vista. Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, Mario Ridolfi a Roma (1935-1940)

Mauro Marzo

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2019

pagine: 167

Casa Colombo progettata da Mario Ridolfi e costruita in via San Valentino, alla sommità dei Parioli (1935-1938), Casa Furmanik di Mario De Renzi, edificata sul Lungotevere Flaminio (1935-1939), e Casa Bornigia di Ugo Luccichenti, eretta nella panoramica piazza delle Muse (1938-1940), costituiscono alcune tra le migliori prove della prima stagione della palazzina romana. Non solo per le loro intrinseche qualità formali, ma anche per il particolare rapporto che instaurano con il tema della vista. È in funzione dei campi visivi, infatti, che i progettisti definiscono soluzioni distributive, orientano ambienti di soggiorno, aprono balconate e logge. L'analisi delle modalità di inquadramento delle viste, lo studio delle geometrie e dei ritmi compositivi di piante e prospetti, l'esame della sequenza di ambienti che, dallo spazio pubblico, conduce alle scale, ai vestiboli, ai soggiorni e di qui a logge e balconate affacciate sull'esterno, costituiscono le chiavi interpretative attraverso cui l'autore propone una lettura di questi tre edifici. Se in Casa Bornigia il prospetto principale si scarnifica fino a coincidere con la trama di un telaio strutturale nel quale le finestre appaiono come grandi occhi spalancati sul paesaggio tiberino, se nella Palazzina Furmanik il fronte si rinserra conformandosi come un sistema di logge sovrapposte che intagliano viste orizzontali parallele al fiume, è nella Palazzina Colombo che la facciata assume una sua autonoma configurazione volumetrica rispetto al resto dell'edificio. I disegni analitici e gli smontaggi compositivi pubblicati a corredo del testo consentono di indagare la forma di queste architetture, di individuare l'autonomia di parti ed elementi, di riconoscere le relazioni sintattiche che si stabiliscono tra essi e di affrontare infine lo studio delle facciate a partire dalla loro doppia natura di ambito nel quale l'edificio rappresenta il proprio carattere e di spazio predisposto alla messa in scena del paesaggio urbano.
15,00

Lectiones. Riflessioni sull'architettura

Luciano Semerani, Antonio Monestiroli, Uwe Schröder, José Ignacio Linazasoro, Carlo Moccia

Libro: Copertina morbida

editore: CLEAN

anno edizione: 2018

pagine: 86

"Lectiones. Riflessioni sull'architettura" raccoglie i contributi di Antonio Monestiroli, Uwe Schröder, José Ignacio Linazasoro, Carlo Moccia e Luciano Semerani: cinque importanti architetti e docenti impegnati nella ricerca sul progetto e attraverso il progetto, anche nelle rispettive scuole di appartenenza. Si tratta di autori di diverse generazioni e provenienze, i cui contributi mostrano gli elementi delle rispettive formazioni intellettuali, aderiscono a posizioni articolate ma convergenti, si misurano con numerosi exempla e interessanti sperimentazioni e inquadrano il rapporto fra teoria e prassi in termini non strumentali ma proponendo un processo ineluttabilmente ricorsivo.
15,00 14,25

Oswald Mathias Ungers. L'uno e il molteplice

Oswald Mathias Ungers. L'uno e il molteplice

Francesco Sorrentino

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2017

pagine: 91

Rispetto a una tendenza che spinge il progetto in una dimensione sempre più tecnica, che lo vuole da un lato sciolto nella liquidità dei sistemi digitali, dall'altro funzionale a stringenti logiche di mercato, così che si configuri come "prodotto", destinato a rispondere al pari degli altri beni di consumo a una domanda complessa e diversificata, la lezione di un maestro dell'architettura come O.M. Ungers risulta quanto mai attuale [...] Ungers è un tedesco e come tale incarna una duplice dimensione, da un lato quella della ragione, la ragione dei filosofi, del pragmatismo industriale ed economico, e la ragione dell'oggettività bauhaussiana, dall'altro la dimensione della "passione", la passione del Romanticismo, del dionisiaco nietzschiano. Questa duplicità, la coincidentia oppositorum di Nicola Cusano, non diventa mai conflitto, è il luogo in cui tesi e antitesi coincidono, in cui la varietà convive nell'unità, cosicché se vi è un'identità della cultura occidentale essa consiste per Ungers nella sua capacità di fondarsi sul molteplice, sul superamento dei contrari in una «unità complementare». Se la cultura occidentale passa anche attraverso le sue città, il loro essere palinsesto, continuo sovrapporsi di strati differenti, risulta ancora necessaria una riflessione in ambito architettonico su quel periodo della cultura progettuale che ha accomunato due contesti tanto nevralgici, come quello italiano e quello tedesco, che affrontarono per la prima volta, dopo il Moderno, il problema della città come fenomeno essenzialmente umano e culturale. Tanto più che la città oggi pone ancora problemi da risolvere, ai quali l'attuale progetto sembra rispondere con eccessiva debolezza di fronte alla velocità con la quale agiscono i processi finanziari che innescano le maggiori trasformazioni delle realtà urbane. La città, come Ungers ci mostra, vive nella tensione tra gli opposti, tra globale e locale, tra istanze di recupero e di innovazione tecnologica, tra ecologismo e sviluppo, isolamento e condivisione comunitaria dello spazio, una molteplicità che è essa stessa materia e occasione di progetto.
10,00

Influenze della Tendenza italiana in Europa. Il progetto urbano in Spagna

Francesco Sorrentino

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2016

pagine: 71

"Perché allora un giovane architetto, Francesco Sorrentino, in un'epoca come la nostra, che vede l'architettura ricorrere di nuovo ad altre tecniche, a porsi solo come una delle variabili all'interno di un sistema complesso in cui declinare insieme, attraverso il computer, nel concorso di specialismi diversi, questioni sociali, sviluppo tecnologico, arditezza statica, intelligenza urbanistica, si rivolge a quella esperienza studiandone la diffusione in Europa e, nel caso di questo testo, la sua fortuna spagnola? (...) Così come tanti giovani architetti, oltre le frivole esperienze dell'architettura attuale, con questo testo, Sorrentino appare essere alla ricerca di sensi più profondi al proprio lavoro, inteso, così come negli architetti spagnoli di cui narra, ancora denso di valori etici, della volontà di aprirsi all'altro, ai fruitori, alla società, sebbene oggi più complessa, ai luoghi, all'ambiente, alla natura. L'architettura, sembra dirci, più che nei giochi computerizzati, le geometrie parametriche, il frattalismo di maniera che egli pure conosce e sa usare, è in questa apertura, nell'interrogazione sull'abitare degli esseri, uomo e natura, e l'interrogare, sembra ancora dirci, smentendo Koolhaas, non ha mercato". (Alberto Cuomo)
10,00 9,50

Benedetto Gravagnuolo. L'ultima lezione. Ornamento e pensiero in Adolf Loos

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2014

pagine: 95

Benedetto Gravagnuolo (Cava de' Tirreni 1949 - Napoli 2013), è stato uno dei più autorevoli storici dell'architettura contemporanea, e tra i massimi studiosi della figura di Adolf Loos (Brno 1870- Vienna 1933). Questo libro, dedicato all'opera e al pensiero del maestro viennese e alla riflessione critica dello storico napoletano, è però anche una preziosa testimonianza: il 15 aprile 2013 si teneva infatti l'ultima lezione di Gravagnuolo, dedicata a Loos, dal titolo "Ornamento e Pensiero". A un anno dalla sua scomparsa si pubblica la trascrizione integrale del testo di quella lezione, presentata da Mario Losasso, introdotta da Valeria Pezza e da un commosso ricordo di Antonio Monestiroli, con testi critici di Renato Capozzi e Camillo Orfeo, e due saggi storiografici dei curatori del volume, Riccardo de Martino e Giovanni Menna. Chiudono il libro un profilo biografico di Gravagnuolo, redatto da Orlando Di Marino e un'aggiornata bibliografia dei testi curata da Colomba Sapio.
15,00 14,25

L'idea di riparo

Renato Capozzi

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2013

pagine: 111

Questo lavoro nasce da un'occasione di ricerca e sperimentazione didattica svolta nel Laboratorio di Composizione Architettonica tenuto al primo anno all'interno del corso di Laurea Magistrale 5UE della Facoltà di Architettura di Napoli. L'occasione si riallaccia a ricerche ed esperienze sul tema del riparo inaugurate da Salvatore Bisogni che alcuni anni fa aveva indagato nei suoi corsi questa forma primigenia e archetipica dell'architettura. In continuità con quella lezione e dopo ulteriori studi e avanzamenti, si è ritenuto che la portata di quel tema fosse ancora decisiva e fertile per tornare a riflettere sui fondamenti e sui principia della disciplina della Composizione, sul ruolo delle forme elementari nell'ideazione architettonica, sugli exempla, sugli elementi primi e sulle particolari condizioni spaziali e conformative che questo archetipo poteva realizzare in un rapporto -"sempre più essenziale - tra i modi della costruzione e le forme/figure prime della geometria, poste ancora e di nuovo a cospetto della Natura. A corredo del volume oltre agli scritti di Federica Visconti, Raffaela Napolitano, e alle lezioni per il seminario sul riparo di Raimondo Consolante, Camillo Orfeo, Luigi Coccia, Massimiliano Fraldi e Andrea Maglio sono raccolte alcune tavole dove il tema architettonico del riparo viene ricompreso analogicamente attraverso la sua composizione all'interno dei due paradigmi urbani di costruzione dello spazio pubblico del foro e dell'acropoli.
12,00 11,40

Anatomia di un edificio

Libro: Libro in brossura

editore: CLEAN

anno edizione: 2013

pagine: 199

Esistono molti modi di leggere, studiare, raccontare un'architettura. Ognuna ha una propria storia e una propria identità, che possono essere analizzate da diversi punti di vista, sia nel caso di un edificio realizzato che in quello di un progetto rimasto sulla carta. In questo processo analitico si svelano i momenti più importanti della storia di un progetto, i nodi cruciali, le vicende dei suoi protagonisti, le implicazioni economiche, gli aspetti sociali e politici, i problemi del cantiere e dell'esecuzione, la questione tipologica, il giudizio della critica e della società, in una successione di eventi che assumono valori e significati diversi e che possono essere studiati da angolazioni talvolta anche molto differenti. Ma lo scopo rimane sempre lo stesso: analizzare un progetto di architettura significa avviare un processo di indagine che ha come fine principale la conoscenza, la possibilità di ritracciare l'iter progettuale e le ragioni che ne hanno determinato la forma. "Anatomia di un edificio" è una raccolta di brevi saggi che analizzano un'architettura costruita o un progetto non realizzato, dissezionandolo come su un tavolo anatomico, mettendone in luce problemi, soluzioni, priorità, scelte compiute o rimaste sulla carta, per spiegare le ragioni che hanno condotto alla sua definizione formale. L'idea che ha guidato gli autori è che esiste un problema unico, centrale, cui la ricerca analitica di storici, architetti, strutturisti, urbanisti deve dare risposta.
15,00 14,25

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