Aesthetica
Aesthetica preprint. Volume Vol. 125
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 184
Periodico quadrimestrale in collaborazione con la Società Italiana di Estetica.
Estetica della scultura
Luigi Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 272
Le riflessioni teoriche sulla pittura e sull’architettura sono state numerose quasi in ogni epoca, e sono largamente familiari a chi si occupa di arti figurative. Invece l’estetica della scultura solo a tratti, con lunghi intervalli di silenzio, ha prodotto risultati significativi, e persino questi ultimi sono spesso poco noti. La causa va certamente trovata nello statuto singolare di questa forma d’arte. L’antichità ce l’ha tramandata come modello di ogni bellezza e maestra di ogni espressione figurativa, ma non ha potuto trasmetterci che sparsi frammenti di riflessione teorica. Il Rinascimento italiano, attraverso la teoria delle arti sorelle per via della comune base nel disegno, ha finito per privilegiare la pittura sulla scultura, togliendo alla teoria di quest’ultima la propria autonomia. Poi è venuto il Romanticismo, con la sua idea della scultura come arte del passato, ed è venuto il Novecento con l’infrazione dei limiti fra le arti e la perdita di ogni “specifico” della scultura. Il presente volume, composto di una parte storica e di una parte antologica, racconta per la prima volta questa vicenda; ma racconta soprattutto degli episodi e dei testi in cui la scultura è diventata occasione di una riflessione teorica rilevante, esibendone i documenti salienti. Singoli specialisti indagano le diverse epoche. Così Giuseppe Pucci ricostruisce, attraverso le sparse testimonianze che ce ne sono giunte, la teoria della scultura nel mondo greco e romano, da Dedalo a Policleto a Plinio alla tarda antichità. Elisabetta Di Stefano prosegue il discorso con i formulari tecnici medioevali e dedica ampio spazio ai grandi trattati dal Quattro al Seicento, alle fondamentali opere di Alberti, Gaurico, Cellini, Boselli. Paolo D’Angelo, infine, mostra come la filosofia dal Settecento ai nostri giorni abbia visto nella scultura lo stimolo per riproporre importanti questioni estetiche, a partire da quella, che attraversa tutta la modernità da Herder a Hildebrand a Herbert Read a Brandi, del rapporto che si costituisce, nella scultura e non solo in essa, tra esperienza visiva ed esperienza tattile. Il volume, curato da Luigi Russo, è ulteriormente arricchito da esaustivi apparati critici e biobibliografici.
Vedere l'invisibile. Nicea e lo statuto dell'immagine
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 212
È chiaro a tutti il ruolo fondamentale che svolge l’immagine in ogni processo culturale. Non a caso la nostra civiltà è stata chiamata “civiltà dell’immagine”. Lo statuto dell’immagine che si è andato lentamente costituendo e arricchendo nel corso della civiltà occidentale, è stato curiosamente fissato nell’anno 787 dai padri riuniti nel Secondo Concilio di Nicea, il settimo concilio ecumenico della Chiesa Cattolica. Quell’antico dibattito sull’immagine e le sue conclusioni hanno plasmato la cultura occidentale. Hanno reso possibile la storia dell’arte come noi la conosciamo, ma anche la legittimità dell’immagine, sacra e non-sacra, artistica e non, per il piacere dei sensi, per la propaganda politica e ideologica, per la pubblicità e la conoscenza scientifica. Così, l’antica trasgressione alla proibizione biblica di fabbricare immagini, spintasi fino a sciogliere nell’immagine l’assoluto, ha fondato grazie ai dettami di Nicea (“vedere l’invisibile”) il nostro “impero dei sensi”, aperto dall’estetica moderna, in cui si è oramai tecnologicamente consumata ogni distinzione fra visibile e invisibile, in cui tutto può e deve essere visto, sostituendo blasfemicamente Dio con Hollywood e Internet. Questo volume presenta i testi fondamentali sull’immagine del Secondo Concilio di Nicea in una traduzione di straordinario fascino, che è riuscita a rendere in italiano contemporaneo la paludata prosa dell’antico greco bizantino. Corredano il volume, curato e presentato da Luigi Russo, un esaustivo apparato critico e tre illuminanti Appendici: storica, storico-artistica, teologica.
Pensieri sull'imitazione
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 248
Nel giugno del 1755 un oscuro bibliotecario di provincia, Johann Joachim Winckelmann, pubblica a Dresda a proprie spese, in una tiratura di appena 50 esemplari, un anonimo libretto dal titolo Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura. Questo breve testo incontrò subito un’enorme fortuna, tanto da circolare addirittura in copie manoscritte, e diede impulso alle più potenti speculazioni dell’epoca: Mendelssohn, Lessing, Herder e Goethe lo considereranno un classico, e persino gli acerrimi nemici del Classicismo di Weimar, come Heinse o Hirt, non poterono fare a meno di confrontarsi con esso. Né si sottrassero a un doveroso omaggio i grandi del Romanticismo e dell’Idealismo filosofico, da Moritz a Schelling, da Schlegel a Hegel. Ma cosa rese – e rende tuttora – tanto ammaliante l’“opera prima” di Winckelmann? Il fatto che i Pensieri sull’imitazione sono il frutto di una complessa strategia retorica attraverso cui il filosofo impostava il modello di un’utopia estetica cui faranno riferimento intere generazioni, l’esperto d’arte importava in Germania la trattatistica italiana, francese e inglese inventando un nuovo modo di fare storia, e, infine, l’antiquario fondava la moderna archeologia. La presente edizione raccoglie i Pensieri sull’imitazione ma anche l’Epistola sui Pensieri e il Commento ai Pensieri, oltre ad alcuni frammenti di fondamentale importanza per comprendere tutte le potenzialità di una costellazione discorsiva che ha posto le basi per l’estetica moderna.
Arte, critica ed estetica
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 359
L’interesse di Hegel per questioni estetico-artistiche non è circoscritto esclusivamente alle sue celebri lezioni di estetica di Heidelberg (1818) e di Berlino (1820/21; 1823; 1826; 1828/29), ma è alquanto stratificato ed eterogeneo. Ricostruire tale confronto è l’intento del presente volume, nel quale per la prima volta sono presentati in lingua italiana una serie di materiali – appunti, recensioni, excerpta – che documentano il variegato interesse di Hegel per l’arte e per la storia dell’arte. Vengono inoltre riproposti in una nuova traduzione alcuni testi noti, come Il più antico programma di sistema dell’idealismo tedesco, il saggio sul Wallenstein e i paragrafi dedicati all’arte nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817 e 1830). Anche le recensioni a Humboldt del 1827 (Sul famoso episodio del Mahābhārata noto come Bhagavad Gītā, Berlino 1826) e a Solger del 1828 (Scritti postumi ed epistolario, a cura di L. Tieck e F. von Raumer, Lipsia 1826) sono state nuovamente tradotte e corredate da note esplicative.
Kant's theory of the sublime and the visual arts
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 142
Il genio. Storia di una idea estetica
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 220
Diciamo "genio" e subito scatta una serie di associazioni inevitabili: genio e sregolatezza, genio e malattia, genio e follia. Diciamo "genio" e pensiamo alla pazzia di Lucrezio, all'infanzia prodigiosa di Mozart, all'orecchio tagliato di Van Gogh, agli eccessi di Carmelo Bene. È sorprendente quanto ancora l'immagine corrente dell'artista sia percepita sotto le spoglie tradizionali del genio, ma questa immagine non è che l'esito di una storia bimillenaria, che questo libro, curato da Luigi Russo, affronta per la prima volta in tutta la sua complessità. "Genio" infatti è una delle grandi categorie con le quali l'estetica occidentale ha cercato di pensare il fenomeno artistico sforzandosi di svelare il mistero della creazione dell'opera d'arte. Così, dall'antichità al contemporaneo, alcuni tra i migliori specialisti italiani dipanano qui una vicenda ricca d'implicazioni teoriche e di svolte culturali impegnative. Mentre il genio è ancora così presente nell'immaginario collettivo, la teoria delle arti e l'estetica lo hanno guardato con crescente diffidenza, fino a eliminarlo completamente dal loro lessico. Però questo non fa che rendere più acuto il problema per rispondere al quale questo libro si rivela indispensabile: in che misura l'arte è ancora, per noi, il prodotto di uno stato di eccezione?
Aesthetica in nuce
Johann Georg Hamann
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 88
Contemporaneo e concittadino di Kant, Johann Georg Hamann è stato definito il “Mago del Nord” per il carattere oracolare delle sue opere. Crociate di un filologo, di cui "Æsthetica in nuce" fa parte, è il titolo di una raccolta di saggi nei quali troviamo esposta, attraverso un intreccio di narrazione autobiografica e riflessione filosofica, la sua interpretazione della religione e del linguaggio. In "Aesthetica in nuce", che qui pubblichiamo con l'introduzione di Giuseppe Raciti, ritroviamo quel carattere militante, proprio delle opere di Hamann, volto al perenne tentativo di decostruzione dell'ideologia illuministica, in una rivendicazione che lo apparenta a certi precorrimenti romantici.
La nascita dell'estetica di Freud
Luigi Russo
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 276
Scritto nell'estate del 1906 e pubblicato l'anno successivo, il saggio Il delirio e i sogni nella "Gradiva" di Wilhelm Jensen è una tappa importante nella riflessione estetica di Freud. Egli ricostruì attorno al protagonista jenseniano Norbert Hanold un caso psicoanalitico, mostrando come medico e poeta avevano per vie diverse analoga facoltà di calarsi nelle profondità dell'essere. L'indagine di Russo si volge da un lato alla minuta ricostruzione delle radici culturali della novella, di cui vengono rintracciati i legami con il concetto di ecstatic vision di Prichard, fino al mesmerismo; dall'altro a mostrare che la lettura di Freud, esercizio di alto virtuosismo letterario, fu di fatto "coattante, metodologicamente scorretta e di valore scientifico molto dubbio". Ma è con questa lettura, anzi, con questa autentica riscrittura della novella jenseniana, che Freud si avvicinò alla problematica estetica, iniziando quella riflessione che pochi mesi dopo avrebbe più compiutamente sintetizzato nella conferenza "Il poeta e la fantasia".
Utòpia. Elementi per un'educazione estetica. Nascita e matematica
Laura Aimo
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 154
Utòpia non è Utopìa. Un accento cambia tutto. Dell’una si è scritto e discusso molto, divenendo ben presto sinonimo di non possibile o non realizzabile. Dell’altra ancora poco o nulla si sa perché è il nome proprio di una bambina. Una bambina immaginaria, certo, e che pure trova natali e radici nella vita di chi, sin dalla nascita fino all’età adulta, è protagonista di storie considerate ancora utopiche o, meglio sarebbe dire, fuori dal comune. Grazie a lei il lettore entrerà in contatto con esperienze estetiche che muovono dal venire al mondo sino al dare forma e corpo al mondo. Passando attraverso la pelle e il colore, il numero e la parola, il filo e l’immagine, il percorso interrogherà principi e prassi di apprendimento ed espressione riscoprendo e nutrendo un’unità relazionale originaria. Il fine? Quello di aprire la strada a una meta-noia individuale: un mutamento del proprio sentire, pensare e agire che faccia da base per la rigenerazione del più ampio ecosistema di cui siamo parte.
Saggio sull'architettura
Marc-Antoine Laugier
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 204
Il Saggio sull’architettura di Laugier godette immediatamente di una vasta diffusione in tutta Europa. Del resto si tratta di un riferimento fondamentale per comprendere i modi del pensiero architettonico in un momento in cui si verificarono profonde mutazioni culturali e si assistette alla nascita dell’estetica in senso moderno. Laugier identifica il paradigma dell’architettura nel famoso archetipo della “capanna primitiva”, prodotto del rousseauiano uomo allo stato di natura e matrice originaria di ogni struttura architettonica. Sviluppando i suoi principi fondamentali, egli li articola progressivamente in una precisa metodologia e nella stessa descrizione di un grandioso progetto d’intervento per la città di Parigi, con notevoli intuizioni e proposte. Riflesso critico e penetrante della cultura illuministica, ricco di positive contraddizioni, il classico Saggio di Laugier ha il carattere di una preziosa testimonianza storica, che si raccomanda ancora oggi per il modello di costruzione teorica, mirante a un’esemplare chiarezza di rapporto fra proposizioni di principio, descrizione verbale e progettazione architettonica.
La parola anteriore come parola ulteriore
Rosario Assunto
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 110
Il filo unitario che percorre e lega insieme i saggi raccolti in questo volume è il confronto tra la parola poetica e il linguaggio quotidiano, nella convinzione che la prima si collochi sempre “prima” e “dopo” il secondo, sia insieme “anteriore” e “ulteriore”. Compendiando in sé ogni sorta di suggestione e risonanze, significati e immagini, la poesia può dunque divenire il punto centrale della riflessione filosofica e di quella estetica in particolare. In questo volume Assunto prende tra l’altro in considerazione il motivo romantico dell’equivalenza tra vita e poesia o il tema della sublimazione dell’Eros nel linguaggio poetico come esempi del valore di filosofia totale che l’estetica ricopre per noi moderni.

