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Giappichelli

Esdebitazione e vicende del rapporto obbligatorio

Esdebitazione e vicende del rapporto obbligatorio

Daniele Foresta

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 256

L’attuale periodo storico, caratterizzato da un sovraindebitamento che è sempre più «regola» e sempre meno «eccezione» (c.d. economia del debito), ha imposto al potere politico di regolare la «crisi» e l’«insolvenza» del debitore civile e di limitarne le negative ricadute sistemiche sul mercato al fine di mantenere costanti i livelli di domanda di beni di consumo. In tale ottica il Codice della Crisi e dell’Insolvenza (CCI) ha esteso sensibilmente il perimetro applicativo dell’istituto dell’esdebitazione del debitore civile introdotto dalla legge n. 3/2012. Il volume analizza le principali ricadute sistematiche di tale scelta nel campo del diritto delle obbligazioni e della responsabilità patrimoniale e a mettere in luce come il CCI, ispirato da logiche regolatorie di derivazione comunitaria, sembrerebbe avere introdotto una modalità di gestione dell’inadempimento dell’obbligazione civile alternativa rispetto a quella tradizionalmente prevista dagli artt. 1218, 2740 e 2910 c.c.
37,00

L'ultrattività del contratto collettivo

L'ultrattività del contratto collettivo

Fabrizio Ferraro

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 392

L’analisi delle questioni problematiche in merito agli effetti dell’ultrattività del contratto collettivo di diritto comune svela le complessità della dinamica applicativa dei trattamenti collettivi nel nostro ordinamento. In assenza di un principio generale di ultrattività, la cui introduzione comprometterebbe la libertà sindacale dell’art. 39 Cost. secondo la posizione consolidata della giurisprudenza di legittimità e di merito, la temporaneità dei vincoli si atteggia a principio d’ordine del sistema della contrattazione collettiva, in quanto evita la perpetuità dei contratti in spregio alla volontà delle parti stipulanti. Perciò la temporaneità stessa può essere considerata un carattere intrinseco e "causale" del contratto collettivo, quale prodotto negoziale che, attraverso una successione modificativa, si adatta continuativamente a un mutevole contesto socio-economico. La regola del recesso libero con preavviso conferma tale assunto, nell’ambito di un ragionamento coerente con l’impostazione privatistica dell’autore. Se l’ultrattività non è contemplata alla stregua di un principio generale nel lavoro privato, come si potrebbe invece ipotizzare nel caso del contratto collettivo delle pubbliche amministrazioni, essa coincide con l’effetto dell’esercizio di autonomia privata collettiva. Le clausole di ultrattività divengono cruciali per la gestione delle trattative e, attraverso l’operatività dei rinvii individuali, per la conservazione dei trattamenti economico-normativi. Dal punto di vista dell’efficacia obbligatoria del contratto collettivo, le clausole di ultrattività esprimono la variforme volontà delle parti di gestire, secondo le esigenze proprie di ciascun settore, la fase successiva alla scadenza del contratto disdettato, garantendo la continuità dei trattamenti e la proficuità del negoziato, come confermato dall’indagine empirica. La clausola di ultrattività "fino al rinnovo" non pare, peraltro, corrispondere né a un termine né a una condizione, bensì, secondo una interpretazione equilibrata, introduce limiti convenzionali al potere di recesso, orientando le parti verso un obbligo di trattativa in buona fede. Dal punto di vista dell’efficacia regolativa, l’impostazione volontaristico-individualistica, che vede nell’accordo di rinvio il motore della dinamica applicativa, consente di spiegare anche come le vicende temporali del contratto collettivo si riflettano sulla durata del vincolo individuale, grazie all’effetto di prevalenza dell’autonomia collettiva garantito dall’art. 39 Cost. La disapplicazione ad opera del datore si configura allora come un recesso dal patto atipico di rinvio, soggetto a un controllo di meritevolezza conforme alla buona fede e ai principi costituzionali, al fine di evitare agevoli "fughe" dalla regolamentazione collettiva e, al contempo, assicurare un riequilibrio in caso di mutamenti significativi (recesso dall’associazione, mutamento della categoria, etc.). La continuità dei trattamenti resta un interesse fatto proprio dall’ordinamento nel suo complesso, infatti sostenuto tanto dalle clausole negoziali collettive, quanto, indirettamente, da incentivi legali all’applicazione dei contratti collettivi, soprattutto quelli stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. Nonostante il supporto legale e contrattuale, la questione dell'ultrattività rimane problematica a causa di fattori come la crisi economica e la competizione di mercato, nonché il dinamismo, la concorrenzialità e il pluralismo esasperato delle nostre relazioni sindacali, come i contenziosi analizzati nel corso dell’opera evidenziano.
51,00

Licenziamenti e Costituzione. Inquadramento, criticità e prospettive del diritto al lavoro stabile
40,00

Abusi dell'autonomia e scelta negoziale. Contributo allo studio della violenza morale
34,00

La Verwirkung nel diritto privato italiano

La Verwirkung nel diritto privato italiano

Geo Magri

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 208

30,00

Contrattazione collettiva aziendale e lavoro flessibile

Contrattazione collettiva aziendale e lavoro flessibile

Martina Vincieri

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 224

L’autonomia collettiva, soprattutto a livello d’azienda, ha assunto nel tempo un ruolo particolarmente rilevante di regolazione di tratti caratterizzanti la flessibilità, che pone però delicati problemi interpretativi. Ci si riferisce al rapporto tra la fonte legale e quella contrattuale ed al rapporto tra i diversi livelli negoziali. Differenti sono le funzioni che la contrattazione aziendale può assumere: una funzione regolativa delegata, una funzione regolativa in deroga, nonché una funzione regolativa non espressamente autorizzata dal legislatore.
32,00

Diritto privato e globalizzazione. Un'indagine tematica tra regolazione giuridica e dinamiche economiche

Diritto privato e globalizzazione. Un'indagine tematica tra regolazione giuridica e dinamiche economiche

Roberta Peleggi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 304

Il volume propone una riflessione critica sul rapporto tra diritto privato e globalizzazione economica, analizzato attraverso la prospettiva del diritto comparato, e si presenta anche come uno strumento utile per la formazione giuridica universitaria. Dopo un necessario inquadramento storico e l’esame delle più recenti dinamiche che, in una fase di acute tensioni geopolitiche, stanno ridisegnando il volto della globalizzazione, l’attenzione si concentra sulla sua dimensione giuridica. L’analisi si sviluppa poi in tre ambiti tematici – il diritto dei contratti internazionali, gli accordi di produzione agricola, e gli strumenti di prevenzione e contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura – che, pur nella loro eterogeneità, offrono uno spaccato significativo del ruolo che il diritto, nelle sue diverse forme e attraverso l’azione di attori pubblici e privati, può svolgere nella regolazione della globalizzazione e nell’indirizzarne l’evoluzione.
44,00

Calcolabilità del giudizio giuridico e processo penale

Calcolabilità del giudizio giuridico e processo penale

Giulia Fiorelli

Libro: Libro rilegato

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 272

C’è qualcosa di profondamente affascinante e, al tempo stesso, sfuggente nell’idea di una decisione calcolabile, sempre più al centro della riflessione giuridica. La monografia "Calcolabilità del giudizio giuridico e processo penale" si muove in questo terreno complesso, interrogandosi sulla crescente esigenza di prevedibilità decisionale, quale precipitato del progressivo declino del principio di legalità; in risposta al quale si assiste ad una riconfigurazione degli equilibri sistemici, espressa nella tendenza a valorizzare il precedente giurisprudenziale, come strumento di stabilizzazione interpretativa. È in questa traiettoria che si inserisce la giustizia algoritmica, proponendosi come fattore di rafforzamento del precedente. Tuttavia, il ricorso a strumenti computazionali nel processo penale solleva interrogativi cruciali sulla tenuta dei fondamenti dello Stato di diritto, imponendo una riflessione sull’equilibrio tra efficienza decisionale e garanzie costituzionali.
42,00

Le sentenze pregiudiziali «ostative» della corte di giustizia

Le sentenze pregiudiziali «ostative» della corte di giustizia

Greco Ginevra

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 304

Il volume intende dimostrare che le sentenze interpretative della Corte di giustizia dell'Unione europea, che utilizzano la formula "osta" o "non osta", sono vere e proprie sentenze sulla conformità (o compatibilità) di un atto o di una misura nazionale con il diritto dell'Unione europea. Intende dimostrare, altresì, l’ammissibilità dell’istituto nel quadro di quanto disposto dall’art. 267 TFUE. Sulla base dei risultati così raggiunti, lo studio si propone di approfondire i caratteri delle sentenze ostative (significativamente diversi da quelli delle sentenze meramente interpretative) e, soprattutto, le conseguenze che ne derivano. Si rileverà così che, combinandosi i consueti effetti dichiarativi delle sentenze interpretative con l’obbligo di leale cooperazione, sorge per il giudice a quo (ma anche per gli altri giudici, in caso di efficacia erga omnes) una serie di obblighi di conformazione e di ottemperanza (a cominciare dall’obbligo di disapplicazione della legge nazionale incompatibile). Correlativamente possono emergere, per i cittadini, diritti astrattamente riconosciuti dal diritto dell’Unione, ma indebitamente "sacrificati" da leggi, prassi, sentenze e misure nazionali in contrasto con detto diritto dell’Unione. Da qui il rilievo che l’istituto presenta ai fini di garantire non solo l’esatta e uniforme applicazione del diritto dell’Unione, ma anche il soddisfacimento dei diritti dei singoli.
44,00

Lavoro e responsabilità dell'impresa nello spazio giuridico globale

Lavoro e responsabilità dell'impresa nello spazio giuridico globale

Cinzia Carta

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 312

Lo studio affronta il problema della tutela dei diritti umani sul lavoro nelle catene globali, a partire dalla descrizione del fenomeno e degli strumenti predisposti dagli ordinamenti per far fronte al decentramento produttivo. La configurabilità di regole giuridiche in grado di influire sulle scelte manageriali, al fine di prevenire, mitigare o porre rimedio agli impatti sociali negativi delle attività economiche, viene esaminata alla luce delle indicazioni del diritto del lavoro, commerciale, privato e internazionale. L’analisi si sofferma sulla possibilità di risarcire il danno subìto dai prestatori, specialmente con riferimento alla direttiva UE n. 2024/1760.
46,00

«Se dichiarato in liquidazione giudiziale»

«Se dichiarato in liquidazione giudiziale»

Eliana Reccia

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 160

Il legislatore del 2019-2022, con il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, è intervenuto per conferire un nuovo volto alle c.d. procedure concorsuali; i relativi reati, invece, presentano la medesima disciplina dal 1942. L’unica modifica riscontrabile è con riferimento a termini quali fallimento, dichiarazione di fallimento e fallito; il primo sostituito dalla liquidazione giudiziale, la seconda dalla dichiarazione di liquidazione giudiziale e il termine fallito con quello di debitore. Ne è così conseguita una diversa nomenclatura dei reati fallimentari, oggi qualificabili come reati nelle procedure concorsuali, ma anche un importante divario ideologico intercorrente tra la disciplina penale e il rispettivo comparto civile, che rende attuali i problemi di compatibilità costituzionale da sempre connotanti le ipotesi di bancarotta preliquidazione. La presente indagine ha, in particolare, focalizzato l’attenzione sul «se dichiarato in liquidazione giudiziale», che, pertanto, ancora oggi, non può definirsi un problema risolto. Su simili presupposti si è così sentita l’esigenza di approfondire la disciplina relativa vigente nei sistemi di Common law quali Inghilterra e Stati Uniti, ordinamenti selezionati in quanto ispiratori per il nostro legislatore nell’adozione del Codice della crisi d’impresa, sì da poter approfondire le scelte ivi intraprese, che risultano molto diverse da quelle per cui ha optato il nostro legislatore.
25,00

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