Iaccheri
Il Frignano. Contributi alla conoscenza dell'antica provincia del Frignano. Volume 12
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2020
pagine: 384
Il patto. La comunità di Pavullo e la guerra (1943-1945)
Giovanni Fantozzi
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2020
pagine: 464
Pavullo nel Frignano, quel patto tra il partigiano Armando e la brigata nera di Giordano Bruno Rivaroli.
Storielle d'Appennino. Frammenti di memoria
Carla Ofelia Berti, Franca Gualmini
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2020
pagine: 120
L'orrendo delitto del vicolo Babbini
Claudio Nizzi
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2020
pagine: 184
A Pavullo (capoluogo del Frignano), un operaio che abita nel vicolo Babbini esce di casa all'alba per recarsi al lavoro e scopre davanti alla sua porta sette sacchi di juta di varie dimensioni disseminati sui larghi gradini, evidentemente abbandonati lì nel corso della notte, quando il vicolo, a causa di due lampadine bruciate da tempo, giace nel buio più fitto. Incuriosito, apre il più piccolo dei sacchi, vi guarda dentro e fa un salto all'indietro per l'orrore: il sacchetto contiene un piede umano mozzato di fresco. Subito avvertiti, i carabinieri accorrono e nei sacchi trovano i resti del cadavere di una ragazza tagliato in sette pezzi. L'atroce scoperta getta il paese nel più vivo sconcerto e mette in moto le indagini. La tenenza di Pavullo è momentaneamente retta dal maresciallo Torrisi - essendo il titolare rimasto ferito in un incidente d'auto -, il quale ben presto si dichiara non all'altezza di risolvere il complicato enigma. Il maggior Donini, anziché inviare a Pavullo un altro ufficiale, chiede aiuto al maresciallo Lello Caruso, comandante della stazione di Borgo Torre, che si è distinto nella risoluzione di alcuni difficili casi accaduti nel suo paese. "I caramba sono usi servir tacendo" pensa Caruso, e accetta di giocare fuori casa. Lui non conosce Pavullo, sarà il collega Torrisi a fargli da guida. I suoi primi sospetti si appuntano su una setta satanica, ma altre piste si aprono... Riuscirà a individuare quella giusta?
Il Frignano. Contributi alla conoscenza dell'antica provincia del Frignano. Volume 11
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2019
pagine: 432
C'arabèsa. Detti dell'antica cultura contadina
Andrea Pini
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2019
pagine: 128
L'espressione c'arabèsa, che dà il titolo a questa antologia dialettale, si usa nel medio Frignano per esprimere meraviglia, stupore. Il suo significato è letteralmente che io possa diventare rabbioso, per cui a volte, i più timorati di Dio preferiscono usare un'espressione simile, ma neutra, come c'arabènta.
Ardondla' d'na volta (quel ch' im' arcordo)
Tullio Nardini
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2019
pagine: 362
Ecco la dimostrazione di come l'amore possa manifestarsi nei modi più svariati: per una persona, per un animale, per un oggetto o per un... luogo. Questo è il caso di Tullio Nardini che raggiunti gli 83 anni di vita, ripercorre gli anni '40 e '50 del Novecento, gli anni della sua infanzia e della sua adolescenza ricostruendo il suo paese casa per casa, strada per strada, persona per persona. Siamo nel comune Riolunato (in dialetto Ardondlà) sull'Appennino modenese.
Il Frignano. Contributi alla conoscenza dell'antica provincia del Frignano. Volume 10
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2018
pagine: 368
La guerra tra noi. Diario della seconda guerra mondiale di don Arturo Rabetti e lettere di soldati dal fornte
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2018
pagine: 312
Il volume, riccamente illustrato, comprende una duplice raccolta di documenti, rara nel suo genere, perché raccontano la seconda Guerra Mondiale da due posizioni diverse. I diari narrano la vita quotidiana di paesi inizialmente lontani dal fronte, ma ben presto, con la ritirata dei tedeschi, trascinati nell'inferno della guerra combattuta. Le lettere, invece, sono la testimonianza diretta e viva delle condizioni e dei sentimenti dei soldati che stavano combattendo su tutti i fronti. I diari furono scritti dai parroci di Coscogno (Pavullo nel Frignano - MO) principalmente e di Sassoguidano (alcune pagine); le lettere invece da soldati di Coscogno e indirizzate al loro parroco, don Rabetti, affinché facesse da tramite verso le loro famiglie, normalmente analfabete. Egli, intuendone il valore di testimonianza, le conservò gelosamente nel suo archivio parrocchiale.
Il federale di Borgo Torre
Claudio Nizzi
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2018
pagine: 184
Nel giugno del 1951 Borgo Torre - l'immaginario paese dell'Appennino modenese - non ha ancora un monumento dedicato ai propri caduti in guerra. Così l'amministrazione comunale ne affida l'esecuzione allo scultore Dante Borgomanni, che presenta un progetto intitolato La Patria e L'Eroico Caduto, in cui una donna stringe tra le braccia un soldato morente. Tutto fila liscio fino al momento in cui si scopre che nella scultura c'è qualcosa che potrebbe danneggiare la reputazione del sindaco e dell'intera giunta. Ma quando il primo cittadino ne ordina la demolizione, l'opera misteriosamente scompare. Un mistero ancora più fitto è l'uccisione di Diego Varalli, che nel Ventennio Fascista - epoca ancora vicina a quella in cui si svolgono i fatti - aveva ricoperto la carica di federale. Si sospetta che il movente dell'omicidio possa celarsi nel passato della vittima, che da federale si era fatto molti nemici. Un brutto rompicapo per il maresciallo Caruso, che però non si perde d'animo e segue diverse piste, credendo più di una volta di essere arrivato alla verità. Ma la scoperta dell'assassino avviene solo al termine del romanzo con un colpo di scena del tutto inaspettato.
Il peccatore santo di Gallinamorta. Il caso del capitano Muzzarelli eremita a Sassomassiccio
Andrea Pini
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2018
pagine: 96
“Se si esclude il beato Marco da Mocogno, non vi è nessun santo originario del Frignano. Il capitano Vincenzo Muzzarelli, vissuto come eremita tra il Seicento e il Settecento presso l'oratorio di Sassomassiccio, è tra coloro che potrebbero aspirare a salire all'onore degli altari. Sulla sua vita si è scritto molto, ma ora la verità è finalmente emersa dalla polvere di documenti mai finora studiati. Ne emerge una figura straordinaria, liberata da quella patina di ovvia santità che la rendeva oserei dire poco esemplare. In Frà Vincenzo, invece, la santità non è un aspetto congenito come sembrava dalle più antiche biografie, ma la conseguenza di una meditata conversione dopo una giovinezza dedita al vizio. Un reato odioso segna la vita del brillante capitano, la vile seduzione di una ingenua ragazza, cui segue il pentimento e la coraggiosa scelta di vita di dedicarsi totalmente agli altri. Le vicende di Vincenzo Muzzarelli sono l'occasione per ricostriure la storia altrettanto sorprendente e sconosciuta di altri eremiti che dopo di lui si rifugiarono nell'oratorio di Sassomassiccio e la storia dell'oratorio stesso, un tempo fulgido santuario, tempio frequentatissimo della devozione alla miracolosa Beata Vergine e terreno di un acceso e rocambolesco scontro tra la parrocchia di Niviano-Gallinamorta cui l'oratorio apparteneva e quella di Sassoguidano che bramava impossessarsene.”