Iaccheri
I delitti di Borgo Torre
Claudio Nizzi
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2017
pagine: 176
I delitti di Borgo Torre è il quinto romanzo di una saga ambientata nel paese immaginario di Borgo Torre situato sull'Appennino modenese, ma ciascun titolo può essere letto indipendentemente dagli altri. I quattro libri precedenti sono: L'epidemia, Il federale di Borgo Torre, Il pretino e L'americano: storie leggere che perseguono l'unico scopo di divertire il lettore, anche se in quasi tutte si verifica un omicidio che tinge le vicende di "giallo". Nel periodo natalizio, mentre gli abitanti del paese sono indaffarati nella preparazione del tradizionale Presepe Vivente, avvengono due crudeli omicidi, forse legati ad altre morti misteriose avvenute dieci anni prima, riguardanti la famiglia di Martino Mori, proprietario della Locanda del Cacciatore, verso la quale convergono i sospetti dei paesani, che per paura celano i loro sentimenti sotto una coltre di omertà. Questo rende più difficili le indagini del maresciallo Caruso, il quale segue dapprima una falsa pista, ma quando intuisce di avere imboccato quella buona, non lascia nulla di intentato pur di trascinare i sospettati davanti al banco della giustizia... E l'allegra nevicata, che la notte di Natale scende sul Presepe Vivente di Borgo Torre, sembra spazzare via tutte le angosce e gli orrori vissuti.
20 anni di «Francesco e Chiara». Fatti e persone. Storia di un provvidenziale percorso a servizio degli anziani
Rino Bellori
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2017
pagine: 320
Nel festeggiare la ricorrenza ventennale del Centro Servizi per la Terza Età "Francesco e Chiara" era doveroso raccontare le varie fasi dell'avvio del progetto e della costante crescita dell'iniziativa maturata, come si potrà notare dalla lettura del testo, tra difficoltà di ogni tipo e un alternarsi di momenti esaltanti e di situazioni molto critiche da affrontare. Sono stato pertanto sollecitato dagli amici e dai collaboratori coi quali ho vissuto e condiviso questa storia, per molti versi affascinante e curiosa, a curare la sua narrazione per il semplice motivo che sono stato un testimone diretto di tutto il percorso compiuto, dalla nascita del progetto, all'apertura della struttura, fino ai giorni nostri. Quanto realizzato, come si dimostrerà, è il frutto del lavoro assiduo di una squadra di persone che, assieme a Padre Sebastiano Bernardini che ne è il fondatore, ha creduto nell'opera e si è messa in gioco con tenacia ed entusiasmo per la sua realizzazione, mossa dal forte desiderio di fare qualcosa per la propria comunità. Senza voler entrare nel merito dei problemi che investono in senso lato la società attuale, occorre a mio avviso riflettere più da vicino sulle priorità, spronando i giovani di ogni credo politico a prendersi cura ancor più che in passato della propria comunità, per puntare a migliorarla rendendola sempre più coesa e sempre meno egoista.
La sorprendente storia dell'ospedale di Pavullo. Un ospedale di montagna da un secolo al servizio del Frignano
Francesco Marzani
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2016
pagine: 372
Raccontare, dopo poco più di un secolo di presenza e di attività, la storia dell'ospedale di Pavullo significa riscoprire le vicende che hanno caratterizzato e segnato la più importante struttura sanitaria del Frignano, passata anche con momenti drammatici attraverso due Guerre Mondiali, la fine del secondo e l'inizio del terzo millennio. È una storia che ripercorre l'evoluzione dell'arte medica in questo lungo periodo e che dimostra l'attenzione, crescente nel tempo e sempre più incisiva, rivolta al benessere fisico e psichico dei cittadini frignanesi. È una storia dei grandi progressi compiuti in campo edilizio e tecnologico, ma soprattutto di donne e di uomini che, con professionalità e sacrificio, hanno reso importante l'ospedale di Pavullo quale presidio insostituibile della Sanità del Frignano. Anche per il futuro.
Frignano. Contributi alla conoscenza dell'antica provincia del Frignano (Il). Vol. 7
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2016
pagine: 352
Incisioni rupestri nel territorio del Frignano
Dario Brugioni
Libro: Copertina morbida
editore: Iaccheri
anno edizione: 2016
pagine: 68
Le campane raccontano. Storie di comunità del Frignano
Andrea Pini
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2016
pagine: 128
La storia dei campanili e delle campane rappresenta un capitolo significativo della nostra cultura occidentale, civile e religiosa, perché entrambi ne sono un simbolo identitario, punteggiando i territori dove essa si è diffusa. Simboli che hanno radici antiche, come dimostrano le cronache che in questo libro sono narrate e che tramandano gli sforzi delle antiche comunità, anche le più povere, per avere le campane, lo strumento con cui il campanaro dava alla popolazione i segnali necessari al regolare svolgimento della vita quotidiana. La gioia, il dolore, il lavoro, i doveri erano comunicati da suoni diversi, ma inconfondibili. Le campane non erano uno strumento qualunque, perciò si commissionavano ai più famosi fonditori e si facevano istoriare con i simboli della comunità e con le immagini dei santi protettori. Non si badava a spese neppure per ingaggiare capaci maestranze per la costruzione del campanile che per la sua struttura svettante verso il cielo e la sua forma caratteristica doveva identificare il paese e rappresentarne il simbolo distintivo.
Diario di guerra (di Carlo Caselgrandi «Carluccio» dal 1° Agosto 1944 al 29 Aprile 1945)
Claudio Caselgrandi
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2015
pagine: 96
Questo diario, scritto giorno per giorno da Carlo Caselgrandi (1914/1993), è la cronaca pavullese, ma non solo, dal 1° Agosto 1944 al 29 Aprile 1945. E' una narrazione spontanea dei tragici avvenimenti di quell'ultimo anno di guerra. Nel testo, scritto di getto e che riporta inevitabilmente anche le proprie vicende famigliari, vengono descritti tutti i fatti più rilevanti di quel periodo, oltre che interessanti note su molti aspetti del vivere quotidiano. La lettura può risvegliare nei pavullesi non più giovani lo spirito di una comunità che si sta perdendo, mentre le nuove generazioni potranno meglio comprendere le devastazioni della guerra. Il testo è corredato da foto, note esplicative e da una breve appendice fotografica sulla ricostruzione.
Pratolino. Miracoli all'oratorio, delitti all'osteria
Andrea Pini
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2015
pagine: 96
La borgata di Pratolino risale sicuramente a prima del secolo XVI. La località sorge sul crinale di una catena che divide diverse vallate collegate tra di loro da una rete di strade che qui si incrociavano. La storia è legata, per una singolare coincidenza, ad un popolarissimo oratorio e ad una malfamata osteria. Alla fine del Cinquecento l'immagine di una Madonna dipinta in una cappelletta pianse davanti ad una vecchietta di Camatta che qui veniva a pregare. Il fatto ebbe grande risonanza e i conti Montecuccoli, sul cui territorio sorgeva la cappella, fecero erigere un vero e proprio oratorio, partecipando di persona allo scavo delle fondamenta. La venerazione per la Madonna di Pratolino si diffuse presto in tutto il Frignano per le numerose grazie ottenute per sua intercessione, soprattutto guarigioni da gravi malattie, come un manoscritto coevo riporta con dovizia di particolari. Quasi di fronte all'oratorio nel Settecento i Montecuccoli aprirono un'osteria che davano in affitto. Nell'esercizio posto su una strada molto trafficata, come raccontano le cronache, si commettevano reati di ogni tipo: risse, omicidi, liti furibonde, furti. L'osteria di Pratolino, nonostante la sua breve vita, fu una delle più malfamate dell'epoca e le guardie dalla vicina rocca di Montecuccolo dovettero intervenire spesso per sedare le liti, per catturare dei malfattori o per appurare fatti delittuosi qui capitati.
Sfumature di vita popolare frignanese
Augusto Banorri
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2015
pagine: 128
In questa raccolta di novelle, datata 1936, don Banorri (1873-1945) tratteggia una nuova galleria di personaggi. Di tutti questi personaggi, tanti realmente esistiti ed alcuni frutto di fantasia narrativa, che rappresentano altrettanti attori di quel teatrino della vita che l'autore ci rappresenta, don Banorri, anche quando essi indulgono alle malefatte, ci parla sempre con affetto, a volte sornione sì, ma con quella comprensione che sottintende la speranza della redenzione.
Le pietre della memoria. Antiche iscrizioni nell'alto Frignano
Adolfo Zavaroni, Carlo Beneventi
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2015
pagine: 216
Dalla Preistoria al Medioevo l'uomo ha sempre cercato di trasmettere i suoi messaggi incidendo la dura pietra con la speranza che figure e frasi risultassero pressoché eterne, e questo è quanto avvenuto grazie alla straordinaria opera di reimpiego di pietre iscritte che anonimi costruttori medievali recuperarono da antiche rovine e riutilizzarono per la costruzione di svariati borghi del nostro Appennino. La sensibilità artistica e il rispetto verso i loro misteriosi antenati, indusse queste maestranze a riutilizzare queste pietre lasciando in vista le antiche iscrizioni, alcune delle quali furono poi successivamente cristianizzate, permettendoci di recuperare questa importante memoria storico-archeologica. Dallo studio approfondito dei messaggi di pietra sono emersi idoli, frasi, incitamenti e divinità che ci confermano la straordinaria tenacia e l'orgoglio dei Liguri Friniates, un popolo fiero, annientato nell'impari lotta per la difesa della loro identità.
La mia montagna. Novelle, leggende e varietà (1903-1925)
Augusto Banorri
Libro
editore: Iaccheri
anno edizione: 2014
pagine: 176
"Qual sia la mia montagna è presto detto. È quella che si estende dal Secchia al Reno, dall'Abetone a Sassuolo e Vignola; che è attraversata dalla superba via Giardini e vigilata dal gran padre Cimone. Esagero io forse se affermo essere la montagna frignanese una delle più belle e nobili regioni d'Italia? No. Paesani e forestieri, uomini di lettere ed arte, tutti sono ormai concordi nell'esaltare questa selvosa chiostra di monti friniati, e più lo saranno domani quando sarà cessata la stolta abitudine di lodare le bellezze straniere a scapito delle nostre"
Figlia di transumanti. (Ricordi di una vita trascorsa fra Cavergiumine nel Frignano e il Polesine)
Loretta Borri
Libro: Copertina morbida
editore: Iaccheri
anno edizione: 2014
pagine: 264
Figlia di transumanti è un'opera che racchiude nelle sue pagine la vita di una bambina, poi adolescente e donna, che ha seguito i genitori in un viaggiare continuo. Una vita fra pianura e montagna, senza capire dove fossero le proprie radici; una vita in cui le amicizie duravano pochi mesi e i dispiaceri restavano invece a lungo nel cuore. L'autrice ha trovato nella scrittura il modo per fissare i propri ricordi, per non tenerli nascosti nell'anima ma condividerli con gli altri, soprattutto con chi di quella vita conosceva poco o niente. I ricordi riaffiorano spontaneamente, con forza e quasi con prepotenza, per narrare di un bellissimo rapporto con la madre, donna energica e forte, e con il padre, uomo di altri tempi, forse uno degli ultimi pastori transumanti del nostro Appennino. Spiccano le descrizioni del gregge, del cane, del somarello Ciano e di tutti gli animali di palude e di bosco che Loretta ha tanto amato e che sono stati i suoi compagni di gioco e di viaggio. Commoventi le pagine in cui l'autrice di Cavergiumine (frazione di Lama Mocogno), ora non più migrante ma stanziale come si definisce lei stessa, si rivolge ai giovani della nostra montagna per incoraggiarli a non abbandonare queste bellissime terre. In appendice, a completamento dell'opera, le suggestive fotografie a colori di Stefano Torreggiani che documentano il viaggio di transumanza dimostrativo del 2009 di Mirco Nardini, da Foce Giovo al Polesine, ripercorrendo la transumanza della famiglia Borri.