La Vita Felice
Paranoid Park
Adriano Padua
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 92
"Padua riesce a dare fuoco alla frase italiana: la coltiva, la nutre, ne insegue la forma e l’ordine e, infine, per brevi scatti di nulla e spostamenti essenziali, la sovverte e la sfalda, la riporta nuda alla bocca e alla voce che dice. In una girandola di ossessive prose brevi e percussivi versi frase, in un «lingua scarica, arresa, didascalica, sterile terra arida », tutto il nostro contemporaneo discorrere si fa inquietudine e incendio, cecità e paradossale insistenza in una visione allucinata per continui slogamenti, fratture, incubi. Chi parla sembra non poter smettere mai, animato da una vitalità infinita sebbene residuale, ottusa quanto brutale, ma che mai pone il proprio dire fuori del controllo di una paradossale ragione immacolata. Per via di questa quasi innocente necessità logica, la lingua di Padua è quella di chi si schiera, di chi partecipa sempre alla storia, paradossalmente militante al di là del profitto e dello scacco e così resta in un estremo, sia esso urlo o bisbiglio, attaccato a una «fine perenne, imminente, che non ha conclusione». Ne emerge un universo come «un teatro tranquillo di guerra», dove tutto è immobile e tutto va contro tutto. Compito del lettore, insieme a questa lingua, è quello di abbandonarsi, disintegrarsi in un’immanenza ineluttabile che è ciò che resta alla fine di ogni retorica: «Quando esplodi cristallo, nello stesso frangente, reagisce lo spazio a contrarsi, e ci disintegriamo, senza oltre»." (Tommaso Di Dio)
Come pietre di torrente
Anna Maria Pellegrino
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 68
"Nella raccolta poetica di Anna Maria Pellegrino, l’atlante diventa metafora della condizione umana, la rappresenta nella sua trasparente bellezza e nelle ombre che velano sentimenti ancora da esprimere, pensieri riposti, dolori sopiti, oscurità da portare alla luce. Noi, come il mondo, esprimiamo continenti, ne siamo uno specchio con un volto e un’anima da scrutare. Lavoro non facile. L’atlante è quello di chi s’interroga e ingaggia ininterrotte conversazioni con le parole per dare un nome alle esperienze, per rintracciarne il senso o per incamminarsi in quei percorsi dell’inesplorato con l’aspettativa di lasciarsi stupire, di conoscere, di intravedere un disegno buono. Sono viaggi nella quotidianità delle cose, le più semplici, a volte quasi trascurabili, ma solo apparentemente, perché proprio in esse parlano «le vite degli altri» e nell’ambiente si raccoglie «l’inventario dei secoli». Il viaggio dell’autrice nella condizione umana è navigazione verso porti d’approdo e nuove ripartenze nel mare dell’esistenza; è attesa di treni nelle stazioni della vita; è torrente che corre inquieto e che affatica «le mie sponde pietrose» attendendo «quale tempesta un giorno/ porterà anche me al definitivo mare». Un punto fermo guida il cammino e le rotte: «[...] non temo le forme della notte:/ la luce è solo un poco più in là». Una luce che diventa sguardo fiducioso sugli altri e su di sé, sul presente e sulla storia, una stella polare che trova le proprie radici in quelle della Creazione e brilla come «lacrima di Dio»." (dalla prefazione di Giovanni Santambrogio)
Dalla cosmesi al cosmo. Alla ricerca della spiritualità matriarcale
Luisella Veroli
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 184
Narrando le millenarie, colorite varietà di astuzie femminili per educare il predatorio sguardo maschile e iniziarlo al rispetto del corpo e del cosmo, Luisella Vèroli racconta le sue ricerche e i suoi viaggi archeomitologici nei luoghi di culto della “Dea dai molti nomi”, in India e in Medio Oriente. Nel suo percorso, l’autrice ci presenta preistoriche e di nuovo attuali dee dell’aurora, dell’amore, della scrittura, della cosmesi e simboli archetipici della bellezza femminile. Un album fotografico, con scatti di Laura Gottardi e Hüseyin Yektaş, documenta lo straordinario viaggio alla ricerca di riti di origine matriarcale, ancora vivi in villaggi rurali indiani e curdi. Approfondimenti e incursioni poetiche di Marialuisa Parazzini, un canto di Alda Merini contro la guerra, contributi di Gabriella Galzio e di Nadia Tarantini sui moderni studi matriarcali accompagnano la narrazione. Prefazione di Silvia Vegetti Finzi.
Tristia. Testo originale a fronte
Osip Mandel'štam
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 176
"Il campo indagato dal poeta in questa raccolta è vastissimo ed eterogeneo, e va da (per fare un esempio) «un po’ di calda cacatura di gallina» a «tutti hanno davanti il sacro calice ». Anzi, mi sembra che la chiave stia proprio qui: nel passare da temi esistenziali in senso quotidiano a temi esistenziali in senso filosofico. Cercare il senso della vita porta all’infelicità e alla follia, finisce per essere patologico, e forse quel poco di consolazione l’intellettuale la trova nel pane che lievita, in cose che succedono grazie a persone che non si pongono problemi filosofici, ma semplicemente vivono, sopravvivono. Il senso della vita è nel dettaglio concreto dell’esistenza, o meglio, il dettaglio concreto dell’esistenza ci distrae dalla ricerca esistenziale, che vista in questa prospettiva sembra un’attività da viziati, da metropolitani che hanno perso qualsiasi contatto con la realtà biologica." (dall’introduzione di Bruno Osimo)
Taccuino
Vittoria Fonseca
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 56
"La poesia di Vittoria appare generosamente confidente. In una apparente semplicità, la sua parola si affranca dal simbolico e con slancio emotivo si consegna al rischio di riportarne il senso alla sua origine e di tornare a essere nella sua pienezza, pur nelle assenze e nelle lontananze, quell’attimo e quel sussulto di immanente perenne presente. La sua poesia non è fatta solo di nostalgia, non cristallizza il tempo, non confina le singole vicende in bolle di memoria e non imprigiona il pensiero nel ricordo, ma nell’albore del suo autentico ri-dire partorisce il passato, ogni volta, ed è sempre una ri-nascita, in carne e anima. La poetica di Vittoria, con le sue rime, allitterazioni e assonanze, possiede una grande forza evocativa e una reale forza di gravità verbale, pienamente in grado di sostenere la luce interiore da cui trae origine. Come una piuma sul baratro, la sua poesia sa essere contrappeso alla verticalità del vivere, porta a dimora le peregrinazioni dell’umano cammino." (dalla prefazione di Claudio Ongarato)
Mi troverai vivo
Antonio Corona
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 68
"Mi troverai vivo è il guanto di sfida lanciato alla vita che, con ostinazione, pone l’uomopoeta di fronte a prove stremanti, gravide di turbamenti e afflizioni. La parola poetica è l’arma affilata da Antonio Corona per affrontare la ferita originata dal duro contatto con la malattia, con il carcere e la delusione sentimentale e per riuscire a vedersi come altro rispetto alla propria sofferenza. L’autore affronta il dolore in un corpo a corpo, utilizzando una parola attenta e fendente, per esserne poi attraversato in una sorta di atto di purificazione. È una parola che lascia il segno, una spada che oltrepassa il mero sfogo emozionale. [...] Mi piace evidenziare come il linguaggio di Antonio Corona sia variato rispetto alle opere precedenti, apparendo volutamente più ambiguo, come a richiedere al lettore l’impegno a cercare la propria verità. Il poeta ha acquisito maggiore consapevolezza della necessità del non detto in poesia, cedendo al suo fascino nella composizione del verso, rinunciando alla comodità di una parola facile e avvilita. In una sostanziale omogeneità stilistica, a parte qualche inserto prosastico, Corona mantiene un registro lessicale compatto e non sfrangiato." (dalla postfazione di Rosanna Frattaruolo)
L'uomo sulla luna. Testo inglese a fronte
Francis Godwin
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 164
Pubblicato in Inghilterra nel 1638, "The Man in the Moone" del vescovo inglese Francis Godwin è il primo romanzo di fantascienza della letteratura inglese. Racconta le avventure di Domingo Gonsales, che raggiunge la Luna a bordo di un dispositivo trainato da una razza sconosciuta di cigni selvatici. Fantascienza e cognizioni scientifiche si intrecciano in un racconto godibilissimo che fu poi tradotto in diverse lingue, divenendo un punto di riferimento per la futura letteratura fantascientifica (lo stesso Cyrano de Bergerac vi si ispirò per il suo "L’altro mondo o Gli stati o imperi della Luna").
Punti di forza e criticità del sistema di protezione del minore. Diversi sguardi, un unico orizzonte
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 172
«È con enorme gratitudine che vogliamo portare al grande pubblico degli operatori e degli addetti ai lavori, ma non solo, un testo illuminante e capace di abbracciare le sfide e le provocazioni che la realtà di giorno in giorno ci sottopone. Siamo dinanzi a fenomeni che sono, di fatto, tristemente universali e trasversali dal punto di vista storico, geografico e culturale e che esigono una rimessa a fuoco degli strumenti per farvi fronte. Siamo, a diverso titolo, sospinti da quell’istinto di protezione che nasce come responsabilità morale e spirituale e che, come singoli individui e come corpo sociale, sentiamo e viviamo nei confronti dei cuccioli d’uomo che si trovano in una condizione di fragilità e di dipendenza. Come diceva il cardinale Carlo Maria Martini: "Il bambino trova tutto naturale e tutto grande, tutto in qualche modo molto bello, perché lo allarga con i suoi sogni". [...] L’obbligo giuridico di proteggere i minori è dunque solo un punto di arrivo (sempre in evoluzione), una sorta di passo ulteriore, che nasce da un dovere morale, da una tensione etica, entrambi fortemente connessi all’impegno per la costruzione di una società più giusta, più equa e, in definitiva, più umana.» (dalla postfazione di Giuseppe Bettoni)
Trattato sugli stimolanti moderni. Testo francese a fronte
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 84
Uscito originariamente nel 1839 in appendice a Physiologie du goût, ou méditations de gastronomie transcendante di Jean Anthelme Brillat-Savarin, considerato uno dei testi fondativi della gastronomia, questo breve saggio di Honoré de Balzac passa in rassegna, con un tono tra serietà scientifica e sottile ironia, cinque tra le sostanze stimolanti di più largo consumo nella moderna società occidentale: alcol, tabacco, zucchero, tè e caffè. L'autore della Comédie humaine – a sua volta grandissimo consumatore di caffè, che usava per ridurre le ore di sonno e stimolare le proprie capacità letterarie – consiglia ricette e analizza gli effetti delle diverse sostanze tanto sull'organismo e il comportamento individuale quanto sulla vita sociale, in una serie di brevi studi.
Babilonia. La torre, i miti, la storia
Giovanni Iudica
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 158
Babilonia è diventata, con il passare dei secoli, un’icona fuori dal tempo, un simbolo di confusione e di peccato, di stupore e di bellezza. Di questo immenso passato, in cui la civiltà fece i primi passi con la scoperta della ruota e della scrittura, della meridiana e della clessidra, sono rimasti sublimi indizi, sparsi nei musei di Berlino, di Parigi e di Londra, che rappresentano però ben misere tracce rispetto al periodo grandioso di cui sono state testimoni. Anche la civiltà della Mesopotamia, infatti, come tutte le avventure umane, è stata distrutta dalla Storia e dal Tempo. E Babilonia seguì il comune destino di tutte le grandi città e di tutte le cose: sprofondò nella sabbia e affondò nell’oblio. Giovanni Iudica ci racconta la sua storia e le sue straordinarie meraviglie – i Giardini Pensili, le inespugnabili Mura: avvincenti imprese di uomini e di dèi, vissute sotto gli occhi dell’immensa Torre la cui cima si perdeva tra le nuvole.
Tolgo la mia biblioteca dalle casse. E altri scritti su bibliofilia e collezionismo. Testo tedesco a fronte
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 192
«Il collezionista per Benjamin è un personaggio discutibile, strambo e apparentemente obsoleto, che in un’epoca in cui l’esperienza perde di valore, soppiantata dall’informazione e dall’attualità di un sempre nuovo effimero e senza sostanza, coltiva una passione palesemente inattuale. Il punto di vista del collezionista non è mai prevedibile, e neppure ragionevole, e il suo rapporto con le cose che raccoglie e custodisce con passione è ossessivo, basato sul possesso, istintivo e quasi carnale. Ma proprio quello che fa del collezionista un personaggio in apparenza astruso è anche ciò che lo investe della sua vera missione: liberare le cose che colleziona dalla schiavitù dell’utilità e dell’uso quotidiano per farle entrare in rapporto con altre cose secondo una fitta rete di affinità e rimandi aperti. [...] Questi brevi testi ci presentano il collezionista autentico come una persona che si muove in una realtà incantata, popolata di significati, spiriti, presenze mitologiche.» (dall’introduzione di G. Quadrio Curzio)
Folgóre da San Gimignano. Historia di un poeta cavaliere
Luciana Benotto
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2024
pagine: 395
Sappiamo poco di Folgóre, di lui ci sono rimasti solo trentacinque sonetti sopravvissuti all’oblio del tempo; e tuttavia da essi, dalla loro forza, dalla profonda carica emotiva e spirituale che li caratterizza, emerge l’uomo che egli fu, il tempo storico in cui visse, il suo trascorso esistenziale e politico. Il romanzo delinea la personalità e le gesta di Jacopo di Michele, ribattezzato “Folgóre” dai contemporanei per le sue qualità poetiche e militari, nonché lo spirito del Medioevo comunale a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, contraddistinto da eventi rilevanti quali le guerre tra guelfi e ghibellini e tra guelfi bianchi e guelfi neri che hanno influenzato non solo la vita del protagonista, ma anche la storia dell’Italia tutta. Il romanzo racconta la sua vita e il suo destino che si intreccia indissolubilmente con quello della sua città, la mirabilissima San Gimignano, narrandone gli ultimi anni di splendore prima del suo assoggettamento a Firenze e della successiva decadenza seguita alla terribile pestilenza del 1348.