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Ombre Corte

Anatomia del populismo economico. La «melonieconomics»: un anno di politiche economiche conservatrici

Mario Pomini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 208

Il populismo economico scaturito dalla Grande recessione del 2008 è un populismo di tipo nuovo, con il quale il ceto politico, a destra ma anche a sinistra, ricerca il consenso elettorale attraverso l’uso spregiudicato del debito pubblico non per potenziare le garanzie dello Stato sociale, ma per ridurle secondo una visione propria dell’ideologia liberista che si è convertita alla dottrina della spesa in deficit. Un populismo conservatore, individualista e corporativo, contro lo Stato sociale e a sostegno dell’ideologia del mercato, le cui distruttive conseguenze economiche e sociali si stanno ampiamente manifestando anche nel nostro Paese, dove le scelte in materia economica del governo in carica ne rappresentano in maniera esemplare anche tutte le contraddizioni, i limiti, oltre che i pericoli. Il testo, che raccoglie alcuni degli interventi pubblicati nel corso di un anno e più su un blog di un quotidiano nazionale, offre una dettagliata anatomia della politica economica del governo Meloni, analizzando tutti i temi e le scelte che ne caratterizzano profondamente il profilo conservatore e autoritario – dal superbonus fiscale alla flat tax, dal reddito di cittadinanza al salario minimo, dall’inflazione bellica e ad altri ancora. Il quadro che ne emerge è quello di un completo distacco tra la narrazione populista e la realtà economica, tra le politiche corporative e clientelari e l’ambizione di tutelare gli interessi generali, tra il ceto politico dominante e la società. Nell’articolata e minuziosa analisi proposta dall’autore, non mancano anche, se pure abbozzate, alcune proposte che potrebbero costituire un primo embrione per un programma genuinamente alternativo e popolare.
18,00 17,10

Violare gli spazi. Militarizzazione in tempo di pace e resistenza locale

Violare gli spazi. Militarizzazione in tempo di pace e resistenza locale

Aide Esu

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 138

Sole, spiagge, mare e natura selvaggia è l’iconografia turistica della Sardegna, una narrazione che stride con la realtà della militarizzazione del suo territorio. Dalla fine degli anni Cinquanta l’isola è un hub strategico per i test sulle armi e per l’addestramento delle forze armate italiane e della Nato. Il suo destino militare l’accomuna ad altre isole, dal Mediterraneo al Pacifico, anch’esse assoggettate a opacità istituzionali e a forme di estrattivismo, dipendenza ed esclusione, ma anche produttrici di cicliche forme di resistenza e nuove soggettività. Le dinamiche decisionali interstatali, l’uso di dispositivi discorsivi per la costruzione del consenso fondato sulla contrapposizione modernità-arretratezza, le conseguenze delle attività addestrative e sperimentali sull’ambiente e sulla salute, l’emergere del rischio nella sfera pubblica locale contrapposta alla minimizzazione del rischio da parte delle istituzioni, le forme di resistenza locali sono i diversi piani della militarizzazione presi in esame dal testo. Queste letture contribuiscono a svelare le ambiguità, i dinieghi e i mancati riconoscimenti del diritto alla salute e alla tutela ambientale originati dalla militarizzazione in tempo di pace. Mostrano, inoltre, come gli intrecci dei dispositivi giuridici, degli esiti tecnico-politici e delle relazioni interstatali siano riconducibili, in materia militare, a una compromessa sovranità italiana.
13,00

Femminismi queer transnazionali. Critiche post e decoloniali all’omofobia, all’islamofobia e all’omonazionalismo

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 221

Questo volume propone alcuni importanti contributi di un femminismo transnazionale che dagli anni Novanta cerca di spostare il baricentro delle questioni di genere oltre l’occidente bianco, radicando la propria riflessione e la propria pratica a un contesto postcoloniale. Essi rappresentano un forte e articolato punto di vista critico nei confronti dell’omofobia e dell’islamofobia, nonché del paradigma eteronormativo e nazionalista che si sta diffondendo in varie forme in Europa, negli Stati Uniti e in India. Uno dei tanti elementi che sicuramente li accomuna è il loro approccio analitico, dal quale emerge chiaramente una dimensione di genere della xenofobia e dell’islamofobia, ma anche una argomentata contestazione all’idea che la tolleranza progressista per le minoranze sessuali vada sempre di pari passo con la condanna dell’Islam come alterità puramente maschile e oppressiva del femminile. Questa confusione ideologica, qui definita “islamofobia progressista”, viene fortemente problematizzata da analisi complesse, che si oppongono energicamente al dualismo Occidente progressista/altrove oppressivo e omofobo. Come evitare che i discorsi sulle identità sessuali e di genere finiscano col fornire un sostegno, benché involontario, all’islamofobia, terreno scivoloso in cui il femminismo occidentale egemonico può trovarsi invischiato? I saggi qui proposti offrono alcune risposte e un contributo teorico e metodologico utili anche nel contesto italiano. Contributi di Jacqui M. Alexander, Paola Bacchetta, Inderpal Grewal, Caren Kaplan, Jin Haritaworn, Jasbir K. Puar, Amit Rai, Trinh T. Minh-ha, Ella Shoaht.
19,00 18,05

Famiglie straniere e tutela dei minori. Un'analisi del discorso sulla genitorialità

Chiara Lanini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 224

Quale modello di genitorialità orienta lo sguardo e il giudizio sulle condizioni, i comportamenti e le relazioni che sollecitano l’intervento di protezione dei minori stranieri? A quali fattori sono riconosciuti come rilevanti nel processo argomentativo che si articola nel procedimento? L’approccio utilizzato dalla ricerca è quello dell’Analisi critica del discorso, un modo di osservare le dinamiche sociali attraverso le pratiche discorsive, intese come fattore di produzione e riproduzione della struttura della società e dei rapporti di diseguaglianza e potere ad essa connessi. Lo sguardo è dunque puntato sulle strutture cognitive che orientano l’azione della protezione minorile, per comprendere a quali condizioni tale obiettivo sia di fatto perseguibile. L’esito cui il lavoro perviene è che a fronte delle specificità che la letteratura sulle migrazioni indica come peculiari della famiglia migrante e della variabilità storico-materiale del significato attribuito a “infanzia” e “genitorialità”, le categorie di valutazione emergenti nel discorso della tutela sembrano interagire ben poco con gli elementi strutturali che definiscono lo spazio sociale entro il quale i soggetti organizzano e conducono la propria azione.
18,00 17,10

Ospitalità e spirito del capitalismo. Teorie, storie, istituzioni

Fabrizio Denunzio

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 120

La globalizzazione ha intensificato i movimenti migratori internazionali negli ultimi cinquant’anni, portando all’attenzione delle coscienze e delle istituzioni il problema dello straniero. Di certo, l’Occidente non si è fatto trovare impreparato di fronte all’evento visto che, almeno dal XVI secolo in poi, aveva già messo a punto una serie di funzioni disciplinari con cui imbrigliare, addomesticare e sottomettere ogni forma di alterità: economica (i poveri), di genere (le donne) e di razza (i primi popoli colonizzati delle Americhe). Il libro parte dal dibattito filosofico contemporaneo sul concetto di “ospitalità” per poi rintracciare negli studi storici e sociologici classici sulla nascita del capitalismo alcuni dei momenti cruciali che hanno segnato l’inconciliabilità essenziale tra il suo spirito e ogni forma di accoglienza dell’altro. Un’accoglienza che non fosse mediata dall’internamento e dal profitto, ma, ancor più profondamente, dalla necessità di ridurre l’altro in modo gerarchico e verticale ai suoi valori, quelli del mercato. La ricerca si chiude con un primo abbozzo d’indagine sulla storia del movimento operaio e sulle forme inedite di accoglienza di cui si è fatto protagonista, non ultima il blocco dei portuali di Genova per non caricare materiali bellici sulla nave saudita “Bahri Yanbu”, e questo per dimostrare quanto sia possibile e indispensabile coniugare un’etica dell’ospitalità con la coscienza di classe.
10,00 9,50

Altri spazi. Politiche e pratiche di risignificazione tra digitale e materiale

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 155

Il volume raccoglie saggi teorici e narrazioni di esperienze in dialogo con il visuale, la fotografia e l’inchiesta sociale. Con l’intento di superare una visione dicotomica della relazione tra dimensione materiale e dimensione digitale, lo spazio è assunto quale vettore di interrogazione delle possibilità e dei modi di abitare la contemporaneità, ricompresa nella sua complessità. Al fine di far emergere le riconfigurazioni che hanno una ricaduta politica intersoggettiva e costituente, lo spazio pubblico è considerato e ridisegnato secondo una prospettiva interdisciplinare che si avvale del contributo di filosofi, critici, storici, performers e ricercatori nel campo dei media studies e delle nuove tecnologie. Contributi di Ubaldo Fadini, Stefania Mazzone, Viviana Vacca, Ludovica Fales, Nicolas Martino, Simone Rinaldi, Serafino Murri, Nicole Braida, Giulia Caruso, Davide Casella, Manel Pons Romero, AtiSuffix
13,00 12,35

Genealogie plurali. Per un lessico del pensiero critico

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 167

L’intento del libro è di indagare la potenza costituente di un lessico della contemporaneità. Interrogarsi sui processi di metamorfosi e trasformazione delle parole in un’ottica transdisciplinare permette di evidenziare i nessi politici in trasformazione delle categorie classiche della politica, ma anche i processi di emersione di nuove chiavi interpretative alla luce dei cambiamenti globali in atto. Parole quali, “Violenze” e “Lavori” subiscono torsioni ridefinitorie rispetto alle emersioni plurali di soggettività “altre”, dentro un quadro normativo e dottrinario in crisi. Sul piano della materialità molteplice di un mondo multiversico e virtuale si ridefiniscono parole come “Corpi”, “Temporalità”, “Immaginazioni”, “Transizioni”, “Comune”, fino alla ridefinizione di categorie classiche della politica quali “Governamentalità”, “Femminismi”, “Guerre”, “Pacifismi”, “Segreti”. Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, poi, la potenza di parole da risemantizzare quali “Macchine” e “Anomalie”, si sottopone alla prova dell’accesso democratico e dell’imprevisto rivoluzionario. Proposte per un vocabolario critico del XXI secolo, ipotesi generative di lavoro per l’esserci al plurale. Contributi di Alessandro Arienzo, Giulia Caruso, Andrea Giuseppe Cerra, Ubaldo Fadini, Fabienne Martin-Juchat, Nicolas Martino, Stefania Mazzone, Thierry Ménissier, Giovan Giuseppe Monti, Massimo Occhipinti, Alessio Porrino, Simone Rinaldi, Pietro Sebastianelli, Viviana Vacca, Adriano Vinale.
14,00 13,30

Jacques Lacan. Oltre la scolastica lacaniana

Giovanni Bottiroli

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 475

Per la narrazione più diffusa, il pensiero di Jacques Lacan sarebbe scandito da tre periodi: l’Immaginario, dominato dalle relazioni intersoggettive; il Simbolico, fondato sulla tesi “l’inconscio è strutturato come un linguaggio” e sul passaggio al determinismo del Grande Altro; infine il Reale, l’approdo definivo di Lacan: questo terzo periodo smentirebbe quelli precedenti, affermando il primato della sostanza godente e dell’Uno-tutto-solo. È necessario ribellarsi a questa versione lineare e mummificante, se si vuole anzitutto ritrovare la vitalità della teoria lacaniana e se s’intende svilupparne le virtualità. Questo saggio propone una nuova visione, in base alla quale il Simbolico non viene più schiacciato sulla Legge e sui codici, ma diventa la lotta tra stili di pensiero. Il soggetto appare diviso dal desiderio di essere, come desiderio di non-coincidenza. La pulsione non viene più ridotta al circuito autistico, e si manifesta nel conflitto tra rigidità e flessibilità: così può agganciarsi al linguaggio, esaltandone il potere creativo. Il soggetto diviso nei suoi modi offre una nuova via alla psicoanalisi.
35,00 33,25

Precursori dello sterminio. Binding e Hoche all'origine dell'«eutanasia» dei malati di mente in Germania

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 213

Nella Germania nazista degli anni Trenta del Novecento fu all’opera un ceto di intellettuali che fornì le motivazioni razziali ed economiche alla base delle politiche criminali del decennio successivo. Tra loro si contavano colti professori universitari e brillanti tecnocrati, impregnati di un’ideologia eugenista che, teorizzando la necessità di allontanare dalla comunità tedesca il fardello rappresentato da tutte quelle esistenze considerate “zavorra”, giungevano ad auspicarne la loro estinzione. Ma ancor prima dell’avvento di Hitler al potere simili discorsi avevano circolato largamente tra l’opinione pubblica. Tra i primi sostenitori della necessità di procedere a eliminazioni programmate di vite umane erano stati, agli inizi degli anni Venti, il giurista Karl Binding e lo psichiatra Alfred Hoche. Nell’abiura dei più elementari principi umanitari, questi precursori dello sterminio, che predicavano la soppressione di tutti quei malati giudicati dalla scienza medica inguaribili, affidarono il loro messaggio a un breve testo destinato a fare scuola. Per la prima volta tradotto in italiano, Die Freigabe der Vernichtung lebensunwerten Lebens viene presentato e commentato da Ernesto De Cristofaro e Carlo Saletti.
12,00 11,40

Narcocapitalismo. Vita e psicopolitica nell'era dell'anestesia

Laurent De Sutter

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 130

Cosa hanno in comune l’invenzione degli anestetici a metà dell’Ottocento, l’uso della cocaina da parte dei nazisti e lo sviluppo del Prozac? La risposta è che tutti sono prodotti della stessa logica, che definisce la nostra contemporaneità come “l’era dell’anestesia”. Laurent de Sutter mostra come molti aspetti della nostra vita siano ora caratterizzati dalla gestione dei nostri sentimenti attraverso i farmaci – dall’uso quotidiano di sonniferi ai narcotici pesanti. La chimica è diventata così parte di noi che non riusciamo nemmeno a vedere quanto ci ha cambiati. In questa epoca, essere un soggetto non significa semplicemente essere sottoposti a poteri che decidono delle nostre vite: significa che le nostre stesse emozioni sono state affidate alla stimolazione chimica. Eppure non capiamo perché le sostanze che assumiamo non siano in grado di liberarci dalla stanchezza e dalla depressione, e dalla assenza di desiderio che caratterizza la nostra condizione psicopolitica. Abbiamo dimenticato cosa significa essere eccitati perché le sole eccitazioni che conosciamo sono indotte da farmaci e droghe. Dobbiamo abbandonare la stimolazione narcotica a cui siamo arrivati e trovare un modo per tornare all’eccitazione collettiva, che è la più grande paura del narcocapitalismo.
12,00 11,40

Ritratti del tempo. Virginia Woolf e le scrittrici italiane

Monica Farnetti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 140

Inesplorato e fecondo, il debito contratto dalle autrici italiane con il pensiero e l’opera di Virginia Woolf viene per la prima volta posto in luce, consentendo una nuova lettura di alcuni capolavori della letteratura novecentesca che consistono in altrettanti, spettacolari modelli di rappresentazione del tempo. Virginia Woolf, così audace nel pensare il tempo, e così geniale nel metterlo in scena quale grande protagonista dei suoi romanzi, ha reso disponibili alcune inedite forme di relazione con esso, che si sono rivelate consone all’esperienza femminile tanto da prefigurare un possibile “tempo delle donne”. È da lei infatti, come queste pagine documentano, che le scrittrici prese in esame – da Anna Banti a Gianna Manzini, da Fausta Cialente a Maria Bellonci, da Elsa Morante a Gina Lagorio, Goliarda Sapienza e Melania Mazzucco, con l’aggiunta di Marguerite Yourcenar – hanno appreso a farne un’esperienza propria e proficua, ottenuta attraverso la salvaguardia degli equilibri fra tempo della vita e tempo della storia e la comprensione dei loro delicati intrecci. Come tutte le narrazioni in bilico fra romanzo storico e biografia, sensibili a come il tempo possa farsi racconto e capaci di rispondere con invenzioni magistrali, le autrici qui convocate tendono a persuaderci che di esso si possa fare addirittura un alleato, a condizione di non soccombere alle sue leggi prefissate e di approfittare del suo frequente essere “fuori dai gangheri”.
12,00 11,40

Marinai, rinnegati e reietti. La storia di Herman Melville e il mondo in cui viviamo

Cyril Lionel Robert James

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 224

Vittima del maccartismo, nel 1952 James fu rinchiuso a Ellis Island in quanto “straniero indesiderato”. In quei mesi scrisse Marinai, rinnegati e reietti, senza dubbio la più sorprendente e originale interpretazione dell’opera di Melville mai pubblicata. Per James, la genialità e la grandezza dello scrittore americano stanno nell’aver saputo cogliere nel suo tempo i primi segni di quella degenerazione della democrazia che è il totalitarismo, nell’averci offerto con Achab un’attenta descrizione “del tipo sociale più pericoloso e distruttivo mai apparso nella civiltà occidentale” e nell’aver prefigurato, attraverso la letteratura, i conflitti sociali generati dalla rivoluzione industriale. Il Pequod, la nave di Moby-Dick, gli appare come un’allegoria della società capitalistica moderna, in cui i marinai sono simbolo del proletariato industriale e il capitano Achab della borghesia, decisa a dominare e controllare la sua creazione demoniaca – la civiltà capitalistica – o a soccombere insieme a essa in una catastrofe generale. Nella lotta contro la balena, Achab era disposto a sacrificare la sua nave e il suo equipaggio, così come la borghesia aveva dimostrato, con Auschwitz e Hiroshima, di essere disposta a distruggere l’umanità intera pur di preservare il proprio sistema di dominio. Postfazioni di Bruno Cartosio e Giorgio Mariani. Nota biografica di Enzo Traverso.
19,00 18,05

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