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Quodlibet

L'ascolto di una tradizione. Gianni Celati e l'Ulisse di Joyce

Simone Giorgio

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 176

«Un itinerario dal semplice al complesso»: così Gianni Celati definisce l’Ulisse di Joyce, e con le stesse parole si potrebbe descrivere il suo rapporto polimorfo e stratificato con il modernismo. Tra i tanti legami fra Celati e la produzione modernista, questo saggio sceglie di indagare il suo rapporto con il capolavoro di Joyce. Le riflessioni di Celati su questo romanzo intercettano vari indirizzi di ricerca contemporanei: visualità, oralità, parodia, regressione – tutti temi tipici dell’autore, e di fondamentale importanza nella riflessione letteraria del XX secolo, dal modernismo a oggi. Quella con l’Ulisse è d’altronde una relazione che puntella in più tappe l’intero percorso intellettuale di Celati, che si laurea con una tesi su Joyce nel 1965 e traduce Ulysses per l’Einaudi nel 2013. Non sorprende, dunque, che il nome dell’irlandese compaia nelle riflessioni sul comico e sul carnevalesco nella stagione degli anni Settanta. Per Celati, quella di Joyce è una regressione parodizzante, in aperta opposizione alla razionalistica e autoritaria civiltà borghese; una regressione che, mentre mette in scena il crollo del sapere occidentale, lo libera da dogmi e costrizioni. Proprio la capacità di porsi in dialogo con la stagione del primo Novecento, e con Joyce in particolare, rende Celati uno scrittore-saggista così importante: nella consapevolezza, come ha scritto lui stesso, «che l’ascolto di una tradizione e l’ascolto di una forma di pazzia siano la stessa cosa».
18,00 17,10

Saggisti italiani del Novecento

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 1450

In Italia esistono molte antologie sui poeti e i narratori del ventesimo secolo. Nessuna ne esiste, invece, su quel genere così sfuggente, ma anche così decisivo nella nostra storia letteraria, che è il saggio: il genere moderno di chi non possiede una verità sistematica ma la cerca per tentativi, mescolando autobiografia e teoria, racconto e dialogo, ritratto e aforisma. Saggisti italiani del Novecento colma la lacuna, e si presenta dunque come il primo panorama del suo tipo. A una prefazione, e a un’ampia introduzione, seguono qui gli scritti di centosei autori che nella loro diversità stilistica, tematica e caratteriale rivelano le ricchissime potenzialità del saggismo.
36,00 34,20

Napoli nei progetti di Stefania Filo Speziale

Mattia Cocozza

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 216

La migliore architettura di Stefania Filo Speziale «mette in scena» Napoli, città teatro della natura e della storia. Napoli è protagonista nel rapporto totalizzante delle macchine architettoniche con gli spalti tufacei, nella relazione intensa dei progetti con il paesaggio del golfo, e persino negli impianti distributivi filamentosi che, per converso, si spingono fin nelle viscere del sottosuolo. Nella «città porosa» per antonomasia, le invenzioni tipologiche si misurano con la relazione tra spazi aperti e spazi chiusi, con la commistione incerta tra luoghi pubblici e privati, con il rapporto arcano tra città emersa e sommersa. Da questa lettura «teatrale» di Napoli e dei suoi caratteri scaturiscono le intuizioni compositive più sorprendenti di Filo Speziale. E da questa personale sensibilità per i «fatti urbani» deriva, inoltre, l’afflato disciplinare che la portò, come docente di Caratteri distributivi, ad entrare in un dialogo diretto con Aldo Rossi e Giorgio Grassi. Sospese le contraddizioni e respinte le facili narrazioni attraverso le quali si è soliti tratteggiare il profilo storico-culturale di Stefania Filo Speziale, il volume pone al centro del discorso il progetto d’architettura e le sue regole. La Porta Nord della Mostra d’Oltremare (1937-1940), Palazzo Della Morte (1951-1957) e Palazzo Filo (1953-1955) vengono così analizzati criticamente e ridisegnati per enucleare e attualizzare modi, princìpi e tecniche della vibrante lezione progettuale espressa dalla prima architetta partenopea.
22,00 20,90

Una questione di segni. Pirro Cuniberti: antologia della critica

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 456

Questa antologia raccoglie oltre cinquanta scritti, tra testi di presentazione e saggi, che nell’arco di sessant’anni hanno accompagnato, commentato e interpretato l’opera di Pirro Cuniberti (1923-2016), artista schivo e radicale, figura atipica ma imprescindibile nel panorama dell’arte italiana del secondo Novecento. Disegnatore instancabile, pittore lirico e visionario, Cuniberti ha elaborato uno stile inconfondibile, fatto di segni minuti e spazi rarefatti. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel secondo Dopoguerra, Cuniberti esordisce nel clima dell’informale per avviarsi poi su un percorso individuale, in un confronto problematico con la pop art, che sfocia in esiti singolari di nuova figurazione. La sua opera si articola infatti in una quotidiana interrogazione delle possibilità ideografiche e simboliche del segno in relazione all’oggetto. Lontano dalle mode e dalle logiche di mercato, Cuniberti delinea negli anni un linguaggio visivo fatto di scritture, trame e mappe immaginarie che trasformano la superficie in un campo di apparizioni e sparizioni continue: un linguaggio improntato alla lezione di grandi autori novecenteschi, da Paul Klee a Wols, da Sebastián Matta a Saul Steinberg. La presente antologia si configura pertanto come la più ampia ricognizione critica disponibile sull’artista bolognese. Attraverso le voci di critici e studiosi come Francesco Arcangeli, Renato Barilli, Pier Giovanni Castagnoli, Claudio Cerritelli, Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico, Paolo Fossati, Elena Pontiggia, Claudio Spadoni, Dario Trento, Marisa Vescovo e altri, il volume ricostruisce l’evoluzione nel tempo dello sguardo rivolto all’opera di Cuniberti, evidenziando la singolarità del suo lessico formale, la sorprendente coerenza stilistica nella continua innovazione e l’intelligenza di un artista che ha fatto del margine uno spazio di resistenza e invenzione. Oltre al saggio introduttivo del curatore, il volume comprende apparati biobibliografici utili a completare la visione del suo percorso. Un libro per studiosi, per appassionati e per chiunque voglia accostarsi a un artista che ha trovato nel disegno un modo differente di pensare il mondo.
32,00 30,40

Sotto gli occhi di nessuno-Under nobody's eyes

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 132

Un’indagine fotografica sugli attentati che hanno colpito l’Italia dagli anni Settanta ai primi Duemila. I soggetti delle fotografie sono i mezzi di trasporto coinvolti in questi episodi, tutto ciò che oggi rimane di tangibile. Come raccontare la violenza, l’odio, il terrore? Cinque anni, centinaia di ore di ricerca e di attese e ascolto, il silenzio di un lavoro in solitudine e di condivisione con chi ricorda, è rimasto, ha sofferto. Il progetto fotografico di Fabio Mantovani è incentrato sulla memoria del periodo tra gli anni Settanta e primi Duemila, in cui l’Italia fu vittima di una serie di attentati di varia matrice di cui moltissimo si è discusso, non tutto accertato. I soggetti fotografici sono i mezzi di trasporto coinvolti in questi episodi. Due le motivazioni di questa scelta: per mostrare la cruda realtà dei resti, colti in una atmosfera notturna che rende lampante il testimone materiale; e per la vicinanza e la confidenza che ciascuno di noi ha con questi mezzi, automobili, velivoli e treni. Si compone così un’ontologia della violenza, condensata in fotografie che non sono facilmente rimovibili dalla memoria. Come ciò che raccontano.
40,00 38,00

Roma tra archeologia e città. Rigenerare l'area centrale attraverso la città pubblica

Tommaso Berretta, Federico Desideri

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 192

Quale ruolo possono assumere gli spazi aperti nel ridisegnare il rapporto tra città e archeologia? Come la natura può farsi strumento per valorizzare, rigenerare e reinterpretare il Centro Monumentale di Roma? In un contesto in cui le rovine sono spesso ridotte a semplici quinte turistiche, questo volume esplora modalità per restituire significato, forma e funzione a uno spazio urbano stratificato, frammentato e spesso isolato. La proposta non si limita alla valorizzazione conservativa del patrimonio archeologico, ma ambisce a restituirgli centralità attraverso il progetto di paesaggio e l’intervento sui margini. L’obiettivo è lo spazio pubblico, nella sua accezione più inclusiva e plurale. Giardini, margini urbani e percorsi infrastrutturali diventano elementi fondamentali per rileggere l’identità dei luoghi e per riattivare la città in chiave civica e culturale. Il paesaggio – naturale e minerale – è qui inteso come dispositivo progettuale capace di integrare monumento e contemporaneità, memoria e riuso. Centrale è anche l’indagine sul ruolo delle “aree di bordo”, spazi di transizione spesso trascurati, ma strategici per ricucire la frattura tra città e parco archeologico. Il testo si inserisce nel dibattito attuale sulla gestione del patrimonio e sulle politiche urbane, in un momento in cui l’afflusso turistico e gli investimenti pubblici impongono una visione strategica. Non si tratta più soltanto di conservare, ma di costruire una nuova forma urbana, in grado di riconoscere e valorizzare la complessità del paesaggio storico, restituendolo a una funzione sociale e contemporanea attraverso la rigenerazione della città pubblica.
20,00 19,00

Relazioni fruttuose. Incontri di musica e letteratura nel Novecento italiano

Mila De Santis

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 384

Fruttuose certo, ma anche complesse, sfaccettate, difficili, talora esito di convergenze, più spesso di disallineamenti e conflittualità, sono le relazioni che intercorrono nel corso del Novecento italiano tra la sfera dell’espressione musicale e quella della comunicazione verbale. In questo volume se ne discutono alcuni aspetti, e di questi si mettono in luce momenti rilevanti: scandagli, insomma, gettati in acque quanto mai vaste e profonde, non raramente insidiose. Dedicato a un ristretto ma significativo gruppo di compositori (Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Alberto Savinio, Mario Castelnuovo-Tedesco, Luigi Dallapiccola, Luciano Berio), il volume esamina nella sua prima parte questioni di interazione tra parola poetica e musica, mentre a essere illuminati nella seconda sono alcuni episodi di collegamento tra la musica e la critica, la saggistica e, in un caso, la narrativa. Singoli tasselli, dunque, che lasciano tuttavia intravvedere un più ampio quadro d’insieme e riconoscere linee più generali di tendenza, orientamenti di gusto, mutamenti di poetica ed estetica, che proprio le esperienze di quei compositori, in misura e modi assai diversificati, hanno contribuito a determinare.
26,00 24,70

Minnette de Silva. Modernità e tradizioni per Ceylon-Modernity and traditions for Ceylon

Maria Bonaiti

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 256

Originaria di Kandy, nell’isola di Ceylon (oggi Sri Lanka), Minnette de Silva (1918-1998) è figura di primo piano dell’architettura moderna del suo Paese e prima donna asiatica a essere associata al RIBA. Completati gli studi presso la Architectural Association School of Architecture a Londra, De Silva partecipa ai convegni CIAM come delegata del gruppo indiano e intesse relazioni con alcuni tra i principali protagonisti della scena architettonica contemporanea, tra i quali Sigfried Giedion, Jaqueline Tyrwhitt, Enrico Peressutti e Le Corbusier, con cui stringe una duratura amicizia. Grazie anche a una ricca documentazione, in parte inedita, il volume restituisce il profilo di una professionista fuori dal comune, il cui lavoro e impegno consentono di delineare i temi che attraversano il dibattito architettonico nell’immediato secondo dopoguerra, in primis il complesso rapporto tra artigianato, modernità e tradizioni.
24,00 22,80

Il canone del tè. Testo cinese a fronte

Yu Lu

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 248

Da quando l’Oriente cinese e giapponese ha creato un’estetica sulle foglie della pianta chiamata Camellia sinensis e ha coltivato fino alla più squisita perfezione il rito della degustazione dell’infuso, molti trattati sono stati scritti sulla difficilissima arte di preparare il tè, ma uno solo è rimasto nei secoli l’archetipo, la summa del sapere «teistico», la base di tutti i testi: il Chajing, il Canone del tè, il più antico e il più importante trattato al mondo sulla coltivazione, la preparazione, l’uso e gli echi letterari del tè. Fu composto intorno al 758, sotto la dinastia Tang, dal letterato e poeta Lu Yu, che con questo libro dette un fondamentale impulso alla cultura del tè e ne fissò lo spirito. Alieno da ogni preoccupazione per l’esteriorità, Lu Yu insegna che le circostanze e il luogo della degustazione non sono che accessori, ed è quindi possibile variare l’etichetta in accordo all’ambiente, al numero degli ospiti e al loro rango: accanto a un torrente tra i pini, si può fare a meno di molte cose, «ma se, in una città, alla presenza di un re o di un duca, manca anche uno solo dei ventiquattro strumenti prescritti, allora è meglio rinunciare del tutto a preparare il tè». La perfezione infatti va ricercata essenzialmente nella scelta accurata degli ingredienti e degli strumenti, nell’attento rispetto delle procedure di preparazione e nell’accorto equilibrio tra gli elementi che vengono chiamati in causa – l’acqua, il fuoco, il legno, il metallo, la terra – per rispecchiare in una tazza di tè l’ordine che governa l’universo. Le pagine del Canone, che l’autore consigliava di ricopiare su rotoli di seta da appendere alle pareti per tenere sott’occhio e ricordare costantemente ogni aspetto della materia del trattato, si configurano così come un affascinante e rigoroso manuale tecnico di milleduecento anni fa e costituiscono un’opera di sottile poesia e un sacro testo dell’antico Oriente, accessibile nella traduzione dal cinese, corredata di un ampio apparato di note filologiche e storiche. Testo cinese a fronte.
24,00 22,80

Eugenio Montale. Il tu e la cultura ebraica

Alberto Fraccacreta

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 160

È possibile che la poesia montaliana sia sulle tracce della terra di Canaan? Pervaso da un profondo «senso dell’arca», Eugenio Montale ha sviluppato un progressivo interesse sin dagli Ossi di seppia e poi nel cuore delle Occasioni e della Bufera e altro – come di recente ha notato la critica più attenta – verso la cultura e la mistica ebraica. Non una ricerca sistematica, né tanto meno dogmatica: vale per lui quello che disse di Kafka, «il simbolo brilla di luce solare e sconfigge ogni interpretazione esclusiva». Eppure nel Femminile cabalistico delle destinatarie della sua lirica, nel “simbolismo autoriflesso” della sua attività di traduttore e persino nel ruolo di inviato del «Corriere della Sera» (particolarmente nei viaggi in Siria e in Palestina), Montale – novello Zaccheo, «Nestoriano smarrito» – ha intravisto il sacro biblico ed evangelico, problematizzandolo. L’«iddia che non s’incarna» e il Dio «con la barba» ne sono testimonianza. Ne è testimonianza anche l’orto del Getsemani: lì, per ammissione dello stesso Montale, «nemmeno il cuore più indurito può trattenere la commozione vedendo la più che bimillenaria lastra di pietra sulla quale il Salvatore, per lunga e ininterrotta tradizione, si adagiò e pianse».
18,00 17,10

I'm a market. Restyling dei mercati plateatici del IX Municipio di Roma

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 192

Lo spazio pubblico è l’anima della città; la sua adeguatezza è la rappresentazione fisica del welfare, e il commercio è a sua volta indice e presidio della sua vitalità. Nell’area mediterranea lo scambio assume da sempre una fenomenologia informale legata al rapporto interpersonale diretto, determinante nella formazione della cultura e dell’immaginario delle nostre città. Tanto importante da surclassare spesso la definizione fisico-morfologica del luogo in favore di una interpretabilità ove è la funzione stessa a fare, e a farsi, spazio. Se è vero che il mercato è una costruzione sociale caleidoscopica e mutevole, costituita da una sostanza fluida ed effervescente alla base della quale c’è la vita comunitaria, è evidente che il luogo che questa vita ospita e rappresenta dovrà essere prima di tutto un luogo relazionale, in grado di dare forma e figura alla ricchezza e alla diversità del tessuto sociale nella pluralità delle sue manifestazioni.
24,00 22,80

The future unfolds-Sulle strade del futuro. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 136

"The Future Unfolds" è il primo volume della collana che il Museo Nazionale dell'Automobile dedica alla mobilità del futuro. Realizzato in occasione dell'apertura di un nuovo spazio espositivo, raccoglie spunti e riflessioni di docenti, ricercatori e professionisti che indagano le sfide e le opportunità della mobilita intelligente – dalla decarbonizzazione alla digitalizzazione, dall’Al alla mobilità urbana aerea – accompagnate dall'affondo poetico della fotografa Marina Caneve che contribuisce a ridefinire, anche dal punto di vista estetico e culturale, il nostro rapporto con l'innovazione. Una sorta di manifesto sul ruolo del Museo oggi, non solo collettore di memorie, ma attivatore di pensieri: un'opera divulgativa e corale, fatta di approcci e punti di vista diversi, per restituire la complessità del dibattito a partire dalla convinzione che non c'è un unico futuro che ci attende e non ci sarà un'innovazione rivoluzionaria a renderci sostenibili. Ci saranno molte strade e diverse tecnologie che potranno aiutarci, ma saremo noi, con le nostre scelte e i nostri comportamenti, a costruire un futuro migliore.
20,00 19,00

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