Ronzani Editore
Sembrava un paradiso
Lucio Montecchio
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 104
"Sembrava un Paradiso" è una raccolta di racconti, di parabole, di sogni e di speranze, che contengono il confronto con l'infinita promessa, con la presenza di un afflato spirituale e di una sacralità laica che si rinnova nel quotidiano. In queste pagine c'è un testamento umano, dentro e fuori la natura che ci circonda, troppo spesso data per scontata; sono storie che rimandano a un tempo che non ha collocazione e che può essere la via per il futuro. Ci troverete la gioia delle fatiche, la connessione con l'esterno da sé, la profonda consapevolezza che ognuno di noi è solo una parte del tutto: piccole e grandi istantanee di vita vissuta, immaginata o attesa. Vi si esplora il concetto di 'coltivazione', grazie alla forza del racconto civile e alla musica dolce della poesia, così da non perdere la memoria della nostra tragica e salvifica bellezza. È una chiamata a raccolta, per credere che ci possa essere un avvenire prospero o come minimo normale. Sono novelle d'ambiente, semi gettati su ciò che sta per nascere. Le donne e gli uomini che popolano le pagine di questo libro sono viandanti della volontà, coraggiosi messaggeri di tempo; un tempo che è misura, scansione, battito vitale. Perché la nostra esistenza inizia in una vallata in cui una coppia di ragazzi pianta le fondamenta di una casa solida, accende il focolare e si racconta storie al tramonto; una vallata che sembrava un Paradiso.
Belès. 99 cante tigrigne
Maurizio Casagrande
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 300
«I fichidindia che danno il titolo al libro evocano un contrasto di dolce e spinoso, poesia e desolazione. Casagrande, esule volontario e temporaneo in Eritrea, redige un diario in versi che dialoga con l'eredità di altri europei sradicati in Africa, da Rimbaud a Sereni. La sua voce è ora pienamente matura, in grado di macinare farina fine con il grano ruvido di qualunque realtà. Tutte le strade, tutte le occasioni la conducono alla poesia, da quelle minute e quotidiane fino alle sublimi come la contemplazione della volta celeste o della storia. Asmara si eleva a esempio di una condizione comune. Tutti vorrebbero andarsene, ma il loro tragitto li porta soltanto a muoversi intorno senza meta o, dispersi, a ritornarvi per fatale attrazione. La capitale eritrea confina con l'Orano di Camus, un orlo di gente cucito attorno al deserto in cui tutti sono stranieri ed estranei. L'inanità di guerre e conquiste, e dello stesso costruire città, si fa limpida e quasi cosmica lungo l'arco dei millenni. Ma nel presente si affannano creature a barcamenarsi tra case di lamiera, espedienti e corruzione. L'incontro è sfumato, se da questo ci attendevamo un rassicurante dialogo interculturale. Rimane però la poesia come sogno di universalità, nebbia che aleggia sopra i continenti senza più una terra al di sotto. È in questo sguardo dall'alto o dal profondo che l'Eritrea può diventare una terra fraterna, simbolo di un affannarsi di folli nel quale si condensa, a nord come a sud, la vicenda umana» (dalla postfazione di Isacco Turina)
Racconti muranesi e lettere da Murano
Italo Svevo
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 168
Per la prima volta il senso e la potenza dei "Racconti muranesi" di Italo Svevo sono svelati da documenti e testimonianze inedite. Antonio Trampus, triestino abitante a Murano come lui, segue le orme dello scrittore e ci fa scoprire come queste pagine non fossero frutto di fantasia ma una descrizione realistica, accattivante e tragica della vita e del duro lavoro degli operai in fabbrica, mostrando la vera identità dei protagonisti. Italo Svevo scrisse i Racconti tra il 1904 e il 1909, quando si trovava nell'isola del vetro come responsabile della Ditta Veneziani, specializzata in vernici per navi. Essi vengono qui riproposti assieme a una scelta delle lettere alla giovane moglie Livia, che spiegano la personalità dell'autore, combattuta tra la vita nella fabbrica e l'aspirazione per la letteratura, portandoci dentro i tormenti e le inquietudini che accompagnarono la nascita de "La coscienza di Zeno".
De Donato editore. Saggi, testimonianze, cataloghi
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 544
I saggi e le testimonianze che compongono il volume raccontano il lavoro intrapreso da Diego De Donato intorno alla fine degli anni Quaranta, quando – appena ventenne – diede nuova vita alla Leonardo da Vinci, una tipografia di Città di Castello. Da questo racconto, sviluppato attraverso prospettive e punti di osservazione differenti, si delinea una storia di incontri, sodalizi e progetti condivisi, volti a innovare e arricchire il panorama editoriale italiano. Dopo una serie di libri fotografici e di reportages da paesi e culture lontani (strada ancora non battuta dall’editoria del tempo), a partire dalla metà degli anni Sessanta la De Donato – Leonardo da Vinci inizia a distinguersi per un’attenzione particolare alla letteratura e si afferma decisamente dopo il Sessantotto, con una “folta e coraggiosa produzione” che le conferisce un ruolo di primo piano nel panorama editoriale, intellettuale e politico. Nel decennio successivo, “denso di trasformazioni profonde nella vita e nella cultura”, la De Donato si qualifica attraverso un peculiare modo di intendere editoria e conoscenza, esercitando una funzione di primo piano “così nella ricerca scientifica come nell’azione politica” (E. Garin). Il volume, la cui seconda parte è costituita dai cataloghi storici della Leonardo da Vinci e della De Donato, è arricchito da due inserti fotografici, che ci restituiscono una immagine di Diego De Donato al lavoro e nel tempo libero e una rassegna sulla grafica editoriale delle due case editrici. Scritti di: Felice Blasi, Luigi Masella, Franco Buono, Ferdinando Pappalardo, Gabriella Bonacchi, Giuseppe Cotturri, Piero Di Siena, Marcello Montanari, Michele Ciliberto, Carlo Spagnolo, Isidoro Davide Mortellaro, Luciano Canfora, Chiara Saraceno, Antonio Resta, Sebastian Mattei. Con una prefazione di Francesco Giasi.
Il trasporto del pensiero e l'autobiografia della storia della disastrosa vita del Codino Raffaele
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 264
Spiriti guizzanti, esplosioni primordiali, viaggi interplanetari e memorie personali si intrecciano nelle pagine che scaturirono dalla penna di un contadino ligure imperfettamente alfabetizzato, Raffaele Codino (Ellera, 1836 – Ellera, 1912). Egli, a dispetto della marginalità culturale nella quale era relegato, cercava di imporsi al pubblico dei suoi "amatissimi ascultaturi" come scienziato e come narratore. Nell'italiano malfermo delle sue opere, pubblicate originariamente a Savona all'inizio del Novecento, si trovano condensate le esperienze di tutta una vita, il frutto di pensieri ossessivi e l'esito di letture eterogenee e mal comprese. Quella di Raffaele Codino è la storia di un uomo che ebbe con la lettura e con la scrittura un rapporto singolarissimo, studiarla consente di guardare da una prospettiva inedita temi centrali della storia del libro e della storia sociale.
Figli di un unico blu
Cristina Lora
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 196
È il sessantaseiesimo compleanno di Agnese, ma lei non lo ricorda, del suo passato non rammenta nulla; solo gli inservienti di Casa Serena e un piccolo pacchetto regalo consegnato in forma anonima le parlano di questo giorno: una camicia a fiori, delle rose e un libro, "Figli di un unico blu", che una volontaria della casa di cura inizia subito a leggerle. L'ascolto della storia della diciottenne Paola, scappata di casa per fuggire alla violenza del padre e all'indifferenza della madre, avrà sulla memoria immobile di Agnese degli effetti imprevedibili. Destini che si incrociano e si perdono, vite sospese che si riconoscono l'un l'altra e si abbracciano nella comune lotta per rimarginare le ferite. Paola, che trova rifugio tra i capannoni di una zona industriale, abbattuta dall'efferato odio paterno per le sue scelte e che non perderà mai la speranza di risollevare la sua vita e seguire le sue passioni; Amedeo, rinnegato da chi amava, spogliato di qualsiasi illusione e poi abbandonato a se stesso; Giosuè, un bambino dagli occhi blu che attraversa la vita con il sorriso, colmo di gioia, naturalmente portato a voler aiutare gli altri, che si affeziona a Paola e Amedeo tanto da considerarli la sua famiglia; e Daniel, giovane imprenditore dal passato doloroso che da solo si prende cura del suo fratellino dagli occhi blu e la cui rara generosità ridonerà a Paola e Amedeo fiducia nel mondo. In un mondo che, nel corso della narrazione, farà scoprire al lettore tante vite che chiedono di essere ascoltate.
Voci del verbo cancellare
Giovanni Trimeri
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 304
In Borgo Ruga 30, a Feltre, c'è un ex ospedale psichiatrico racchiuso entro mura antiche: già convento, manicomio e poi residuo psichiatrico giunse a ospitare, costrette, un po' più di mille persone. Colui che per alcuni anni ne fu il barista ritorna in visita in quei luoghi, ripercorrendo i propri passi di allora e richiamando alla memoria le esperienze e il vissuto di ospiti e operatori. Attraverso le testimonianze – scritte e orali – di protagonisti, medici e romanzieri il narratore traccia la storia dell'Ospedale tra il 1904 (anno di approvazione della prima legge sui manicomi) e il fatidico 1978, mettendo in luce come le vicende dell'ospedale abbiano portato, inevitabilmente, il rilesso degli eventi della società civile: le due guerre mondiali, il boom economico e l'antipsichiatria; l'espulsione dalla società dei diversi e degli 'improduttivi'; il decisivo Sessantotto, il creativo '77 e il '78 di sangue, utopie e fondamentali innovazioni legislative. Il tempo scorre su strade parallele ma distanti: la psichiatria locale e quella nazionale; lo spaesamento dei pazienti reimmessi in società e la spinta, in altro senso, della psichiatria democratica; le solitudini del ritorno al paese e i movimenti sociali di ogni ordine e grado. Fra storie drammatiche e sorridenti aneddoti si dipana in queste pagine il racconto di un piccolo frammento del Novecento italiano, ricostruito attraverso una narrazione ibrida che si avvale di una ricognizione fotografica di Matteo Scarpa e di una mappa dei luoghi interessati a cura di Giovanni Sogne.
Nel pozzo profondo
Claudio Uguccioni
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 406
Il corpo dilaniato di una giovane donna viene rinvenuto lungo i binari nei pressi della stazione di Roma Tiburtina. Nessun documento che permetta di identificare la vittima, il volto completamente deturpato. Nella tasca solo un piccolo biglietto scritto in un alfabeto cirillico. La Commissaria di polizia Laura Martini viene chiamata sul luogo del rinvenimento, tutto fa pensare a un suicidio, ma quel biglietto, quella lingua sconosciuta, né russo né ucraino, mettono i suoi sensi in allerta. La curiosità di Martini si accentua quando ne scopre l'origine: una lingua quasi perduta parlata in una remota zona della Moldavia, una striscia di terra lungo il fiume Nistro, chiamata Transnistria; uno Stato indipendente non riconosciuto dalla comunità internazionale e sostenuto dalla Russia. Quel biglietto aprirà le porte a verità agghiaccianti che condurranno la Commissaria Martini in un'indagine sulla tratta di persone e sullo sfruttamento della prostituzione di giovani ragazze moldave, organizzato da una fittizia fondazione benefica con sede a Roma. Tra omicidi, agguati e intrighi internazionali, Laura Martini porterà a galla la verità smascherando i complotti e le falsità che dilagano in luoghi insospettabili. Dopo "Il purgatorio non è eterno", Claudio Uguccioni torna con un nuovo thriller storico-sociale che coinvolge anche alti prelati e la loro reticenza nei confronti degli errori commessi dai religiosi, e la corruzione nei più alti gradi di comando dello Stato italiano, spingendo il lettore, pagina dopo pagina, a calarsi in un “pozzo profondo” che sembra non avere mai fine.
Case, presepi e altri ritrovi
Fabio Franzin
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 166
«Da uno stato d'animo di sgomento e di ironia prende le mosse l'itinerario che unifica la raccolta "Case, presepi e altri ritrovi", proponendola alla stregua di poema didascalico dedicato all'esplorazione dello spazio famigliare al poeta e del poeta, quindi di spazi dell'immaginario funzionanti con crescente ironia come paradigmi dell'esperienza, dalla fabbrica al presepe, alla spiaggia e ai lidi, luoghi e non luoghi degli stereotipi sociali tanto inautentici quanto ostinatamente concreti. Si avverte alla fine e all'origine del percorso circolare la petizione di un'umanità orfana, la mancanza della figura materna e l'impossibilità di surrogarla se non nella persistenza dialettale. Nel frattempo la dimensione del sacro si colloca nell'immobilità incomprensibile delle raffigurazioni bizantine (Tel tenpo dea posa) apparentemente fuori del tempo, in verità nel tempo dal quale pongono le loro domande. La prima parte della raccolta intende fissare i nuovi parametri del discorso di Franzin che, pur non essendo esclusivamente innervato nei registri del lamento e dell'invettiva, rinviene nella sua natura implicitamente polemica e politica gli effetti più originali e quelli che hanno colpito maggiormente chi scrive e che, in veste di prefatore, ha letto con gratitudine questi versi in anteprima, ritrovandovi il Franzin amico pensoso e battagliero, tanto scomodo quanto necessario» (dall'introduzione di Alessandro Scarsella)
ImmensaMente
Sveva Graziotto
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 146
Angelina vive a Treviso, ha trent'anni, è sposata e ha due figli; la sua è una vita apparentemente ordinaria, se non fosse che fin dall'infanzia Angelina combatte una battaglia silenziosa contro la Depressione. Una compagna indesiderata da tutta la vita, Depressione affianca Angelina nel corso delle stagioni, in ogni attimo della sua quotidianità; in un continuo dialogo tra le due, Angelina si trova spesso a implorare la sgradita compagna di lasciarla andare per darle modo di trovare la serenità mentale, ma Depressione non la lascia, portando la Giovane donna all'ultimo, estremo, tentativo. L'inverno cede il passo alla primavera e nella vita di Angelina qualcosa cambia: un inedito senso di pace e positività si insinua nella sua vita e sembra pronta ad abbandonare finalmente Depressione. Forse in Angelina ci sarà per sempre uno spazio per l'eterna compagna di viaggio, ma ciò non significa che nella sua vita non ci sarà spazio anche per qualcos'altro. Un romanzo di rinascita spirituale, di coraggio e tenacia che ci parla apertamente di un tema spesso scansato, seppur diffuso: la depressione, con la sua minimizzazione da parte della società contemporanea e il distogliere lo sguardo di fronte al problema, ma soprattutto Sveva Graziotto ci parla della luce e della speranza che derivano dalle piccole cose.
Jack. Un'estate a Milano
Silvia De Laude
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 268
Milano, nella solitudine estiva: scrivere è tenersi compagnia con il Leopardi di Mari, Manganelli, Siti, Garboli e Zaccuri. Ma non temiate un saggio erudito e appartato: in quello che l'autrice scrive c'è vita – anche la sua – che si intreccia con le vite altrui, in senso sincronico e diacronico, e vi trova posto tutto un mondo: i suoi amici e maestri – che indirettamente racconta parlando di Jack – e gli 'amici' del passato, da Leopardi a Manzoni a moltissimi altri; e poi cinema, viaggi, avventure, riflessioni; testi noti, rarità, ricordi e incontri. Il tono è quello di una familiarità serena che sa declinare la critica letteraria in un dialogo personale con tutti gli evocati, che riprendono vita e facoltà di parola negli scambi fra loro e con l'autrice. Un saggio-zibaldone, scritto a intervalli, una ventina d'anni dopo Senza verso di Emanuele Trevi (Laterza 2005); con le parole di Hans Tuzzi: un singolare esperimento di "personale intreccio con autori e testi".
I ristoranti di Venezia. Sapori storie luoghi: i 100 da non perdere
Alessandro Tortato
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 112
«Alessandro Tortato, professore di musica, direttore d'orchestra, acuto storico, nel tempo libero tempera e accorda la sua passione di buongustaio. Per la gioia di noi lettori. In "I Ristoranti di Venezia" abbandona bacchetta e tomi per vestire i panni dell'amico che ci guida confidenzialmente tra le calli e i campi. Il "maestro", come lo chiamano i conoscenti, dedica le sue competenze per dare vita a un volume che non ha precedenti. I Ristoranti di Venezia colma un vuoto, ché una mappatura accurata dei ristoranti veneziani non è esistita. Finora. E Tortato l'ha finalmente disegnata, a suo modo, sposando curiosità, storia e sapori in uno stile divulgativo, accessibile e accattivante. Mancava una guida così e poteva scriverla solo Alessandro. Non troverete lo sfoggio narcisistico dell'esperto o le parole da addetti ai lavori: è un libro per tutti, scritto con il sorriso, al servizio del turista che viene da lontano ma anche dell'italiano che vuole semplicemente saperne di più. Queste pagine non sono solo una guida ma diventano anche un percorso inedito nella città più esplorata del mondo. Un viaggio sentimentale che vi permette di visitare Venezia con occhi nuovi. Ogni ristorante cela una storia, con una sua peculiarità. Non c'è nulla di seriale, di già visto. Niente banalità e luoghi comuni. Tutto è unico: vi capiterà di assaporare il baccalà nello studio di Tintoretto e di tagliare il carpaccio accanto a Woody Allen. Tortato ha saputo creare una guida che è una melodia leggera, mozartiana. I piatti ci vengono serviti su un tavolo di parole e immagini: una narrazione seducente che ci apre alla scoperta dei veri sapori di Venezia.» (Alessandro Zangrando)