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Exòrma: Quisiscrivemale

Ritmi di veglia

Raffaella D'Elia

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 111

Nell'epoca dell'interconnessione permanente nulla sembra essere più scandaloso, riprovevole e osceno che vivere appartati, essere dei solitari nel nostro folle quotidiano. Ida vive invece la più radicale solitudine, una solitudine gioiosa e perfetta, sciolta nell'ordinario procedere dei giorni, costellata di assenze: di relazioni umane, di vita sentimentale. Proprio quel transito che diventa per gli altri occasione di socialità, per lei è un passaggio silenzioso, invisibile, senza contatto. Proietta altrove il suo talento immaginando sé stessa alle prese con durissimi allenamenti di danza, quella che non può ballare. Prefazione Emanuele Trevi.
13,00 12,35

Troppo lontano per andarci e tornare

Stefano Di Lauro

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 344

Fulminea come un salto di balena, da un ripostiglio della memoria proruppe una frase: "Anche un'opera d'arte ispirata dalla disperazione nutre di vita l'animo di un uomo". Nounours, capelli biondini piuttosto sottili, iridi blu oltremare, cute glabra e chiara, un panama calcato sulla testa per proteggersi dal sole, vaga senza meta tra i boulevard di Arles rimuginando su arte e vita, su reale e immaginario, chiedendosi "cosa fare domani". Un incontro fortuito lo porterà al piccolo circo "Au Diable Vauvert" che diventerà il suo porto sicuro, la sua famiglia. Il Diable è un microcosmo di esseri unici, dediti al culto della meraviglia, i cui nomi evocano la magia dell'arte, della "loro" arte itinerante, vissuta sulle strade di Francia fin-de-siècle tra sordide periferie punteggiate di vicoli ambigui e luoghi memorabili. Ognuno di loro si rivelerà a Nounours attraverso il racconto della propria esistenza. Tra le righe aleggia il fantasma di Leopardi e vi si intravede l'ombra di Melville evocata da Marcel Schwob, singolare e solitario spettatore di una delle loro rappresentazioni.
16,50 15,68

Animali non addomesticabili

Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 280

Un bruco sognatore, un cane vagabondo che progetta viaggi in mare, una formica anarchica, una pudica vongola napoletana, un coro di felidi plebei, l'orso Vincenzo dai Monti Pizzi... Aprendo il libro varcheremo la soglia di un geniale e scellerato serraglio, e crescerà il desiderio o il sospetto che queste pagine nascondano una promessa e vogliano essere, in realtà, un'insolita guida; non una guida agli animali di un bestiario verosimile, anche se insolito, ma per animali: gli animali umani che siamo, scommettendo sul personale grado di domesticazione, tutto da verificare, del lettore che è in noi. Nei racconti di Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani, gli animali parlano; hanno tutti una grande propensione alla parola. Tanti sono gli animali che hanno già parlato nei miti, nelle stanze dei bestiari di tutti i tempi, nelle tradizionali messe in scena della letteratura, nelle favole, riallestiti in forme ibride, corpi di bestia e sentimenti domestici e scarni, del tutto umani. Questa volta ci chiedono di riconvertire il nostro immaginario: può capitare, ascoltandoli, che non siano loro a umanizzarsi, ma piuttosto sia l'uomo-che-legge a caninizzarsi, dromedarizzarsi, corvizzarsi, vedovanerizzarsi, rinnovando un patto di alleanza con una parte selvatica, ineludibile e salvifica della propria umanità e un patto di sangue con la vita diversa dalla nostra. Appunti in coda di Paolo Albani.
16,50 15,68

L'idioma di Casilda Moreira

Adrián N. Bravi

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 168

Un professore di etnolinguistica, Giuseppe Montefiori, da qualche tempo ha un’ossessione che non lo lascia dormire. Racconta ai suoi allievi che in una zona remota tra la Patagonia e la pampa argentina vivono gli ultimi due parlanti di un’antica lingua che si credeva scomparsa (l’idioma degli indios günün a künä). I due custodi di quella lingua però, Bartolo e Casilda, non si rivolgono la parola da tanti anni, per via di una lite amorosa che hanno avuto da giovani. Da allora quella lingua se la tengono stretta nella testa. Come fare per impedire che si perda per sempre? Annibale, allievo del professor Montefiori, decide allora di raggiungere Kahualkan, un piccolo villaggio in mezzo alla pampa, alla ricerca dei due indios. Proverà a metterli insieme, registrare una loro conversazione e recuperare così quel che si può di quell'idioma magico e ancestrale.
15,50 14,73

I sogni di un digiunatore e altre instabili visioni

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2018

pagine: 306

I diversi punti di vista che raccontano le storie contenute in questo libro appaiono come riflessi di una visione instabile, fugace, che sembra scomporsi appena dopo essersi fissata sulla pagina. Alludono forse alla precarietà del nostro percepire il mondo e noi stessi come entità separate, un mondo dove tutto cambia di continuo e in fretta mentre noi abbiamo sempre più confusamente l'impressione di continuità, di essere sempre gli stessi. Sono vicende in apparenza bislacche, improbabili, visionarie, ma in realtà, a modo loro, riflettono le paure, le contraddizioni, le aspettative della nostra incerta quotidianità. Come la storia di quel tizio che trova due giovani sbandati che fanno l'amore dentro la propria casella postale, o quella dello scrittore che incontra un suo postero in un caffè di Firenze e scopre che i libri che ha scritto non li legge nessuno, o ancora la storia di quel giovane che sta per sposarsi con un'extraterrestre e intraprende un viaggio low cost per Marte o del tale che per tutta la vita è stato perseguitato dal successo. Paolo Albani racconta anche episodi realmente accaduti come quello dell'italiano Giovanni Succi, digiunatore di mestiere, che fece del digiuno uno spettacolo da fiera e che nel 1886 a Parigi digiunò per trenta giorni consecutivi. Siamo alle prese con una comicità surreale, a volte involontaria, storie brevi, brevissime, acidule, sulfuree che sembrano confermare i risultati di una ricerca sulla «felicità umana» condotta dall'Università dell'Iowa (anche di questo si parla nel libro) che mettono in luce una correlazione positiva fra la longevità degli individui e un particolare comportamento che essi intrattengono con i propri simili, comportamento definito dai ricercatori statunitensi come «farsi gli affari propri».
15,50 14,73

La minuscola

Mario Valentini

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2018

pagine: 164

Fino ad allora abilissimo nello schivare le responsabilità, nello "sbagliare strada", un quarantenne scopre che sta per diventare padre. Lui, che è precario per testarda vocazione, si accontenta di supplenze e occasionali collaborazioni, di smontare e rimontare racconti e anche biciclette, delle quali è appassionato. Di fronte alla nascita della figlia ha una sorta di rivelazione che lo porta a smontare e rimontare la sua vita. Preso dall'incantamento accetta la presenza spiazzante della piccola. Non si capacita, ci mette tempo, la osserva come una specie di ricercatore assai dilettante, ne seziona gli umori e le conquiste, scopre quanto sia poco addomesticabile. Mentre racconta gli impacci esilaranti, le peripezie picaresche di lavori come quello da tour leader per giri ciclistici, tiene alla neonata deliranti quanto affettuose lezioni di logica, ragionamenti estatici quanto teneri sulla termodinamica, e scopre "un mondo popolato di oggetti a cui sorridere", un mondo in cui lui non era mai stato. Il quotidiano diventa straordinario, il mutamento di rotta e del destino che da sempre racconta la letteratura hanno qui accenti di comicità disorientata, come se l'arte di accudire una figlia e quella di scrivere custodissero lo stesso segreto, quello del principiante.
14,90 14,16

Istante propizio, 1855

Patrik Ourednik

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2018

pagine: 138

"La Croce del Sud", un quattro alberi senza vapore, salpa a gennaio del 1855 per il Brasile con a bordo un manipolo di libertari e anarchici, uomini e donne, decisi ad affrontare un faticoso viaggio attraverso l'Atlantico per fondare la libera colonia "Fraternitas" e dimenticare l'Europa. Elisabetta, Cattina e Rina, Aniceto, Zeffirino, Decio, i fratelli Allegret, il vecchio Agottani, monsieur Mangin, Amilcare e tanti altri, tutti diversi per estrazione e nazionalità, nutrono il sogno di una società fondata su basi egalitarie e governata da un diverso sentimento dell'agire, un mondo dove tutto sarà comune. Il libro si apre con una lettera del fondatore della colonia anarchica all'amata, scritta molti anni dopo, nel 1902: una "memoria" che racconta una passione politica e un sogno. Alla lettera segue il diario scritto durante il viaggio da un colono italiano partito per cogliere l'istante propizio. Che ne sarà delle loro aspirazioni? Riusciranno a realizzare un'utopia? Oppure vedranno quel sogno sgretolarsi sotto il peso delle contraddizioni e delle insensate prescrizioni alle quali avrebbero voluto sottrarsi? Patrik Ourednik scrive un libro palesemente ispirato alla figura dell'agronomo rivoluzionario Giovanni Rossi e al suo progetto di Comune anarco-comunista realizzato nel 1890 in Brasile. Ma l'autore procede ben oltre la storia e, con uno stile netto e corrosivo tutto suo, racconta un'umanità in bilico tra le miserie personali e i sogni dell'anarchia.
12,00 11,40

Dopo il diluvio

Leonardo Malaguti

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2018

pagine: 216

Una storia grottesca e paradossale, in bilico tra narrazione epica e ambizione tragica, in realtà profondamente comica, di una comicità antica, che però sembra proprio alludere clownescamente al nostro reale contemporaneo. Un paese incastrato in una conca profonda sotto il livello del mare e una pioggia fitta e insistente (un diluvio) che finisce per riempirla fino all'orlo. Il paese è sommerso: c'è qualcosa che ottura la valvola del canale di scolo... Siamo in un luogo senza tempo da qualche parte nel cuore dell'Europa; forse nella prima metà del '900, così sembrano suggerire alcuni dettagli come il telegramma, la sigaretta, il furgoncino del latte, i caratteri tipografici del passaporto di Lisetska. Allo stesso tempo, sembra di essere entrati in un buio Medioevo dove quel diluvio e la follia che scuote e inebria i personaggi fanno pensare alle storie sulla fine del mondo... Fin dall'inizio il macabro cede il passo al grottesco, a un'abile narrazione in chiave comica dal ritmo incalzante che investe e travolge ogni cosa trasformando la tragedia in farsa.
14,90 14,16

Sudeste

Haroldo Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2018

pagine: 228

La foce del Paraná non è tanto il riferimento a un luogo definito, ma il centro dell'universo che Haroldo Conti ci vuole mostrare: Sudeste è il vento che scuote questo universo. È la direzione da cui soffia quel vento che solleva e spinge il mare nel Delta. 11 Boga, un tagliatore di giunchi con gli «occhi da pesce moribondo», che conduce una vita sedentaria e monotona, decide dopo la morte del Viejo di avventurarsi sul fiume con una piccola barca sgangherata. Sono l'acqua, il vento, l'andirivieni tra i canneti a scandire le stagioni; il suo vagare silenzioso e solitario lo porta a sentire «quella specie di rumore che nasce nei luoghi da lungo tempo disabitati» e a scoprire un'umanità remota e sospesa. Il fiume «a conti fatti, sembra diabolicamente astuto e torvo, e perfino crudele», una specie di demone arbitrario che governa i destini di esseri duri e taciturni che vivono pescando e raccogliendo giunchi. Gente che mangia gallette rafferme e pesce che sa di fango e ama più i cani che gli uomini. Il Boga giorno dopo giorno perde interesse per qualsiasi altra cosa che non sia questo vagare seguendo i suoi pesci. Quello che accade sembra niente ma è il tutto, il dipanarsi di una vita: fatti minimi che riempiono i giorni e incontri violenti con personaggi oscuri in mezzo a isole dal profilo illusorio, sopra un fiume che somiglia all'eternità.
17,00 16,15

Invisibile

Carla Vasio

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2017

pagine: 91

Viviana. Si potrebbe definire una pranoterapeuta se non fosse anche di più, molto di più. È uno di quegli esseri umani che portano sulle spalle la pena per i mali propri e per gli altrui. Una scrittrice laica la incontra, con discrezione commossa ne segue le vicende e ne racconta la storia, le esperienze della sua natura altra, traccia mappe avventurose oltre la realtà sensibile. Erede di uomini provenienti dalle steppe asiatiche, Viviana riesce a guarire con l'imposizione delle mani. Non solo facoltà particolari che vengono dal remoto, ma doni di elezione a cui si è predestinati, per dare agli altri l'energia per guarire, tale la responsabilità del suo ruolo nel mondo. Le due donne si confrontano sui grandi temi del dolore e del destino, attraverso le parole dell'una che nella narrazione appaiono risonanze dell'energia immateriale dell'altra, residui di conoscenze antiche, di eventi dimenticati ma tuttora in vita. «Quell'altrove di cui non le piace parlare [...], quel luogo in cui evade sopra la terra e subito sotto il cielo, [...] non è un'invenzione gratuita utilizzata per affascinare i deboli di mente, è soltanto un modo per descrivere un'estensione reale della sua anima». Un viaggio nel silenzio fatto con le parole di una grande scrittrice che usa la spontaneità per ottenere l'eleganza, quel silenzio dell'anima che perfino al giorno d'oggi conserva intatto il suo mistero.
12,00 11,40

La donna che pensava di essere triste

Marita Bartolazzi

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2017

pagine: 149

In una città senza tempo e senza nome, la donna che pensava di essere triste cerca chi possa cucirle la coperta di tristezza di cui ha bisogno. Una piccola folla di personaggi, non si sa se reali o immaginari, si rivela più prodiga di consigli che di aiuto: animali parlanti, sarti collezionisti, figli che abitano in un trafficato supermercato dei sogni, un monumento di bronzo annoiato e girovago. In aggiunta a tutto questo le giornate si popolano di presenze che sembrano avere le sembianze della protagonista. Parti di lei che si sono staccate in un tempo dimenticato continuando a vivere da sole, per conto loro, scelgono quel preciso momento per riapparire. Anche le notti sono ricche di avvenimenti: sogni, visioni, incontri si susseguono. Il racconto si snoda pienamente nella realtà e allo stesso tempo in una leggera, impercettibile, perfetta sfasatura. In un'epoca in cui quello che è vero sembra non avere più alcun privilegio sul falso, questo libro ci propone l'accesso a un mondo "diversamente credibile", come sempre ha fatto la letteratura: uno dei tanti mondi che affiancano le nostre giornate affannate e distratte. Un racconto-labirinto scritto in una lingua all'apparenza pacata, talvolta teneramente comica e malinconica, un'indagine che svela i retroscena nella vita di una donna volutamente qualsiasi e ci rammenta che dove crediamo di percepire qualcosa, spesso stiamo solo ricordando.
13,50 12,83

L'esilio dei moscerini danzanti giapponesi

Marino Magliani

Libro: Libro rilegato

editore: Exòrma

anno edizione: 2017

pagine: 180

Magliani delinea una narrazione sentimentale dei luoghi ripercorrendo gli anni dell’infanzia di una Liguria quanto mai simile al Portogallo in quel senso condiviso di estremità, la giovinezza nelle isole di plastica spagnole e gli inverni interminabili in Olanda. La narrazione si nutre dell’equilibrio tra il peso che ha l’infanzia, definita un “giacimento segreto di entusiasmo”, e il ruolo dell’immaginazione. Da qui prende forma un’idea di geografia slegata dai nomi reali dei luoghi e per comprenderla occorre calarsi nella dimensione dell’infanzia, quando non si è capaci di leggere le cartine geografiche e si riesce, così, a custodire quella sapienza primordiale che lega ai propri ricordi e desideri immagini del tutto personali dei luoghi.
14,50 13,78

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