Il Mulino: Pubblicazioni dell'Istituto italiano per gli studi storici
Nazione e cosmopolitismo
Francesco M. De Sanctis
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 96
Nazione e cosmopolitismo, all'interno della storia occidentale, si articolano in una complessità di significati, con maggiore determinatezza semantica per il cosmopolitismo già nell'Antico. Ma entrambi subiscono una serie di rielaborazioni storico-concettuali che li presentano nella modernità legati a condizioni ed esigenze storiche diverse e per alcuni versi contrapposte. Se infatti il cosmopolitismo ha il suo massimo sviluppo progettuale nella temperie culturale dell'Illuminismo in uno stretto collegamento con la Ragione universale, la nazione si afferma soprattutto a partire dal Romanticismo in un altrettale stretto collegamento con la ragione storica, il sentimento e il bisogno di credere, acuito dalla progressiva secolarizzazione, unito al bisogno di comunità, dovuto al venir meno della società corporata dell'Antico Regime, sviluppandosi come idea e come istituzione lungo tutto l'Ottocento e il Novecento. La globalizzazione e la sua crisi fanno da sfondo al confronto tra i due protagonisti della lezione.
Dalla democrazia «incompiuta» alla «postdemocrazia». Percorsi storici del sistema politico italiano
Piero Craveri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 368
Un regime di alternanza politica caratterizza normalmente le democrazie liberali. L'Italia non è mai riuscita a raggiungere questo livello di sviluppo del suo sistema politico. Nella prima Repubblica questo ebbe forma 'centrista' e fu, come lo definiva Aldo Moro, una 'democrazia incompiuta', essendo l'alternativa che il partito comunista proponeva, ideologicamente e politicamente respinta da tutte le altre forze democratiche. Cadute storicamente tali pregiudiziali, neppure la seconda Repubblica, dopo il 1992, è riuscita a dare stabilità a un regime di alternanza, per la debolezza dei partiti e delle coalizioni che vi si sono contrapposte nell'affrontare i problemi nodali di carattere economico e sociale. Sono maturati nel frattempo anche in Italia quei processi di intrinseca modificazione del modello stesso di democrazia rappresentativa, che caratterizzano anche altri paesi democratici e vengono definiti di 'postdemocrazia'. All'analisi di questa lenta trasformazione della nostra democrazia si uniscono, nelle pagine che seguono, i profili di quattro uomini politici, Aldo Moro, Ugo La Malfa, Enrico Berlinguer e Bettino Craxi che, fin dagli anni Settanta del secolo scorso, si posero il problema della necessità di un cambiamento politico del sistema, senza risolverlo.
La meraviglia del barbaro. L'intelletto negli scritti jenesi di Hegel (1801-1805)
Federica Pitillo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 284
Questo saggio indaga la funzione dell'intelletto negli anni jenesi della riflessione di Hegel, in un'ottica che ne accentua la valenza teoretico-conoscitiva. L'obiettivo è di offrire una ricostruzione della teoria hegeliana dell'intelletto a partire dalla tesi di una sua parziale riabilitazione, che ha origine nel confronto con il dibattito post-kantiano e con le cosiddette 'filosofie della riflessione'. Lo studio intende dimostrare che Verstand e Vernunft non possono essere pensate come due facoltà separate. Il processo mediante il quale il potere analitico-astraente dell'intelletto diventa potere negativo coincide già con l'operare della ragione. In questa capacità di fuoriuscire da un modello conoscitivo operante tramite identificazioni e scissioni per cogliersi come inquietudine e movimento risiede il significato più profondo della dialettica hegeliana.
Saperi in alleanza. Esperimenti, metodologia, convergenze al tempo della società digitale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 184
Agli albori dell'era moderna Francis Bacon auspicava il formarsi di una mentalità nuova che avrebbe reso matura la scienza e aperto a grandi scoperte destinate ad accrescere la felicità e il benessere dell'uomo. La partita è quella dell'incontro tra saperi umanistici e saperi tecnico-scientifici. Il presente volume si propone di portarli in dialogo all'interno di una cornice metodologica che valorizza intersecazioni e convergenze. La pubblicazione nasce dai seminari Sulla storia della scienza dell'Istituto italiano per gli studi storici nell'anno accademico 2018/19 e raccoglie, con la introduzione e il saggio finale di Elena Alessiato, i contributi di Antonio Carcaterra, Cristiano Antonelli, Massimo De Felice. Dall'ingegneria meccanica all'economia della conoscenza, dalla matematica alla filosofia, i saggi qui presentati orientano verso una 'alleanza tra saperi' capace di arricchire di prospettiva critica le cosiddette 'scienze dure', aperta a valorizzare la loro portata sociale in virtù della intrinseca storicità di ogni sapere e, non in ultimo, pronta ad aggiornare al mondo di oggi l'apporto delle Humanities.
Tra storia antica e moderna. Saggi di storia della storiografia
Ettore Lepore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 492
"Tra storia antica e moderna" nasce da un appunto di Ettore Lepore del 1989, che contiene l'indice per un libro, da comporre con alcuni suoi studi di carattere storiografico, alcuni celebri, altri poco noti e non facilmente reperibili. Alfredina Storchi Marino, che ha curato il volume, individua un progetto, dietro la scelta e la successione, più volte ripensata, dei saggi, che verte su un ambito di studi che ebbe nel tempo sempre maggiore spazio nel lavoro di Ettore Lepore, quasi fosse il campo di riflessione più consono alla sua indole di studioso: la storia della storiografia. La raccolta è stata pensata in un intreccio significativo: quello dei contributi su singoli o più autori fra Otto e Novecento e quello rilevante anche sotto l'aspetto teorico degli studi storici internazionali, a partire dal secondo dopoguerra. La presentazione in un volume unitario di questi saggi, tuttora attuali, contribuirà ad approfondire il pensiero e il metodo di Ettore Lepore, a gettare nuova luce sulla storiografia del Novecento e a formare le nuove generazioni di studiosi.
Annali dell'Istituto italiano per gli studi storici. Volume Vol. 32
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 440
L'Istituto Italiano per gli Studi Storici, fondato nel 1946 da Benedetto Croce, ha sede a Napoli, nel palazzo Filomarino accanto alla biblioteca di Croce. L'Istituto si propone di avviare i giovani laureati all'approfondimento della storia nei suoi rapporti con le scienze filosofiche; a tale scopo mette a concorso borse di studio e organizza seminari e lezioni. Frutto dell'attività scientifica e didattica dell'Istituto sono i volumi e gli "Annali", dove confluiscono le ricerche dei borsisti. Volumi e "Annali" vogliono rispondere al principio di dialogo e al confronto fra la disciplina storica e le diverse discipline, fuori da preclusioni ideologiche, principio che ha animato l'Istituto fin dalla sua fondazione.
Vescovi, re, imperatori. Anastasio Bibliotecario fra Occidente e Oriente
Giulia Co'
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: XXVIII-346
Anastasio Bibliotecario fu uno degli uomini più eminenti nella Roma della fine del IX secolo. Profondo conoscitore della lingua greca ed eccezionale erudito, il suo nome è indissolubilmente legato alle traduzioni in latino di numerose opere greche, per le quali scrisse sovente lettere prefatorie. Inoltre partecipò attivamente alle lotte di potere della città di Roma, cosa che se da un lato gli procurò due scomuniche, dall’altro gli permise, nella ridistribuzione delle cariche ecclesiastiche tra i diversi esponenti delle fazioni, di accedere a importanti incarichi all’interno del palazzo lateranense, come quello di bibliothecarius e di dictator delle lettere dei papi Niccolò I, Adriano II, Giovanni VIII. Collaborò inoltre con l’imperatore Ludovico II sia come dictator sia come ambasciatore. Obiettivo di questo studio, che si fonda sull’analisi delle fonti di prima mano, è porne in evidenza il ruolo svolto nella gestione delle comunicazioni epistolari, in occasione sia dei momenti di redazione autonoma delle lettere prefatorie sia delle collaborazioni con i tre papi e con l’imperatore.
Francesco de Sanctis: la scienza e la vita
Fulvio Tessitore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 107
«Le università italiane oggi sono come tagliate fuori del movimento nazionale, senz’alcuna azione sullo Stato che si dichiara essere neutro, e con piccolissima azione sulla società di cui non osano interrogare le viscere. Divenute fabbriche di avvocati, di medici e d’architetti, se intenderanno questa missione della scienza odierna, se usando la libertà che loro è data, affronteranno problemi attuali e taglieranno sul vivo, se avranno l’energia di farsi esse capo e guida di questa restaurazione nazionale, ritorneranno, quali erano un tempo, il gran vivaio delle nuove generazioni, centri viventi e irraggianti dello spirito nuovo».
Studi storici e vita civile
Giuseppe Galasso
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 107
L'Istituto non vuole insegnare una dottrina della storia. Vuole educare al «concetto moderno della storia». Non vuole — per usare parole di Croce del 1923 — «fare una lezione o una lezioncina», che vuol dire «fare il professore, e fare il professore, vale ripetersi». Vuole educare a un metodo e suscitare una sensibilità: il metodo degli studi storici e la sensibilità al problema del rapporto di quegli studi con l'azione, e cioè con la storia presente e urgente intorno a noi. Ci riferiamo al bisogno di storia come essenziale e imprescindibile funzione sociale: che forma, conserva, trasmette, aggiorna la memoria storica, e vi provvede nei modi più varii presso qualsiasi comunità umana e in qualsiasi condizione di civiltà.
Tradizione e modernità dello Istituto Italiano per gli Studi Storici
Natalino Irti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 99
L'Istituto non è la chiusa cittadella d'una ortodossia filosofica, che respinge sviamenti e condanna eresie, ma il luogo, questo sì, dove si custodisce e si esercita un metodo di studio e uno stile didattico: il metodo di studio, che, congiungendo filologia e filosofia, ha cura dei particolari, dei concreti dati storici, e insieme li interroga e compone alla luce dei concetti proprî di ogni ramo del sapere; uno stile didattico, che è nel dialogo con i giovani, educati alla lettura delle grandi opere del passato, e pure aperti ai fenomeni della contemporaneità, quale ci è data dal progresso della tecnica e dallo sviluppo delle altre discipline mondane.
Lo spirito e la maschera. La ricezione politica di Fichte in Germania nel tempo della Prima Guerra Mondiale
Elena Alessiato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: XVIII-381
Agli inizi del Novecento si registrò in Germania una strepitosa rinascita di interesse intorno al nome e all'opera del filosofo Johann Gottlieb Fichte (1762-1814). Vari fenomeni fecero da sfondo: il senso di crisi dilagante che accompagnò la svolta del secolo, le correnti vitalistiche e le aspirazioni neoidealistiche, le attese di rinnovamento e i bisogni di giustizia sociale, su tutto lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Sorprendente è che, in quel clima surriscaldato, Fichte venne riabilitato tanto in ambito nazional-conservatore, mediante gli slogan della nazione e del popolo tedesco, quanto in ambito socialista-progressista, con gli appelli allo Stato sociale, ai diritti e al lavoro. Il presente studio ricostruisce il fenomeno, in gran parte dimenticato dalla storiografia, della Fichte-Renaissance, ricorrendo a contributi di eminenti personalità filosofiche, ma anche a fonti minori, testimoni secondari, autori dimenticati della pubblicistica del tempo. Ne risulta un affresco di tendenze culturali, intuizioni concettuali, idee e sensibilità politiche che aiuta a fare ulteriormente luce, da un punto di vista inedito, su uno dei periodi più travagliati e fecondi del drammatico Novecento tedesco ed europeo.
I papi e le acque. Bonifiche, peschiere e comunità nelle paludi pontine dal XVI al XVII secolo
Irene Bevilacqua
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 566
I tentativi di prosciugare le paludi pontine in età moderna rappresentano una storia di fallimenti. Tra Cinque e Seicento numerosi pontefici provarono a bonificare ampie zone nel territorio compreso tra Sezze e Terracina, senza riuscirvi. Una storia di insuccessi, dunque, ma rivelatrice dell'interesse che il potere pontificio nutrì, per secoli, nei confronti della pianura pontina, e indicativa delle diverse strategie politiche ed economiche che in quei territori furono adottate; ma è anche una storia esemplare delle relazioni amministrative tra centro e periferia in un antico Stato italiano. Gli incolti causavano spesso accesi contrasti tra gli uomini per deciderne le modalità di sfruttamento: la trasformazione dei pantani in campi coltivati avrebbe infatti messo in discussione i tradizionali sistemi di utilizzo comune dell'incolto umido (pesca, caccia, pascolo ed erbatico), essenziali per le precarie economie locali e il sostentamento degli abitanti. Le iniziative pontificie dovettero, quindi, fronteggiare un quadro politico nel quale da un lato il ducato di Sermoneta dei Caetani, dall'altro le comunità non infeudate di Sezze, Piperno e Terracina ostacolarono, per opposte ragioni, il cambiamento dell'assetto territoriale esistente. Fra le pieghe delle vicende di questa vera e propria 'guerra delle acque' emerge con evidenza l'intreccio di fattori umani e naturali che ha segnato il destino ambientale di questo spazio umido.