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Il Saggiatore: La cultura

Achille e la tartaruga. Il paradosso del moto da Zenone a Einstein

Achille e la tartaruga. Il paradosso del moto da Zenone a Einstein

Joseph Mazur

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 266

Tre millenni fa Zenone di Elea costruì una serie di paradossi logici per provare l'impossibilità del movimento. In uno di essi sosteneva che se "congelassimo" una freccia in volo in un qualsiasi istante, essa apparirebbe ferma, e se è ferma in quell'istante lo sarà in qualunque istante. Il "crudele" Zenone (come lo definì Paul Valéry) decretò così la crisi di un basilare modello mentale, al quale continuiamo a fare ricorso per rappresentarci la realtà. L'Eleate, fra i primi, mise in relazione il movimento con lo spazio e il tempo, ponendo una domanda cruciale: il tempo e lo spazio sono continui come una linea ininterrotta oppure risultano dall'accostamento di un insieme di unità discrete come un filo di perle? Nessuna risposta trovata è tuttavia risolutiva. Da Galileo a Einstein, dal piano coordinato di Cartesio all'iperspazio di Calabi, la definizione dell'essenza del movimento ha acceso l'interesse di generazioni di "filosofi naturali", che, con tenacia, hanno provato a colmare il divario tra i loro modelli matematici e la tessitura della realtà. Un problema che il calcolo infinitesimale sembrava avere risolto, ma che nel XX secolo venne riformulato alla luce del dualismo onda-particella e che la fisica del XXI secolo - in particolare la teoria delle stringhe - potrebbe ridefinire dalle fondamenta.
20,00

Zig zag. Il romanzo futurista

Zig zag. Il romanzo futurista

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 441

In marcia, da Milano a Parigi, e giù, a perdifiato di nuovo in Italia, a Firenze. Con la pubblicazione del "Manifesto" di Marinetti su "Le Figaro", all'alba del Novecento, i futuristi aprirono gli argini al fluire libero delle arti. Ne sgorgarono tele con vortici colorati, linee continue e spezzate, fiabeschi abiti teatrali, sculture imponenti di specchi e suoni. Il fragore delle parole inondò anche la pagina bianca: lettere enormi e piccolissime, corsive o tonde dettero vita a fantasie e scenari dalle dimensioni ultrareali, dominati da forze sconosciute. Non solo poesia e paroliberismo, anche narrativa, che fu strumento di creatività, per la ricerca e la sperimentazione di nuove forme di linguaggio. Per dar voce al romanzo, a torto ritenuto genere minore, Alessandro Masi ha affondato le mani nella stagione più esplosiva della letteratura italiana, scegliendo otto autori, rappresentanti degli stili espressi dall'avanguardia futurista. "Zig Zag", qui riproposto con una nuova introduzione, è uno scorcio originale della prosa futurista che, dalle prime prove d'inizio secolo, passando per la "seconda stagione" fiorentina, arriva oltre la metà degli anni trenta con la forma dell'"aeroscrittura". Una raccolta eterogenea, come eterogenee furono le invenzioni di uno dei più straordinari movimenti culturali del secolo scorso.
22,00

I volti della guerra. Cinquant'anni al fronte

I volti della guerra. Cinquant'anni al fronte

Martha Gellhorn

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 379

Dalle notti madrilene squarciate dalle bombe della Guerra civile spagnola, nel 1936, alle guerre in America Latina degli anni novanta, percorrendo le paludi del Vietnam e battendo i deserti del Medio Oriente, "I volti della guerra" narra le storie - di ferocia, amore e sofferenza - dei despoti e delle vittime dei conflitti del secolo scorso. Martha Gellhorn - antesignana delle corrispondenti di guerra, tra i primi a testimoniare l'orrore del campo di concentramento di Dachau - ha raccontato, con i suoi reportage, i fronti più caldi del XX secolo. Una scrittura immediata e realistica - sensibile ai suoni, agli odori, alle parole, ai gesti dei luoghi visitati - e un'infallibile capacità di cogliere e custodire l'estrema varietà di esperienze vissute hanno dato forma alla "visione umana del mondo" della grande reporter. Questo libro è ormai un classico del giornalismo moderno. Martha Gellhorn l'ha scritto non perché fosse interessata ai generali e ai politici, ma perché coltivava un forte impegno nei confronti della gente normale che dalle guerre viene schiacciata.
22,00

Patria 1978-2008

Patria 1978-2008

Enrico Deaglio

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 939

Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono. Si comincia con Aldo Moro nella prigione del popolo, nell'anno che ha cambiato tutto. E poi, l'ascesa della mafia, il rapporto stretto tra crimine e potere, la guerra e i segreti di Cosa Nostra, i morti e i soldi che li hanno accompagnati. I grandi condottieri dell'industria tra sogni e corruzione, la fine ingloriosa della Prima repubblica, l'ascesa della televisione e del suo magnate, il Nord conquistato dalla Lega, il nuovo potere del Vaticano, la rivalutazione del fascismo, la crisi e la deriva. La nostra storia in cinquecento storie: anno per anno, i protagonisti, i fatti, le parole, le vittime e i vincitori, le resistenze, la musica e le idee che hanno costruito il nostro paese. Un libro per ricordare quanto è successo e per scoprire che - molto spesso - le cose non erano andate proprio così.
22,00

Saul Bellow: prima di andarsene. Una conversazione Words & Images con Norman Manea

Saul Bellow: prima di andarsene. Una conversazione Words & Images con Norman Manea

Saul Bellow, Norman Manea

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 137

Nel dicembre 1999, a Boston, Saul Bellow incontra Norman Manea, figura fondamentale della cultura ebraica di matrice europea, per realizzare quella che sarà la sua ultima intervista. Un'intervista d'autore, una conversazione che abbraccia tutto il Novecento, dalla fuga dei genitori di Bellow dalla Russia zarista, alla condizione degli emigranti negli Stati Uniti, al rapporto tra cultura e lingua degli avi. È un dialogo sul grande romanzo contemporaneo, su quella letteratura ebraico-americana di cui Bellow fu tra i creatori, sul loro legame con gli altri scrittori, Singer e Roth fra tutti, sul tema - caro a entrambi - del rapporto fra intellettuale e potere. Le voci di Bellow e Manea si fondono nell'intento di riconoscere i nessi tra vita personale, politica, storia e letteratura. I loro toni si fanno seri, arguti, divertiti a volte, mai nostalgici: la forza di questa conversazione nasce dall'incontro fra due persone che hanno avuto destini e percorsi differenti ma che non si sono rassegnati alla propria sorte; la loro certezza, non espressa a parole ma sottesa a ogni battuta, quella di potere contare su un linguaggio comune. "Prima di andarsene" è un documento unico che, partendo dalla vita di uno dei giganti della letteratura del secolo scorso, è anche espressione del confronto tra due diverse facce dell'ebraismo. Quello europeo che ha conosciuto i lager nazisti e l'internamento stalinista, e quello americano, immune dall'orrore dello sterminio ma spasmodicamente alla ricerca delle proprie radici.
16,00

La nascita dell'economia europea. Dalla svolta del 1945 alla sfida dell'innovazione

La nascita dell'economia europea. Dalla svolta del 1945 alla sfida dell'innovazione

Barry Eichengreen

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: XII-421

Europa 1945, finisce la Seconda guerra mondiale. Il Vecchio continente è devastato, intere città rase al suolo, l'economia azzerata. Prima metà degli anni settanta. Il prodotto interno lordo è decuplicato, la speranza di vita è aumentata di oltre un decennio e il concetto di tempo libero è entrato di diritto nel dizionario dei lavoratori. Come si spiega lo sbalorditivo balzo dell'economia europea? E come mai a quei vent'anni di crescita è seguito un lungo periodo di stagnazione? "La nascita dell'economia europea" è un'analisi puntuale, dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni 2000, dei risvolti politico-economici del nostro continente. Una storia che, secondo Barry Eichengreen, si divide in due grandi periodi: una prima età dell'oro tra il 1945 e il 1973, in cui sindacati, associazioni imprenditoriali, banche e governi lavorarono insieme per valorizzare i risparmi, finanziare gli investimenti e stabilizzare i salari; e una seconda fase di crescita lenta e faticosa, che dal 1973 arriva fino ai nostri giorni, conseguenza dell'incapacità delle istituzioni politiche, dei sistemi finanziari e delle tecnologie di adattarsi all'inevitabile passaggio da una crescita estensiva a una intensiva. Ed è da quell'iniziale slancio collettivo per la ricostruzione del dopoguerra - quel clima di collaborazione internazionale che ha permesso la nascita della Cee e del mercato unico - che ora, secondo Eichengreen, bisogna ripartire per fronteggiare la profonda crisi in atto.
29,00

Cinafrica. Pechino alla conquista del continente nero

Cinafrica. Pechino alla conquista del continente nero

Serge Michel, Michel Beuret

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 234

In cerca di petrolio e materie prime per nutrire un'espansione inarrestabile, Pechino si è lanciata alla conquista dell'Africa, che attendeva da troppo tempo una rinascita postcoloniale. E per i cinquecentomila cinesi che vi si sono riversati il continente nero è la promessa di un Far West del ventunesimo secolo. Alcuni hanno già fatto fortuna, altri vendono ancora paccottiglia ai bordi delle strade infuocate dei paesi più poveri del mondo. Per gli africani è forse l'evento più importante dei loro quarant'anni d'indipendenza. I cinesi non assomigliano agli ex coloni. Seducono i popoli perché costruiscono strade, dighe e ospedali, e i dittatori perché non parlano di democrazia o trasparenza. Lungo le ferrovie dell'Angola, nelle foreste del Congo e nei karaoke in Nigeria, Serge Michel e Michel Beuret, insieme al fotografo Paolo Woods, hanno percorso quindici paesi sulle tracce dei cinesi arrivati in Africa e di un nuovo mondo abitato da imprenditori pionieri e lavoratori sfruttati, da progresso e contraddizioni. Dalle campagne impoverite nel cuore della Cina alle poltrone in cuoio dei ministri africani, gli autori ci raccontano l'avventura dei cinesi partiti per costruire, produrre e investire in una terra che per l'Occidente è ormai condannata a ricevere solo aiuti umanitari.
19,50

Dissolvenze. Corpi e culture nella contemporaneità

Dissolvenze. Corpi e culture nella contemporaneità

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 220

Avere un corpo è il dato ineludibile del nostro stare al mondo. Però riscrivere, manipolare, violare, spogliare, cancellare questo corpo sono le operazioni alle quali più spesso assistiamo nella contemporaneità. L'originaria concretezza del nostro vivere fisico è elusiva, non rappresentabile in modo univoco. E la sua rappresentazione si distende tra due tendenze diverse: un corpo materiale intensamente presente e modellabile, oggetto che designa il potere in forma di corpo dei leader (Berlusconi e Stalin), definisce una buona prestazione sportiva e conferma un canone estetico, più spesso femminile e sempre decretato dai media; e un corpo come entità non più permanente o addirittura ormai dissolto, nella rimozione dei corpi delle vittime (i desaparecidos in Argentina), nella scrittura e riscrittura come reinvenzione di un corpo traumatizzato da un incidente, nella censura sociale del corpo affetto da Aids e infine nell'arte come rappresentazione dell'invisibile. Con contributi che spaziano tra storia, politica, sport, estetica e arte contemporanea, e con tre lunghe interviste a Elio De Capitani sul teatro di Sarah Kane, a Nancy Schiesari sui tatuaggi dei soldati americani in missione in Iraq e a lain Sinclair sulla stanza vuota dell'ebreo Rodinsky, "Dissolvenze" è un catalogo di rappresentazioni del corpo nelle culture contemporanee. Con infiniti gradi intermedi, che sono sempre corpo.
19,00

L'inganno e la paura. Il mito del caos globale

L'inganno e la paura. Il mito del caos globale

Pino Arlacchi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 378

Dopo l'11 settembre il tema della sicurezza personale, nazionale e globale è balzato al primo posto nell'agenda politica dei paesi occidentali. In nome delle ragioni di sicurezza sono state destinate risorse sempre maggiori agli apparati militari e repressivi, si è giustificato il ricorso alla guerra preventiva, si sono violati fondamentali principi costituzionali e imposti vincoli ai diritti individuali. Con una crescente pressione mediatica e propagandistica da parte della politica e dei mass media, tutto ciò si è progressivamente insediato nell'immaginario collettivo, alimentando quella tolleranza zero che viene fatta propria da sempre più persone. A un così diffuso bisogno di sicurezza corrisponde un reale e crescente pericolo per i cittadini e le società? Pino Arlacchi si basa su inoppugnabili dati statistici dai quali risulta che conflitti e violenze private sono in costante diminuzione: il sentimento d'insicurezza globale è pertanto frutto di un "grande inganno", a causa del quale ci sentiamo costantemente in pericolo pur vivendo in un'epoca molto più sicura delle precedenti. Un inganno che stravolge la scala di priorità dei reali problemi da affrontare e che diventa a sua volta fattore di esasperazione delle tensioni e dei conflitti interni e internazionali.
17,00

Non è vero ma ci credo. Intuizioni non provate, future verità

Non è vero ma ci credo. Intuizioni non provate, future verità

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 254

"In che cosa credi, anche se non puoi provarlo?" A questa domanda lanciata sul sito di Edge. frequentatissimo forum americano, hanno risposto alcune delle più autorevoli voci contemporanee - oltre cento, tra intellettuali, ricercatori, fisici, filosofi, scrittori e psicologi - ognuna pronta a scommettere sulla propria piccola o grande teoria, sulla propria verità, indimostrabile eppure plausibile. Ian McEwan, Richard Dawkins. Bruce Sterling, Daniel C. Dennett, Marc D. Hauser, Nassim N. Taleb sono fra gli autori dei contributi che John Brockman, creatore di Edge, ha scelto e raccolto in questo breviario di argomentazioni su temi cruciali per ognuno di noi, in cui il procedimento scientifico rigoroso lascia momentaneamente il posto all'intuito. Le speculazioni offerte sono le più diverse e sorprendenti: illustri scienziati possono sostenere senza pudore l'esistenza di Dio, dei tunnel spazio-temporali o di altre forme di vita nell'universo, oppure un futurologo profetizzare l'imminente apocalisse climatica, senza dimenticare chi crede nella coscienza degli scarafaggi o che ci sia stata vita su Marte. Questa eclettica raccolta condensa lo spirito di una nuova via della scienza, quella che Brockman definisce "terza cultura", connubio di scienza e filosofia fecondato da un visionario esprit poetico. Tante risposte, forse rischiose, ma che sembrano incredibilmente esatte.
15,00

Il secolo dei media. Riti, abitudini, mitologie

Il secolo dei media. Riti, abitudini, mitologie

Peppino Ortoleva

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 256

"Il secolo dei media" è innanzitutto un libro di storia, che si interroga e fornisce sulla crescita ininterrotta degli strumenti di comunicazione, dei messaggi che circolano, della dipendenza individuale e collettiva dalle reti. Tutti i media sono stati "nuovi" prima di radicarsi nella vita sociale, tutti hanno richiesto adattamenti progressivi e spesso inconsapevoli, plasmando nuovi riti e ridefinendo le relazioni e le forme degli scambi. Ma l'analisi va più a fondo, e il libro getta lo sguardo sulla caduta imprevedibile e non spiegata di tabù che sembravano incrollabili, con il diffondersi quasi illimitato della pornografia e il declino del giuramento, sull'emergere di miti e riti "a bassa intensità" nell'apparente banalità di molti consumi, culturali o non; sulla lunga durata di generi e forme culturali nati con il Novecento ma che sembrano rispondere a bisogni "naturali" della persona: dalle passioni collettive degli sport di massa alla musica leggera che fa da colonna sonora allo svago come ai viaggi e per molti anche al lavoro. Nonostante l'informazione e i media superino la nostra capacità di disporne, la comunicazione non basta mai. Da feticci del Novecento a "meticci" del nuovo millennio, la radio, il cinema, la televisione sono venuti così a integrarsi nel sincretismo ipertecnologico di cui Peppino Ortoleva, storico e pioniere dei media studies in Italia, traccia le radici e propone un'interpretazione approfondita e innovativa.
19,00

Cittadini del mondo. Verso una democrazia cosmopolitica

Cittadini del mondo. Verso una democrazia cosmopolitica

Daniele Archibugi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2009

pagine: 331

Fallite le politiche di ingerenza dei paesi occidentali, che hanno persino teorizzato l'esportazione della democrazia attraverso l'uso delle armi, è tempo di diffondere su scala mondiale la cultura del dialogo e dell'inclusione. Questa è la tesi di "Cittadini del mondo", il nuovo saggio di Daniele Archibugi, uno dei più autorevoli sostenitori del cosmopolitismo democratico. Solo un'utopia per ingenui idealisti, o l'unica strategia attuabile per affrontare le grandi sfide della globalizzazione? L'urgenza di una risposta cresce con l'escalation della violenza globale. Le speranze con cui si è chiuso il secolo scorso - la caduta del Muro di Berlino, l'abolizione dell'apartheid in Sudafrica o la sconfitta della dittatura in diversi paesi dell'America Latina - avrebbero potuto condurre a una espansione pacifica della democrazia. Il nuovo millennio, invece, si è aperto sotto cattivi auspici e la guerra o tornata lo strumento quotidiano per gestire i conflitti. Come i suoi principali ispiratori - Norberto Bobbio, Amartya Sen e Jürgen Habermas - Archibugi propone il rafforzamento e la riforma degli organismi internazionali esistenti, a partire dai macchinosi ingranaggi dell'Onu e della Corte penale internazionale, la creazione di istituzioni nuove, come il Parlamento mondiale, e una progressiva armonizzazione degli interessi nazionali con le esigenze della comunità globale.
20,00

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