Letteratura: storia e critica
Il «teatro» della Commedia. Dante e il genere drammatico
Piermario Vescovo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 172
Con “drammatico” (o “attivo”) si indica nella tradizione tardoantica e mediolatina il genere in cui i soli personaggi parlano e l'autore tace. Nella Commedia Dante si rivolge ai suoi lettori – mentre la scrittura si fissa sulla pagina e il libro si compone – ma è insieme il personaggio primo, in una costruzione dialogica, nel tempo del viaggio nell'aldilà, che si pone tra le decine e decine di persone introdotte a parlare. Comedi, intesi anche come istrioni e cantatori di piazza, canto, cantica, e naturalmente comedìa e tragedìa (nell'accezione della materia, ovvero del contenuto e non in senso stilistico) sono, in una più ampia costellazione, le parole che guidano il filo argomentativo del volume: non per attribuire una “teatralità” retrospettiva alla Commedia, ma per ripercorrere alcune tracce di un'idea di “teatro” nei limiti storicamente determinati della consapevolezza medievale.
Pensare l'universo. Italo Calvino e la scienza
Massimo Bucciantini
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 224
Il 9 maggio 1962 Italo Calvino scrive a Umberto Eco di voler redigere un manifesto «per una letteratura cosmica». A un certo punto della sua vita, all’inizio degli anni sessanta, Calvino guarda alla scienza come mai aveva fatto prima. Per comprendere «il nostro inserimento nel mondo», egli sente la necessità di occuparsi delle immagini che la scienza produce e del linguaggio che impiega nel farlo. Sarà per lui un punto di svolta. Poco più di quindici anni fa, Massimo Bucciantini aveva raccontato la centralità di questo passaggio in un volume pionieristico, che torna oggi in libreria arricchito di un ampio saggio introduttivo. Attraverso l’impiego di numerose lettere e documenti di archivio, Bucciantini traccia le origini di un programma d’immaginazione e di scrittura che Calvino catalogherà sotto la voce «pensare l’universo» e che lo accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni; un progetto che lo condurrà in territori inesplorati, verso un nuovo modo di fare letteratura. Non solo dovrà imparare a «navigare negli spazi intergalattici» ma, forte dello sguardo acquisito, lo utilizzerà per provare a comprendere come vivere in questo nuovo mondo, ripensando radicalmente il tema della condizione umana. Una rivoluzione copernicana, condotta nel tentativo di trovare delle vie d’uscita dal mondo di pietra che vede chiudersi sopra di sé. All’entropia dell’universo egli opporrà l’unico strumento che ha a disposizione: la sua fabbrica di parole, la sua idea di letteratura.
Cesare Pavese il mito
Marcello Veneziani
Libro: Copertina morbida
editore: Vallecchi Firenze
anno edizione: 2023
pagine: 216
Cesare Pavese scelse il Mito come la chiave della sua opera letteraria e della sua visione del mondo. Contrariamente alla sua epoca pervasa dalla Storia e dall'impegno politico, dalla concentrazione urbana nelle metropoli e dal Progresso industriale, Pavese si rifugiò nella Natura, nella Provincia e nel Mistero e a essi dedicò le sue opere più significative. In questo testo, Marcello Veneziani ha raccolto tutte le pagine più significative che Pavese ha dedicato al Mito, anche quelle che gli costarono conflitti e polemiche con la cultura marxista allora egemone e con l'Intellettuale collettivo, che si esprimeva nel Partito Comunista, a cui pure fu iscritto, ma anche nei giornali, nella riviste e nelle case editrici di area. Saggi letterari e suoi interventi apparsi su riviste, dedicati al mito, al simbolo, al mistero e alla poesia; testi volutamente dimenticati e qui ripubblicati, a cui si aggiungono scritti tratti da alcune sue opere, come Feria d'agosto, Dialoghi con Leucò, Lavorare stanca.
Leonardo Sciascia negli occhi delle donne. Tessere di un mosaico al femminile
Rossana Cavaliere
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi Firenze
anno edizione: 2023
pagine: 256
Che cosa pensano di Leonardo Sciascia, considerato ormai uno dei più importanti intellettuali del nostro Novecento, donne famose dei nostri giorni, le cui vite si sono intrecciate con la sua, per motivi e intervalli di tempo diversi? Dello scrittore è noto il coraggio (fu il primo a denunciare il “fenomeno mafia), così come sono noti alcuni suoi giudizi affilati o provocatori, a volte divisivi. Se, tuttavia, a parlare di lui – e, conseguentemente, di sé stesse – sono donne non solo di finissima capacità critica, portatrici di uno sguardo alternativo e di un naturale talento femminile per scoprire un dettaglio rivelatore di anfratti della personalità, che ritratto viene fuori dell’uomo Sciascia? Le intervistate (grandi giornaliste della carta stampata o della televisione, scrittrici di prestigio e opinioniste, ma anche accademiche, editrici, imprenditrici, che, a diverso titolo, animano il mondo della cultura ad ampio spettro), raccontando la tranche de vie che hanno diviso con lo scrittore, hanno finito col raccontare anche sé stesse e rivelare aspetti inediti.
Celesti liturgie. Con Dante in paradiso
Marco Ballarini
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2023
pagine: 240
Marco Ballarini ci offre una originale lettura della Commedia dantesca. Nelle “celesti liturgie” che pervadono il Paradiso di Dante, due elementi fondamentali sono la danza e il canto. La danza è qui espressione di una liturgia che non è più “sacramento” o attesa, ma certezza, gioia piena, ordine ed equilibrio. Le anime godono eternamente della visione di Dio e rendono grazie attraverso il gesto armonioso, frutto esso stesso dell’armonia che regna nella perfezione divina. Ci sono poi i canti, che nella Commedia si susseguono di cielo in cielo. Sono canti corali, anche se ogni anima sembra preservare la propria individualità nella beatitudine che la fonde con l’intera corte celeste. E con i beati prega anche Dante pellegrino.
«Non ho mai potuto tacere». Stefan Heym fra politica e letteratura (1913-2001)
Daniela Nelva
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il volume ripercorre la vita e le opere di Stefan Heym, alias Helmut Flieg, scrittore di origine ebraica nato nel 1913 in Sassonia e poco noto in Italia. Intellettuale socialista libero da ogni appartenenza di partito, egli attraversa la storia del Novecento da testimone e da protagonista. Cresciuto nella Repubblica di Weimar, antinazista della prima ora riparato negli Stati Uniti, Heym ritorna in Europa con la divisa americana. Il suo compito è quello di redigere volantini da lanciare oltre le linee nemiche. I suoi primi testi – articoli, saggi, romanzi – denunciano l'orrore del nazifascismo e narrano le perverse dinamiche della guerra. Rientrato negli USA e finito nel mirino del maccartismo, l'autore giunge nel 1952 a Berlino Est, nella Repubblica democratica tedesca, dove trascorre il resto della vita. Con caparbietà e onestà di pensiero si scontra ripetutamente con la dirigenza di quel “socialismo reale” sempre più lontano dal progetto originario di uno Stato fondato sull'uguaglianza e sulla giustizia sociale. Censurato dagli organi preposti al controllo della cultura e sorvegliato dalla Stasi, Heym non indietreggia. Acuto osservatore delle dinamiche politico-sociali, convinto sostenitore del ruolo critico dell'intellettuale, lo scrittore affronta con sagacia rovelli tuttora attuali: le dinamiche del potere, la fragilità della democrazia, il rapporto fra letteratura e politica.
Storia delle letterature slave. Libri, scrittori e idee dall'Adriatico alla Siberia (secoli IX-XXI)
Marcello Garzaniti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 552
Il volume offre un percorso dedicato alle letterature slave, dalla tradizione orale e medievale all'età contemporanea, uscendo da una prospettiva che le vede in genere ai margini del canone occidentale e giovandosi delle recenti acquisizioni della slavistica. Superando la questione del valore estetico della produzione medievale, particolare attenzione è rivolta agli iniziali orientamenti verso il mondo latino germanico e bizantino e alle molteplici funzioni dei libri e dei testi che hanno contribuito a formare la memoria culturale dei popoli slavi. L'esposizione prosegue con la diffusione dell'umanesimo e del rinascimento e gli sviluppi d'epoca barocca e illuministica, fornendo alcune piste di ricerca per i secoli successivi fino ai nostri giorni. Il testo, ricco di approfondimenti curati da diversi specialisti, propone una sintesi in chiave comparativa di questa importante eredità letteraria, solidamente europea ma di respiro universale, mettendo in luce le relazioni con la nostra letteratura. Lo studio è completato da una cronologia che enumera opere e autori delle letterature slave a confronto con le altre produzioni scrittorie e letterarie, soprattutto europee, fino agli esordi del romanticismo.
Poesia in forma di preghiera. Svelamenti dell'essere da Francesco d'Assisi ad Alda Merini
Erminia Ardissino
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 488
Molti testi appartenenti al canone letterario italiano sono in forma di preghiera. Versi di Dante e Petrarca, del petrarchismo rinascimentale, di Tasso e del Barocco, le salmodie di Campanella, gli inni sacri di Manzoni, poesie di donne, mistiche o no, sono preghiere, come lo sono alcune liriche di Ungaretti, Caproni, Giudici, oltre che di Merini. Nonostante l'importanza che essi rivestono e benché la devozione abbia occupato nella vita del singolo e della collettività un posto assai considerevole, non è mai stata tentata una definizione e una ricognizione sistematica della preghiera in poesia per l'Italia. Il volume, tralasciando il punto di vista confessionale, spirituale o religioso, e focalizzandosi su singoli periodi, autori o generi di particolare rilievo, esamina la tensione che sorge tra l'espressione religiosa e quella poetica. Più che ricostruire una storia letteraria sub specie orationis, si interroga sulla possibile esistenza di un filo che tenga insieme questi componimenti, una forma di intertestualità che permetta di unirli in un discorso critico rigoroso, evidenziando la forza del linguaggio e della poesia anche nella manifestazione della fede. Ne risulta un dialogo intenso con l'alterità, che si riverbera anche e soprattutto come conoscenza di sé e della propria umanità.
In extremis. Il tema funebre nella narrativa italiana del Novecento
Mario Barenghi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 148
Al pari dell'amore, la morte è uno dei temi prediletti della letteratura di ogni epoca, e viene declinato in una inesauribile varietà di modi. L'autore affronta la trattazione del motivo funebre in alcuni fra i più importanti narratori italiani del secondo Novecento: Giorgio Bassani, Carlo Emilio Gadda, Giorgio Manganelli, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Le prospettive non potrebbero essere più diverse. Si va dalla liturgica celebrazione del lutto del Giardino dei Finzi-Contini all'immedicabile strazio della Cognizione del dolore, dall'estenuata attesa della morte del Gattopardo agli estrosi, ossessivi funambolismi dei libri di Manganelli. In ognuno di questi casi, la morte è sempre anche qualcosa di diverso rispetto alla semplice conclusione di un'esistenza: può fungere da pretesto, da alibi, da dispositivo apotropaico o depistante, perfino da gioco, non di rado diventando emblema di un'intera visione della realtà. L'introduzione del volume è dedicata al ruolo della morte nell'opera di Italo Calvino e di Primo Levi, mentre il capitolo finale esamina un brano di Giuliano Scabia in cui il protagonista visita l'aldilà: un'interpretazione della condizione ultraterrena insieme lieve e serissima – oltre che pregnante dal punto di vista antropologico – che vale come discreto quanto incondizionato omaggio alla vita, alla convivenza, alla condivisione dei destini.
Rivolti al monte. Studi sul «Purgatorio» dantesco
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 216
Venuto fuori dall’Inferno «a riveder le stelle», Dante s’incammina su per il monte del Purgatorio: ed è qui che deve congedarsi da Virgilio, ma ritrova Beatrice e accompagna alcuni amici e poeti durante il loro percorso di pentimento e di salvezza. Tra i regni dell’aldilà proprio questo sembra essere quello più caro al pellegrino, tanto che De Sanctis, con mirabile finezza critica, lo intese come «un cantuccio chiuso al mondo». Eppure, per quanto ricca di temi appassionanti, di personaggi seducenti, di caratteristiche strutturali, stilistiche e narrative di assoluta originalità, questa cantica rimane, nella pur smisurata bibliografia dantesca, quella che riceve minore attenzione. I saggi raccolti in questo volume affrontano perciò, con diversi approcci teorici e metodologici, questioni – letterarie, artistiche, teologiche, di ricezione estetica – irrisolte o che necessitavano di essere aggiornate.
Il lascito lirico di Corrado Govoni. Dai crepuscoli sul Po agli influssi emiliani
Matteo Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 198
Una rilettura dell’opera crepuscolare di Corrado Govoni (1903-1958) attraverso le ultime due generazioni di autori emiliani, con un’attenzione particolare all’atmosfera ferrarese dal primo Novecento a oggi, si è imposta nello studio di Matteo Bianchi nel momento in cui la cifra elegiaca e l’abbassamento dei toni e del registro lessicale si sono rivelati tratti somatici imprescindibili; con la premessa che la vena intimista di stampo pascoliano sia pulsante lungo l’intera produzione lirica del poeta di Tamara – anche a detta sua – e sia sconfinata per mezzo delle descrizioni paesaggistiche nelle prose poetiche de La santa verde (1919), rendendo Govoni un punto di riferimento per le tendenze letterarie della provincia di Ferrara e di quelle limitrofe. Govoni subì l’esistenza e spesso ne fu travolto, ma i versi cominciarono a registrarlo con nitidezza dopo l’uccisione del figlio Aladino (1944) nelle Fosse Ardeatine per mano dei nazisti. Accadimento che gli fece ritrattare davanti allo specchio ogni cosa, persino quel suo minimo legame alla politica nazionale, rinnegando tutto e ritirandosi in definitiva dalla mondanità erudita mal sopportata. Allora recuperò in veste ancora malinconica, ma senza perdere l’entusiasmo di fondo per la scoperta, il mondo agreste che mai avevo smesso di mancargli. Se la curiosità lo aveva accomunato a Filippo de Pisis, il ritorno nei dintorni ferraresi lo aveva distanziato da coloro che avevano scelto di abbandonare “la musa pentagona” per porti più sicuri, così lo stesso de Pisis e Giorgio Bassani.
Memoria, narrazione autobiografica e infanzia. Come i bambini raccontano gli eventi personali
Ludovica Broglia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 226
I recenti studi condotti nell’ambito della psicologia narrativa hanno dimostrato che sin dai primi mesi di vita i bambini iniziano a sviluppare la sofisticata capacità di ricordare e raccontare le esperienze vissute in prima persona. A ben vedere, le caratteristiche strutturali e contenutistiche dei resoconti autobiografici evolvono in modo graduale e vengono modellate direttamente dalle strutture sociali che forniscono format narrativi utili per riuscire a parlare di sé. Se da un lato la comunità scientifica ha riconosciuto il ruolo dello storytelling inteso come strumento indissolubilmente correlato a competenze quali la progettazione, il pensiero controfattuale e il mind reading, dall’altro lato negli ultimi anni ha dimostrato anche che la mappatura della realtà nella prima infanzia è di tipo visivo. È questo il motivo per il quale le narrazioni visive sequenziali autobiografiche devono essere riconosciute come strumenti cognitivo-emotivi privilegiati che devono obbligatoriamente entrare a far parte delle progettazioni educative rivolte a bambini dai tre ai dodici anni.