Massari Editore: Eretici e/o sovversivi
Rivoluzione ed evoluzione. Testo russo a fronte
Lev Il'ic Mecnikov
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2025
pagine: 151
Nell'osservare il vasto e profondo fiume della storia, è sufficiente che lo sguardo si posi su un dettaglio in superficie e che per un momento lo afferri, seguendone la rapida discesa, perché il tenue sforzo fatto per metterlo a fuoco consegni milioni di volti senza nome all'oblio del latente. Eppure, sotto il pelo dell'acqua, nello spazio offuscato che circonda ciò che si dà immediatamente alla vista, qualcosa può esser scorto in trasparenza. Ecco dunque che l'occhio, con un impercettibile movimento, s'allontana dal suo oggetto: il fuoco si sposta e vite più o meno silenti gli sono consegnate d'improvviso. Se questo è corretto, non deve stupire che quanto più ricco di eventi e nomi celebri un secolo ci appare, tanto più è probabile che in esso uomini dai vissuti romanzeschi sfuggano alla luce, giacendo nel tono via via più scuro del semisconosciuto. Lev Meènikov non fu certamente condannato all'assoluta profondità, alla massa anonima della Storia dell'Occidente, e tuttavia non v'è dubbio che il suo nome, almeno in Europa, possa suonare estraneo.
La ribellione delle masse
José Ortega y Gasset
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2024
pagine: 346
«Questa tesi potrebbe sembrare invalidata dal fatto stesso che questo libro ha trovato lettori in quasi tutte le lingue d'Europa. Credo invece che questo fatto sia piuttosto un sintomo di qualcos'altro, qualcosa di più grave: della tremenda omogeneità di situazioni in cui sta cadendo tutto l'Occidente. Dopo la comparsa di questo libro, seguendo la meccanica in esso descritta, tale identità è cresciuta in modo angosciante. Dico "angosciante" perché, in effetti, ciò che è sentito come una circostanza dolorosa in ogni paese, moltiplica all'infinito il proprio effetto deprimente quando chi lo soffre si rende conto che non c'è quasi nessun posto nel continente dove non accada la stessa cosa. In passato, l'atmosfera confinata di un paese poteva essere ventilata aprendo le finestre che davano su un altro paese. Al momento, però, questo espediente non serve a nulla, perché l'atmosfera nell'altro paese è irrespirabile come nel proprio. Di qui l'opprimente sensazione di soffocamento» (dal «Prologo per francesi», 1937)
Il diritto alla pigrizia
Paul Lafargue
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2023
pagine: 174
«Una strana follia si è impossessata delle classi operaie nelle nazioni ove regna la civiltà capitalistica... Questa follia è l'amore per il lavoro, la moribonda passione per il lavoro, spinta fino all'esaurimento delle forze vitali dell'individuo e della sua progenie. Invece di reagire contro questa aberrazione mentale, i preti, gli economisti, i moralisti, hanno santificato il lavoro. Uomini ciechi e ottusi, hanno creduto d'essere più savi del loro Dio; deboli e spregevoli, hanno voluto riabilitare ciò che il loro Dio aveva maledetto. Io, che non mi professo cristiano, economista o moralista, metto a confronto il loro giudizio con quello del loro Dio, i precetti della loro morale religiosa, economica o libero-pensatrice, con le spaventose conseguenze del lavoro nella società capitalistica. In essa, il lavoro è causa di ogni sorta di degenerazione intellettuale e di organica deformazione» (Paul Lafargue). Introduzione di Maurice Dommanget.
Reazionari sinistri. Quelli del «io-non-me-la-bevo» tra guerre e pandemie (2007-2022)
Roberto Massari
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2022
pagine: 542
Libro assolutamente di nicchia, anche se il suo tema conduttore sarebbe degno di grande attenzione: la trasformazione antropologica dell’ex estrema sinistra (quelli a sinistra del Pd, partito che l’autore da tempo non considera di sinistra), arrivata in gran parte a coincidere con il peggior mondo paranoico e narcisistico degli affezionati del Web: quelli che l’autore definisce il popolo del «io-non-me-la-bevo», ma che con termine più appropriato si potrebbe chiamare «sinistra reazionaria». Tale nuova espressione della diffidenza diffusa verso il sistema era entrata in scena, in misura non ancora rilevante, con la comparsa del Covid-19, coi negazionisti del virus e gli avversari di ogni provvedimento che potesse ridurre il numero dei morti in Italia e nel mondo. Questo strato di sinistra reazionaria ha poi trovato una nuova possibilità di manifestarsi con la recente aggressione russa, schierandosi contro la Resistenza ucraina e andando a confluire con quei settori della ex estrema sinistra che non hanno mai vissuto una vera destalinizzazione nelle loro teste. Negazionismo e antiucrainismo si sono così dati la mano, annunciando ufficialmente la nascita della «sinistra reazionaria», in Italia e nel mondo, della quale si dovrà tornare a parlare nel futuro. Per il resto il libro contiene vari altri materiali dell’autore e si va a collocare come 6° volume nella serie dei suoi Scritti inediti, dopo I. Dentro e oltre gli anni ’60 [€ 16 - (2005) 9788845702143]; II. Il centrismo sui generis [€ 17 (2006) 9788845702327]; III. Il ’77 e dintorni [€ 16 (2007) 9788845702457]; IV. Rapimento moro e declino della sinistra [€ 17 - (2007) 9788845702471]; V, Dal piombo allo stagno [€ 20 (2014) 9788845702891.
Scritti contro. Saggi di storia e di rivolta
Howard Zinn
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2022
pagine: 196
Il nome di Howard Zinn (1922-2010) è ormai molto noto anche in Italia, soprattutto per il grande successo avuto dal suo capolavoro (Storia del popolo americano) che il Saggiatore ha ripubblicato finalmente in buona edizione nel 2017. Negli Stati Uniti Zinn è considerato un mito per aver trascorso la sua vita di storico a dimostrare tutto il contrario di ciò che la storiografia statunitense aveva cercato di far credere: egli, infatti, ha documentato e raccontato tutte le fasi della storia degli Usa (dalle origini alla contemporaneità) assumendo il punto di vista degli «altri», degli «esclusi». Questi potevano essere volta a volta i nativi americani, i neri schiavizzati, gli immigrati delle più tarde generazioni, i giovani costretti alla leva, gli operai, le donne, i gay. In questa antologia, rapida e leggera, sono presentati alcuni testi inediti che abbracciano le tematiche più significative nella produzione di Zinn. Poiché sono molti i suoi libri non ancora tradotti in italiano, qui se ne dà un anticipo ragionato e ben selezionato.
La sociologia critica. Scritti scelti di critica sociologica (1967-1976) seguiti dal testo integrale di «Una sociologia alternativa»
Franco Ferrarotti
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2021
pagine: 416
Massari fu allievo di Ferrarotti all’Università di Roma (matricola nel 1965) e con lui si laureò nel 1970. Nel libro si narra come nacque l’amicizia tra i due negli anni del movimento studentesco, passando attraverso Cuba, Parigi e la collaborazione con l’Istituto di sociologia e con la neonata rivista La Critica Sociologica. In appendice si riporta il carteggio intervenuto tra Massari e Ferrarotti. L’inserimento di Ferrarotti nella collana «eretici e/o sovversivi» spiega il senso di questa raccolta di testi. Sono stati scelti, infatti, i materiali in cui maggiormente si espresse - in una fase ben precisa della vita accademica di Ferrarotti - la sua carica sovversiva e radicale, tra la fine degli anni ‘60 e parte degli anni ‘70. Che poi quella carica si sia attenuata, nulla toglie all’eccezionalità del fenomeno, visto che Ferrarotti fu un titolare di cattedra, tra l’altro di una cattedra divenuta sempre più importante col passare del tempo e anche come conseguenza della radicalizzazione avviata dal movimento del ‘68. Nel libro si racconta un episodio del tutto inedito riguardante Ferrarotti, avvenuto nei primi tempi dell’occupazione di Lettere. E per la prima volta si accenna in un testo scritto alle simpatie da lui nutrite per il gruppo politico di Potere Operaio.
Comunismo libertario
Christoph Cornelissen, Daniel Guérin
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2021
pagine: 175
«Christiaan Gerardus Cornelissen (1864-1942) fu uno scrittore, economista e sindacalista, esponente di primo piano del movimento anarchico olandese. La piccola Federazione olandese dell'Associazione internazionale dei lavoratori (Prima internazionale) aveva appoggiato Bakunin nella sua controversia con Marx e aveva poi fatto parte dell'Internazionale di Saint-Imier. All'epoca, però, non aveva avuto un carattere specificamente anarchico. Per la comparsa di una tale caratteristica si dovrà attendere il decennio del 1880 e l'azione di Ferdinand Domela Nieuwenhuis (1846-1919). Questi fu un ex predicatore luterano che nel 1879 mutò la vocazione passando dalla parte dei lavoratori, per propugnare una forma di socialismo etico, dotata di un profondo senso della fraternità umana, insieme alla lotta contro l'oppressione. Nel 1881, quando i gruppi socialisti olandesi si unirono per formare la Lega socialista (Sociaal-Democratische Bond [SDB]), Nieuwenhuis ne divenne il leader indiscusso. Dopo aver conosciuto il carcere per motivi politici, nel 1888 fu eletto deputato socialista al parlamento olandese: un'esperienza che lo convertì in un fervente antiparlamentarista e lo fece avvicinare all'anarchismo...» (Dall'Introduzione di Pier Francesco Zarcone)
Commentari sulla società dello spettacolo
Guy Debord
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2018
pagine: 109
"Se nel libro del 1967 ('La società dello spettacolo') Debord aveva lasciato intendere a tratti che la grande trasformazione era ancora in fieri - pur essendo già profondamente sociale nella sua natura ma non ancora completa - nei Commentari (diciassette anni dopo), il filo del discorso può ripartire. Ma lo può fare solo prendendo atto che la grande trasformazione spettacolare è conclusa, al punto che essa modella ormai anche le azioni dei dominatori, rendendo irreversibile la loro trasformazione in «casta». Una casta «cooptata» - come del resto è inevitabile nel processo di formazione di qualsiasi casta all'interno della società capitalistica - nelle cui mani concorrono a integrarsi tutte le forme di dominio, rendendo assoluto quest'ultimo e finalizzando le stesse forme alla sua protezione." (dall'Introduzione di Roberto Massari)
Destino di una rivoluzione. Urss 1917-1937
Victor Serge
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2017
pagine: 319
«Dopo aver conquistato il potere, i lavoratori della Russia devono ancora prepararsi a riconquistare tutto, a prezzo di nuove battaglie. Il loro punto di partenza, però, non è più nei secoli di oppressione e di sconfitta. Hanno dietro di sé grandiose vittorie. Non ne hanno potuto godere i frutti, senza dubbio. Essi sanno, sentono, tuttavia, che nessuna maledizione pesa su di loro. Le imprese di ieri garantiscono loro il futuro. Niente è finito, tutto ricomincia... Come la natura, anche la storia in via di compimento non è giusta né ingiusta: è necessaria. Le capita di stritolare coloro che, con tutto il loro spirito, intendono trasformarsi in suoi strumenti. Ciò non ha grande importanza, ammesso che le strade siano trovate, gli scopi raggiunti e che gli uomini in marcia superino la fase... Il rivoluzionario, pervaso da questa convinzione, non offre più prese al rancore, all'amarezza, al risentimento, alle fragili piccole ragioni della sua minuscola avventura personale. Ci importerebbe poco essere iniquamente, assurdamente travolti, se la nuova società nascesse veramente...»(Da Destin d'une revolution, 1937)
Rapporto della delegazione siberiana
Lev Trotsky
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2017
pagine: 143
"Nel fermento ideale del rivoluzionario ventiquattrenne emerge una direttiva di pensiero destinata a diventare il tema dominante di tutta l'ultima parte della sua vita, quella che l'ha reso maggiormente celebre al mondo. Nel "Rapporto" si parla di pericoli «burocratici» (dopo che il tema era già stato sollevato da Martov, pur non usando l'espressione russa corrispondente per definire la burocrazia). Nella sostanza delle preoccupazioni espresse da Trotsky, ed esplicitamente in alcune formulazioni, si attribuiscono agli iskristi «maggioritari» [bolscevichi] - e a Lenin in particolare - dei «sogni burocratici», una "Wille zur Macht" (volontà di potere), un progetto di «egemonia sulla socialdemocrazia», una «fede insensata nell'onnipotenza della redazione in esilio», una tendenza al «centralismo burocratico». Si tratta di accuse dettate forse dall'acrimonia frazionistica o sono preoccupazioni giustificate dalla piega che gli avvenimenti hanno ormai preso nella lotta sulle questioni presuntamente organizzative?" (dall'Introduzione di Roberto Massari)
I nostri compiti politici
Lev Trotsky
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2017
pagine: 255
"A Lenin non era mai accaduto - né mai più accadrà - nell'arco di un'ampia e gloriosa vita di polemista, d'essere trattato in così malo modo, con critiche altrettanto dure e inesorabili, da così tanti punti di vista e da qualcuno dotato di un simile patrimonio culturale, di una così lucida coerenza di argomentazioni. Nessun biografo si è mai provato a spiegare se la decisione di non rispondere - veramente inconsueta da parte di Lenin - sia stata determinata dallo sbigottimento per l'ardire del suo allievo prodigio, oppure dalla realistica considerazione di aver ben poco da contrapporre a un attacco di tale ampiezza e profondità. In sostanza, il dirigente bolscevico avrebbe preferito incassare il colpo, conservando per altro una stima imperitura per il degno avversario." (dall'Introduzione di R. Massari)
Alle origini della Rivoluzione permanente
Lev Trotsky, Aleksandr L'vovic Parvus
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2017
pagine: 479
“Ne ‘I nostri compiti politici’ Trotsky aveva posto I 'azione autonoma delle masse lavoratrici al centro della scena politica russa e l'aveva fatto tenendo d'occhio in modo particolare il proletariato urbano. Nessuno avrebbe potuto immaginare che le pagine ivi dedicate alla lotta di fabbrica e allo sciopero, come strumento principale di lotta, avrebbero anticipato solo di pochi mesi la più grande ondata di lotte operaie che si fosse mai vista fino a quel momento in Europa (con l'eccezione della Comune di Parigi, da considerare, però, sotto altri profili).”