Mondadori: Scrittori greci e latini
La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2009
pagine: 543
Già attribuita al «tre volte grande» («trismegistos», appunto) Ermes - il dio della scrittura, dell'astrologia e dell'alchimia che risulta dall'associazione, presente sin da Erodoto, della divinità greca con l'egizio Thoth - essa è ritenuta antica quanto se non più di Mose, e interpretata come prefigurazione del Cristianesimo. In realtà, la redazione dei testi sembra risalire ai secoli fra il I e il IV della nostra èra, mentre una parte, l'Asclepius - un trattato di magia che riporta le pratiche dei sacerdoti egizi - circola già nel Medioevo occidentale nella traduzione latina ritenuta di Apuleio. Ma nel 1460 l'originale greco giunge nelle mani di Cosimo de' Medici, che ordina subito a Marsilio Ficino di dimenticare Platone e dedicarsi al Corpus. Ficino completa l'opera nell'aprile del 1463 e riceve come compenso una villa a Careggi. Nel Seicento, la paternità e la vetustà dell'opera sono infine demolite, a colpi di filologia, da Isaac Casaubon. Per secoli, però, la sua influenza è fondamentale: da Pico della Mirandola a Hieronymus Bosch, da Pieter Bruegel a John Milton, da Giordano Bruno a Isaac Newton, e più tardi ancora sino a William Blake, artisti e intellettuali coltivano l'ermetismo. Ermete trova il suo posto persino sul pavimento del Duomo di Siena. Ed è certo difficile resistere al fascino della sua rivelazione segreta, nella quale teologia e cosmologia si mescolano allo studio dell'uomo e alla dottrina dell'anima, dove demonologia e astrologia si fondono.
Metamorfosi. Testo latino a fronte. Volume Vol. 3
P. Nasone Ovidio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2009
pagine: XLII-359
Insieme all'"Odissea", le "Metamorfosi" sono il libro più fortunato che l'antichità classica ci abbia lasciato. Per la sua leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità Italo Calvino lo affidava al terzo millennio. È la summa del mito antico, ma anche delle passioni e dell'infelicità che dominano da sempre il mondo. Tutto, secondo Ovidio, muta: il cosmo, gli dèi, i corpi degli uomini e delle donne. Nelle "Metamorfosi", le storie di animali che divengono pietre, di eroi e ninfe mutati in stelle, di numi che s'incarnano, nascono l'una dall'altra, si intrecciano, riaffiorano in sequenza velocissima e cangiante.
Le meraviglie di Milano
Bonvesin de la Riva
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2009
pagine: LXXXIV-264
Opera di straordinario interesse scritta in latino intorno al 1288, "De magnalibus Mediolani" non è una cronaca ma un"'esaltazione della città": un genere letterario piuttosto diffuso nel Medioevo che proprio con Bonvesin acquista caratteristiche del tutto nuove. Al tradizionale encomio retorico si affianca infatti una più concreta dimostrazione argomentativa, basata su dati materiali ricavati in parte da cronache medievali e dalla "Stona dei Longobardi" di Paolo Diacono, ma soprattutto dall'osservazione e da una minuziosa indagine sul campo. In ciascuno degli otto capitoli in cui è divisa t'opera Bonvesin si dedica a dimostrare l'eccellenza di Milano sotto un diverso profilo, e nella sua indagine si fa accompagnare dal lettore in lungo e in largo per la città e il contado, a incontrare la gente, a vedere luoghi, edifici, attività, oggetti. In questo modo, il "De magnatibus" si rivela una preziosissima fonte per la conoscenza della Milano del Duecento e, più in generale, delle città italiane nella delicata fase di passaggio fra il Comune e la Signoria. Singolare anche la vicenda dell'opera, misteriosamente scomparsa dalla scena letteraria nel corso del Quattrocento e considerata irrimediabilmente perduta fino alla fine dell'Ottocento, quando a Madrid ne venne rinvenuto casualmente un manoscritto.
Il Manicheismo. Volume Vol. 3
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: XXVI-534
Nella cosmogonia e nella mitologia manichee Materia e Luce lottano sempre, coinvolgendo il mondo e l'uomo in un turbinio di aria, vento, fuoco, fumo, melma; di firmamenti e terre; di arconti e personificazioni; di grida e bagliori. L'eterna lotta fra bene e male è il ritmo stesso dell'universo. Vi sono tre tempi e tre creazioni. Il Padre della Grandezza e il Re delle Tenebre, la Madre della Vita e l'Uomo Primordiale, l'Amico delle Luci e il Grande Architetto, lo Spirito e le Vergini. Mani si ritiene, dopo Budda, Zoroastro e Gesù, l'ultimo inviato del Dio della Verità. Ma si proclama anche "apostolo di Gesù Cristo", e richiama come anticipazioni profetiche della sua le rivelazioni di Adamo, Seth e Sem, e il rapimento di Paolo al terzo Ciclo. Così il Manicheismo appare come nuova, originale sintesi gnostica di motivi provenienti dalle fedi e dalle mitologie che lo precedono. Forse per questo la religione di Mani, considerata pericolosissima eresia da tutte le altre e perseguitata dal potere politico nella stessa Persia in cui nasce, possiede un fascino e un'attrazione particolari, e si diffonde con una rapidità e una forza straordinarie in occidente e in oriente. Ne è adepto, a lungo, sant'Agostino, ma i suoi seguaci sciamano ben presto in tutta l'Asia Centrale e si spingono fino in Cina.
Trattati d'amore cristiani del XII secolo. Testo latino a fronte
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: CXXIV-1000
I due volumi dei "Trattati d'amore" cristiani offrono al pubblico una raccolta di testi che indagano il problema dell'amore nel pensiero cristiano del XII secolo. Il XII è infatti, in Europa, il secolo dell'amore: i trovatori celebrano l'amor cortese, i romanzi narrano la passione di Tristano e Isotta o di Lancillotto, Abelardo ed Eloisa vivono un'infuocata relazione. I religiosi non sono da meno: elaborano, impiegando un linguaggio appassionato e immagini meravigliose, affascinanti teorie sull'amore mistico. Se Dio, come proclama il Vangelo di Giovanni, è carità, cioè amore, l'uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, è dominato da quello stesso sentimento e al suo Creatore deve rivolgerlo per poter raggiungere l'unione con Dio. È il momento che Dante celebrerà al termine del Paradiso, quando l'"amor che move il sole e l'altre stelle" volge la sua volontà e il suo desiderio "sì come rota ch'igualmente è mossa".
Trattati d'amore cristiani del XII secolo. Testo latino a fronte. Volume Vol. 2
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: XX-683
II XII è, in Europa, il secolo dell'amore. I trovatori celebrano l'amor cortese, i romanzi narrano la passione di Tristano e Isotta o di Lancillotto, Abelardo ed Eloisa vivono un'infuocata relazione. I religiosi non sono da meno: elaborano, impiegando un linguaggio appassionato e immagini meravigliose, affascinanti teorie sull'amore mistico. I due volumi dei "Trattati d'amore cristiani" offrono al lettore una raccolta di testi che indagano il problema dell'amore nel pensiero cristiano del XII secolo. In questo secondo volume al centro della trattazione è l'esperienza della caritas, l'amore di Dio, analizzato, esaltato, canonizzato da tre opere di importanza capitale e di enorme fascino: "Lo specchio della carità" di Aelredo di Rievaulx, e le opere dei due fratelli Ivo e Riccardo di San Vittore, la "Lettera a Severino sulla carità" e "I quattro gradi della violenta carità". Il volum è arricchito da un nutrito apparato di note conclusive e da un apparato iconografico che mostra gli angeli affrescati nel XII secolo nella cripta dell'Abbazia benedettina di Marienberg in Val Venosta.
Metamorfosi. Testo latino a fronte. Volume Vol. 2
P. Nasone Ovidio
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2007
pagine: XXXVI-354
Insieme all'"Odissea", le "Metamorfosi" sono il libro più fortunato che l'antichità classica ci abbia lasciato. Per la sua leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità Italo Calvino lo affidava al terzo millennio. È la summa del mito antico, ma anche delle passioni e dell'infelicità che dominano da sempre il mondo. Tutto, secondo Ovidio, muta: il cosmo, gli dèi, i corpi degli uomini e delle donne. Nelle "Metamorfosi", le storie di animali che divengono pietre, di eroi e ninfe mutati in stelle, di numi che s'incarnano, nascono l'una dall'altra, si intrecciano, riaffiorano in sequenza velocissima e cangiante. E in essa prendono forma i temi del generarsi medesimo del mito e della poesia: Orfeo, che canta agli alberi e alle fiere, diventa infine Ovidio, che compone per Augusto e il pubblico raffinato di Roma l'epica del divenire e si vede, al termine, trasformato egli stesso oltre la morte in volo più alto delle stelle: sul mondo intero e per tutti i secoli.
Storie di santi e di diavoli
Gregorio Magno (san)
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: CXXVI-948
I Dialoghi, composti in latino e in quattro libri, furono uno tra i più amabili, drammatici e insieme divertenti testi del Medioevo. In un'Italia invasa da Goti e Longobardi, visitata dalle pestilenze e dalla carestia, tutto era caos e tenebra. Solo i monaci restavano, "come lucerne sul candelabro che diffondono la loro luce" e in questo mondo sprofondato nella barbarie e nella superstizione compivano prodigi: risuscitando i morti e liberando gli ossessi, ma anche moltiplicando olio e vino negli orci e riparando vasi rotti.
La leggenda di Roma. Testo latino e greco a fronte. Volume Vol. 1
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: CXXXII-493
Attorno alle origini di Roma i popoli che l'hanno costruita, subita, accettata e disprezzata hanno creato una complessa, affascinante leggenda che l'opera inaugurata dalla Fondazione Valla intende ricostruire su basi nuove. Essa si articola in tre volumi e offre al lettore un'ampia raccolta di fonti (annalistiche, antiquarie e poetiche; da Esiodo ai Padri della Chiesa) divise per "mitemi" o unità mitiche fondamentali, e analizzate comparativamente alla ricerca dei "motivi canonici" fissati dalla tradizione e di una storiografia del mito confrontata con gli scavi archeologici. Sullo sfondo, alcune domande che ci intrigano. Come nascono i miti? Rispecchiano o no la realtà? E ancora, da dove vengono il nome di Roma e di Romolo? E lui, Romolo è davvero esistito? Nel primo volume, in particolare, si ripercorrono le vicende dell'amore tra Rea Silvia e Marte; della nascita dei gemelli Romolo e Remo, poi abbandonati e allevati dalla lupa; del conflitto tra i due per la fondazione della città e della conseguente uccisione di Remo.
Storie di santi e di diavoli. Dialoghi. Volume Vol. 2
Gregorio Magno (san)
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: XXVII-538
In un'Italia invasa da Goti e Longobardi, visitata dalle pestilenze e dalla carestia, tutto era caos e tenebra. Solo i monaci restavano, "come lucerne sul candelabro che diffondono la loro luce", e in questo mondo sprofondato nella barbarie e nella superstizione compivano prodigi: resuscitando morti e liberando gli ossessi, ma anche moltiplicando olio e vino negli orci e riparando vasi rotti. Degno di nota il quarto e ultimo libro in cui la narrazione di profezie ed eventi straordinari compiuti dai religiosi antichi e contemporanei si sussegue con un filo logico e un preciso intento: la dimostrazione dell'immortalità dell'anima.
Le storie. Libro 9°: La battaglia di Platea. Testo greco a fronte
Erodoto
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2006
pagine: LXXII-461
A distanza di quasi trent'anni dalla prima pubblicazione del volume, curato da Agostino Masaracchia e intitolato "La sconfitta dei Persiani" (1977), la Fondazione Valla offre una nuova edizione del libro IX totalmente rinnovata e aggiornata, sia nel testo critico sia nella traduzione sia nella curatela. David Asheri, già professore di storia antica all'Università Ebraica di Gerusalemme e curatore dei volumi I, III e VIII, è affiancato per la cura del testo da Aldo Corcella, docente di filologia classica all'Università della Basilicata.
Storie di santi e di diavoli. Dialoghi. Volume Vol. 1
Gregorio Magno (san)
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: XCIX-410
I "Dialogi" di Gregorio Magno, composti in latino in quattro libri, furono tra i più amabili, drammatici e insieme divertenti testi del Medioevo. In un'Italia invasa dai goti e longobardi, visitata dalle pestilenze e dalla carestia, tutto era caos e tenebra. Restavano solo i monaci a compiere prodigi: resuscitavano i morti, liberavano gli ossessi, moltiplicavano olio e vino. Il testo, composto per un pubblico vasto e popolare, è riproposto con la cura di Manlio Simonetti e Salvatore Pricoco.